I miei suoceri vivono in
un piccolo condominio in uno dei migliori barrios di Tunas, en frente
a la polivalente.
E' una delle due case in
cui, con la visa familiar, vivo quando sono a Cuba.
In quel piccolo condominio
vivono 6/7 famiglie, si danno tutte una mano.
Esiste un forte senso di
comunita', quando c'e' un problema si trovano e lo risolvono.
Tempo fa avevano un
problema con l'acqua, si sono messi d'accordo, hanno comperato una
grande cisterna con turbina, un sabato l'hanno installata e il
problema si e' risolto.
Si occupano a turno della
pulizia delle scale e del piccolo giardino condominiale.
Non so se si chiama
Socialismo ma sicuramente e' una cosa fatta bene da persone
intelligenti.
Vivo, in Italia, in un
piccolo condominio, 12 alloggi divisi in 2 palazzine, circondate da
un piccolo parco.
Tolto io e una ragazza
sono tutte seconde case di torinesi, la riunione di condominio viene
fatta il primo sabato d'agosto, c'e' un amministratore al cui
confronto Pietro Gambadilegno e' un galantuomo.
Come avviene in ogni
condominio ognuno se ne fotte del prossimo e tutti si fanno i cazzi
propri.
Fino a 2 anni fa, per la
modica cifra di 20 euro a testa c'era un tizio che, in caso di forti
nevicate, veniva col robottino e ti tirava via la neve.
Con la crisi meta' degli
appartamenti e' in vendita e si e' deciso che non fregava piu' nulla
di questo servizio.
Cosi' ieri, il vostro
umile scriba, si e' fatto un ora e mezzo di pala per riuscire ad
uscire di casa, oggi la vedo uguale...
Questo per dire che da un
lato esiste un forte senso di comunita' mentre dall'altro a nessuno
fotte nulla di nessuno.
Voglio rassicurarvi; non
faccio parte dei 3 anziani bresciani morti d'infarto ieri mentre
spalavano la neve.
Ci sono modi peggiori di
togliere il disturbo ma ….anche migliori.
Come previsto la neve e'
arrivata copiosa mettendo in ginocchio il nord Italia.
Ancora una volta il paese
si fa' cogliere impreparato anche nelle zone in cui certe situazioni
climatiche sono abbastanza normali.
Il Sindaco di Giaveno
l'altro giorno sul suo gruppo su FB diceva che la situazioe era sotto
controllo.
Cazzate.
Le strade erano quasi
impraticabili, i mezzi spargisale non si vedevano e la situazione era
difficile.
Non parliamo poi del mio
comune con il perennemente assente sindaco Osvaldo Napoli. troppo
impegnato a farsi mettere il fondotinta per qualche apparizione
televisiva.
Mettiamoci dentro poi che
la gente e' anche rimbambita di brutto.
Le gomme termiche, in
queste zone, sono un obbligo di legge, ma tantissima gente non le
mette ritrovandosi poi messa di traverso in mezzo alla strada.
Guidare con la neve non e'
facile e bisogna saperlo fare, dimenticandosi il piu' possibile dei
freni.
Se non lo sai
fare........resta a casa.
Ho visto gente col 4 per 4
messa di traverso, altri andare ai 10 all'ora sbandando continuamente
con gomme non adatte e via discorrendo.
La neve e' una brutta
bestia, affrontarla in modo inadeguato puo' causare incidenti anche
mortali.
Posso capire se la gente a
Roma non sia preparata alla neve, ma da queste parti dovremo tutti
essere pronti ad affrontare queste emergenze, invece si improvvisa.
Come sempre in questo
paese.
Oggi alle 18 il Toro gioca
a Verona una partita che potra' dire molto sul futuro del campionato.
Se arrivera' il nono
risultato utile consecutivo potremo, in futuro, toglierci buone
soddisfazioni.
Bruno Perez fuori dalla
lista Uefa e' l'ennesima perla del nostro Vate in panchina.
ARMANDINO NON MOLLARE!
La grande bellezza è in un sorriso che dà speranza. Armandino non l’ha mai perso, neppure nei giorni più bui. Anzi, l’ha donato. Ai suoi genitori, in primis. Alle persone che gli vogliono bene. E a tutti quelli che gli si sono affezionati nel tempo, magari semplicemente guardando una sua foto, apprendendone la storia, lasciandosi emozionare, ammaliare e travolgere dal coraggio di quest’ometto d’appena sei anni che combatte una terribile malattia alle ossa con la forza d’un gigante. «Quando penso a tutto quello che sta succedendo, mi chiedo: ma davvero mio figlio è stato in grado di fare ciò?», l’esterrefatto interrogativo di Samantha Maglio, mamma coraggio d’un bimbo capace di portarsi dietro, nella sua battaglia contro il Sarcoma di Ewing, le tifoserie di mezz’Italia. «È grandioso, Armando. Ora s’è messo in testa d’organizzare una festa, appena torneremo a casa, assieme a tutte le persone che gli stanno dando aiuto, sostegno, solidarietà. A volte, sentendolo parlare, vedendo con quanta forza riesce a non sentire il dolore, mi sembra che abbia già trent’anni», sorride singhiozzando.
ARMANDINO NON MOLLARE!
La grande bellezza è in un sorriso che dà speranza. Armandino non l’ha mai perso, neppure nei giorni più bui. Anzi, l’ha donato. Ai suoi genitori, in primis. Alle persone che gli vogliono bene. E a tutti quelli che gli si sono affezionati nel tempo, magari semplicemente guardando una sua foto, apprendendone la storia, lasciandosi emozionare, ammaliare e travolgere dal coraggio di quest’ometto d’appena sei anni che combatte una terribile malattia alle ossa con la forza d’un gigante. «Quando penso a tutto quello che sta succedendo, mi chiedo: ma davvero mio figlio è stato in grado di fare ciò?», l’esterrefatto interrogativo di Samantha Maglio, mamma coraggio d’un bimbo capace di portarsi dietro, nella sua battaglia contro il Sarcoma di Ewing, le tifoserie di mezz’Italia. «È grandioso, Armando. Ora s’è messo in testa d’organizzare una festa, appena torneremo a casa, assieme a tutte le persone che gli stanno dando aiuto, sostegno, solidarietà. A volte, sentendolo parlare, vedendo con quanta forza riesce a non sentire il dolore, mi sembra che abbia già trent’anni», sorride singhiozzando.
Povero bimbo. Giuseppe
RispondiEliminaDio dove diavolo è?
RispondiEliminaIeri io mia moglie abbiamo spalato per 1 ora per pulire ilmparcheggio macchina,oggi siamo spappolati e a lei da adesso le piace un po meno la neve,fortuna che qua la vediamo quasi mai......a pensare dove stai tu mi viene male per quanto hai da spalare......ma tra un po per te sara un ricordo che passerai l inverno a cuba.....paolino.
RispondiEliminaAltri quaranta minuti questa mattina . La prima cubana che dice di amare la neve la mando a cagare
RispondiEliminaPer fargli cambiare idea bisogna dargli un badile in mano.paolino.
RispondiEliminaA volte anche in testa ah ah ah
RispondiEliminaAlle diciotto ritorno nel bar proletario a vedere il toro. Per cena panino con acciughe al verde. Che goduria!
RispondiEliminaGrande Armandino auguri di cuore!!!!
RispondiEliminaMilco anche qui in romagna ieri ci siamo svegliati con 40 cm di neve, un disastro...senza energia elettrica e senza acqua per 12 ore, al lavoro abbiamo trasportato cibo ad anziani isolati, e portato anziani in ospedale che non stavano bene...
Sono tornato 15 giorni fa da Cuba e ho già ricomprato il volo per metà aprile, un altro mese al caldo della nostra Isla ci sta tutto, questa Italia mi ha già stancato, non vedo l'ora che arriva metà aprile!!!
Ho visto che anche da voi la neve non è mancata. Io credo che prima della stagione andrò giù ancora una volta dividendo gli interessi fra le due città
RispondiEliminaMilco se i nostri soggiorni a Cuba coincidono passo a trovarti in quel di Tunas!!!
EliminaSarebbe un vero piacere.
EliminaTre "anziani" morti spalando la neve!??! Il più attempato mi pare avesse 60 anni: ahi ahi ahi paloma!!!!
RispondiEliminaForza ARMANDINO, non mollare maiiiiiii!!!
Luciano
Infatti io spalavo col defribillatore in zona...SGRAT.
RispondiEliminaGGGGOOOOLLLL!!!! MARTINEZ!
RispondiElimina0-1
Primo tempo 0-1
RispondiEliminaVantaggio meritato, ma la strada e' ancora lunga...
Rigore della Quaglia
RispondiElimina0-2
Calma e tenere duro manca un tempo.
Grande ventura state arrivando ai piani alti.paolino.
RispondiEliminaMega rigore, con espulsione annessa, negato...
RispondiEliminaGran gol di Toni
RispondiElimina1-2
E lKaddouri in contropiede
RispondiElimina1-3 E' FATTA!
In principio era la stagione '77-'78: Foggia, Genoa, Bologna e Napoli. Quattro vittorie di fila, era il Toro di Gigi Radice. Ora, a poco meno di quarant'anni di distanza, Ventura riesce in qualcosa di simile: Cesena, Inter, Sampdoria ed Hellas Verona, spazzate vie con grandi prestazioni. Nono risultato utile, Quagliarella sempre più capocannoniere granata, con le sue nove reti. Difesa perfetta, centrocampo solido nonostante l'assenza di Gazzi, e un Martinez in uno stato di forma straripante.
RispondiEliminaIl Verona sbaglia, anche troppo. Lascia spazio ai granata che possono tenere alta la difesa, con Moretti e Bovo praticamente sulla linea di metà campo quando il Toro attacca. Proprio Moretti, goleador contro l'Inter, autore di una prestazione superba contro la Sampdoria, aggredisce lo spazio lasciato dagli avversari. Cinquanta metri palla al piede, poi palla liftata in verticale per Martinez: il venezuelano fa scorrere, entra in area e viene steso da Marques. Calcio di rigore netto. Dal dischetto Fabio Quagliarella calcia più forte che può e raddoppia per il Torino.
Passano i minuti, i giallblù tentano di reagire, mentre l'unidici di Ventura non si scompone e riparte sembre in velocità. Vives torna in cattedra, sfodera un lancio perfetto per Quagliarella che con un gran controllo si prepara al tiro, all'interno dell'area difesa da Benussi: Rafà Marquez lo mette giù, ma per l'arbitro è tutto regolare. In realtà il contatto è netto, quanto il penalty negato, e per l'ex blaugrana poteva anche scattare il cartellino rosso. L'occasione da gol era chiara. Il bomber di Castellammare di Stabia è costretto ad uscire, lasciando il posto ad Amauri. C'è spazio anche per l'esordio di Alvaro Gonzalez, arrivato nella parentesi del calciomercato di gennaio. Il Verona non si dà pace e continua a crederci, accorciando le distanze al 38' con Luca Toni: l'ariete gialloblù sfrutta a dovere l'unica leggerezza della difesa granata e buca Padelli sul primo palo. Tiro potente e preciso, gara riaperta.
Ma l'attaccante illude il proprio pubblico, nel recupero El Kaddouri la chiude con un contropiede ben gestito con Martinez. Finisce qui: in principio era la stagione '77-'78, era il Toro di Gigi Radice. Ora è quello di Ventura che, in una serata magica, torna a sentire il profumo dell'Europa.