Partiamo da ieri sera.
Partita dei Villans, con
successiva grande cena in cui festeggiavamo il 33esimo anniversario
della squadra.
Nel nostro caso sono
proprio 33 (non 31 piu' due...) senza tarocchi o matematica creativa.
Ieri eravamo in 8 presenti
in quel giorno del 1982 quando decidemmo di dare vita all'Aston
Villa.
A giocare, ieri sera,
pero' eravamo ben in 18, coi ragazzi venuti in massa, poi presenti
anche alla cena con torta celebrativa dell'evento.
Squadre miste e 3-3 finale
(evidentemente il numero giusto per ieri sera) in una delle piu'
belle e tirate partite di questi ultimi anni.
Dopo due mesi di serrate
trattative e' andato in porto il negocio della palestra.
Manca ancora l'incontro
col proprietario dei muri, da qua' il "quasi" dopo "gatto", comunque e' fatta.
Chiediamo almeno il 15% in meno di
affitto, visti i tempi che corrono.
Ci vedremo la prossima
settimana per definire anche con lui, ci e' sembrato comunque
disponibile a venire incontro alle nostre richieste.
Col mio socio abbiamo
cercato un terzo amico da coinvolgere nell'impresa, visto che io sono
incasinato su piu' fronti mentre lui e cubanita hanno anche un bimbo.
Ho coinvolto un'amico che
lavorava in una mia palestra gia' una ventina di anni fa, che ne ha
poi avuta una sua, conosce bene il gestionale.
Lui puo' esserci di sera,
la cubanita al mattino, il resto me lo smazzero' io con un paio di
istruttori.
Avevamo fatto un offerta
iniziale bassa, con entrata a settembre, giusto per smuovere le
acque.
Dopodiche avevamo fatto
quella vera, pero' il tipo che vendeva ha manifestato l'intenzione di
vendere da subito e non dopo l'estate.
La cosa e' parecchio
incasinata per il vostro umile scriba, mercoledi' inizia la stagione
(in realta' un salvavida sta' operando dal 1 maggio) e parto per il
Veneto.
Alla fine siamo andati
incontro alle esigenze di chi vendeva, inserendo pero' un buon 40%
della cifra di dilazionato.
Inserisco a lato il sito,
orribile, attualmente in rete, sito che presto cambieremo, come
cambieremo il nome della palestra.
Da qua' a settembre faro'
15 giorni in Veneto e altri 15 qua' visto che dal 1 giugno la
palestra la dovremo gestire noi.
E' una cosa grande con una
discreta esposizione economica, parliamo di oltre 650 mq a Caselle,
un paesone alle porte di Torino dove c'e' l'aeroporto.
Al momento ha un centinaio
di iscritti, pochi per quelle dimensioni.
Una palestra che gira deve
avere almeno 0.70 persone per mq, quindi avremo da lavorare.
Ho salvaguardato i miei
3-4 viaggi all'anno di 3-4 settimane ciascuno.
A ottobre andro 'a vedere
come vanno i lavori nella casa di Camaguey, dove nascera' il paladar
oltre che gestire le mie cose tunere.
A dicembre o al massimo a
febbraio, sempre che tutto proceda bene, inizieremo ad acquistare
l'occorrente per la cucina e tutto il resto.
Intanto ho una stagione da
iniziare, stagione da cui arriveranno buona parte delle risorse per
tutto cio' che sta' arrivando e che non e' assolutamente da
sottovalutare.
Mi limitero' alle
strutture nel triveneto, ho rinunciato, vista la palestra ad un paio
di piccoli contratti in altre zone d'Italia, non posso, prendermi
altri impegni che poi faticherei ad onorare nel modo adeguato.
Come ogni anno a inizio
stagione c'e' sempre qualche animatore che, con contratto firmato, da
forfait pochi giorni prima di partire, adducendo come causa un
meteorite che ha colpito la nonna che si trova in coma in qualche
ospedale.
Quindi anche con tutto
programmato da tempo, in questi giorni mi tocca correre per tappare i
buchi.
Ben venga la palestra, il
paladar e tutto cio' di cui saro' responsabile
in prima persona, senza dover rispondere per il lavoro di altri, sopratutto se si tratta di ragazzi.
Come vedete non mi faccio
mancare nulla.
Da domani, la domenica, il
blog riposa, al limite mettero' un video musicale.
Di sport non c'e' piu' da parlare...
Di sport non c'e' piu' da parlare...
CUBA, L’AVANA – L’ex presidente cubano Fidel Castro ha rivendicato il “nostro diritto ad essere marxisti leninisti”, in un articolo pubblicato dalla stampa dell’isola in occasione del 70º anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale.
RispondiElimina“I 27 milioni di sovietici che sono morti nella Grande Guerra Patriottica lo hanno fatto anche per l’umanità, per il diritto di pensare ed essere socialisti, essere marxisti leninisti, essere comunisti, e uscire così dalla preistoria”, ha scritto Castro.
Raul Castro, fratello e successore di Fidel alla guida del regime cubano, si trova a Mosca per partecipare alle celebrazioni ufficiali per l’anniversario della sconfitta nazi-fascista.
Fidel approfitta dell’occasione per difendere la Rivoluzione sovietica, osservando che “Lenin è stato un geniale stratega rivoluzionario, che non ha esitato nel prendere le idee di Marx e metterle in atto in un paese immenso e solo in parte industrializzato”.
Castro ha esteso i suoi elogi anche alla Cina comunista, che ha definito “un potente scudo per la pace e la sicurezza mondiali, grazie al quale la vita della nostra specie potrà essere preservata”.
DEGLI INGLESI NE ACCENNAVO GIUSTO IERI
RispondiEliminamassimo gramellini
A poche ore dalla proclamazione dei risultati, in Gran Bretagna i tre leader sconfitti si sono dimessi e quello vittorioso ha già ricevuto l’incarico (reincarico, nel suo caso) dalla Regina. Se fosse solo un problema di leggi, anche noi col brutale Italicum potremmo presto vantare lo stesso genere di chiarezza istituzionale. In realtà le leggi contano molto meno dei caratteri e delle consuetudini. Nemmeno il più perfetto dei sistemi metterà mai un italiano nelle condizioni di accettare l’esito del voto o indurrà gli sconfitti a dimettersi, dichiarandosi sconfitti anziché «non vincitori». E neanche la più straordinaria riforma costituzionale potrà bonificare la vergogna della composizione delle liste elettorali, che attingono a un personale politico scadente e spesso impresentabile.
L’infornata delle imminenti Regionali sembra un trattato sociologico sugli orrori della società: si va dal postfascista non pentito all’ex leghista che chiama i gay «culattoni», dal candidato in odore di camorra all’amico di Cosentino nella cui abitazione al momento dell’arresto fu trovato un fucile calibro 12. Se poi si pensa che tutti questi begli esemplari convivono nello stesso partito e che questo partito è quello che esprime un presidente del Consiglio che ha messo la trasparenza e il merito ai primi posti del suo programma, ci sarebbe da chiedere asilo politico alla Regina. O più banalmente da chiedere a Renzi, della cui buona fede resto convinto, di porre mano ai criteri di selezione della nuova classe dirigente, perché un baraccone zavorrato da mediocri, riciclati e inquisiti rischia di mandare a fondo noi, ma anche lui.
Un detto narra che chiunque va al mulino si infarina...infatti viviamo nel paese del mulino bianco...ultimamente poi abbiamo anche il coglione del biscotto inzupposo...cosa vuoi di più...
EliminaChe paese...
P.S.: domani Raul incontra Renzi...
Freccia
Ho messo una buona parola. . .
EliminaVia eri perso?
Mas o meno...cmq x lavoro no vacanza...
EliminaVediamo invece i vari tg come riporteranno l' incontro...
Al momento tutto tace
EliminaArieccome...
RispondiEliminaAston così si fa...la noia lasciamola ad altri...manteniamo viva la mente con nuovi progetti da realizzare...con grandi motivazioni per raggiungere l' obiettivo...
y siempre mucha suerte!
Freccia
Mi aspetta un estate che è tutto un programma.
RispondiEliminaFatti e non pugnette, come sempre!
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, riceverà domenica 10 maggio, a Palazzo Chigi, alle 11, il presidente della Repubblica di Cuba, Raul Castro. A seguire è previsto un incontro con la stampa.
RispondiEliminaI giornalisti, i fotografi e gli operatori televisivi interessati a seguire l'evento dovranno collegarsi al portale AMEI (Accreditamento Media Eventi Istituzionali) tramite il seguente indirizzo: https://amei.palazzochigi.it e quindi accreditarsi seguendo le istruzioni riportate, entro le ore 14.00 del 9 maggio.
MANCAVANO SOLO QUESTI....
RispondiEliminaGli attivisti cubani per i diritti dei gay, guidati dalla figlia del presidente Raul Castro, hanno manifestato all'Avana per promuovere l'accettazione di gay e transgender in un Paese un tempo ostile verso di loro. In centinaia hanno partecipato al Gay pride sponsorizzato da Mariela Castro, figlia di Raul. La marcia è stata seguita da un matrimonio simbolico di massa. Negli ultimi anni i gay hanno fatto passi avanti ma a Cuba il matrimonio tra persone dello stesso sesso e le unioni civili restano illegali. Nel 2010 Fidel Castro ammise che era stato sbagliato discriminare gli omosessuali (molti dopo la rivoluzione furono inviati nei campi di lavoro).
Papa Francesco e il presidente cubano Raul Castro in un faccia a faccia di circa un'ora. La visita in forma strettamente privata è avvenuta nello studio del Pontefice nell'aula Paolo VI. Al termine dell'incontro, il Pontefice ha accompagnato il presidente cubano e c'e stata la stretta di mano tra i due. Un preludio di quello che avverrà a settembre quando il Pontefice farà tappa nell'isola caraibica. Nei rapporti tra Castro e la Santa Sede, il ruolo che il Pontefice argentino ha avuto nel riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti. Tanto che il leader cubano, uscito dall'incontro ha detto: "Ho ringraziato il Santo Padre per il suo contributo al riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti". E più tardi ha lasciato tutti stupiti affermando: "Sono rimasto molto colpito dalla saggezza e modestia del Papa. Se continua così tornerò alla Chiesa cattolica. Io sono del partito comunista che non ha mai ammesso i credenti, anche se ora si sono fatti passi avanti"
RispondiEliminaPoi l'incontro e la conferenza stampa con Renzi. Temi più politici, e nella conferenza stampa un accenno ai diritti umani per poi tornare al disgelo e concludere: "Noi non avremmo mai dovuto essere inclusi nella lista dei paesi terroristi. Forse il prossimo 28 maggio il Senato degli Stati Uniti ci toglierà da questa famosa lista".
"Nel colloquio con il Papa - ha spiegato Padre Federico Lombardi portavoce vaticano - si è parlato anche dell'accoglienza che verrà data dai cubani al Papa" nella prossima visita nell'isola caraibica che avverrà a settembre. Non a caso il quotidiano del Partito comunista cubano "Granma" nel suo articolo dedicato alla visita di Castro in Italia aveva sottolineato: "Il Sommo Pontefice, che ha annunciato recentemente una visita a Cuba in settembre, ha offerto il suo appoggio nel miglioramento dei rapporti fra gli Stati Uniti e l'isola, gesto che fu riconosciuto da Raul nel suo discorso del 17 dicembre 2014, quando rese pubblica la decisione sulla ripresa dei rapporti diplomatici fra i due Paesi".
Al termine del colloquio, papa Francesco ha donato al suo ospite il medaglione con San Martino. "Con questo mantello copre il povero - ha spiegato il Pontefice - E' un'intuizione di quello che dobbiamo fare: dobbiamo coprire la miseria della gente e poi promuovere la gente. Mi piace molto regalare questo, perché è un segno di buona volontà". Bergoglio ha donato a Castro anche la sua
esortazione apostolica Evangelii gaudium.
"Questo è il testo dove ci sono alcune di quelle dichiarazioni che a lei piacciono", gli ha spiegato, sottolineando come nel documento ci sia "una parte religiosa e una parte sociale".