domenica 20 dicembre 2015

AUGURI A TUTTI



Siamo cosi' giunti all'ultimo post del 2015, ci risentiremo il 9 o il 10 gennaio, al mio rientro.
Non ci saranno aggiornamenti “cubani”.
Visto che questo viaggio e' giunto inatteso e inaspettato ho iniziato a pensarci soltanto giovedi.
Ieri dopo aver chiuso la palestra ho fatto spese, alcune cose per la renta (asciugamani, lenzuola ecc...) poi le solite cose che porto ad ogni viaggio; parmigiano, nutella, caramelle, sughi per la pasta e visto che siamo sotto le feste il panatun con lo spumantino....e che cazzo...mica siamo bestie...
Poi altre cose...in pratica di mio non c'e' quasi nulla visto che ho un'armadio pieno di vestiti a Cuba.
Quattro libri...questo si, a Cuba ho finalmente tempo per un'altra grande passione, leggere.
Le solite cose mediche, integratori e polase per allenarmi, vorrei evitare altri scacabarozzamenti.
Alcuni regali ma quelli fanno parte del pacchetto.
Domani mattina alle 5 passa a prendermi il solito Villans taxista per portarmi a Torino, quindi corriera e alle 8 sono in Malpensa.
Qua' aspettero Simone che ha i documenti di viaggio, mi tocchera' aguantarlo per tutto il viaggio (ehehehehe) e chissa' magari per oltre ancora.
Sara' un'altra vacanza da gozadera pura, non ho particolari cose da fare e non essendo costretto a stare lontano da Cuba per il solito “anno sabbatico” da indigente cercero' di passarla meglio possibile.
Certo che passare un mese qua' e uno a Cuba non sarebbe poi cosi' male, anche se preferirei 2 qua' e uno a Cuba, sono rientrato da poco e mi manca, onestamente, quella voglia di tornarci che devo affrontare in viaggi conseguenti a lunghe assenze.
Questa sera, tristemente, portero' Birillo in cascina dalla Dog Sitter (che mi sta' costando come il PIL del Guatemala) so pero' che stara' bene insieme ai Labrador.
Laggiu' mi aspetta il grande Tifon.
Per quanto riguarda il Natale spero lo passiate serenamente con le persone care, senza sottoporvi a tour de force ostaggi di parenti di cui, francamente, non vi fotte nulla.
Faccio a tutti voi i migliori auguri per uno spettacolare 2016.
Che sia un'anno pieno di progetti.
Una nuova attivita' ,lo sviluppo di quella che avete, il miglioramento del proprio lavoro, un lavoro nuovo, un figlio, una casa ( meglio se a Cuba), una donna, un mare di figa, la pace in terra per gli uomini di buona volonta'....quello che volete.
I progetti, quando realizzati, sono davvero quello che da' senso ad una esistenza.
Non si diventa vecchi perche' gli anni passano, lo si e' quando i ricordi superano le aspettative, quando si frequenta solo gente della nostra eta', quando si parla sempre al passato, quando per dare un senso alla propria vita si e' costretti a ficcare il naso in quella di altri.
Conosco 30enni vecchi e ultrasessantenni spettacolari.
Il mio augurio e' che dopo una montagna scalata ce ne sia sempre un'altra, mai fermarsi a guardare indietro.
Ogni tanto godersela certo...per questo c'e' Cuba.
Spero che nei vostri progetti futuri ci sia anche il grande Caimano, sarebbe criminale non essere dentro le cose che cambiano.
Oggi il Toro finisce l'anno a Udine, dopo l'immonda figura nel derby spero che la vergogna spinga ad una prestazione decente.
Se poi il 2016 mi toglie dalle palle Libidine.....
Il nuovo anno sara' importante anche per un'ulteriore sviluppo del blog oramai seguito molto anche su FB.
Un abbraccio a tutti voi.

 Torino-Udinese

sabato 19 dicembre 2015

2015/2016



Domani ci saluteremo con gli auguri di Natale e di uno splendido 2016.
Oggi vorrei (sempre limitatamente al 10% della mia vita che scelgo di condividere) provare a fare una “chiusura” del 2015, analizzando le prospettive “cubane” per il 2016.
Ovviamente sarebbe carino che anche voi condividiate l'argomento, raccontando come e' andato l'anno che si conclude e quali speranze ci sono per quello che arriva.
Al di la' delle mie attivita' italiane che, ricordo sempre, mi permettono di avere una “vita” cubana, devo dire che il 2015 e' stato uno dei migliori anni negli ultimi 3 lustri.
Non e' che io abbia camminato sulle mani o fatto chissa' cosa, probabilmente ho raccolto quanto seminato in precedenza oppure semplicemente capita, a volte, che le cose vadano al loro posto da sole, senza che noi possiamo millantare chissa' quale merito.
A Gennaio abbiamo aperto la casa de renta Grande Torino, siamo quasi ad un'anno di attivita' e posso dire di essere moderatamente soddisfatto.
Possiamo fare meglio, lo faremo, ma il primo anno e' sempre complicato.
Ci stiamo costruendo una clientela, chi la gestisce sta' imparando a farlo (i cubani non sempre sono predisposti a gestire positivamente attivita'), credo che tutti i clienti che abbiamo avuto se ne siano andati soddisfatti, non e' poco.
Nel 2016 probabilmente raddoppieremo l'offerta, nella speranza che le varie aperture portino in citta' clientela di qualita' maggiore rispetto a quella solita.
In questo 2015 e' nata l'idea di mettere in piedi, con Simone di Torino, il sito grazie al quale sara' possibile prenotare una bella casa de renta nelle migliori localita' cubane.
Il progetto prosegue a grandi passi, ora che scendo faro' foto e recensioni delle case tunere, credo con poca approssimazione che per marzo potremo gia' essere in rete con 30/40 di case censite e pronte ad accogliere i clienti.
Si tratta del secondo progetto cubano che mi riguarda, anche in questo caso rivolto a chi ha la possibilita' di viaggiare e di spendere con un buon rapporto qualita' prezzo.
Progetto nato nel 2015 che si consolidera' nel 2016.
Nel 2015 sono stato a Cuba una sessantina di giorni, meno del solito, ma la stagione lunga e l'apertura di una palestra che, oggettivamente, e' davvero grande e impegnativa, hanno avuto la precedenza sulla mia voglia di partire.
Spero nel 2016 di farmi 10/20 giorni in piu', in eta' lavorativa...ricordo sempre.
La mia situazione attuale a Cuba, a oggi, e' perfetta per la vita che voglio vivere, forse anche grazie a quanto seminato in tanti anni fatti anche di errori.
Tutto nel creato e' provvisorio, ma riesco solo a vedere miglioramenti nel prossimo futuro
Per il resto saluto il 2015 con grande simpatia, mi ha dato molto.
Una buona stagione estiva e la palestra che ha aperto i battenti.
Proprio la palestra sara' la priorita' dell'anno nuovo, continuare a crescere e a migliorare il servizio.
Al momento, una volta aperto non abbiamo dovuto aggiungere un centesimo, anzi ci siamo presi sempre i nostri stipendiotti in funzione delle ore che facciamo.
Oramai ci lavorano dentro piu' di 10 persone, inizia ad essere un qualcosa di impegnativo.
Ecco mi piacerebbe che nel 2016 si iniziasse a parlare di utili.
Le cose vanno bene ma la strada e' ancora molto lunga.
Ieri sera bellissima apericena in sede, in un'ora saranno girate 40 persone, e' cosi' che si riempiono le palestre; cementando attorno ad un gruppo centrale piu' gente possibile, aggregare.
La stagione estiva resta un'incognita, vedremo cosa avro' quali strutture vorranno la mia animazione e per che periodo.
E' un progetto che intravede il tramonto, dopo tanti anni.
Credo luchero' ancora 1-2 anni, poi vorrei chiudere e fare altro, non ho piu' voglia di cosi' tante responsabilita'.
C'e' un'altro progetto che riguarda anche Cuba, ne stiamo parlando in questi giorni con un paio di amici.
Non dico nulla, e' assolutamente prematuro, certo che se andasse in porto mi complichera' ulteriormente la vita, ma potrebbe valerne davvero la pena....vedremo.
Ieri ho ringraziato il mio Segretario, Marco Rizzo, per aver pensato a me, ma ho rinunciato alla candidatura al comune di Torino.
Non e' una cosa nelle mie corde, non e' la mia guerra....
Nel 2015 e' arrivato anche Birillo che e' tanta, tanta roba...
Un altro anno di Villans per avvicinarci a quel 2022 in cui, forse, appenderemo le scarpette al chiodo, salute e acciacchi permettendo.

venerdì 18 dicembre 2015

CASE

 Risultati immagini per CASE A CUBA

Una delle domande che con maggior frequenza mi viene rivolta in privato, riguarda l'opportunita' o meno di comperare casa a Cuba, e/o se ancora e' un negocio conveniente.
Suor Germana risponde....
Intanto bisogna vedere qual'e' la situazione personale, burocratica e lo stato civile di chi mi pone la domanda.
Il solo consiglio che posso dare e' di muoversi soltanto in caso di possesso di Residenza Permanente, oppure nel caso che vostra moglie viva con voi in Italia da anni, ci sia un rapporto consolidato, magari dei figli e che in qualche modo la signora, fornisca una sorta di “ garanzia morale” sull'investimento.
Poi ogni testa e' sempre un piccolo mondo.
Comperare casa a Cuba, ancora oggi, e' un grande affare.
Con 30 mila euro, a Las Tunas ma non solo, ti porti a casa un 100 mq, nella cifra ci metti pure la ristrutturazione e il mobilio.
Con quella cifra da noi, se va bene, ti comperi un garage...in periferia.
Poi certo, conosco gente che ha speso 10/20 volte quella cifra ma qua' ci si addentra in discorsi differenti che non e' il caso di fare, non oggi.
Occorre intanto sapere cosa fare di questa casa.
Se si frequenta Cuba una volta all'anno a meno di non voler fare un'investimento in funzione dell'eta' del catetere, e' meglio lasciare perdere.
Molti, vivendo qua', costruiscono sopra casa della famiglia, questa con tutti i rischi annessi, potrebbe anche essere una soluzione.
Perlomeno si ha qualcuno che la cuida e non si tratta di un problema di poco conto.
Si puo' adibire a casa de renta per avere una piccola/media rendita senza sognare grandi cifre.
In quel caso pero', se si pensa di rientrare dall'investimento, occorre affiancare a questa rendita vantaggi economici aggiuntivi come la visa familiar o il fatto di aver reso la famiglia economicamente indipendente dal nostro borsillo.
In linea generale con voi qua' e la fanciulla la, a meno di non aver in testa un progetto ben preciso e' meglio lasciare perdere e spendere il dinero al Sestriere a sciare.
Eppure una casa a Cuba e' davvero un bell'investimento, una volta sistemate le menate burocratiche.
Oggi sopratutto con tutti quei matti che vogliono lasciare il paese, se si ha pazienza e tempo da dedicare si possono fare ottimi affari.
Un mio conoscente ha comperato nel pieno centro di Tunas un appartamentino di 2 camere, saloncino, cucina, terrazzo, disimpegno e bagno per 6750 cuc.
Lo sta' mettendo a posto, una volta ristrutturato e arredato si ritrovera' con un gioiellino portato via per meno di 15 mila euro, tutto compreso.
Certo, ha la residenza e vive a Cuba.
Oggi davvero ad arrivare col grano in mano si possono portare via ottime situazioni, ma comperare tanto per farlo, senza un progetto di vita e/o professionale ha poco senso.
Resta un grande investimento, quella casa nel breve volgere di qualche stagione varra' sicuramente 2/3/4 volte tanto.
Giusto per fare un'esempio, casa nostra, oggi come oggi, con meno di 30 mila non verrebbe via....
Il business e' evidente a patto di avere la casa intestata a noi (anche a noi...) o di avere situazioni di totale e assoluta fiducia sempre complicate da conseguire, per tutte le ragioni che conosciamo.
Chiaro che se ci si sposta a La Habana, zona Vedado o Miramar siamo su cifre italiane se non decisamente piu' alte.
Cazzo ma una casa al Vedado.....
Mi resta sempre quella voglia irrealizzata di un'appartamentino sul Malecon, era una cosa che andava fatta anni fa, ma non avevo le situazioni “giuste” per poterlo fare.
Le case venivano via al prezzo del boniato, i cubani le case sul Malecon te le tiravano dietro a causa del salmastro che li costringeva, ogni breve periodo, a ripitturarle.
Non era considerata una zona di pregio...guardate ora...
La voglia resta sempre ma i prezzi non sono piu' quelli di una volta, nella vita alla fine non e' che si possa fare tutto cio' che si desidera, amici miei.
Lo Special One e' stato licenziato, lo Special One tornera'...

giovedì 17 dicembre 2015

PISCINA


 
Andare in piscina, sopratutto se si frequentano citta' lontane dai luoghi di mare, e' una di quelle cose che aiutano a riempire la nostra giornata cubana.
Sicuramente avrete tutti una buona esperienza in materia.
Le piu' belle esperienze in campo di piscine le ho avute a Santiago ma sopratutto a La Habana.
Strutture moderne, dove era possibile mangiare bene, ben frequentate in cui davvero si poteva, e si puo', fare il turista a tutto tondo.
A Las Tunas abbiamo la piscina del hotel omonimo....
Ricordo quando 10/15 anni fa non c'erano neanche le camitas e bisognava appoggiare l'asciugamano sulla dura terra.
Ora le cose sono un tantino migliorate, senza pero' uscire da quel “rustico” che caratterizza molte cose di questa provincia.
Intanto la tienda e' stata spostata all'ingresso del hotel, di conseguenza il cancelletto e' stato chiuso, rimane al di la dello stesso solo la farmacia internazionale.
A Gennaio la piscina costava 6 cuc, con 4 di consumo, visto che io ma anche quasi tutti gli stranieri, non consumavano tanto si entrava dal cancello, si dava il cuc alla guardia e si pagava cio' che si consumava.
Lo facevano tutti.
Ora il discorso e' finito, il cancello e' stato chiuso, la piscina costa 4 cuc di cui 2 di consumo e va benissimo cosi'.
Negli anni, oltre alle camitas e' stata messa su una struttura che permette alla maggioranza della gente di poter stare all'ombra, questo gia' caratterizza una piscina cubana.
In Italia, un gestore di piscina, si preoccuperebbe di avere molte zone di sole e non d'ombra, visto che la gente viene proprio per prendere il sole, ma i cubani e sopratutto le cubane le conosciamo bene....
La vasca poi e' proprio una vasca....nel senso che non ha ricambio d'acqua.
Ogni tot giorni tolgono il tappo, la svuotano e la riempiono di nuovo, in questo modo l'acqua resta pulita un giorno, poi visto che i cubani dentro ci fanno proprio di tutto, dal secondo giorno arrivano i licheni ed e' bene starne alla larga.
Io ci vado abbastanza spesso per prendere il sole, arrivo verso le 11 e me ne vado intorno alle 13.30.
Tolti rari casi ci vado da solo, visto che la cubanita di turno si piazzerebbe comunque all'ombra, quel punto tanto vale non avere nessuno in mezzo ai cabasisi.
Mi piazzo nel punto piu' rovente della piscina, il giorno su 3 che funziona utilizzo la doccia, per il resto e' tutto un bagno di sole.
Spesso divido il tempo in chiacchiere con un' amico, un giovane italiano che ha un ristorante in Norvegia.
Ero buon amico anche di suo padre, una sorta di pioniere che, 20 anni fa e oltre, viveva a Las Tunas quando vivere in questa provincia era proprio un'avventura visto che non c'era un cazzo di niente.
Un paio d'ore di gran sole mi mettono addosso il giusto calore per affrontare il resto della giornata.
Il cubano solitamente in piscina resta rigorosamente all'ombra, non si toglie i vestiti di dosso e, possibilmente, si scola tutto l'alcool (ron o cerveza che sia) che riesce a consumare a patto che ci sia il solito culo bianco a pagare la cuenta.
C'e' anche, a volte, la possibilita' di mangiare; pollo fritto e patatine e nulla altro.
Roba secca e unta che volentieri evito.
Da come ve l'ho messa giu' non sembra un opzione allettante, ma a Tunas non c'e' poi cosi' tanto da fare.
Cosi' come sono uno dei pochi che fa sport in citta' sono anche uno dei pochi che frequenta la piscina, anche perche' c'e' gente, italiani, che con 4 cuc vivono un paio di giorni....
Una curiosita'; di fronte alla piscina c'e' un'area verde incolta dove si appostano los paissos (si dice cosi?), quei pippaioli che guardando le fanciulle in costume, imboscati fra le fratte, si ammazzano di manuelas....
Las Tunas e' questo e tanto altro ancora.
Di calcio non parlo...il calcio non esiste e se esiste non e' uno sport da veri uomini.....

mercoledì 16 dicembre 2015

CHI APRE, CHI CHIUDE


Come penso sia avvenuto in tutta Cuba, anche a Tunas in questi ultimi 2 anni molti locali si sono aperti mentre altri sono stati chiusi.
La citta' ha visto l'apertura di nuovi posti dove mangiare decentemente, ma anche la chiusura di alcuni paladar storici per i motivi piu' svariati.
Il PARADISO era un bel localino, forse un po' nascosto ma si mangiava bene spendendo il giusto.
E' stato chiuso un'anno fa perche', pare, il marito della duena, in quei locali volesse fare un locale per Santeria.
Il MONCLOA era forse il paladar che lavorava di piu' in citta', chiuso dopo un bliz della policia in cui furono trovate nel congelatore un discreto numero di aragoste.
In realta' pare che la cosa sia stata pilotata dalla duena, stanca di vedere il marito cucinero con le mani appoggiate al culo di ogni cameriera che arrivasse a tiro.
Ha chiuso I SAPORI, locale in pieno Boulevard aperto da un veneto che, all'inizio, funzionava benissimo.
Pare che il veneto, per motivi famigliari, abbia abbandonato la postazione, lasciandola in mano ai cubani che, ovviamente, in 3 mesi hanno mandato il locale dal culo.
Per contro, in questi ultimi 18 mesi, hanno aperto alcuni locali nuovi in citta'.
Di Mario ho gia' parlato, spaghetteria senza troppe pretese ma dove, oltre a mangiare bene si respira un'atmosfera molto italica.
Nella via centrale, di fronte al registro civil, ha aperto un paladar cubano, ci sono stato un paio di volte.
Ho preso sempre la rueda de pargo pagando un cazzo, la prima volta buonissima, la seconda cruda...la solita storia di sempre...
E' anche il locale eletto a luogo di ritrovo dei rastraciancleta italici visto che con 5 pesos cubani possono riempirsi la pancia con un inquietante potaje.
Los Hermanos e' un bel locale adiacente al parque centrale.
Non ho molto da dire perche' non ci sono mai stato, quando ha aperto non mi piaceva il buttafuori, o buttadentro, che c'era all'ingresso....a Tunas.
A quest'ultimo giro non e' capitato, mi riprometto di andarci durante il mio prossimo viaggio.
C'e' chi ne parla bene e chi male, non avendo l'abitudine di parlare di cose che conosco poco sospendo il giudizio fino al mio rientro.
Mi limito a notare che mentre prima, alla sera, c'erano molte macchine davanti al locale, ora ce ne sono di meno, ma magari e' solo un caso.
Sul Cache' invece non ci ho preso per nulla, anche se sono in foltissima compagnia.
Quando entri in quel locale esci da Cuba per mettere piede in Europa, una buona Europa.
Baristi giovani di bell'aspetto e competenti, cameriere carine e sorridenti (ne ha cambiate gia' 26...) un dj che mette musica.
Locale ideale per un cocktail o anche per mangiare a buon livello.
Grande schermo per la musica che e' soffusa oltre che di buona qualita'.
Cerveza nazionale a 1.80, cocktail a 3 cuc.
Pensavo, prendendo una cantonata storica, che questo locale fosse troppo avanti per Tunas, magari perfino per La Habana.
Invece lavora alla grandissima.
Dopo cena prima dell'apertura della disco ci trovi molti stranieri ma anche gnocca dura, da sola, tirata alla grande che si appresta a una serata di lucha in disco.
Da una certa ora in poi si riempie di cubani che possono permettersi di lasciarci 20 cuc come per ridere.
Evidentemente anche a Las Tunas c'e' un giro di gente col grano in saccoccia e questo a prescindere dalla nostra presenza.
Ci sono stato alcune volte, dopo cena, Mojito, Pina Colada e Caipirinha buonissima, servizio impeccabile, prezzo piu' caro che altrove ma ottimo rapporto con la qualita'.
Pare che il dueno sia un catalano con un paio di soci, o gerenti cubani.
Un paio di miei conoscenti italici hanno offerto un centone per il locale, l'attivita' non i muri, offerta che neanche e' stata presa in considerazione....
Classico locale da portarci la gnocca fina, non la smadlappata che tira su dal naso, gesticola quando parla ad alta voce e ha le piccole labbra come la giacca di Kit Karson.
Questa sera in coppa Italia giochiamo contro la banda della Magliana a casa loro.
Non posso, onestamente, chiedere di piu' al volatile notturno, visto lo splendido lavoro svolto durante i sorteggi di Champions.
Cerco che se gli rimanesse un po' di energia.....

martedì 15 dicembre 2015

FESTIVITA' AL CALDO



Quest'anno, in modo del tutto inaspettato, trascorrero' le festivita', nuovamente, a Cuba.
Non capitava da alcuni anni, devo dire che le 2 festivita' hanno valenza molto differente da quel lato del bloqueo.
Intanto sono felice, per paragrafare un romanzo minore di Grisham, di “fuggire” dal Natale italiano.
Natale va bene se sei bimbo, hai bimbi, o un lavoro dipendente e ti danno giorni di ferie.
Per il resto condivido in pieno il pezzo di Fratello Gramellini che inserisco nei commenti.
Francamente non se ne puo' piu' di questo clima di finto buonismo che si respira in questi giorni, stufo di babbi natale, spot natalizi e altre cose simili.
A Cuba il Natale, malgrado le oramai periodiche visite di Papi, resta una festivita' poco sentita, da qualche anno e' festa ma non esiste l'usanza di farsi gli auguri, tantomeno di farsi regali.
Alla fine, come e' accaduto altri anni, ci faremo gli auguri fra italiani e morta li'.
Portero' giu' un panettone per la familia con una bottiglia di spumante, giusto per non bucarmi lo stomaco con quella merda di “sidra”.
Capodanno e' invece tutto un'altro discorso.
La festivita' del final dell'anno e' sentitissima a Cuba.
Ti accorgi che e' capodanno intanto per l'aumento del costo del puerco al pie'.
Chi si organizza prima compera il maiale in anticipo, per pagarlo meno, e lo tiene nel corral fino al fatidico giorno.
Francamente non so cosa faro', quasi sicuramente lo passero' con la familia o col familion a seconda di cosa decideranno di fare.
Nel primo caso penso bastera' un pernil, nel secondo ci sara' tutto il rito della cottura allo spiedo che prendera' ore e ore.
In genere, a Cuba, ho trascorso splendidi capodanni ma anche qualcuno con gente che alle 4 del pomeriggio del 31 era gia' ubriaca e non e' che sia stata questa gran cosa.
Se sara' un pomeriggio di cottura mi alternero' al solito negro di turno a girare lo spiedo, giusto per dare un'aiuto internazionalista...
Ovviamente cerchero' di accollarmi il costo del pernil o del puerco ma so gia' che ci sara' da peleare, e non poco, col boss.
Il puerco viene cucinato appena ammazzato, quando e' pieno di tossine e duro...ma questa e' una battaglia persa in partenza.
Solitamente, durante la giornata del 31, mi piace immergermi nella cubania girando la citta' in scooter.
Chi ha un patio cucina lo spiedo in quello spazio, ma chi vive in una doce planta o comunque in una spazio ristretto scende direttamente in strada, si trova una location adeguata, monta lo spiedo e cucina el puerco in strada.
In giro per la citta', fin dal mattino, oltre ad iniziare la borrachera, e' tutto un cuocere, con nell'aire il profumo del mammifero nazionale che aleggia invitante.
I ristoranti si riempiono anche se non c'e' l'abitudine di fare menu' particolari in questa serata.
La gente, un po' come accade da noi, preferisce passarlo in famiglia rinsaldando vecchie amicizie e creandone di nuove.
Non mi piace, come dicevo, passarla con gente ubriaca prima del tramonto, alla fine ti trovi sempre abbracciato con qualcuno che giura di essere tuo hermano mentre parla delle sue imprese in Angola.
In generale, anche se l'avrei passata bene anche qua', sono contento di andare, questa faccenda che per godere del clima natalizio occorre il clima...nostrano si tratta di una grande cazzata.
Vi posso assicurare che si sta' bene anche al caldo e sotto le palme piuttosto che in case riscaldate o in giro con abrigo da lappone.
Venerdi in palestra ci faremo gli auguri con un'apericena offerta da noi, mi sembra piu' che sufficiente.

Non posso concludere il pezzo odierno senza un commosso ricordo di Armando Cossutta.
Lo conoscevo, al di la delle fedi politiche persona splendida, tutta d'un pezzo, fedele ai suoi ideali fino all'ultimo.
Piu' volte ho fatto parte della sua “vigilanza”, e' venuto a cena a casa dei miei diverse volte e, cosa piu' importante, ando' a trovare mio padre in ospedale quando stava male, mio padre si commosse.
Ti sia lieve la terra Compagno Armando, vecchio Partigiano.

lunedì 14 dicembre 2015

VECCHI, CARI RICORDI



In una normale casa cubana, forse meglio dire in una casa cubana di gente moderatamente benestante, non e' difficile vedere 2 mondi che faticosamente convivono nella oramai prossima attesa che uno dei due abbia la meglio sull'altro.
Anche nella casa dove vivo (non nella renta) i 2 mondi convivono, nella maggior parte dei casi, in location differenti.
Dentro casa siamo nel nostro anno, nel 2015 quasi 2016, mentre nel patio sembra che il mondo si sia fermato al secolo scorso.
Quelli della mia generazione, quelli che hanno conosciuto la tv in bianco e nero e sono cresciuti con una nonna in casa, sopravvissuta alla guerra e a tutto cio' che ne e' seguito, potranno riconoscere alcuni di questi oggetti che richiamano un mondo antico.
Per me, cosi' legato all'abuela che mi ha cresciuto, sono cari ricordi.
In casa c'e' il frigorifero moderno, il congelatore grande, la tv, il decoder, la lavadora, il forno normale e a microonde, lo stereo e tutto cio' che distingue una casa cubana, oggi, di discreto livello.
Nel patio c'e' un gabbiotto dentro il quale potrete trovare un fornello di questo tipo.
 
Serve, fra le altre cose, per tostare il caffe' quando arriva non tostato.
In questi casi, la moglie del boss si mette un foulard in testa e si chiude nel gabbiotto per questa operazione che, francamente, non avevo mai visto fare.
Molto spesso al mattino mi sveglio che in casa non c'e' nessuno; il boss, in quanto tale, va' a lavorare molto presto e la moglie si reca nella renta.
Solitamente mi lascia il batido pronto in frigo e il caffe' nel thermos, ma puo' capitare che nel frattempo il prezioso liquido scuro sia diventato tiepido, cosi' decido di farmi una nuova cuccuma.
E' capitato che in casa ci fosse soltanto caffe' in grani da macinare, in quel caso mi sono recato fuori nel patio e ho provveduto a macinarlo usando questo aggeggio
 

Si tratta ne' piu' ne' meno del nostro vecchio macinino da caffe' a mano.
Ricordo che in casa lo avevamo, una specie di scatola con uno sportellino sotto da dove usciva il caffe', dopo averlo inserito da sopra e macinato girando una specie di manovella.
Il caffe' appena macinato aveva un profumo che e' difficile dimenticare anche a decenni di distanza.
In una stanza ho ritrovato un'altro aggeggio che e' praticamente sparito dalle nostre case.

Oggi ditemi voi chi perde piu' tempo, o ha tempo, per cucire.
Ricordo la nonna seduta davanti alla sua macchina da cucire, oppure con ago e filo in mano, il ditale, ed un'uovo di legno in mano.
Oggi se il pollicione buca il calzino lo buttiamo via e ne comperiamo 1 anzi 3 nuove paia, ma a Cuba le cose funzionano diversamente.
Nulla si butta, tutto si cuce e si riporta in vita.
Per finire un'altro oggetto diventato leggenda nelle nostre case e' il bombolone del gas, quello che devi “aprire” prima di iniziare a cucinare.
Fra l'altro ci sono periodi che questo bombolone ma anche la bombola piu' piccola, oltre ad essere costosa, e' praticamente introvabile, anche avendo amicizie nel settore.
 

A Cuba c'e' anche l'opzione elettrica, sopratutto ora che, con la libreta si puo' portare a casa, con 20 cuc, il modulo ultramoderno con le pentole e gli accessori che lo stato distribuisce alla popolazione, dopo che la stessa ha fatto ore ed ore di coda.
Niente, oggi volevo fare un post fatto di piccoli ricordi, Cuba e' anche questa e forse e' proprio per questa ragione che riusciamo, malgrado i rompimenti di coglioni, ad amarla tanto.
Ci riporta ad un tempo andato, quando forse si aveva di meno ma sicuramente la vita era piu' semplice.

sabato 12 dicembre 2015

COME UN COCCO...



Oggi e' sabato, domani il blog e lo scriba riposano, quindi posso nella giornata prefestiva attuale, postare una piccola cosa, non so quanto interessante ma sicuramente curiosa, che mi e' capitata durante questo mio ultimo mese di vacanza.
Ero arrivato da 3 giorni, ancora il jet leg era da smaltire, faceva un caldo davvero ma davvero criminale.
Quella mattina vado a correre, arrivo a casa praticamente disidratato e stanchissimo.
Solitamente a colazione mi limito a caffe' e' batido, in genere a Cuba non ho mai molto appetito, con quel poco che mi metto nello stomaco al mattino arrivo o cerco di arrivare a cena.
Comunque in tarda mattinata, nell'appartamentino che ho affittato per farmi i fatti miei, viene a trovarmi una vecchia amica.
Una di quelle che non fa prigionieri.
Un paio d'ore dopo, sotto un sole pazzesco mentre rientro a casa in scooter mi arriva un sms, un'altra mia amica, che dovevo vedere il giorno dopo stava arrivando in citta' provenendo dalle parti di Majbacoa.
Mi sentivo a causa della corsa e...il resto molto ma molto piu' stanco di quanto avrei dovuto sentirmi.
Passo da casa, mi corico mezzora poi rimonto in scooter e vado verso il nuovo parque tematico della citta', dove la fanciulla mi stava aspettando.
A fianco del hotel Tunas hanno creato questo spazio con un ranchon, alcuni attrezzi ginnici e alcuni altri locali all'aperto che lavorano molto sopratutto il sabato sera.
Onestamente non stavo per niente, ma proprio per niente bene.
Entriamo al parque, andiamo al ranchon, tutti i tavoli erano occupati allora ci sediamo sugli sgabelli del bancone.
Prendo una Cristal, il cui alcool si fotte gli ultimi residui di glucosio che mi restavano nel sangue.
Sento el frio arrivare da lontano, in vita mia mi era gia' successo 2 volte e sapevo come sarebbe andata a finire.
Dico alla fanciulla, come neanche Clint Eastwood saprebbe fare; “guarda che fra pochi secondi finisco lungo disteso per terra....”
lei mi guarda stranita mentre sbiancando sto' sudando copiosamente.
E' l'ultima cosa che ricordo.
Steso tirato in pieno ranchon, crollato come un cocco.
L'immagine successiva sono 2 giovani medici che mi misurano il polso.
Suerte vuole che in uno dei tavoli fosse occupato da un gruppetto di giovani medici cubani, non so francamente quanto sia rimasto nel mondo dei sogni...
Mi alzo la fanciulla era bianchissima, si era radunata una piccola folla, rassicuro tutti e mi metto a sedere, debolissimo.
Mi fermero' ancora mezzora in cui tracennero' acqua e zucchero a iosa, poi accompagno la ragazza da un'amica e vado a casa dove restero' non esattamente in forma fino alla fine del giorno dopo.
Come dicevo mi e' capitato altre 2 volte, sempre e solo a Cuba.
La prima volta una decina d'anni fa, en calle 23 a La Habana, quasi di fronte a la Copelia, era sera tardi sono stramazzato dietro un'aiuola alta, non so se ci sia ancora.
Non mi ha visto nessuno, era un luogo un po' appartato, dopo chissa' quanto tempo ho riaperto gli occhi, e sono tornato a casa in taxi.
La seconda volta 5 anni fa a Tunas, ero al parque e ho sentito arrivare la marea...
Pensavo di riuscire a rimontare in scooter e tornare nella renta dove vivevo, grave errore....
Siamo caduti, da fermi, io e lo scooter su cui ero appena montanto, ricordo solo Carlo, el cucinero negron amico di vecchissima data, che mi strattonava per svegliarmi, urlando il mio nome.
Perche' tutto cio'?
Mah...forse un concorso di cose, il fatto che mi sia capitato solo a Cuba e' significativo.
Probabilmente il jet leg, qualche sforzo...di troppo, gli allenamenti al sole, il caldo de madre e sopratutto una alimentazione inadeguata al clima e al tipo di vita.
Da quel giorno, nel mese appena trascorso, ho deciso che l'almuerzo era diventato imprescindibile.
A pranzo ero fisso da Mario, fosse solo per una doppia macedonia o due bruschette.
Giusto per non correre altri rischi.
Oggi il Toro inizia a Sassuolo un trittico che ci dira' che razza di campionato faremo.
Gli emiliani poi il derby di coppa e l'Udinese...speruma bin.
Ieri sera partitone coi miei Villans poi cena a base di spaghetti allo scoglio innaffiati da un misterioso Cortese di bassa collina, in cui c'eravamo davvero tutti.
Una buona partita senza infortuni ne' problemi fisici, pero' sono arrivato al campo 40 minuti prima e ho fatto un riscaldamento lungo e adeguato.
Roba da vecchietto...

venerdì 11 dicembre 2015

SI RIPARTE...E NON SOLO



Oscar Wilde diceva che il miglior modo per resistere alle tentazioni e' quello di...cedervi.
Alla fine si riparte....
Il periodo sara' piu' breve 21/12-8/1, in fondo la meta' di questi giorni non avrei comunque lavorato, parlando coi miei soci e' saltato fuori che la cosa si poteva fare senza grossi danni, visto il periodo.
Sto' aiutando Simone di Cubacenter in una sua prossima iniziativa editoriale, in qualche modo il viaggio e' saltato fuori quindi si riparte.
Partiro' proprio con Simone, ricordo che Cubacenter e' l'agenzia di riferimento del blog, che sta' facendo fatturati da paura e che Simone si fermera' un paio di mesi a Cuba proprio per sviluppare il suo brand ulteriormente anche da quel lato del bloqueo.
Questo sara' anche un viaggio diciamo di lavoro, uso il diciamo perche' ho troppo rispetto della parola “lavoro” per usarla ad minchiam.
La novita' vera e' che con Simone di Torino, il Simone di Torino siti web e Oficina Creativa stiamo mettendo su un sito per la prenotazione delle migliori case de renta in tutta l'isola.
So perfettamente che non si tratta di un progetto originale, Grande Torino e' inserita in un paio di questi siti, ma diciamo che, sopratutto in Italia, lo spazio di manovra e' ancora enorme.
Ci pensavo da un po' di tempo, mi sono deciso quando ho saputo cosa “fatturano” di media in un'anno questi siti.
L'ho proposto a Simone perche' credo fermamente nel concetto delle competenze specifiche individuali, che e' lo stesso utilizzato per la scelta dei soci della palestra.
Se due o piu' soci sanno fare la stessa cosa o si occupano dello stesso prodotto allora si rischia di pestarsi i piedi e di discutere continuamente.
Se invece ognuno ha le sue competenze specifiche, porta un contributo che l'altro non e' in grado di dare e' piu' facile che le cose funzionino in modo corretto.
Io ci metto le conoscenze, la capacita' descrittiva la mia visibilita' mediatica e lui quella tecnica, grafica oltre alla sua buona parte di conoscenze.
Censiremo 40/50 case de renta in tutta l'isola, partiremo con La Habana, Las Tunas, Trinidad, Baracoa, Holguin e Varadero, in un secondo momento vedremo se sara' il caso di aggiungere Camaguey, Santiago e S.Clara.
Case di livello medio alto e in grado di fornire servizi importanti.
In piu' chaffeur da e per gli aeroporti con la possibilita' di averlo a disposizione, con l'auto, per tutto il periodo.
Ogni casa avra' una o piu' pagine con foto, descrizione delle caratteristiche e dei servizi ed un prezzo indicativo al giorno.
Il cliente visionera' il sito e ci domandera' se quella tal casa e' disponibile per tal periodo.
Noi contatteremo la duena, in caso positivo lei ci indichera' il prezzo a cui noi aggiungeremo la nostra commissione.
Una volta che il cliente ci avra' pagato la commissione la prenotazione sara' attiva.
Funziona, un buon 80% dei clienti di Grande Torino e' arrivato in questo modo, clienti buoni che pagano bene e non rompono i coglioni, non i soliti 4 rastraciacletas....
Avremo collaborazioni con un paio di ristoranti all'Avana e un paio a Tunas, in piu' in loco, per ora in queste due citta', ci sara' un nostro collaboratore, cubano, che si occupera' del buon funzionamento delle singole situazioni.
Certo per noi che frequentiamo l'isola da una vita apparentemente il servizio potrebbe essere superfluo, ma se decidessimo di cambiare destinazione sapere bene dove si va a finire potrebbe essere un valore aggiunto.
Tenete conto che si sta' aprendo tutto un mondo di nuovi visitatori dell'isola, gente che vuole conoscerla al di fuori delle strutture turistiche tradizionali ma non sa come farlo.
Gente che non ha problema a spendere....
Il sito sara' inizialmente in italiano, spagnolo e inglese, in futuro vorremo allargarlo al tedesco e al francese.
In questi giorni stiamo decidendo logo e nome, a Tunas censiro' un po' di case, diciamo che febbraio-marzo potrebbe essere il periodo in cui iniziera' a funzionare.
Il bello e' che magari si passa un po' di trabajo a metterlo in moto ( come avviene in ogni attivita') ma poi...una volta finito, non mangia, non beve, non sporca e sopratutto non costa, al di la' di pochi spiccioli di dominio.
Non e' escluso che chiederemo a qualcuno di voi del blog o del gruppo, che frequenta citta' dove ancora non saremo posizionati, una recensione o qualche foto della casa dove alloggia per poter ampliare le possibilita' da offrire.
La macchina si e' messa in moto....
Questa sera partita e cena natalizia coi Villans, gia' non farmi male sarebbe una piacevole novita'.

giovedì 10 dicembre 2015

FOLLIA COLLETTIVA



Credo che tutti abbiate letto dei problemi che migliaia di cubani stanno affrontando in giro per le varie frontiere che dal continente sudamericano portano al confine di quello statunitense.
Ovviamente tutto accade per la vergognosa ley de ajuste cubano e per il “pie' seco, pie' mojado”.
Da quando Cuba permette, senza troppi problemi, la salida dal pais dei suoi cittadini non c'e' un cubano che non pensi piu' o meno seriamente a lasciare il paese.
Non sono cubano, ho il culo al caldo e qualche soldo nel borsillo, forse non toccherebbe a me pronunciarmi su questioni cosi' importanti, ma questo blog ha lo scopo di esporre un'opinione condivisibile o meno.
Mi sembra tutta una grande follia collettiva.
Conosco gente che a Cuba non se la passa male, che ha carro e casa, in una maniera o nell'altra riesce a sfangare, con relativa facilita', quello che occorre per vivere, che si e' messa in testa di andare negli Stati Uniti perche' “tiene familia”.
Questa gente non ha la piu' pallida idea della vita che l'aspetta fuori da Cuba.
Certo si ha familia, gente che ha lasciato Cuba quando il mondo era un'altra cosa, trovare lavoro era facile cosi' come costruirsi un futuro.
Oggi le cose sono mille volte piu' complicate, la stessa familia per un certo, breve, periodo potra' dare una mano ma poi, avendo una vita propria, avra' anche l'esigenza che l'ospite o gli ospiti si tolgano dalle croste.
Da qua' nasce la necessita' di avere un minimo di “fondo” per affrontare alcuni mesi,anche un'anno o piu' senza lavoro ne' prospettive.
Quindi questa gente, che probabilmente non ha mai lavorato un solo giorno nella sua vita, vende il carro, il motor, la casa e rinuncia alle sue sicurezze per andare in un paese dove non ha nulla e dove se non lavori, duramente, non mangi.
Ora c'e' questa follia dell'Equador che, non a caso, ha inserito il visto per entrare nel paese, da cui spostarsi verso il nord avvicinandosi agli Usa.
Questa gente finisce nelle mani di banditi senza scrupoli che li pelano come platano machos.
Oppure con 10 mila dollari ti puoi affidare ai “cojotes” messicani, che ti piazzano in un hotel di bassa qualita' fino a quando non e' il momento giusto per passare la frontiera, una volta giunti di la' subentrano le due leggi statunitensi di cui parlavo prima.
Pero' ci vogliono 10 mila dollari...a persona.
Ripeto mi sembra una grande follia.
Capisco chi a Cuba non ha nulla, a quel punto una balsa vale l'altra, ma chi ha dei beni, delle proprieta' e una vita tutto sommato decorosa proprio non lo comprendo.
Mi dicono che sono stufi di “luchar” tutti i giorni....perche' cosa cazzo facciamo noi qua' da mattina a sera?
Cosa pensano di trovare oltre frontiera, l'Eldorado?
Potevo capire la cosa anni fa, Cuba era isolata, non sapevano nulla del mondo che non fossero le cazzate, le palle ingigantite, di chi se ne era andato prima.
Oggi c'e' internet, sono tutti li' con quei telefonini nelle zone wi fi, senza censura, possono andare sui siti che vogliono e trovare tutte le notizie necessarie per capire come funziona la vita nell'opulento occidente.
C'e' persino chi ha case de renta che vuole vendere e andarsene, sono tutti fuori di testa.
Capirei avere tutto pianificato, una casa e un lavoro sicuro, qualche garanzia per se stessi e per i propri figli, ma andare cosi' all'avventura, mettersi nelle mani dei peggiori banditi del pianeta per andare incontro all'ignoto mi sembra davvero una forma di follia collettiva che capisco davvero poco.
Comprendo chi fugge da una guerra, ma chi lascia un paese che rimpiangera' ogni santo giorno per un salto nel vuoto e' al di fuori della mia capacita' di comprensione.
Ieri la Roma orribile, comunque e' passata...oggi i sorteggi se non sbaglio...

mercoledì 9 dicembre 2015

AMICI DI IERI


 
Quest'ultimo mese trascorso a Cuba, come ho gia' detto, e' stato davvero bello e divertente.
Se proprio devo avere un rimpianto e' quello di non aver potuto, a questo giro, frequentare gli amici cubani di sempre, quelli che sono tali da vecchia, vecchissima data.
Uno e' in missione in Equador, l'altro si e' momentaneamente trasferito ad Holguin mentre il terzo...e' al gabbio.
Francamente mi sono mancati gli “storici” discorsi da dopocena, le birre bevute insieme, le notti seduti su una panchina a disquisire sul mondo e quella complicita' che si e' creata in quasi 3 lustri di frequentazioni.
Non so se capita anche a voi, ma mi sono reso conto che le frequentazioni cubane vere, non parlo solo di loro 3 ma anche di altri, quelle che amo avere accanto quando sono da quel lato del bloqueo sono tutte....antiche.
Tutte nate oltre 10 anni fa, quando c'era un'altra Cuba e forse anche un'altro scriba.
Tutto nacque, come sempre avviene, per ragioni di convenienza reciproca, loro con me non ci rimettevano e io avevo chi mi aiutava a risolvere i piccoli grandi problemi che il viaggiatore vero sempre incontra sul proprio cammino.
Con gli anni, la loro maturita', il mio avvicinarmi all'eta' del dattero il rapporto da reciproca convenienza si e' trasformato in qualcosa....di meglio, una specie di amicizia, forse proprio una amicizia vera e propria.
Mi chiedo pero' perche', negli ultimi 10 anni, non e' successa la stessa cosa con altri cubani, non ho stretto amicizie nuove, amicizie giuste intendo dire.
Fra i miei vari e tutti evidenti diffetti non annovero quello di avere difficolta' nell'instaurare rapporti interpersonali.
Un' po' per attitudine caratteriale, molto per i miei tipi di lavori mi ritrovo con una certa facilita' ad interagire col prossimo, eppure malgrado questo le persone vere, quelle che amo frequentare a Cuba sono le stesse conosciute tanti anni fa.
C'e' chi dice che i veri amici siano quelli che abbiamo conosciuto da ragazzi e che ci accompagnano per tutta la vita, quelli che vengono dopo...sono un'altra cosa.
Mi verrebbe da dire che i cubani piu' giovani sono fatti in modo differente, che sono piu' legati alla loro convenienza ma non e' neanche che quegli altri scherzassero...all'epoca.
Forse l'avere superato i periodi di reciproco...”vantaggio” ci ha aiutato ad instaurare un rapporto diverso.
C'e' chi afferma che tutti i cubani sono ladroni e tutte le cubane puttane, ma questo e' un problema di chi vive sempre con le spalle al muro, una mano davanti e una dietro.
Fra l'altro anche con le donne vivo un qualcosa di simile, ho il mio gruppo di veterane, di milf che conosco da anni e che frequento sempre molto volentieri perche' il rapporto oramai va' al di la' dalla...consuetudine.
Certo ci sono nuovi ingressi, ma lo “zoccolo duro” quello e'.
Forse, al final, ci piace avere, in un mondo che cambia drasticamente, i nostri punti di riferimento sicuri, le nostre colonne d'Ercole da ritrovare esattamente come e dove le avevamo lasciate.
La vita italiana e' gia' cosi' piena di sorprese, spesso sgradevoli, che amiamo il fatto di ritrovare le cose, a Cuba, esattamente come le abbiamo lasciate.
Trovare persone di fiducia in quel paese, persone che siano al di fuori dai vincoli famigliari, ci aiuta a godere al meglio della nostra Cuba, quella che abbiamo conosciuto, amiamo, e dalla quale non ci vogliamo, per nessuna ragione al mondo, staccare.
Alcuni italiani con minori frequentazioni dell'isola, mi raccontavano di avere un loro grande amico cubano, una persona di riferimento, salvo poi rivederli la vacanza successiva sacramentare sul fatto che l'”amico” si era rivelato una sorta di fastidiosa sanguisuga.
Quindi, per non andare incontro a spiacevoli sorprese, e' meglio mantenere salde le nostre certezze e quelle sicurezze che, da anni, ci accompagnano senza mai deluderci.

martedì 8 dicembre 2015

ELEZIONI



Durante queste ultime settimane si sono svolte le elezioni, di differente natura ed importanza, in due paesi latinoamericani particolarmente cari a Cuba; Argentina e Venezuela.
Nel primo caso si trattava di eleggere il nuovo presidente mentre nel secondo gli Jefes delle varie provincie.
Ero a Cuba durante le presidenziali argentine, le ho seguite abbastanza bene su Telesur.
In entrambi i casi si sono imposte le forze di opposizione di matrice conservatrice.
La democrazia, perfino quella annacquata di quei luoghi del pianeta, e' questa.
Esiste il concetto di alternanza che a volte prescinde dal fatto di avere governato bene o male.
La storia e' piena di episodi simili, primi fra tutti gli esempi anglosassoni.
Churchill che porto il Regno Unito prima a resistere eroicamente al Nazismo e poi, grazie agli alleati in primis all'Unione Sovietica, a sconfiggerlo, appena finita la guerra fu sonoramente sconfitto alle elezioni.
La Lady di ferro, alcuni decenni dopo, rimise a posto i conti del regno salvo poi consegnarlo per lunghi anni ai laburisti.
In Argentina il ballottaggio riguardava 2 paisa', 2 argentini di chiara origine italiana, ha vinto Macri rampollo di una delle famiglie piu' ricche del paese, una sorta di zucca vuota messo li' dalle banche e dagli amici del padre.
Ha vinto con poco piu' del 51% dopo un lungo governo prima di Nestor e poi di Cristina.
Nestor prese in mano il paese dopo che quel ladrone Menem si era svenduto alle multinazionali perfino i rubinetti della Casa Rosada.
Se avevi 2 gestori telefonici differenti costava di piu' chiamare da una zona all'altra di Buenos Aires che contattare i parenti in Italia.
Lui e poi Cristina, pur con qualche scivolone, non si puo' dire che abbiano governato male, anche se il debito pubblico del paese non e' ancora ben chiaro.
Hanno preso un paese nel baratro e lo hanno portato ad essere una delle locomotive del continente, con un desempleo non lontano dallo zero, eppure la gente ha voluto cambiare.
Evidentemente dopo un certo numero di anni c'e' il bisogno di vedere facce nuove.
In Venezuela il discorso e' differente, intanto Maduro, a meno di situazioni molto pericolose, restera' in carica fino al 2019, ma e' chiaro che se non ci sara' un cambiamento di rotta repentino il destino di quel che resta del chavismo e' segnato.
Su Maduro ho gia' espresso in passato il mio giudizio, lo ritengo totalmente inadeguato al ruolo.
In piu' c'e' Cabello e la sua cricca di ladroni sanguinari, che stanno letteralmente spolpando il paese.
Ci vorrebbe un volto nuovo, un giovane, qualcuno che restituisca voce alle istanze della povera gente, insomma un cambio di rotta deciso.
Le urne hanno detto forte e chiaro che in questo modo le cose non vanno per niente bene.
Cuba, essendo pesantemente presente nel paese, conosce perfettamente la situazione, Raul a differenza del fratello, non e' mai stato un fan di Chavez, ne' ha mai dimostrato di stravedere per Maduro.
Come Fidel avviso', con largo anticipo, il paese della prossima caida del blocco socialista, Raul sicuramente avra' gia le contromisure nel caso che si interrompesse il flusso di petrolio dalla repubblica Bolivariana.
Il porto di Mariel e' una grande opportunita' per il paese, i rapporti con la Russia di Putin sono strettissimi cosi' come con la Cina e col Brasile.
All'Avana sanno come andra' a finire in Venezuela, ma sanno anche che il paese non tollererebbe piu' ulteriori ristrettezze e ore di apagones giornaliere.
I tempi sono cambiati rispetto al '91, il mondo e' cambiato, se i rapporti con l'ingombrante vicino del nord dovessero migliorare ulteriormente anche un'eventuale fracasso di Maduro potrebbe essere ben assorbito da Cuba.
Sicuramente la situazione dei professionali cubani in Venezuela si fara' ancora piu' dura, non sono mai stati ben visti e ora, dopo queste elezioni, bisognera', a mio avviso, pensare a un lento disimpegno da questo tipo di collaborazione che pero', per Cuba, resta cosi' preziosa.

lunedì 7 dicembre 2015

5 ANNI



Alla fine il mio amico, quello di cui vi avevo parlato tempo fa, quello “preso”, si e' beccato 5 anni di gabbio.
La richiesta era stata di 7, ma alla fine hanno deciso che un lustro della sua vita era piu' che sufficiente.
Premetto che questo non e' un pezzo scritto per trovare giustificazioni al suo comportamento, sapeva di essere “sotto osservazione” e non ha saputo evitare i problemi.
Ci sono pero' alcune considerazioni da fare, partendo dal suo caso per dare una valutazione sul come funziona la giustizia a Cuba.
Quando c'e' stato il giudizio il boss, essendo il mio amico “familia”, si e' recato in tribunale con altri componenti del familion.
Niente, porte chiuse, la popolazione non era ammessa ad assistere.
Il boss si e' impingato tanto che e' uscito un Maggiore con cui ha discusso, ovviamente tirando fuori tutte le sue parentele piu' o meno altolocate ( il primo segretario del Partido in citta' e' suo primo, un'altra e' la jefa dell'antiterrorismo ecc...) ma non c'e' stato nulla da fare, sono rimasti tutti fuori.
Ripeto, il mio amico se l'e' cercata, anche se ci sarebbe da discutere anche su questo, ma la pena mi pare follemente spropositata rispetto al reato.
Non ha ucciso nessuno, non ha seccato bovini, non ha rubato nulla ne' arrecato danno a nessuno, tantomeno allo stato.
Cinque anni di vita sono un tempo enorme per un reato tutto sommato marginale.
La cosa piu' fastidiosa, come ricordava il boss, e' che la condanna e' arrivata grazie alla testimonianza di 2 zoccole che puoi trovare alle 3 di notte in giro per la citta', buscando stranieri.
Loro, come sempre avviene in questi casi, sono rimaste a piede libero continuando ad “esercitare”, mentre il mio amico e' finito al gabbio.
Ora, lo conosco da 15 anni, un tempo in effetti era sempre in mezzo alla farandula, ma da qualche anno, pur conservando qualche amicizia straniera, faceva una vita normale, a volte lavoricchiava, quando arrivava qualche amico dall'exterior ci passava qualche giorno insieme e nulla piu'.
L'accusa e' di aver procurato ad un italo canadese una ragazza di 17 anni (a Tunas con 16 anni puoi portarle nelle case de renta ma non nella Grande Torino), che poi per un certo periodo e' stata la novia del tizio.
Se poi c'e' dell'altro io non lo so, quello che so e' che in 3 lustri di assidua frequentazione mai si e' dedicato a procurarmi una fanciulla, ne' mai io glielo chiesto.
Anzi....a volte si e' pure beccato qualche amica della fanciulla che, occasionalmente, mi accompagnava tanto che lo pigliavo per il culo dicendogli che era il solo cubano a cui uno yuma procurava le donne.
Ora c'e' l'appello, per cercare, secondo me inutilmente, di aggiustare la cosa si sono raccolti dei denari, non pochi.
Denari che sono arrivati dal Israele, Canada, Galles e....Italia.
Si spera di arreglare la cosa, ma credo e temo che una volta emessa la sentenza ci sia poco da fare.
Tuttora si trova in una struttura penitenziaria alla periferia della citta', che non e' ancora il carcere vero e proprio, quello arrivera' dopo l'appello.
Ha chiamato a casa e abbiamo parlato, mi ha giurato e spergiurato che va tutto alla grande, ma io so che le cose non stanno proprio cosi'.
E' dimagrito vista la merda che rifilano come cibo, tanto che il familion nella visita settimanale si occupa di portare sopratutto cibo e biancheria.
E' dentro da 6 mesi, altrettanti ne dovra' fare, quindi un anno e mezzo a lavorare godendo di alcuni permessi per i fine settimana, quindi dopo 2,5/3 anni forse potranno arrivare i domiciliari, dipende da come si comportera'.
Io ho fatto quello che potevo, ho accompagnato la moglie a trovarlo un paio di volte, ovviamente sono dovuto restare fuori, ho dato fattivamente una mano alla fanciulla.
Lo aspetteremo, cos'altro possiamo fare?
Speriamo lo aspetti anche la moglie perche' si parla di anni, ho parlato a lungo con lei, giura di si, ma...chi lo sa quanti danni puo' fare il tempo.....

domenica 6 dicembre 2015

L'ULTIMA HAKA


 
Non posso non iniziare questo pezzo domenicale sportivo con il commosso ricordo di un'autentica leggenda.
Si sino svolti, in questi giorni i funerali del piu' fantastico atleta di tutti i tempi della palla ovale; Jonah Lomu.
Ci ha lasciati a 40 anni dopo una malattia che ha colpito in modo inesorabile i suoi reni.
Puoi essere anche fatto d'acciaio, lui sicuramente lo era, ma basta una maledetta rotellina messa in malo modo e si rischia di fare questa fine.
E' difficile che io ami sports che non ho praticato, fosse anche una pratica di basso livello, il rugby e' proprio uno di questi.
Lomu con la sua maglia All Black e le sue fantastiche discese mi ha fatto amare questo sport che oggi seguo con vero interesse.
Tutto il mondo della palla ovale, commosso, ha accompagnato il campione nella sua ultima discesa.
Che ti sia lieve la terra immenso Campione.
L'atletica italiana e' di nuovo nella bufera per una trentina di casi di doping acclarati e un'altra quarantina che ancora lasciano non pochi dubbi, fra i nomi di questi ultimi c'e' anche quello della Grenot.
Ovviamente quel mafioso di Malago' e il presidente della Fidal si sono affrettati a smentire la cosa ma gli esami di laboratorio non sono opinioni.
Fra l'altro ci dopiamo per venire regolarmente eliminati nelle batterie....fantastico.
Pistorius rischia i sacrosanti 15 anni di galera per aver accoppato la sua fidanzata, una bellissima modella.
L'ha fatta fuori a casa sua con una pistolettata, capisco poco questi dubbi e questo infinito processo.
Pare che la fanciulla alle sue grucce preferisse le solide cosce di un rugbista e che la cosa non gli andasse molto a genio....
Negli europei in vasca corta di nuoto (una roba brutta....) che si stanno svolgendo in Israele (che non e' Europa...) la Pellegrini vince l'oro nei 200 sl.
La fanciulla e' simpatica come un gatto appeso per le unghie ai maroni ma e' una campionessa fantastica per cui pare il tempo sembra non passare.
Anche la 4x50 mista vince l'oro.
Veniamo al calcio; dopo la vittoria della seconda squadra torinese con quel che resta della Lazio, ieri l'Inter ha vinto col Genoa col suo consueto 1-0 che vale comunque 3 punti e la riporta in vetta alla classifica.
Oggi il Napoli a pranzo visita il Bologna e la Viola ospita l'Udinese.
Noi ieri un bel pari con la Roma, si poteva vincere ma anche perdere, ieri sera guardavo Telelombardia con Ravezzani, hanno fatto rivedere il rigore e tutti erano concordi che si poteva dare e non c'era un granata in studio.
La Roma e' passata grazie all'ennesima cappella di Padelli che Ventura continua a mettere in un posto che non gli compete.
Dolce&Gabbana potrebbero avere bisogno di lui, ma a noi serve un portiere e non un citofono.
Libidine continua a far giocare la quaglia gobba malgrado sia oltre 2 mesi che non vede la porta neanche fosse quella di rugby, mentre Maxi continua a bivaccare in panchina salvo toglierci dai casini ogni volta che entra in campo.
Bruno Peres e' diventato un giocatore fantastico, avevo delle perplessita' sopratutto per il fatto che non difendeva, ora invece riesce a fare le due fasi molto bene.
Lui e Maksimovic rappresentano due assegni circolari per Cairo, non a caso ha rinnovato loro l'ingaggio in vista di una probabile cessione.
Arrivati anche i rinnovi del nostro gruppo Baggina; Bovo, Moretti, Gazzi e Vives....aspetto anche io una telefonata del Pontefice.
L'Aston Villa finalmente pareggia e conquista il suo sesto punto....sigh.
Leicester di Ranieri solo in cima alla Premier mentre Mou perde di nuovo in casa, questa volta le piume le rischia davvero.

sabato 5 dicembre 2015

PREMIER 12

 Risultati immagini per premier 12

Durante il mio mese cubano si e' svolto, in estremo oriente, il Premier 12, una sorta di campionato del mondo di baseball.
Tutti conosciamo l'importanza del baseball a Cuba, potra' anche esserci stato un enorme sviluppo dell'interesse per il calcio ma la pelota resta lo sport nazionale che tante soddisfazioni ha dato, nei decenni, al paese.
Da qualche anno pero' Cuba prende sonori ceffoni ad ogni manifestazione a cui partecipa, questo fa incazzare non poco la gente.
Premetto, come scrissi in un racconto inserito nel mio primo libro, di baseball capisco davvero poco.
Mi sforzo di cercare di capirne di piu', ma continuo a trovarlo uno sport di una noia mortale.
Visto che pero' e' parte della cultura cubana faccio in modo che il mio interesse tenti di coinvolgere il costume degli abitanti di quel lato del bloqueo.
Il Premier 12 raccoglie le 12 formazioni migliori al mondo, ci siamo anche noi italiani ma siamo la cenerentola del gruppo.
Il girone di Cuba era pure il piu' facile, ma gia' dalle prime partite sono sorte le vere difficolta'.
Il boss e l'abuelo sono due incazzosissimi intenditori, si alzavano all'alba ogni giorno per vedere le partite, poi, visto che Cuba faceva pena, restavano incazzati tutto il giorno.
Al confronto dell'odio che provano per Victor Mesa, il coach cubano, Libidine Ventura posso considerarlo un amicone.
Tutti gli riconoscono una grande carriera da giocatore ma sostengono che, come allenatore, non valga nulla, visto fra le altre cose che lo hanno sfanculato pure in Messico.
Lo ritengono un “pajaso” per il suo continuo gesticolare, per i cattivissimi rapporti che ha coi giocatori e per il suo volersi mettere sempre al centro della scena anche quando sarebbe piu' opportuno farsi da parte.
Cuba inizia il girone perdendo, di brutto, col Canada, campione panamericano.
Poi vince di un punto con l'Olanda e Puerto Rico, giocando proprio male.
Perde incredibilmente con Cina Taipei e vince con un risicatissimo 2-1 con l'Italia, una specie di Carpi di questa manifestazione.
Ai quarti di finale becca la Corea del sud che poi, inaspettatamente, avrebbe vinto la manifestazione, rimediando una sonora sconfitta senza appello.
A casa!
A quel punto si aprono i processi sia in giro per il paese che in televisione.
C'e' chi sostiene che con quei giocatori di piu' non si poteva fare, chi afferma che 16 squadre nel campionato nazionale sono troppe, molti dicono che il problema e' il “pajaso” e via discorrendo.
A “bola viva” una trasmissione che parla di pelota, un paio di giornalisti hanno affermato che sarebbe ora di convocare i cubani che se ne sono andati e che stanno facendo furore nella grande liga americana.
Esattamente quello che sto' dicendo, da anni, riguardante i pallavolisti cubani in giro per il mondo.
Il fatto che se ne inizi a parlare, anche nella tv cubana, mi sembra gia' un significativo passo avanti.
Il boss dice che se giocano quelli da fuori nessun giocatore del campionato cubano farebbe parte della selezione nazionale.
Dopo la figuraccia della nazionale, per strada, nei parchi e ovunque si sono radunati capannelli di tifosi per dire la loro, ho visto animatissime discussioni su argomenti a me completamente sconosciuti.
La sola cosa che ho capito e' che la pelota cubana non sta' godendo di una gran salute, forse i giocatori che militano nelle squadre delle provincie sono stufi delle briciole, proprio mentre i loro compagni che se ne sono andati firmano contratti milionari in giro per il mondo.
La pecunia oramai e' diventata molto piu' importante dell'amor patrio.
Oggi il Toro ospita la Roma, sulla carta non c'e' partita, rientra pure el negher davanti.....speriamo che Libidine non se la faccia addosso come spesso gli capita quando affrontiamo una grande e decida di giocarsela a viso aperto.
Perso per perso almeno ci proviamo....
Domani, visto che mi avete scassato a'uallera, ci sara' il post sportivo.