Dall'inizio del “nuovo
corso” a Cuba, sul web, in special modo nei gruppi dedicati alla
maggiore delle Antille, e' tutto un fiorire di potenziali
imprenditori che cercano soci per realizzare non sempre ben precisati
progetti nella nostra isola.
Ogni tanto ne parlo sul
blog, augurando a tutti quelli che ci provano le migliori fortune.
Augurare fortuna non vuol
pero' dire che creda molto in quello che leggo e che viene proposto.
Leggo di chi cerca
investitori, sul web, per realizzare convenientissimi affari da quel
lato del bloqueo.
Non mi sono mai ritenuto
un genio, se ho fatto L'Isef e poi la facolta' di scienze motorie
invece che ingegneria nucleare, qualche ragione ci doveva pur essere.
Pero' qualche domanda me
la sono posta.
Un carissimo amico che ho
da antica data e' un'noto avvocato del foro torinese, quando ci si
vede per i nostri aperitivi, mi racconta sempre che una delle
maggiori entrate che rendono felice il suo iban e' data dalle liti
famigliari su contenziosi economici.
Mariti contro mogli, figli contro i genitori,
fratelli contro sorelle, zii contro cognati e via discorrendo.
Ora, io che non sono un
genio mi chiedo; ma se le societa' fra gente nata e cresciuta insieme
fanno questa fine, come puo' essere possibile aggregare un gruppo di
sconosciuti per fare business in un paese che e' tutta un'incognita
in cui la sola cosa certa e' che non ci sono cose certe?
Sicuramente il promotore
della situazione ha avuto incontri al vertice; col console,
l'ambasciatore, poi il sottosegretario, il ministro quello che volete
voi.
Mi permettete pero' di
avere un piccolo margine di dubbio, intanto sulla reale destinazione
dei quattrini e poi sull'eventuale riuscita del progetto.
Perche' un conto e' una
casa de renta con una sciura che se ne occupi, un'altro sono progetti
importanti e ambiziosi.
Se la renta va male, resta
la casa, se il resto va male...pazienza....anche se credo di essermi
un minimo tutelato mettendo una certa distanza fra il negocio e il
“resto”.
Alla fine a Torino, per un
garage ci vogliono 50 mila euro...ma di cosa stiamo parlando?
Il problema e' che manca
uno “storico”.
Magari e' un mio limite ma
non conosco non solo nessuno che a Cuba abbia fatto i soldi veri, ma
neanche chi sia riuscito e ricavare le risorse per vivere a uno
standard europeo.
Lasciando perdere uno
sputtanato e cabarettistico “agente segreto”, sapevo di
Goracci, autore del libro “ad est dell'Avana”, che per un periodo lavoro' come skipper a Guardalavaca.
Poi c'e' Marco, il
direttore di hotel che per un certo periodo scrisse sul nostro blog
(dove sei finito?).
Entrambi pero' mi pare, a
un bel momento furono lasciati a casa o rinunciarono a proseguire il
lavoro.
Poi qualcuno ha venduto viaggi e pacchetti turistici....sappiamo come e' andata a finire...
Poi qualcuno ha venduto viaggi e pacchetti turistici....sappiamo come e' andata a finire...
A Las Tunas conoscevo e
conosco uno che faceva sculture col vetro, ma mi pare la cosa non
abbia funzionato un gran che.
A gennaio ho parlato con
il proprietario di un ristorante italiano, sempre a Tunas aperto da
poco.
Era in affitto, aveva
speso quasi 30 mila euro per fare il locale, il denaro stava entrando
ma era lui a occuparsi della cucina rimanendoci rintanato 16 ore al
giorno, a causa del fatto che non si trovava gente di fiducia che
garantisse un certo livello di qualita'.
Se devo stare 16 ore ai
fornelli allora resto in Italia.
Con questo voglio dire
che, a mio avviso, il momento e' adatto per piccoli e mirati
investimenti, magari personali senza coinvolgere tutto il mondo.
Mondo a cui, prima o poi,
bisognera' rendere conto.
Questi progetti collettivi
mi lasciano pieno di dubbi, anche perche' conosco certe dinamiche.
Anche chi ha messo l'1%
vuole contare e ha il diritto per farlo, visto che quell'1% per lui
magari era il frutto di tanto sudato lavoro.
Come la metti d'accordo
tutta quella gente?
Nota a margine sui gruppi
FB su Cuba, mi pare stiano facendo la fine dei forum, gente che
insulta, altri che abbandonano, altri ancora che insultano chi
abbandona.
Mah.....oramai se hai
qualcosa sul web la sola forma di gestione e' la tolleranza zero,
gruppo chiuso e fuori subito chi entra solo per rompere i coglioni.
Il resto sono solo
chiacchiere senza distintivo.
El Loco mi sembrano cose da matti
RispondiEliminaPiu che altro ad alto rischio
EliminaSanta Fè- Oramai le discussioni finiscono sempre in caciare senza senso, questo grazie alle tv che hanno sdoganato reality e trasmissioni dove la buona educazione è l'ultima cosa che fà audience, alcuni confondono seriamente la realtà dalla finzione.
RispondiEliminaLa democrazia in rete non esiste, e quindi tolleranza zero senza se e senza ma.
Per quanto riguarda gli affaristi..stiano bene in guardia perchè a Cuba c'è poco da scherzare e pochissimo da guadagnare, lascino un portone bene aperto in Europa (o da altre parti) e si accontentino della qualità rispetto alla quantità.
Se mi permetti lo sfogo, ultima nota sportivo-giudiziaria MOLTO DOLENTE..Sassari Torres coinvolta nel calcioscommesse.
Chi la fà l'aspetti! Domenica strombezzavamo festeggiando la retrocessione dei cagliaritani ed oggi...strombazzano a Cagliari.
Solitamente i personaggi piu agguerriti in rete sono quelli che fanno una vita di merda.
RispondiEliminaLa palestra qua' va in quella direzione.
Ok Cuba ma piedi ben saldi a terra.
Il calcio e lo specchio della societa. Perche stupirci?
Santa Fè- I miei progetti a Santa Fè sono rimasti gli stessi, i lavori vanno avanti, parruccheria e forse un buco fronte spiaggia dove servire cafecito y cerveza, giusto per fare qualcosa quando sarò in pensione. (tra 17 anni se non cambiano le cose)
RispondiEliminaDivideremo la vita tra Sardegna e Cuba, la bimba che oggi ha 5 anni deciderà ovviamente gran parte del nostro futuro, per il momento comincia ad assaggiare la pista di atletica di Sassari, poi un giorno con la camiseta cubana correrà all'Habana e......sognare non costa nulla!
Spero che studi, magari lingue per lavorare all'Habana, e che domani si innamori di un cubano onesto e che la ami come io amo la madre, spiacente per la Sardegna ma gli auguro di vivere ai caraibi.
Tutti i miei progetti sono in quella direzione.
Anche i tuoi mi sembrano progetti saldamente piantati nella terra
EliminaA Cuba chi si accontenta stragode...almeno negli affari...
RispondiEliminaForever blog...tutto il resto è noia...
Freccia - Asocial Network
Cazzate ne abbiamo fatte tutti ma lo sapevamo che il rischio c'era.
RispondiEliminaPrendersela poi con qualcun'altro che ci ha intortato a parole mi sembra aggiungere un che di grottesco alla faccenda.
Poi ognuno e' dueno del suo borsillo...
Per me la rete e il blog sono un momento di benessere nella giornata di lavoro, una sorta di pausa caffè che non bevo, per staccare da una riunione noiosa, mentre sono in coda in autostrada...
Eliminaun po' come la corsa serale oppure i momenti con il cane...
se però in questo momenti dovessi pure incazzarmi con un imbecille frustrato e represso che probabilmente ha visto Cuba in cartolina...behhhhh allora fanculo...mi troverei un altro spazio...
ripeto forever Blog...Social is dead!
Freccia
Credimi e' la stessa cosa per me, 10 minuti al mattino e poi seguirlo, per quanto possibile, dal movil.
EliminaPero' per molti il web e' la sola occasione per provare ad essere diversi da cio' che natura ha concesso...
Spesso non molto...
Caro Milco,
RispondiEliminada tempo tu sai come la penso sull'argomento. In italia ho avuto la sfortuna di imbattermi in un socio che mi ha barbato quasi 50 mila euro 10 anni fa. Poi ho incontrato il mio attuale socio e va tutto a gonfie vele. Ero giovane e mi sono bruciato. Poi con l'esperienza le cose sono andate nel verso giusto. Come in tutto.
Essere soci all'1% di Fiat, Unicredit & C. è un conto. Essere soci all' 1% di fantomatiche società nostrane vuol dire rischiare a fronte di nulla. Mi tengo stretto il mio notebook ed il mio cabezon.
Simone
Se e quando possibile meglio soli.La palestra è un discorso diverso. Da solo è una prigione
EliminaSimon i soldi vanno e vengono...come le donne per dirla alla Aston...la dignità quella MAI...
Eliminasimile tua disavventura con un ex socio...non a caso l' altro giorno scrivevo che in questa vita tutto è instabile...soprattutto certi esseri umani...
tuttavia con la razionalità, certi valori ben saldi, il supporto di pochi veri amici e nel mio caso la Splendida...quando ti rialzi sei più forte di prima...molto più forte...senza per questo l' illusione di ritenersi invincibili...
Che gran bella palestra che è la vita!
Adelante!
Freccia
Non e' importante quante volte cadi ma quante ti rialzi.
EliminaGia' cadere e' un privilegio, perche' vuol dire che si era in piedi.
Alla maggior parte della gente questo privilegio e'...sconosciuto.
queste tue parole mi son proprio piaciute...le faccio mie...grz.
EliminaFreccia
Se non si ha, ogni volta, la forza di ripartire di strada se ne fa pochina.
EliminaIl calcio italiano precipita di nuovo nell’incubo calcioscommesse. E questa volta, purtroppo, non potremo dire che è una questione di «mele marce». La Polizia di Stato ha eseguito decine di fermi in tutta Italia nei confronti di calciatori, dirigenti e presidenti di club. L’accusa è associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.
RispondiEliminaSono una cinquantina i fermi emessi. La nuova indagine sul calcioscommesse (condotta dagli uomini del Servizio centrale operativo e della Squadra mobile di Catanzaro) avrebbe accertato l’esistenza di due diverse associazioni criminali in grado di alterare i risultati degli incontri di Lega Pro e di Serie D. In manette sono finiti anche due dirigenti del Monza Calcio: Mauro Ulizio (oggi dirigente Pro Patria) e l’attuale direttore sportivo Gianni Califano.
I poliziotti di Catanzaro hanno operato nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L’Aquila, Ascoli, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova e Savona. Fra i personaggi coinvolti nell’indagine, oltre a calciatori ed ex, presidenti e dirigenti di club, figurano anche soggetti stranieri, un presunto appartenente alla cosca Iannazzo, potente clan della ’ndrangheta operante nella provincia di Lamezia Terme, e un poliziotto. Il direttore dello Sco (Servizio centrale operativo) Renato Cortese ha definito «esorbitanti le ramificazioni della ’ndrangheta non solo nei settori classici in cui operano le cosche ma anche nel mondo dello sport».
Era proprio indagando sulla cosca Iannazzo di Lametia Terme che gli uomini della Mobile di Catanzaro e dello Sco centrale, hanno scoperto il mondo delle partite «alterate». Ne hanno documentate ben 15 di Lega Pro e 13 di Lega nazionale dilettanti. Partite dei campionati appena terminati, mentre sono in corso i gironi di promozione e retrocessione. In tutto le squadre coinvolte sono 33. Non si può quindi parlare di «mele marce» ma di un sistema. Nelle oltre 1.300 pagine del fermo di polizia, si racconta tutto, le partite truccate, i soldi, i riferimenti.
Sono una trentina i club coinvolti nel giro di partite truccate. Tra di essi Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor-Lamezia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas e San Severo. Ci sarebbero quindi le cosche calabresi dietro alcune delle presunte combine di partite dei campionati di Lega Pro e Cnd venute alla luce con l’inchiesta. Ad alcuni indagati vengono contestate le aggravanti mafiose e transnazionali. L’inchiesta ha preso il via grazie alle intercettazioni di Pietro Iannazzo, ritenuto elemento di vertice dell’omonima cosca che opera a Lamezia Terme, arrestato giovedì scorso in una operazione della polizia contro la ’ndrina. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha preso contatto con la Dda di Catanzaro per avere informazioni sull’inchiesta «Palazzi - ha detto il procuratore di Catanzaro Vincenzo Lombardi - ha sottolineato che operazioni del genere provocano sfiducia negli appassionati di calcio, ma al tempo stesso creano anche fiducia perché sono la dimostrazione che c’è chi lavora per ripulire questo mondo».
Quella degli Iannazzo, secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia, è una cosca «d’élite della mafia imprenditrice» dedita agli affari, ma anche capace di scatenare una guerra con altre consorterie per mantenere il proprio predominio sul territorio. Nel corso dell’operazione condotta la settimana scorsa da squadra mobile di Catanzaro, guidata dal dottor Rodolfo Ruperti, sono state una quarantina le persone arrestate, tra le quali alcuni imprenditori. È stato captando alcune conversazioni di Pietro Iannazzo nel corso di quella indagini che gli investigatori hanno saputo delle combine su varie partite dei campionati di Lega Pro e Cnd per alterare i risultati al fine di ottenere vincite cospicue con le scommesse.
INCONTRI PER CUI È STATO ACCERTATO IL CONDIZIONAMENTO
RispondiEliminaHinterregio-Neapolis del 7 settembre 2014
Sorrento-Montalto del 12 ottobre 2014
Neapolis-Montalto del 26 ottobre 2014
Monopoli-Puteolana del 2 novembre 2014
Montalto-Frattese del 2 novembre 2014
Due Torri-Neapolis del 2 novembre 2014
Neapolis-Akragas del 9 novembre 2014
Neapolis-Sorrento del 23 novembre 2014
Brindisi- San Severo del 23 novembre 2014
Andria-Puteolana del 23 novembre 2014
Pomigliano-Brindisi del 14 novembre 2014
Pisa-Torres del 29 ottobre 2014
Juve Stabia-Lupa Roma del 1 novembre 2014
Santarcangelo-Aqualia del 15 novembre 2014
Grosseto-Santarcangelo del 22 novembre 2014
Aquila-Savona del 23 novembre 2014
Prato-Santarcangelo dell’8 ottobre 2014
Cremonese-Pra PAtria del 15 dicembre 2014
Monza-Torres del 17 dicembre 2014
Bassano-Monza del 21 dicembre 2014
Torres-Pro Patria dell’11 giugno 2014
Pro Patria-Pavia del 17 giugno 2014
Aquila-Tuttocuoio del 25 marzo 2015
Aquila-Santarcangelo del 29 marzo 2015
Barletta-Catanzaro del 1 aprile 2015
Aversa-Barletta dell’11 aprile 2015
Vigor Lamezia-Paganese del 12 aprile 2015
Barletta-Vigor Lamezia del 19 aprile 2015
I CALCIATORI COINVOLTI
Astarita Salvatore, ex calciatore dell’Akragas
Pignatta Luciano Ariel, calciatore del Sorrento
Carotenuto William, calciatore del San Severo
Izzo Pasquale, calciatore della Puteolana
Marzocci Emanuele, calciatore della Puteolana
Ridolfi Giacomo, calciatore del Santarcangelo Calcio
Di LAuro Fabio, ex calciatore
Garaffoni Mirko, calciatore del MAceratese
Giampà Domenic, calciatore del Catanzaro
ALLENATORI
Costantino Francesco Massimo, ex allenatore della Torres
Di Napoli Arturo, allenatore del Vittoriosa Stars (Malta) ex Savona calcio
Tosi Marco, ex allenatore del Pro Patria
Solidoro MAssimiliano, ex collaboratore tecnico del Savona
Corda Ninni, allenatore del Baretta
I DIRIGENTI SPORTIVI COINVOLTI
Moxedano Mario, presidente del Neapolis
Ciccarone Antonio, direttore sportivo del Neapolis
Capitani Domenico, presidente della Torres
Nucifora Vincenzo, ex direttore sportivo della Torres
Flora Antonio, presidente del Brindisi
Morisco Vito, direttore generale del Brindisi
Daleno Savino, dirtigente del Brindisi
Di Nicola Ercole, direttore sportivo de L’Aquila
Molino Francesco, direttore sportivo del Comprensorio Montalto Uffugo
Palermo Antonio, dirigente del Comprensorio Montalto Uffugo
Somma Paolo, direttore sportivo del Sorrento calcio
Pagniello Maurizio Antonio, ex calciatore ed ex presidente del Trento
Bingham Dennis Patrick, imprenditore inglese, amministratore unico e legale rappresentante dell’A.C. Monza Brianza 1912
Califano Gianni, direttore sportivo del Monza
Ulizio Mauro, ex direttore sportivo del Monza
Arpaia Claudio presidente del Vigor Lamezia
Maglia Fabrizio, d.s. del Vigor Lamezia
Bellini Felice, responsabile marketing Vigor Lamezia
Ortoli Armando, d.s. del Catanzaro
Iannazzo Pietro, ex d.s. del Sambiase
PROCURATORI SPORTIVI
Ruga MAuro
Piraino Daniele
Sampino Giuseppe
Ascari Eugenio - Procuratore e agente FIFA
ALTRI INDAGATI
Moxedano Raffaele, fratello di MArio
Ciccarone Vinicio, fratello di Antonio
Ciardi Daniele, magazziniere del Sant’Arcangelo
Aruci Erikson, amico di Fabio di Lauro
Benini Stefano, uomo di fiducia di Carluccio
Solazzo MArcello, uomo di fiducia di Carluccio
De Palma Diego, uomo di fiducia di Fabio Di LAuro
Dan Ioana Delia, interprete legata a Ulizzio
Pietanza Raffaele, uomo di fiducia di Carluccio e Slazzo
Annis Gimmi, uomo di fiducia Carluccio e Solazzo
Caliufano Bruno, padre del d.s. del Monza Gianni
Cenni Massimo, coinvolto sequestro per estorsione
La Ferla Sebastiano, uomo di fiducia di Bellini Felice
Poggi Raffaele, uomo di fiducia di Malisi
Scarnà Alberto, sovrintendente della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Ravenna
Santa Fè- Per quanto riguarda la Sassari Torres le partite erano già state inchiestate tantè che la società ha diramato il seguente comunicato:
RispondiEliminaComunicato ufficiale Torres Calcio -
In merito all’ultima inchiesta sul calcioscommesse che vede in parte coinvolta la Sef Torres, la Società rossoblu, nella persona del presidente, Domenico Capitani, intende dichiarare quanto segue:
“Ho ricevuto un avviso di garanzia rispetto all’inchiesta su illecito sportivo ma sul piano personale non ho assolutamente nulla da temere perché nulla ho fatto. Sono nello stesso modo convinto dell’integrità del nostro ex tecnico, Massimo Costantino, sul quale metto la mano sul fuoco.
Per quanto riguarda l’ex direttore, Enzo Nucifora, confido che le sua situazione venga chiarita al più presto e non ho motivi di pensare che possa in alcun modo aver determinato i risultati delle tre partite già oggetto di indagini della Procura federale e per le quali la Torres era stata già ascoltata a tempo debito.
Parliamo della gara vinta in casa 4-0 con la Pro Patria, della sconfitta per 3-0 contro il Monza e di una gara di Coppa Italia contro il Pisa per la quale lo staff tecnico aveva deciso, per motivi legati alla distanza del ritiro, di far giocare molti ragazzi della Berretti arrivati dalla Sardegna. In quest’ultima occasione tutti sapevano di questa circostanza e d’altronde era già successo l’anno prima, contro il Frosinone, quando perdemmo 5-1 con la squadra di ragazzi. E in estate, ancora in Coppa Italia, abbiamo affrontato e vinto con l’Aversa Normanna in versione Juniores. Una scelta, quella di far giocare i giovani, legata spesso alle distanze e all’esborso di spese rappresentate per noi dalla Coppa. I risultati spesso sono scontati ma, forse, certe gare non è nemmeno il caso di quotarle.
Ribadisco che non c’è alcuna preoccupazione da parte mia legata a comportamenti illeciti dei tesserati della Sef Torres e auspico che tutto venga chiarito nelle sedi opportune”.
Speriamo bene..mi dispiacerebbe davvero tanto poichè sia la Torres che il Toro non hanno mai avuto l'onta di questo disonore, parlo da sportivo e di cuore in questo momento non sto pensando minimamente alle penalità ma solo alla vergogna mediatica di vedere la mia Torres associata al calcioscomesse e a questa lista di camorristi.
In lega pro c'e' gente che porta a casa, quando li porta 1000/1500 euro al mese.
RispondiEliminaLa carriera e' breve e la tentazione tanta.....
Per protesta non si giocherà la finale di Coppa Italia di calcio femminile tra il Brescia e il Tavagnacco, in programma sabato prossimo. La decisione è stata presa da Aic e Aiac al termine dell’incontro di oggi a Milano fra calciatrici e tecnici, in rappresentanza delle squadre di A e di B, per discutere della situazione in cui versa il calcio femminile, dopo la polemica per le dichiarazioni del presidente della Lega Dilettanti, Belloli.
RispondiEliminaAIC E AIAC SOLLECITANO DIMISSIONI BELLOLI – Aic e Aiac sollecitano le dimissioni del presidente Carlo Belloli, finito nella bufera per le dichiarazioni sul movimento femminile (“basta con queste quattro lesbiche” le sue parole), e sottolineano che “è giunto il momento, dopo 30 anni di inefficienza e immobilismo, di dare autonomia al calcio femminile uscendo dalla Lega Nazionale Dilettanti. Ciò permetterebbe di gestire tutto il movimento dal vertice alla base attraverso una filiera unica”. Infine, le componenti tecniche chiedono con forza alla Federcalcio “di essere coinvolte in maniera attiva in questo processo di cambiamento”.
LA PANICO: "SERVE LEGA AUTONOMA" - Le calciatrici italiane danno "per scontate le dimissioni" del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Belloli, chiedono "di avere una lega autonoma" ed invitano i colleghi a "un gesto di solidarietà, anche solo un Tweet, per mostrare che il mondo del calcio é unificato". Lo ha chiarito Patrizia Panico, attaccante del Verona e della Nazionale. "Vogliamo un incontro con Tavecchio, giocheremo la finale di coppa Italia solo se verrà detto pubblicamente che dobbiamo diventare autonome - ha spiegato la giocatrice -. Abbiamo chiesto all'Aic di coinvolgere anche i ragazzi, che esprimessero la loro solidarietà anche con un tweet. L'avevo sollecitato anche settimana scorsa ma chi per un motivo e chi per un altro non l'hanno fatto. A parte
Gabbiadini, perché sua sorella é una calciatrice".
PRESIDENTE FIPAV: “FRASE NON BELLA” – Intanto sulla vicenda dice la sua anche Carlo Magri, presidente della Fipav: “Quando si parla di pallavolo le donne sono un valore aggiunto non solo importante, ma determinante. Noi abbiamo grande ammirazione per il mondo femminile. La frase del presidente Belloli sul calcio femminile? Forse non voluta, ma certamente non bella”.
Sara'....io so solo che un caro amico ha ritirato la figlia quindicenne che giocava in porta in una squadra del torinese....proprio per questa ragione....
EliminaSanta Fè- Ora rivelo un chisme di un "addetto ai lavori", pare che varie squadre portino fior fiori di giocatori stipendiati dalle bande criminali, questi giocatori (difensori e delanteros) non segnano o fanno segnare a seconda delle direttive, poi cambiano squadra durante l'anno in corso e proseguono le malefatte..pare che siano sempre gli stessi giocatori in modo da non coinvolgere, e quindi retribuire, gli altri compagni di squadra.
RispondiEliminaTutto questo mi è stato svelato dal torneo scorso ma pare che la cosa vada avanti da tempo.
Propongo il carcere per frode e risarcimento ai danni di migliaia di tifosi, restituite i soldi degli abbonamenti, delle trasferte e del tempo sottrato alla famiglia..BASTARDI MERCENARI
Per vendere una partita bastano 3 giocatori....non di piu'.
RispondiEliminaIl porblema e' che compagni e allenatore li sgamano subito e se la cosa non salta fuori e' perche' tutto il sistema e' omertoso.
Santa Fè- Questi sono i nostri figli, figli della cultura dell'arraffare senza guardare in faccia nessuno, questo è il prodotto dell'educazione non impartita per correre dietro al lavoro e guadagnare denaro per acquistargli smartphone e nike..peccato che nel correre ci sia scordati di impartire ai nostri ragazzi l'ABC dei valori sportivi che valgono anche nella vita, ovviamente la frode è sempre esistita ma non a questi livelli e in tutti gli sport.
RispondiEliminaSe non si insegna da piccini che il sudore, e solo con quello, si ottiene qualcosa, allora è finita, spero che mia figlia oltre che a domandarmi a soli 5 anni perchè il Toro degli invincibili è volato in cielo (badi bene che non mi chiede perchè è caduto dal cielo..), apprenda anche il valore di essere, come il nostro Toro, eternamente secondo ma sempre felice di arrivare al traguardo pulito e con la maglia fradicia di sudore, come l'ultimo derby..quando mi ha chiesto perchè lacrimavo nonostante avessimo vinto.
Guarda prova a mescolarti fra i genitori in una partita di calcio di bimbi....poi mi dici qualcosa....
EliminaI soldi veri partendo da zero non li fai a Cuba e ormai in nessuna altra parte del Mondo. Con l'apertura dell'isola al turismo americano e a tutto il sistema i soldi li faranno quelli che ne avranno già moltissimi da investire per villaggi turistici,hotel e altre cose di questo tipo. Pablo
RispondiEliminaSostanzialmente è cosi
RispondiEliminala negrita aveva "fiutato l'affare" e l'altro giorno mi ha inviato una mail perchè le dessi 100,00 euro per aprire un negocio... Gli ho risposto che neanche a Cuba si possono avviare delle attivita con royalties così ridicole.. quindi nisba.P68
RispondiEliminaIn effetti con 100 euro non so che negocio poteva aprire...
RispondiEliminaA cuba qualcuno i soldi veri li fa, solo che non rende pubblica la cosa e se la tiene per sé, come é giusto che sia. Chi parla di grosse cifre pubblicamente, mi lascia sempre perplesso. Mat.
RispondiEliminaBuon pet lui. Che se li goda....
RispondiEliminaCiao a tutti.
RispondiEliminaMilco, sono Alessandro; entrato stamattina nel gruppo di whatsup.
Un nostro connazionale che guadagna bene all'Avana - sino a tre anni fa c'era ancora - io l'ho conosciuto; una splendida casa particular coloniale al Vedado, e l'ultima volta che l'ho visto un fuoristrada bianco parcheggiato in giardino. Uno standard di vita più da S. Domingo o da Brasile che da Cuba, dove è arrivato nel 1993 o 1994. Poi ha aperto un ristorante a Miramar. Deve anche avere le amicizie giuste, sia cubane che all'ambasciata italiana.
A casa sua sono stato nel mio primo viaggio a Cuba, anno 2000.
Se hai i ganci giusti tutto e' possibile.
RispondiElimina