martedì 14 aprile 2015

OSPEDALI

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Ieri pomeriggio mi ha chiamato un caro amico, appena rientrato da Las Tunas, el balcon sull'oriente de Cuba.
Ha passato 3 settimane, con moglie e figlioletto, a casa de la suegra.
O meglio sopra la casa della suocera visto che ha costruito un due camere e cucina sulla placa, alcuni anni fa.
Durante il suo soggiorno si e' beccato una fortissima intossicazione alimentare, le solite maledette aragoste comperate in citta' por la calle...
Ha dovuto essere ricoverato in ospedale per 3 giorni, sono cose che a Cuba possono capitare.
Nel mio piccolo kit medico che porto sempre con me oltre ad aspirine, sciroppo per la tosse ed altro non mancano mai medicinali per salvaguardare lo stomaco dai misteriosi bichos che ci aspettano da quel lato del bloqueo.
Ha passato 3 giorni all'Hospital Guevara, una sorta di cittadella medica alla periferia della citta', vicina all'imbocco della caretera por Holguin.
Ci sono stato 3 volte, due per accompagnare fanciulle e uno per trovare l'abuelo, dopo uno dei suoi soliti problemi al cuore.
Ospedale in standard cubano, assolutamente insufficiente per in nostri parametri e le nostre aspettative, qualora dovessimo utilizzarne i servizi.
Tralasciando la caducita' della struttura, manca pulizia e tutti quei servizi a cui siamo avezzi sono molto ma molto piu'...rustici.
Lo hanno messo in camera con altri, la moglie e' andata alla farmacia internazionale dell' Hotel Tunas per comperare, ovviamente in divisa, medicamenti e tutto cio' che mancava all'ospedale.
Ha pagato alcune centinaia di cuc per il “piacevole” soggiorno ed ora e' in attesa che l'assicurazione glieli rimborsi.
Come saprete sicuramente, a meno di non aver fatto un'assicurazione medica davvero seria, che copre sul luogo tutti i costi, con el seguro classico, quello che acquistiamo col boleto, prima paghiamo e poi aspettiamo, una volta rientrati in patria, il rimborso.
Comunque ora sta' bene, noi ci facciamo tante menate per perdere qualche kg mentre lui c'e' riuscito senza fare fatica....
Se l'ospedale tunero e' mal messo quello di Puetro Padre cade letteralmente a pezzi, giusto per fare un termine di paragone.
Non frequento medici, tolta la volta che mi hanno tamponato per il collarino, potrei dire che non so neanche dove abbia lo studio il mio medico di base.
A Cuba mi e' capitato pero' una volta di andare al policlinico.
I policlinici, a Cuba, sono quei piccoli ospedali dove i cubani vanno per ogni cazzata che si ritrovano a dover affrontare.
A forza di andare in scooter, malgrado gli occhiali, mi era entrato qualcosa in un occhio, una mattina mi ero svegliato che sembravo Vito Antuofermo al termine dell'incontro con Hagler.
Trovai un dottore serio e preparato, non un dottorino, che in 5 minuti mi risolse il problema....ma si trattava di una cazzata.
Ribadisco che qualora dovessi avere un problema serio di salute, e fossi in grado di farlo, salirei sul primo aereo con destino Italia per farmi curare qua'.
Uno dei presunti vantaggi di cui si vantano molti che prendono la RP e' quello di poter utilizzare, gratuitamente, il sistema sanitario cubano.
Il gratuitamente quando c'e' di mezzo un culo bianco....non e' mai tale, perche' l'occhio di riguardo richiede sempre il regalito.
Contenti loro....io a quell'eta' giocherei meno con la mia salute, un conto e' un ospedale attrezzato a La Habana, un altro e' il policlinico di qualche cittadina in mezzo al nulla.
Sia chiaro, il cubano ha il privilegio, perche' oramai in questo mondo e' un privilegio, di avere una base di sanita' gratuita e questo alla Revolucion va riconosciuto, ma quella base e' molto ma molto meno di cio' a cui noi siamo abituati.
Mi piacerebbe sapere se avete avuto esperienze con gli ospedali cubani, come e' andata, se eravate voi ad avere avuto il problema o se avete accompagnato qualcuno, se avete dovuto comperare le medicine, se tutto e' stato no profit oppure il regalito lo avete dovuto fare comunque.
Molti per prendere la RP effettuano le visite mediche a Cuba, mi pare costi 60 cuc, chissa' se e' la scelta giusta...

40 commenti:

  1. Subito in Italia e di corsa. Giuseppe

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  2. A Bayamo situazioni da girone dantesco !
    non mi dilungo in particolari personali, dico solo che è facile lasciarci la pelle !
    Renato

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  3. Innanzitutto grazie per il volatile. E' di buon auspicio.

    Mi è capitato quest'anno di andare all'Hospital Naval en Habana del Este.
    Si tratta di un'ottima struttura, simile alle nostre. Solo che ci saranno stati 40 bambini in attesa. Avevo mia figlia che si portava dietro da 10 giorni una bronchite terribile. Grazie all'intervento del suegro, due bottiglie fresche di tucola e due scatole di biscotti in 30 minuti hanno visitato la bimba, gli hanno fatto una lastra e le hanno prescritto gli antibiotici. Dopo una settimana scorrazzava in spiaggia.

    Chiaramente io sono rimasto fuori dalla struttura per non destare sospetti e il suegro ha fatto uscire un po' di carne de res dal club militar per la doctora compiacente (e anche piacente...)

    Simone

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  4. Quindi sanità gratuita. . . Fino a un certo punto
    Un gufo piccolo piccolo. . .

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    1. Bhe questo è chiaro. Dal dentista la stessa cosa, dall'oculista idem.
      Sempre qualche presente per passare prima ed avere un servizio almeno discreto.
      Simone

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    2. Ma nessuno parla dei recenti servizi di "striscia la notizia", dove si vedono ospedali del centro-sud del bel paese, primo mondo, che hanno i pronto soccorso intasati da lettini nei corridoi, dove stazionano PER GIORNI E GIORNI pazienti in attesa? E in letti-barelle, senza servizi, con assistenza del tutto inadeguata, con i parenti costretti a sorergliarli perche' se i malati si assentano per andaré al bagno qualcuno súbito ne approfitta per rubargli il posto o almeno le lenzuola? Sto parlando dell'Italia, si badi bene! - YUMA

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  5. Yuma lasciamo stare i paragoni con noi.
    Altrimenti si potrebbe fare in ogni post, sul lavoro, sulla sanita', sulla scuola ecc....non se ne esce piu'.
    Restiamo su Cuba

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    1. Si, si..... era solo per ricordare a Giuseppe e a coloro che pare esserselo dimenticato, quello che potrebbe riservare loro un precipitoso ritorno in ...Italia. - YUMA

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    2. Dipende anche di quale parte di Italia parliamo. . .

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  6. Uh-ohh...Uh-ohh... ( bitonale ) ...sperando che stasera buboli a squarciagola :-)

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  7. DA ITALIA-CUBA

    Si ritiene che il primo medico a Cuba, dopo l'occupazione spagnola, iniziò la sua professione dal 1527. Nel 1628 si cominciò la pratica medica attraverso frati, guaritori, medici indios e un numero esiguo di praticanti, nel 1850 su tutta l'isola esistevano 25 Ospedali. Già con le guerre del 1868, del 1878, del 1895 e del 1898, si crearono alcune strutture di tipo sanitario nella campagna; formando così le basi per una prima coscienza in materia di sanità a Cuba. Nel 1902 con l'istituzionalizzazione del paese e con la Repubblica, si formò il primo Dipartimento della Sanità, al capo del quale venne posto il Dott. Carlos Jota Finlay, un eminente ricercatore e grande medico cubano, che fu tra i primi ad ipotizzare la responsabilità della zanzara come agente di trasmissione della febbre gialla.
    Già nel 1909 questo ricercatore creò a Cuba la Segreteria di Sanità e Beneficenza, che fu uno dei primi Ministeri di Sanità Pubblica nel mondo.
    Nel periodo dal 1920 al 1958, ci fu una situazione di decadenza della sanità pubblica cubana per l'abbandono, dei Governi di quel tempo, di tutti i programmi di sanità esistenti riguardo le necessità di salute che aveva la popolazione. Nel 1930 intervenne un fattore nuovo, durante una crisi economica si cominciò a sviluppare "l'assistenza medica del mutualismo" (come si chiamò a Cuba), una assistenza medica privata e riservata alle classi privilegiate, mentre la popolazione, abbandonata, mancava di tutti i servizi medici indispensabili, soprattutto nella campagna.
    Nel 1959, con il trionfo della Rivoluzione, si ereditò una situazione, dal punto di vista sanitario, caotica. C'era una grande disoccupazione, analfabetismo, denutrizione e pessime condizioni di vita nella maggior parte della popolazione.
    Quelle che predominavano, fondamentalmente, come malattie, erano le malattie quali: diarrea acuta, tubercolosi, paludismo; e di queste moriva la maggior parte della popolazione.
    La Rivoluzione, tra gli anni '59 e '60, produsse grandi trasformazioni, fra le quali la prima legge della Riforma Agraria e la nazionalizzazione delle grandi imprese straniere. Gli attentati terroristici organizzati dagli USA per soffocare la Rivoluzione imposero la necessità della creazione di un organo popolare armato e così nacquero i Comitati di Difesa Rivoluzionaria (CDR) che costituirono una valida struttura territoriale di massa in ogni villaggio e ogni quartiere delle città per difendere il Paese e la Rivoluzione.
    Già in quegli stessi anni si crearono a Cuba i primi servizi medici sociali, attraverso i quali, i medici andarono a svolgere il loro servizio nei villaggi più lontani, coprendo anche le zone nelle quali non si aveva mai avuto assistenza medica.
    Si crearono 26 Ospedali Rurali e vari Ospedali Urbani. Furono nazionalizzate le farmacie, si istituì la gratuità del servizio medico, aumentarono gli investimenti dello Stato per i servizi della sanità e si realizzò l'importante obbiettivo politico di formare una coscienza rivoluzionaria nei medici.
    Al trionfo della Rivoluzione, con allettanti offerte, gli USA invitarono medici e tecnici a lasciare Cuba, così più di 3.000 medici abbandonarono il paese e nella Facoltà di Scienza Medica rimasero 12 professori. Questo rese necessario una formazione accelerata di professionisti e tecnici della salute, e grazie soprattutto alla volontà e partecipazione convinta di medici e studenti, già nell'anno '63, Cuba poté prestare il suo primo aiuto sanitario internazionalista nella Repubblica Popolare dell'Algeria. Nello stesso anno cominciarono i corsi di alcune decine di specializzazione in medicina, tra le quali cardiologia e ortopedia. Nell'anno '64 si cominciò a strutturare il Ministero di Salute Pubblica nei vari municipi e province del Paese, creando una fitta rete assistenziale diretta dal Ministero di Salute Pubblica con unità subordinate, come policlinici (poliambulatori) e ospedali.

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  8. Nell'anno '65 sorse il concetto di policlinico integrale. In quegli anni, tra il '59 ed il '64, furono sviluppati i programmi di vaccinazione e la lotta contro le malattie endemiche, il che portò ad un immediato elevamento del livello generale di salute della popolazione.
    Nel '65 la medicina cominciò a prendere un carattere innanzitutto preventivo e quindi curativo, fu abolita, da parte dei medici laureati, l'esercizio della medicina privata. Nel 1966 si crearono istituti che incominciarono ad offrire una funzione medica più qualificata alla popolazione. Nel 1968, questi stessi policlinici, cominciarono ad utilizzare il concetto di raggruppare la popolazione in settori; ogni medico aveva da 3.000 a 5.000 abitanti, e attraverso queste divisioni settoriali si cominciarono a fare interventi sul territorio e nelle abitazioni dove vivevano i pazienti e la popolazione.
    In quel periodo, per il loro grande ruolo di partecipazione, si affermarono a Cuba organismi popolari di massa, fra questi il già citato Comitato di Difesa della Rivoluzione (C.D.R.), la Federazione delle Donne Cubane (F.M.C), la N.A.C., l'organismo degli agricoltori. Queste istituzioni realizzarono tutta una serie di importanti programmi per migliorare lo stato della salute pubblica, sia attraverso le vaccinazioni di massa; la campagna di igienizzazione; l'educazione della popolazione su come vivere in modo più sano; come fare per migliorare la salute.
    Già nell'epoca del decennio tra il '60 e il '70 si consolidò il sistema di sanità sotto il principio socialista dell'attenzione alla salute pubblica, come la gratuità; l'accessibilità per tutti; includendo anche importanti successi nell'industria medico-farmaceutica. Già negli anni tra il '70 ed il '79, dopo il primo congresso del partito, si istituzionalizzò il Paese e si crearono gli organi locali del Poder Popular (parlamento cubano). In questa decade si ridusse la mortalità infantile di circa il 50%; da un livello che nel 1970 era del 46,7 per mille di nati vivi, diminuendo al 19,4 per mille nel 1979. Questa decade si caratterizzò per la perfezione della cura medica; si fece un programma di costruzione di ospedali e di policlinici.
    Nel 1974, si passò ad un modello superiore di assistenza che si estese a tutto il paese nel 1977, il Ministero della Salute si frammentò decentrando le funzioni di assistenza popolare all'interno di questi organismi di massa che si erano creati; anche se mantenne il controllo metodologico di tutto il sistema della sanità, la parte amministrativa passò al Poder Popular.
    Già nel 1976, si crearono le Facoltà di Medicina in tutte le Provincie, raggiungendo così l'obbiettivo di ridurre a meno dell'uno percento le cause di morte per malattie infettive e contagiose.
    Nell'anno 1981, si lottò e si sconfisse l'epidemia del Dengue emorragico (malattia virale), introdotto misteriosamente nel nostro Paese e che causò centinaia di morti, soprattutto bambini. In ragione di quanto successe, si ritenne di dover fare un altro sforzo per rendere il Paese meno vulnerabile agli attacchi che gli venivano mossi, così vengono poste le basi di un ulteriore e necessario grande sviluppo nel settore della salute: diventare una potenza mondiale nel settore sanitario.

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  9. In quegli stessi anni furono create 32 sale di terapia intensiva, si svilupparono capillarmente i Policlinici, gli Ospedali Pediatrici, si ampliarono e si modernizzarono i servizi degli stessi.
    Da un progetto pre rivoluzionario di costruzione di quella che avrebbe dovuto essere la più grande banca dell'America Latina, debitamente convertito in un progetto per la sanità, si costruì l'ospedale Hermanos Almejiras che si inaugurò nell'82. L'ospedale multifunzionale, è strutturato su 24 piani con specialità di livello mondiale; con nuove tecniche diagnostiche, come gli ultrasuoni, la tomografia attraverso il computer, la risonanza magnetica, l'accelerazione lineare, l'utilizzazione del laser. In quegli anni iniziò anche lo sviluppo della chirurgia cardiovascolare nei bambini e negli adulti; e la tecnica di trapianto di organi.
    Nel 1984 prese l'avvio, nei quartieri delle città, la pianificazione del programma di assistenza medica della famiglia attraverso i medici di base, che si estese a tutto il paese; dalle montagne fino alla campagna.
    Ora, a causa della scomparsa dei Paesi socialisti e la conseguente perdita dell'85% dei rapporti commerciali con l'estero, e del blocco economico che gli USA inaspriscono sempre più, la situazione si è fatta molto difficile, i medici cubani sono costretti a lavorare in condizioni proibitive, mancano medicinali, strumenti e pezzi di ricambio, ma malgrado le enormi difficoltà le strutture sanitarie sono tutte aperte, tutti i Policlinici e gli ospedali stanno funzionando e quello che è più importante, si è fatto uno sforzo colossale per mantenere la gratuità di tutti i servizi, il che non è cosa da poco, se si considera che i Paesi industrializzati, i cosiddetti Paesi ricchi, non solo non hanno la sanità gratuita, ma ogni giorno, per le classi popolari, il servizio sanitario diviene sempre più caro e meno efficiente.
    Dai primi anni della Rivoluzione Cuba ha prestato aiuto solidale e internazionalista in decine di paesi, con medici, infermieri, dentisti, medici della salute. E pur nelle difficoltà odierne Cuba continua ad offrire assistenza gratuita a quei paesi del Terzo Mondo che, non essendo in grado di pagare, vengono abbandonati dai "Paesi ricchi". Basti l'esempio dei bambini colpiti dalle radiazioni della centrale di Cernobyl: nel nostro Paese, per averne ospitati alcune decine, e per periodi brevi, si era fatta una imponente, quanto inopportuna, campagna pubblicitaria attraverso i mezzi di informazione; i quali si sono ben guardati dal dire, almeno una volta, che a Cuba ne sono stati ospitati 18.000 di quei bambini, assieme ai loro genitori, e una parte di essi sono ancora ospiti a Tararà, nella cittadella che fu dei pionieri cubani.

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  10. Io penso che per situazioni delicate si potrebbe andare negli ospedali della capital, come primo appoggio, per poi rientrare in Italia....Fortunatamente non ho mai avuto bisogno di ospedali, parto sempre ben corazzato di medicinali dall'Italia, però mi porto l'essenziale, quello per combattere quello che più mi farebbe soffrire (mal di testa, mal di denti, influenza, ecc ecc) poi sono cose soggettive queste, in base agli acciacchi che si hanno uno si porta il relativo medicinale...Santiago è la seconda città di Cuba, non conosco la situazione ospedaliera come sia messa, credo (e spero) sia un pò meglio di quella degli altri piccoli centri, anche se spero di non averne mai bisogno...
    Milco vi saluto, domattina si parte per Cuba, ci vediamo tra un mese, un abbraccio a tutti gli amici del blog!!!!

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  11. Se hai un problema a Baracoa la capitale è ben lontana

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  12. Anni fa a Cuba mi imbattei nella maledizione di Montezuma, che gli abitanti de l'isla chiamano anche empacho. Mi venne la febbre e a seguito delle molte scariche di diarrea mi disidratai. In quell'occasione la negrita mi disse che sarebbe stato meglio farsi visitare da uno specialista. Ricordo che girammo anche qualche poliambulatorio, prima di ricorrere ai sanitari del Cira Garcia dove mi dettero delle medicine e un integratore per recuperare i liquidi persi. Da quello che ricordo non pagai molto, ai tempi non c'era ancora l'assicurazione obbligatoria, ma non ci furono problemi. Com'è consuetudine cubana oltre alla medicina ufficiale me sobaron, spero che sappiate di cosa si tratta. P68

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  13. Un paio di volte è toccato anche a me e Bolt ha rischiato il suo record. . .

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  14. ho avuto modo di fare visita ad amiche mia moglie in convalescenza in ospedali all havana,una anche dopo aver partorito,veramente brutta la situazione per l igiene e a partorire se non sei fortunata a farlo senza problemi sono guai perché possono fare pochissimi tagli cesarei visto il costo elevato quindi in qualche modo lo fanno nascere ma il dolore è atroce per la donna.poi sono andato con mio figlio piccolo per problemi respiratori ma il vero problema che non ci sono dottori all altezza purtroppo tutti ragazzini senza esperienza.peccato.paolino.

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  15. Ho visto un paio di cesarei a delle mie amiche. . . Tanto valeva usare un machete

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  16. Davvero allucinante il cesareo a Cuba hai ragione,qui in Italia mia moglie ne ha fatti due e non si vede quasi niente.paolino.

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  17. Come dicevo questa mattina non può esistere termine di paragone fra mondi così diversi

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  18. 1-0 rigore. . . Strano non succede mai. . .

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  19. Risultato ottimo per la qualificazione,vedo i bianconeri superiori al Monaco.paolino.

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  20. Messi male. Rigore regalato. Alla prossima ti basta mettere Titti come volatile.
    In compenso ho trovato un biglietto 10 minuti fa. Andrò a soffrire in casa dei monegaschi...
    Simone

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  21. Il triplete vale una gita fuori porta
    Fra le altre cose non parliamo di andare a Ladispoli.

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  22. Conosco un medico che lavora in un ospedale in periferia di L'Avana( regla) e confermo molte delle cose che dici: strutture decadenti, mancano medicinali e cose varie, e anche i medici stessi hanno una formazione universitaria non certo al passo coi tempi.mat

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    1. Mi pare che con solo tre anni diventi medico o comunque abilitato a esercitare. Il problema è che i pochi buoni sono in missione

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  23. alcuni anni fa mi sono dovuto ricoverare urgentemente per una notevole colica renale, mi hanno portato nella parilla dietro ad una bicicletta (era di notte e non siamo riusciti a trovare una macchina), ogni buca, e ne abbiamo trovate tante, era una sciabolata. L’ospedale era di quelli “normali” quello dove vanno i Cubani, sicuramente le condizioni erano pietose, sicuramente per me culo bianco hanno avuto molte più attenzioni, mi hanno trovato quello che per un cubano forse sarebbe stato difficile, forse per fare bella figura, forse nella speranza di poter avere una propina, comunque sia ne sono uscito in maniera ottima, ho visto una grande umanità e una grande disponibilità, cose che, purtroppo per altre esperienze, non ho trovato qui da noi, non vuol essere una critica ma solo una constatazione. In previsione di tornare sempre più spesso nell’isola vorrei farvi una domanda alla quale non sono mai riuscito a trovare soluzione, a Cuba esiste un elenco di ospedali con la O maiuscola dove noi culi bianchi in caso di problemi urgenti e gravi possiamo rivolgerci, con un’adeguata assicurazione stipulata in Italia? se non esiste un elenco potreste indicarmene qualcuno sparso nell'isola per arrivarci nel più breve tempo possibile? io per esempio vivo quando posso nella provincia di Matanzas, grazie per chi vorrà rispondermi...

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    1. Credo che nella capitale ci sia un ospedale per stranieri che potrebbe rispondere alle tue esigenze
      Non postare come anonimo
      Grazie

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  24. è vero ti chiedo scusa... sono taxi driver

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  25. Carissimo è sempre un piacere leggerti

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