Attenti come siete alle
vicende cubane, sicuramente, avrete saputo che, alcuni giorni fa, si
sono svolte le elezioni amministrative nel paese.
Quello che molti, forse,
non sanno e' che, per la prima volta dal Triunfo de la Revolucion
erano presenti nelle liste ufficiali dei candidati due esponenti
della, diciamo, opposizione.
Due personaggi non solo
non del Partido ma proprio di quella che a Cuba, por la calle, viene
chiamata “contra”.
Potevano essere eletti dai
cittadini per rappresentarli nelle istituzioni che si andavano a
rinnovare.
Non solo i due non sono
stati eletti ma, elettoralmente parlando, hanno preso schiaffoni belli
grossi.
Hanno preso pochi voti
restando molto ma molto al di sotto della soglia necessaria per
essere eletti.
Qualche organo di stampa
europeo ha parlato di possibili brogli, personalmente penso che dopo
la porcheria Bush-Gore sarebbe bene che ogni paese, in materia, si
occupasse dei propri affari.
I due si sono lamentati di
non aver avuto la possibilita' di fare la campagna elettorale come
avrebbero voluto, di essersi dovuti accontentare degli stessi
“privilegi” toccati agli altri oltre 20 mila candidati.
Sarebbe bello sapere da
dove sarebbero arrivati i soldi per una eventuale campagna
elettorale...la risposta sarebbe scontata.
Partire tutti alla pari, e
non dare vantaggi a chi ha piu' soldi da spendere, lo ritengo un
bell'esercizio di democrazia
Il risultato negativo di
questi due personaggi, per chi ha un minimo di conoscenza di Cuba,
non solo non e' una sorpresa ma e' l'esatta dimostrazione che Cuba
vuole cambiare ma tenendosi stretto il buono che ha.
Molti turisti, molti di
noi vengono tratti in inganno, durante la loro permanenza a Cuba, dal
fatto di frequentare quello 0,1% di cubani che, solitamente, si
approcciano al turista.
Chulitos pronti a
procurare viagra, sigari, fanciulle e quant'altro, che parlano un
accettabile italiano e che sono pronti, per compiacerci, a
manifestare il loro malcontento per la situazione del paese.
Ovviamente parliamo di
30/40 enni che mai hanno lavorato anche solo un giorno in vita loro.
Vivo in oriente e vi posso
assicurare che pochi hanno voglia di rischiare quello che hanno, poco
o tanto che sia, per lanciarsi in avventure pericolose.
Tutti si lamentano per
l'economia (esattamente come facciamo noi qua') ma tutti sono
consapevoli che sanita' e istruzione gratuita sono un bene da non
perdere cosi' come la sicurezza di poter viaggiare per la strada
senza pericolo di assalti.
Persino la libreta e' un
piccolo bene che non vogliono perdere.
A Cuba di gente con
l'anello al naso ne gira sempre di meno.
Tutti hanno parenti e
amici fuori dal paese, non tutti possono accedere a internet ma tutti
conoscono qualcuno che ci accede.
Le notizie girano.
Tutti sanno che siamo
nella merda e che non sappiamo come uscirne.
I cubano americani, gli
stessi che alcuni anni fa giravano col codazzo di scrocconi, si
sedevano al tavolo di un locale ordinando 100 bucanero per tutta la
corte dei miracoli, oggi viaggiano per strada con la loro birretta in
mano, da soli, molto ma molto schisci.
Gente con la gioielleria
rentata al collo non se ne vede piu'.
Tanti che vivono
nell'exterior non rientrano nel paese per una visita a causa del
fatto di non riuscire, da anni, a mettere insieme i soldi del boleto.
Una signora che conosco ha
venduto casa, si e' comperata un appartamentino in doce planta, il
resto del denaro lo ha mandato negli Stati Uniti alla figlia da
un'anno disoccupata e in gravi situazioni economiche.
A Cuba un piatto di
caldosa lo si rimedia sempre, qua' se non hai i mezzi vai a dormire
sotto i ponti....in primavera.
Quindi una situazione
migliore la vogliono tutti ma nessuno, Comunista o no, vuole
lanciarsi in avventure senza un futuro ne' prospettive decenti.
Quello che hanno e' poco
ma intanto ce l'hanno, Raul aveva promesso riforme e le riforme sono
arrivate.
Ora, con la
normalizzazione dei rapporti con gli americani potrebbero arrivare
altre opportunita'.
La Rivoluzione, per ora,
non e' messa in discussione.
Sono tornato nella notte dalla trasferta monegasca. A parte che non ho più il fisico, devo dire che è stata una piacevole esperienza. Tutto molto bello, Juve esclusa. Ma quel che contava era passare, tornare ad essere fra le grandi per la nostra autostima e incassare il bottino dell'Uefa.
RispondiEliminaLa champions è diventata a tutti gli effetti un NBA calcistica dove i campionati nazionali sono paragonabili alle conference. Più vinci più diventi ricco più compri giocatori forti e puoi di nuovo vincere. Se non cambiano le regole (il fair play finanziario è una farsa) in europa continueranno a vincere real, barca, bayern, manchester e chelsea. In italia arriveremo presto alla 4a stella.
Gli altri continueranno a parlare di arbitri e a rodersi il fegato.
Simone
"La champions è diventata a tutti gli effetti un NBA calcistica dove i campionati nazionali sono paragonabili alle conference."
Eliminasono d' accordissimo...stesso ragionamento fatto l' altro giorno con un amico...
il problema sarà capire quali squadre italiane, delle solite note, faranno parte di questa NBA calcistica...vedrai quante fighette isteriche...
Freccia
Certo ma bisogna spendere per fare squadre di livello. Con parametri zero e prestiti resti a casa
EliminaPartita di una bruttezza unica ma contava passare. L'Europa sono tantissimi soldi peccato che uno attento come Cairo non lo capisca.
RispondiEliminaÈ troppo presto per pensare a un vero cambio. Stefano
RispondiEliminaPerò poteva essere un segnale
EliminaAston infatti quanti cubani sono rientrati, non intendo quelli con la coda tra le gambe, perché tutto sommato a Cuba non stavano poi così male mentre all' exterior arrancavano e soprattutto dovevano sbattersi dalla mattina alla sera...???
RispondiEliminaQuanto sopra senza generalizzare...
Freccia
Freccia
Infatti
RispondiEliminaTieni conto che con un lavoretto come prendere le puntate della Bolita porti a casa un centone al mese. Con quello vivi
Anni fa ricordo che in provincia di Matanzas uccisero, durante il furto, la famiglia che custodiva il banco della bolita...una storia tristissima...che coinvolse anche un bimbo piccolo...
RispondiEliminaal cimitero di Cardenas trovate una grande tomba costruita grazie al contributo della gente comune...
Freccia
Ho un amico che si occupa di raccogliere le puntate. Il banco è il suo vicino che si è fatto una casa che noi Yuma ci sognamo
RispondiEliminaProvate a chiedere ai dissidenti che sono stati accolti dalla spagna qualche anno fa come stanno.....Tornerebbero a cuba a nuoto se potessero...
RispondiEliminaDopo due anni sulle spalle dei contribuenti spagnoli gli hanno tagliato i viveri e sono scesi in piazza disperati. Non uno che abbia pensato in quei due anni a una cosa tanto bizzarra come trovarsi un lavoro.
RispondiEliminaDAL BLOG DI LINUS
RispondiEliminaIeri mattina, partendo da un articolo del Corriere, abbiamo raccontato per radio la storia dei “presunti assunti” bamboccioni di Expo. Ci siamo all’inizio fidati di quello che il giornale scriveva, dopodiché abbiamo raccolto testimonianze discordanti. La vicenda probabilmente è andata in maniera un po’ diversa, e quindi nello specifico molti di quelli che hanno rinunciato hanno fatto bene. Che poi ci sia una discreta fetta di giovani che è disposta a restare senza lavoro pur di non rinunciare al sabato e domenica è un’altra verità. Ma anche qui ci sono tante angolazioni: primo, non TUTTI i ragazzi sono così sfaticati, anzi. Secondo, che a vent’anni la vita sociale sia tremendamente importante è umano e comprensibile.
Così come ormai è normale che qualunque cosa uno dica venga strumentalizzata.
Ieri mi hanno insultato per questo definendomi “disinformatore renzianista”, o qualcosa di questo genere.
Mancavano le scie chimiche e poi sarebbe stato perfetto.
E’ un po’ come il caso di Morandi e la sua lettera sui migranti.
Forse un po’ superficiale nel paragonare i nostri antenati che partivano per l’America a questi disperati senza metà né futuro, ma almeno carico di buone intenzioni.
Specifico: neanche a me piace questa invasione, né tantomeno l’eccessiva apertura che spesso abbiamo verso che viene a casa nostra e pretende di non rispettarne le regole, però non si può non provare compassione verso certe immagini.
E invece sono arrivati subito quelli dell’hotel a tre stelle. Di cui hanno solo sentito parlare, peraltro. E sapete anche da chi.
Abbiamo grandi problemi con l’immigrazione clandestina, soprattutto legati alla delinquenza.
Ma, a parte il fatto che quella sì che l’abbiamo esportata noi, e alla grandissima, anche in tempi recenti, non credo siano questi poveretti quelli che ci vengono a rubare in casa.
Questi non stanno VENENDO ma stanno SCAPPANDO.
La sola certezza è che dovrebbe essere l’Europa a farsi carico del problema, non solo noi italiani.
E’ una tragedia umanitaria e come tale dovrebbe essere trattata. Noi dovremmo essere solo orgogliosi del buono che stiamo comunque facendo.
Noi come italiani, non come politici.
Le ennesime dimostrazioni che oggi, sul web, ad esprimere un'opinione si rischia di prendere insulti...quasi sempre anonimi.
EliminaUn nick regale un paio di attributi, per il tempo dello scritto, anche a chi madre natura ha penalizzato in materia.
Certo dire, come ha fatto il Gianni nazionale, che i migranti si potevano comparare ai nostri emigrati d'antan e' una forzatura evitabile ma e' bastato poco perche' i merdaioli si mettessero in opera.
Davvero la crisi ha creato tanti poreri cristi col problema di tirare sera....
L’Avana, 20 aprile 2015 – Il primo germe di opposizione legale a Cuba è stato sconfitto dagli elettori in diverse elezioni municipali nell’isola, alle quali si è recato anche il lider maximo Fidel Castro, fotografato al voto dall’agenzia di stampa ufficiale. Hildebrando Chaviano, 65 anni, e Yuniel Lopez, 26, entrambi dissidenti, erano tra i 27.379 candidati nella corda a 12.589 seggi. “Il voto è stato pulito, e così il conteggio. Il popolo non vuole cambiare. Vuole ancora la rivoluzione”, ha affermato Chaviano, un avvocato che scrive per il Diario de Cuba, un sito web ferocemente critico con il governo.
RispondiEliminaI risultati ufficiali si avranno in mattinata ma già si sa che sia Chaviano che Lopez, i due unici candidati non comunisti, non ce l’hanno fatta, e non per pochi voti, nei due rispettivi distretti dell’Avana nei quali correvano. Se o scrutinio è stato trasparente, la campagna elettorale si è rivelata, invece, segnata da una certa ambiguità. In realtà una campagna elettorale vera e propria non è possibile a Cuba, i cui cittadini devono invece accontentarsi di vedere le foto dei candidati affisse nelle bacheche nelle piazze. I due hanno lamentato una denigrazione ufficiale nei loro confronti, in virtù della quale sarebbero stati descritti come “controrivoluzionari” e sovvenzionati da paesi stranieri.
Siporcuba, come moltissime realtà legate all'associazionismo, si regge esclusivamente su delle forme di autofinanziamento sin dalla sua nascita.
RispondiEliminaCome è ovvio intuire, i costi di gestione di una realtà senza fine di lucro anche se limitati al massimo, sono un impegno spesso insormontabile.
Per questa ragione, versando in una situazione estremamente critica, Siporcuba chiede il tuo aiuto.
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Siporcuba.it
Ciao Milco bell articolo , un po di sollievo , cosicchè Cuba possa mantenere la sua identita , avendo le idee chiare e non dovendo vendersi per poco al suo vicino ingombrante come lo chiami tu, speriamo che la transizione sia lenta e ben guidata . Ciao Gianni Bz
RispondiEliminaCiao Gianni
RispondiEliminaLeggevo oggi che il Vietnam cresce del 5% ogni anno. Potrebbe essere un riferimento.
La Juve e'passata con un catenaccio degno del miglior Mourinho del Triplete,magari questo è di uno auspicio! Pablo
RispondiEliminaIl fine spesso giustifica i mezzi
RispondiElimina