lunedì 9 marzo 2015

CIBO DA ESPORTAZIONE

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Un amico del blog mi ha scritto una mail in cui mi chiedeva cosa avevo portato, di cibo, a Cuba in tutti i miei viaggi.
La prendo un po' alla larga con alcune considerazioni sugli italiani d'esportazione e il cibo.
Siamo gli unici che, viaggiando per il mondo, ci riempiamo le valigie con generi alimentari di prima necessita'.
Questo perché siamo gli unici che abbiano alimenti che vale la pena portarsi dietro.
Cosa volete che si portino i tedeschi o gli inglesi, con le porcherie che mangiano nel loro paese?
Noi a Cuba ci adattiamo col cibo, loro vanno a mangiare di lusso....e barato.
Non so se avete presente cosa costano frutta e verdura nella perfida Albione.
La aduana di Cuba ha tanto di lista di alimenti che si possono portare e di altri che, invece, si devono lasciare a casa.
Normalmente gli addetti all'aduana, in aeroporto, di quella lista se ne fottono amabilmente.
In realta' cercando di sgrafignare, dalle valigie, piu' cibo possibile, ovviamente per poi sbafarselo in separata sede.
Mentre nella capitale, arrivando 3-4 aerei per volta il problema, almeno per noi non cubani, e' bypassabile con una propina a uno dei tizi che aiuta a scaricare i bagagli dal rullo, a Holguin la cosa e' un po' piu' complicata.
In teoria, se gli alimenti sono confezionati sotto vuoto, dovrebbero lasciarteli passare, sopratutto quelli presi al duty, in realta' ti rompono i coglioni pure per quelli.
Personalmente non ho mai viaggiato con dispense alimentari al seguito.
Mai portato cose di cui posso tranquillamente fare a meno o che posso trovare sull'isola.
L'olio d'oliva, ad esempio, e' una di quelle cose che gli italiani si portano dietro con maggiore frequenza.
Spesso parliamo di bottiglie anonime....il famoso, famigerato, “olio del paese”.
Parlo di quello meridionale, tanto spesso che ci puoi piantare una forchetta senza che ti cada.
L'olio d'oliva lo trovo a Cuba, a 10 cuc la bottiglia, spagnolo e discreto.
In piu' e' uno di quegli alimenti di cui, entro certi limiti, faccio volentieri a meno.
Lo stesso discorso si puo' fare del vino, che trovo tranquillamente e discretamente bevibile sull'isola.
Vi ricordo che sono piemontese, da noi sul vino, specialmente quello tinto, non si scherza.
Solitamente porto una bustina di parmigiano, un paio di vasetti di sugo per la pasta gia' preparato e l'immancabile Nutella.
Quest'ultima e' per la famiglia.
Non i porto tranci di toma, prosciutti, salami, culatelli, pecorino e altre masserizie assortite.
Al massimo mi fermo a Cuba, senza uscire, per 2 mesi, per un tempo simile posso anche fare a meno di alcune eccellenze italiane.
In generale cerco di evitare di portare cose che porterebbero ad aprirmi la valigia, per svariati e tutti giustificati motivi...
Se vado giu' nelle festivita' natalizie porto il panettone o il pandoro, come bagaglio a mano.
Sono sicuro che molti di voi si portano dietro l'Esselunga intera, personalmente, l'importanza che do' al cibo non arriva fino a questo punto.
Conoscevo un veneto che faceva il percorso inverso.
A La Habana partiva con la valigia piena di aragoste, viveva vicino all'aeroporto di Verona, in stiva stavano bene al fresco e appena sbarcato guidava velocemente, come un pazzo, verso casa e...il congelatore.
Mi sembra un bel modo per complicarsi la vita, ma ogni testa e' davvero un piccolo mondo.
Quando sbarco a Cuba la cosa piu' importante e' uscire il piu' rapidamente possibile dall'aeroporto, col bagaglio.
Se sono a La Habana devo pensare ad un altro viaggio, simile ad un Torino-Napoli, da fare nel piu' breve tempo possibile.
Se sono a Holguin, fuori dalla porta del'aeroporto, mi aspettano un'amico con la sua auto, insieme a un culo ambrato che e' tutto un programma per la serate e per i giorni a venire.
Di complicarmi la vita con controlli, valigie aperte e scazzi simili per un pezzo di soppressata calabrese proprio non ne ho voglia.
La vita e' gia cosi' piena di rompimenti di coglioni che non e' il caso di aggiungerne altri, sopratutto quando siamo da quel lato del bloqueo.

30 commenti:

  1. Ricordo in un viaggio io e mia moglie abbiamo riempito 2 valige piene di mango per ritornare.paolino.

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  2. Hai idea quanto costa mantenere qua' due valige di mango. . . .?

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  3. Parmigiano e Nutella. Stefano

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  4. Domanda. Quanto guadagna un cuoco in un paladar? A grandi linee. . .

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    1. Da quello che so oltre i cento al mese. Stefano

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  5. L'ultima volta, forse l'unica in cui ho portato qualcosa da mangiare misi in valigia tortellini e parmigiano. Mi salami, perché en là Guinera non c'era una tienda alimentare neanche a pagarla. Le uniche baracche vendevano cibo in scatola e picadillo, che presi x condire gli spaghetti che pure avevo portato dall' Italia. Rimasi sorpreso dal fatto che l'unica volta che la baracca con l'insegna carnicero aveva alzato la saracinesca, invece della carne, aveva farina di mais. Purtroppo spesso a Cuba i contro vincono sui Pro. P68

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  6. Chiaro che se si vive fuori mano qualche aiuto in più è sempre gradito

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  7. Torno a scrivere qua dopo diverso tempo.
    Io la penso come te,non ho voglia di sbattimenti alla dogana e se devo portare qualcosa porto del materiale.Le poche volte che ho portato del cibo l'ho fatto magari per i parenti o per il bimbo,io mi conformo alla grande con quello che c'è.Ho conosciuto uno sveglione che si è portato giù uno stampo di lasagne in una borsa frigo a mano....ti lascio immaginare chi se l'è pappata....

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  8. Caro Mirco è sempre un piacere leggerti

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  9. Nonostante la bimba piccola (la prima volta aveva 10 mesi), tranne il parmigiano e la nutella io non ho mai portato altro.
    I nonni e le tie si sono prodigate in cucina e la piccola ha sempre apprezzato.

    Al ritorno, oltre alle immancabili bottiglie di ron, mi porto sempre i mango e i mamey. Se può interessare a qualcuno, c'è una marmellata di mango in latta che è una bomba. Il suegro ne ha portate una decina dal club militar e sono finite direttamente in valigia. Per chi è patito del frutto sono una valida alternativa nei tristi mesi invernali.

    Simone

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  10. A volte mi porto in Italia una barretta di marmellata di guayaba e devo dire che non va' mai sprecata. Poi ovviamente...il ron.

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  11. Pure la barretta è ottima! L'ho trovata della Conchita all'auchan di cso Romania.
    Simone

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    1. Sì ma portarla da Cuba ha tutto un altro fascino

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    2. ma la marmellata di guayaba che dite e quella che si vede nei mercati agro come una baretta rettangolare avvolta come in carta velina ,per inderci? marco

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  12. Al ritorno una valigia ed un bagaglio a mano è pieno di frutta e verdura. Papaya (sempre), mango, platano, aguacate, mamey...
    Ma anche malanga, yucca, boniato.
    Il tutto a seconda della stagione.

    Sono più che altro un importatore.

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    1. Mai avuto problemi a Fiumicino?

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    2. A Fiumicino manco aprono il passaporto quando passo la dogana.

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    3. Solo a me inMalpensa ogni tanto fanno aprire la valigia?

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    4. non sei il solo....all'andata Nutella , al ritorno ron e sigari per gli amici

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    5. Lascia stare
      Torno sempre carico di ron come un mulo per tutti gli amici che, per fortuna, sono tanti

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    6. Pure io.
      Quest'anno oltre alle solite 7 in valigia ne ho portate 4 prese al freeshop in aeroporto e sigillate in busta di plastica.
      Pur transitando a panama e ad amsterdam nessun problema (mi sono attenuto alle indicazioni del personale).

      Avevo più paura a Torino, ma alla fine è andata bene.

      Simone

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    7. Infatti.
      Avro' girato 20 aeroporti in Europa ma le valigie me le aprono solo in Italia...

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  13. Anche io sempre portato qualche frutto (perlopiù mango o avocado) ma ho sempre il timore che mi cappellino.....se ti beccano ti fanno passare la voglia....

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  14. Infatti i problemi sono nei nostri aeroporti.

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  15. Per me olio e aceto, pasta, barattoli di pomodori, e parmigiano, oltre alla nutella, sono i primi alimenti che metto in maleta....l'aceto e l'olio cubano fanno veramente schifo, di olio e aceto hanno solo il nome, e siccome mi piace molto mangiare insalata devo condirla come cristo comanda.

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  16. E' vero che il loro olio serve giusto per friggere mentre il vinagre...e' un'invento.

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  17. “olio del paese
    Parlo di quello meridionale, tanto spesso che ci puoi piantare una forchetta senza che ti cada." Aston da meridionale quale sono ho le lacrime agli occhi!!!
    L.

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  18. Quell'olio sul pane è una cosa spettacolare. Il problema è che ci metti tre giorni a digerirlo

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