venerdì 1 maggio 2015

BUON PRIMO MAGGIO



Primo Maggio, festa del lavoro.
Fin da quando ero in fasce, questa giornata, per me, ha voluto dire manifestazione.
Ritrovo in Piazza Vittorio, poi il corteo e la mangiata tutti insieme col politico di turno.
Ricordo negli anni di aver pranzato vicino a Pajetta, Fassino, Chiamparino, Garavini, Cossutta, Bertinotti, Ferrero, Diliberto, Rizzo e altri persi nella memoria.
Per anni ho fatto parte del servizio d'ordine che garantiva il corretto svolgimento della manifestazione.
Da un po', sara' che oramai vivo in pianta stabile fuori citta', che sono a Cuba o che inizio la stagione, questo rito l'ho un po' perso e mi dispiace.
Mentre un tempo questa giornata era dedicata ai diritti di chi lavorava, oggi il pensiero va alle milioni di persone che un lavoro non ce l'hanno.
I dati usciti ieri sono agghiaccianti; 13% di disoccupazione su scala nazionale e 43% di disoccupazione giovanile.
In pratica quasi un giovane su due non lavora.
Io non ho alcuna soluzione, quello che so e' che fra pochi giorni daro' lavoro a una quindicina di loro, per un tempo determinato ma e' perlomeno qualcosa.
Il mio dovere lo faccio.
L'altro giorno scendevo a Torino in auto, sono passato a Trana davanti alla Bottero, una fabbrica che ha chiuso, da pochi giorni i battenti.
Gli operai erano accampati davanti ai cancelli con le loro tute blu, il banchetto messo in piedi, le bandiere sindacali e le facce di chi, a quell'eta', ha pochissime carte da giocarsi per il futuro.
Al di la' di portare a casa le risorse per la famiglia, per i figli, il lavoro conferisce una dignita' a chi ha la fortuna di avercelo.
A 50 anni restare a casa, sotto gli occhi angosciati dei propri cari e' una cosa che non tutti sono in grado di reggere.
Da qua' nascono le centinaia di suicidi di questi anni, l'incapacita' di subire la pressione che arriva dal non sentirsi in grado di soddisfare i bisogni di chi conta su di te.
Anche a Cuba il fenomeno della disoccupazione ha fatto capolino da qualche anno.
In modo graduale, l'apparato statale, ha lasciato a casa un milione e mezzo di persone, che non sono per niente poche.
La scelta e' ricaduta sui giovani, su quelli che non avevano una famiglia da mantenere, come se con quei salari si riuscisse a mettere insieme il pranzo con la cena.
Il risultato e' che, per un giovane, e' diventato difficile, anche a Cuba, trovare un lavoro.
Molte volte occorre allungare la propina all'Jefe di turno perche' ci metta la parola buona.
Se la candidata e' una fanciulla e' possibile che debba allungare.... qualcos'altro.
Certo c'e' il lavoro por quenta propria, ma le disponibilita' di posti sono molto limitare.
Ho gia' raccontato delle selezioni per qualche posto di cameriera in un nuovo paladar a Las Tunas, con le ragazze in coda fino in mezzo alla strada.
La fanciulla, visto che la renta la sta' mandando avanti la suegra, si e' messa in testa di riprendere a lavorare, dopo i 3 anni di pratica.
Non ci sarebbe necessita' ma perlomeno si impegna il giorno.
Per una volta che, senza bisogno, una cubana vuole lavorare non saro' certo io a mettermi di traverso.
Sono 15/20 cuc al mese assicurati per lei e sopratutto centinaia di novelas in meno viste durante la giornata, sarebbe gia' un buon risultato.
I soldi sono pochi ma, sappiamo bene che anche il lavoro non e' di quelli che tolgono il sonno.
Il fatto che anche a Cuba il lavoro sia diventato un bene prezioso, fornisce l'esatta misura sul come le cose stiano cambiando anche a quelle latitudini.
Molti, qua' da noi, sognano la pensione e un buon ritiro, personalmente vorrei invece lavorare ancora tanti anni.
Lavorare, come e' sempre stato, in situazioni che amo e che non voglio abbandonare.
In pratica continuare ad alzarmi ogni mattina senza dover pensare; “cazzo....devo andare a lavorare....che palle!”
Anche a Cuba oggi giornata di grandi defile' e manifestazioni per una giornata cosi' significativa. 
Buona festa del lavoro a tutti voi.

10 commenti:

  1. Le novele, amici, uomini e donne, ecc., meglio andare a lavorare se, come dici giustamente, il lavoro in oggetto non toglie il sonno e permette di soddisfare qualche piccola necessita' delle nostre amate. Voglio dire, sia la' che qua, perche' credo che il discorso valga anche per le nostre morene di qua'. Buon Primo Maggio con l'augurio sincero che i desideri di tutti gli amici si compiano. - YUMA

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  2. Saranno anche pochi soldi ma anche a Cuba un lavoro è sempre bene averlo

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  3. L' autodeterminazione di un individuo e di un popolo passa insindacabilmente attraveso il diritto al lavoro...

    Che convenga forse, a qualunque latitudine, non risolvere la situazione?

    Freccia

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  4. Vero e sacrosanto. Temo però che su questo piccolo pianeta iniziamo ad essere in troppi

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  5. Oggi a l'Avana grande manifestazione. Giuseppe

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    1. In ogni città. Magari non tutti parteciperanno volentieri ma ci saranno

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  6. La Festa del lavoro viene celebrata il 1º maggio di ogni anno in molti Paesi del mondo per ricordare l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori. La festa ricorda le battaglie operaie, in particolare quelle volte alla conquista di un diritto ben preciso: l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. La sua origine risale a una manifestazione organizzata a New York il 5 settembre 1882 dai Knights of Labor, un’associazione fondata nel 1869. Due anni dopo, nel 1884, in un’analoga manifestazione i Knights of Labor approvarono una risoluzione affinché l’evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all’Internazionale dei lavoratori suggerirono come data della festività il primo maggio. Ma a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago e conosciuti come rivolta di Haymarket. L’11 novembre del 1887 sempre a Chicago, quattro operai, quattro organizzatori sindacali e quattro anarchici furono impiccati per aver organizzato il 1º maggio dell’anno precedente lo sciopero e una manifestazione per le otto ore di lavoro. Il 20 agosto fu emessa la sentenza del tribunale: August Spies, Michael Schwab, Samuel Fiquarto-stato_h_partbelden, Albert R. Parsons, Adolph Fischer, George Engel e Louis Lingg furono condannati a morte; Oscar W. Neebe a reclusione per 15 anni. Otto uomini condannati per essere anarchici, e sette di loro condannati a morte. L’allora presidente Grover Cleveland ritenne che la festa del primo maggio avrebbe potuto costituire un’opportunità per commemorare questi episodi. La data del primo maggio fu adottata in Canada nel 1894 sebbene il concetto di festa del lavoro sia in questo caso riferito a precedenti marce di lavoratori tenute a Toronto e Ottawa nel 1872 e più tardi in quasi tutti i paesi del mondo. In Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo.
    Tra le prime documentazioni filmate della festa in Italia, il produttore cinematografico Cataldo Balducci presenta il documentario Grandiosa manifestazione per il primo maggio 1913 ad Andria che riprende la festa in sette quadri, e si può vedere il corteo che percorre le strade affollate della città. Durante il ventennio fascista, a partire dal 1924, la festività fu anticipata al 21 aprile, in coincidenza con il Natale di Roma, per poi essere riportata al primo maggio dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945. Nel 1947 la ricorrenza vennPD_ER_Manifesto_Primo_Maggio.indde funestata a Portella della Ginestra, nel palermitano, quando la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone una cinquantina. Dal 1990 i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, in collaborazione con il comune di Roma, organizzano un grande concerto per celebrare il primo maggio, rivolto soprattutto ai giovani: si tiene in piazza San Giovanni, dal pomeriggio a notte, con la partecipazione di molti gruppi musicali e cantanti, ed è seguito da centinaia di migliaia di persone, oltre a essere trasmesso in diretta televisiva dalla Rai.

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  7. gordiano lupi 2011

    L'AVANA
    Centinaia di migliaia di cubani, inclusi nuovi lavoratori privati, hanno sfilato domenica Primo Maggio, convocati a sostegno delle riforme economiche volute dal presidente Raúl Castro, che ha guidato la celebrazione della Festa del lavoro a Santiago di Cuba.
    Vestito con guayabera bianca e cappello da contadino, Raúl Castro, che tra un mese compirà 80 anni, ha presieduto la sfilata sventolando una bandiera cubana in Piazza della Rivoluzione a Santiago di Cuba, la città più importante dell'oriente cubano, situata a 900 chilometri dall'Avana, per la prima volta fuori dalla capitale da quando ha preso in mano le redini della nazione.
    Il numero due di Cuba, José Ramón Machado, ha guidato i festeggiamenti in Piazza della Rivoluzione all'Avana, dove il segretario generale del sindacato unico cubano (Central de Trabajadores de Cuba - CTC), Salvador Valdés, ha espresso il suo «sostegno alle decisioni» prese nel recente Sesto Congreso del Partito Comunista .
    «A noi lavoratori spetta un ruolo da protagonisti nell'attuazione del modello economico e nel perfezionamento della nostra società, perchè sia più efficiente e produttiva», ha detto il dirigente sindacale.
    Il percorso del nuovo sistema economico tracciato dal Congresso prevede un piano di 313 misure - ancora non pubblicate - che includono un'apertura al settore privato e il taglio di centinaia di migliaia di impieghi statali.
    «Il riordinamento (licenziamenti e pensionamenti) del mondo del lavoro sarò duro, molto duro, ma serve per andare avanti. Stiamo procedendo per gradi per non creare problemi eccesivi alle persone», ha detto il tecnico elettronico Manuel Gálvez.
    Raúl Castro vuole salvare il modello socialista con una serie di riforme che dovranno modernizzare lo Stato ed eliminare il centralismo di stampo sovietico.
    «Il socialismo è la nostra unica opzione, lo perfezioneremo e gli daremo continuità. Dobbiamo mettere in primo piano il lavoro, il risparmio, la disciplina e l'ordine. Dobbiamo essere esigenti con noi stessi, superare le nostre mancanze e correggere gli errori», ha aggiunto Valdés.
    Centinaia di migliaia di lavoratori e studenti hanno sfilato brandendo grandi cartelli dove si leggeva: "unità, produttività ed efficienza" nella capitale, a Santiago e nelle maggiori città delle 15 province. I partecipanti alle manifestazioni organizzate dal governo sono stati milioni, secondo calcoli ufficiali.
    «Siamo qui per sostenere le decisioni del partito. Non sono ancora state pubblicate, ma il processo di modifica è in atto e noi lo sosteniamo», ha detto Carlos Manuel Hernández, impiegato di un'impresa edile.
    Valdés ha chiamato i cubani all'unità per portare avanti il processo di cambiamento, come "arma strategica della rivoluzione". «Marciamo per tutto ciò che ci unisce e ci rende più forti», ha detto, dopo aver evidenziato che per la prima volta hanno partecipato al corteo i lavoratori privati, che sono già 300.000 in tutta l'isola.
    Nel palco sedevano 1.500 invitati stranieri provenienti da 63 paesi diversi.
    E' la prima volta che Raúl Castro guida da presidente la sfilata a Santiago di Cuba, seconda città dell'isola, considerata la culla della rivoluzione. In passato aveva presieduto il corteo di Santiago da numero due del regime.
    Restano i dubbi di sempre su certe imponenti manifestazioni di consenso organizzate dal regime, ma è indubbio che la partecipazione popolare è stata alta.

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  8. I primi 3 mesi dà disoccupato sono passati in fretta tra cose del negozio dà vendere in giro, università e bicicletta. Per ora non mi sono ancora sentito un emarginato, certo devo impegnare il mio tempo per costruirmi un futuro o perlomeno cercare di limitare i danni. Anton domani vado a S. Benedetto del Tronto x una granfondo, dal 2007 che non ci vado, praticamente dà quando venni a trovarti insieme alla negrita. Sono passati quasi 10 anni.P68

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  9. Erano i tempi della ballerina, precisamente il 2007 se non ricordo male.
    Come passa il tempo amico mio....

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