lunedì 27 aprile 2015

LE COSE CAMBIANO

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Come ho gia' avuto modo di raccontare, durante il mio ultimo soggiorno tunero, ho avuto, piu' volte, modo di frequentare quello che impropriamente viene definito “campo”.
E' accaduto per una delle due feste di compleanno che mi hanno organizzato gli amici, ma anche per alcune visite che ho fatto nei giorni successivi.
Dico impropriamente perche' non sto' parlando di una finca sperduta nell'ultima selva ai piedi dell'ultimo monte, ma bensi' di una cittadina, Vivienda, a 15 km dal capoluogo tunero.
Una cittadina con file di condomini bassi, decisamente piu' carini rispetto ai classici da Socialismo reale, abitati da tanta piu' o meno laboriosa gente.
Il campo, onestamente, e' un'altra cosa.
La location e' stata teatro, oramai una decina di anni fa, di un racconto che potete trovare sul blog ma anche nel mio primo libro; “Una giornata particolare”.
Il racconto narrava, senza voli pindarici, di una festa sempre nella stessa casa, quella di Orlandito, che mettemmo in piedi col Mago, un buon numero di anni fa.
Raccontavo delle difficolta' del vivere quotidiano, anche solo per trovare del ghiaccio.
Le ragazze le definivo del campo perche', a differenza di quelle della citta', vestivano con colorate bluse fuori moda, scarpe con la punta rotonda e usavano i profumi nazionali, quelli dove puo' cambiare la confezione ma il liquido e' sempre lo stesso.
Ragazze e ragazzi semplici, per cui una bottiglia di ron blanco, quello nelle bottiglie di plastica, era un lusso.
La cerveza era quella del pomo, Bucanero e Cristal erano una cosa rara e ricercata.
Ricordo, e lo scrissi, ragazze semplici, alla mano, allegre divertenti e divertite.
Las Tunas era la “citta'”, 15 km a Cuba, a quei tempi si trattava di una distanza importante, se non avevi mezzi per muoverti.
In questi anni spesso sono andato a trovare i miei amici in quella piccola ma graziosa cittadina.
Li ho visti cambiare, non nei miei confronti ma nei confronti del mondo che li circonda.
Il mio amico Orlandito ha oramai tutta la famiglia a Miami, l'ultima volta anche i genitori erano dagli altri figli negli Usa per 6 mesi.
Lui non pensa di andarsene, e' professore di scacchi, vive troppo bene a Cuba, non vuole rogne, al massimo sogna una missione.
Il ron blanco ha lasciato il posto all'Havana club 7 anni o, al massimo all' anejo especial, la birra dal pomo la lasciano bere ai vecchi, ora anche per lui e i suoi amici/che ci vuole la Bucanero o la Cristal.
Le fanciulle, un tempo spontanee e alla mano, oggi sono esattamente come le tunere; telefonini, sigaretta sempre in mano, prendas e buona disponibilita' ad andare con chiunque.
Sono amiche, spesso le vedevo girare per Tunas, non credo per fare una passeggiata di salute.
Al compleanno ero con un amico che, a un certo punto si apparto' con una di queste fanciulle, il giorno dopo mi chiamo' uno degli amici cubani che conosco da una vita presenti alla serata dicendomi che il mio amico....aveva dato troppo, e che in quel modo la fanciulla si abituava male.
Ovviamente la presi sul ridere, ho troppi anni di Cuba alle spalle, ma mi ritrovai a pensare come le cose, in un decennio fossero davvero cambiate.
Anni fa compravamo un puerco e lo facevamo asare, l'ultima volta abbiamo preso un pernil e lo abbiamo mandato a cuocere.
Certo e' venuto buonissimo, ma si e' perso il gusto di passare una giornata a girare lo spiedo, bere e parlare di cazzate.
Alla cubana.
Sia chiaro tutto cambia e tutto si evolve, non voglio certo dire che dovevano continuare a bere birra schifosa o ron trivellastomaco, semplicemente mi sono reso conto che, oggi, le cose sono davvero cambiate.
E' giusto cosi', e' normale che chiunque voglia migliorare la propria situazione, ma oggi credo che le differenze fra vivere a Las Tunas oppure pochi km fuori siano minime, rispetto all'abisso che esisteva negli anni di quel mio racconto.
Non voglio dire che in quegli anni fosse tutto disinteressato e oggi no, anche allora uno straniero era un'occasione per una buona serata e per...altro, pero' oggi danno per scontato che la buona serata ci debba comunque essere.
Ovviamente sono i miei amici, da oltre 10 anni, stiamo invecchiando insieme, li rispetto e ho voglia di rivederli ad ogni viaggio.
Consapevole pero', che molte cose sono davvero cambiate.

23 commenti:

  1. Forse siamo noi a cambiare. Stefano

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  2. Cambia anche il fatto che forse prima ci vedevano come fonti di ricchezza e adesso sanno che almeno per noi italiani,almeno la maggior parte di quelli che hanno sempre frequentato Cuba,la festa è finita e le differenze poco a poco si assottigliano.
    Uno degli effetti della globalizzazione che ci piaccia o no è quello di uniformare la povertà,di importarla dai Paesi che prima si potevano considerare del terzo mondo ed ora si stanno lentamente arricchendo a discapito di zone come ad esempio l'Europa del sud ma anche gli USA.
    Questo fa si che si crei una enorme fascia globale di persone con potere di acquisto medio basso e di conseguenza con meno appeal nei posti dove prima si faceva il bello e cattivo tempo con quattro soldi in mano. I tempi stan cambiando! Pablo

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  3. Alla fine vivere meglio è un diritto di tutti

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  4. Negli ultimi 10 anni Cuba è davvero cambiata molto...ciò è oggettivo ed inconfutabile...indipendentemente dalle esperienze di ognuno di noi...

    Si potrebbe benissimo fare un libro sulla Cuba di 10 anni fa e quella attuale...

    la questione è come sarà Cuba tra 10 anni...azzardo anche nel prossimo lustro...

    Chi vivrà vedrà...magari ne riparleremo bevendo una cerveza de pipa per onorare la Cuba che fu...

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  5. Ovviamente le differenze maggiori si notano da chi era più indietro

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  6. http://cienfuegosblog.cf/

    blog spettacolare per "impostazione grafica" e fotografie

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  7. Peccato che il blog sia nato, ma credo già defunto...per uno spunto un' occhiata la merita,

    vedi anche:
    http://cienfuegosblog.cf/2014/03/02/cerveza-de-pipa.html

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  8. Di blog su Cuba defunti sono pieni le fosse.

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  9. In questo caso il ragazzo scriveva da Cuba...speriamo solo sia stata una sua scelta l' interruzione...e che quindi non gli abbiano fatto la festa...

    sai com' è...solo la Giovanna godeva dell' immunità...

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  10. Avrà finito il credito sulla scheda Etecsa. . .

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  11. Ciò che per te è stata Vivienda per noi " avaneri " è stata La Salud , il campo a 20 km. da La Habana . Parlo di 15/20 anni fa . Gente senza malizia , ragazze simpatiche oltre che semplici e puerco da asare a la panaderia per 20 pesos .
    Con un puequito e un paio di casse di cerveza si faceva festona grande che poteva tranquillamente concludersi con muchacha col blumer bajado dietro ad un platanar ed i mosquitos che ti pizzicavano il bulgherone ... biondo , fattene una ragione , il tempo passa :-))

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  12. Certo. Fortunati noi che una certa Cuba abbiamo potuto viverla

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  13. Bomba carta al derby di Torino, il pm: "Nessun lancio, accesa sul posto nel settore granata"

    Il sostituto procuratore Padalino smonta la prima versione sul rudimentale ordigno che ieri ha provocato 11 feriti nel settore granata della "curva Primavera", che attribuiva la responsabilità dello scoppio ai vicini tifosi juventini: "Non è nemmeno un lancio maldestro: doveva solo fare un botto 'coreografico' mentre nell'altra curva, la Maratona, veniva srotolato il maxi striscione"

    Simone

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  14. Simone gli idioti non hanno bandiera. Sono idioti e basta

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  15. No, va tutto bene, ma visto che ieri si è buttata un sacco di merda sui gobbi infami, bastardi.... è meglio si sappia la verità...

    Simone

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    1. Non intendo che tu abbia detto questo. Parlo in generale di quello che ho letto in giro e sentito in tv. Io sono il primo che si fa prendere la mano dalla discussione.
      Simone

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    2. Hanno sbagliato in tanti non ultimo Marotta tirando in ballo Ormezzano che non c'entrava nulla
      Fammi una cortesia Simone, restiamo sull'argomento di oggi.

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  16. A proposito di gobbi. . . Strano sembrano tutti scomparsi. . . Ah ah ah

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