sabato 23 maggio 2015

LA SETTIMANA

 Risultati immagini per pioggia sul mare

Seconda settimana in zona Jesolo, settimana cominciata col gran sole e terminata con un tempo che sembra novembre.
Piove ininterrottamente da ieri mattina.
Pare che fino a fine mese, questo clima, ci tocca sciropparcelo.
Invece che braghette, maglietta e bike mi tocca girare coi pantaloni della tuta, la felpa e muovermi in macchina.
In piu' con queste giornate uggiose uno si alza gia' coi maroni capovolti.
Per il resto solito inizio di stagione coi problemi di sempre, un paio di fanciulle che avrebbero dovuto parlare tedesco in realta' lo parlano come lo parlo io.
Ieri sono arrivati i bimbi alemanni e queste arrancavano, oggi dovro' farci un salto e gia' mi immagino le occhiatacce della proprietaria....fa' tutto parte del pacchetto..
Sicuramente dovro' sostituire le fanciulle e...anche in fretta..
Ho un bagnino di 27 anni che non riesce a far funzionare la macchina per il dosaggio del cloro....a 27 anni trombavo anche gli alberi ma le nuove leve sono queste.
Ieri mi ha chiamato uno che aveva lavorato con me come bagnino ed e' di queste parti, anche in questo caso il cambio e' piu' che probabile.
Il tutto per la salvaguardia del mio organo epatico.
Non c'e' quasi gente, i Sassoni non sono pirla, visto il tempo sono rimasti a casa loro.
Hanno invece iniziato a lavorare, in ottemperanza con l'ordinanza della capitaneria di porto di Venezia, i bagnini, che, imbacuccati come sherpa tibetani, guardano il mare mosso sulla torretta sopra una spiaggia deserta.
Ho trovato una palestra dove fare un po' di mantenimento 3 volte la settimana giusto per far passare il tempo.
Speriamo cambi.

Per quanto riguarda la nostra di palestra non dico ancora Gatto per scaramanzia ma ci siamo, a fine mese ci sara' il passaggio di denaro e di consegne.
Accordo trovato con chi vende e col proprietario dei muri, abbiamo in settimana creato la nuova associazione sportiva dilettantistica, insomma dovremo proprio esserci.
Alla fine si chamera' Fly Gym....lo so...ci sono volute 4 teste (noi 3 piu' la cubanita) per partorire questo nome per una palestra dove c'e' un'aeroporto, ma non avevamo voglia di sbatterci piu' tanto, abbiamo gia' abbastanza casini.

I lavori nella casa di Camaguey, come si evince dalla foto, procedono mooooooolto lentamente.
Il mio amico, proprietario della struttura si e' reso conto che se non e' presente in loco tutto marcia con un passo in avanti e due indietro, quando sara' pronta e finita inizieremo a pensare al paladar.

Nella renta tunera abbiamo di nuovo gente, dopo una decina di giorni vuoti che hanno allarmato il familion, ho spiegato loro che siamo oramai en baja temporada a che tutto quello che si porta a casa e' oro.
Con calma ma si procede.

Il gruppo whatsapp del blog e' partito come una bomba.
Questi gruppi hanno come fattore positivo che, come sta' accadendo da noi, si aprono mille dialoghi fra gente che non si conosce, dialoghi che portano spesso ad informazioni e buoni consigli.
Pero' ogni volta che qualcuno scrive arriva un messaggio a tutti i partecipanti e visto che si e' scritto molto, di messaggi ne sono arrivati a vagonate.
Diciamo che per qualcuno che magari col movil non ha una gran confidenza puo' essere una cosa un po' eccessiva.
Chiunque volesse partecipare al gruppo, siamo ora una ventina, e ha la app, puo' inviarmi il suo numero orienteavana@libero.it

Alcuni mi chiedono come fare per postare commenti sul blog.
Semplicissimo.
Cliccate “commenti” sotto il post e scrivete quello che volete, se avete un account google postate con quello altrimenti cliccate sotto dove avete scritto il commento e selezionate “anonimo”.
Ovviamente mettere una firma al vostro commento, il vostro nome, o un nick o quello che volete voi.

 

8 commenti:

  1. massimo gramellini

    La disavventura aeroportuale di colui che fu Formigoni sta deliziando senza tregua i sadici frequentatori della Rete. Nel video, ripreso a Fiumicino da un solerte passeggero, il senatore di Aviazione e Liberazione attinge alla sua esperienza di attaccabrighe televisivo per esprimere al funzionario Alitalia tutto il suo disappunto per il fatto che l’ultimo aereo per Milano abbia avuto l’ardire di non aspettarlo.
    Il commovente episodio rivela l’antichità del protagonista. Formigoni non si rende conto che, nell’era dei telefonini, nulla di pubblico può restare impunito, e infatti i giovani scafati alla Renzi parlano ormai tutti con la mano sulla bocca come i calciatori. Non si rende nemmeno conto di essersi sempre spacciato per cattolico presso i suoi incomprensibili elettori e inanella insulti da fare impallidire un cine-panettone. Poi non si rende conto che, nonostante da qualche tempo abbia attenuato le smargiassate in tv e le tonalità delle camicie, rimane uno dei simboli più detestati della Casta, per cui termina lo sproloquio con una sfumatura di arroganza: del genere «lei non sa chi ero io». Ecco, soprattutto non si rende conto che ormai non è più nessuno. Lo dimostra la reazione dell’Alitalia (da lui definita, con linguaggio da Crociato, compagnia «italo-araba») che con malcelato fastidio ha emesso un breve comunicato per sbugiardare Formighini come fosse un insetto molesto ma in fondo innocuo. Se fosse stato ancora Formigoni, gli avrebbero regalato un aereo o almeno una divisa da steward.

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  2. Oggi al Giro è in programma la 14a tappa Treviso-Valdobbiadene, una lunga cronometro individuale (59,4 km) che potrebbe movimentare di nuovo la classifica dopo i colpi di scena di ieri. Al Giro non se ne vedeva una così lunga dal 2009, la Sestri Levante-Riomaggiore di 60,6 km vinta dal russo Menchov, poi dominatore di quell’edizione del Centenario. Ma si trattò di una crono tutta salite o discese, non da specialisti. Questa invece, denominata la cronometro del Prosecco, è piatta per i primi 30 km, poi diventa più mossa nella seconda metà: salita a San Pietro di Feletto (GpM) di circa 3 km al 7% di pendenza, poi saliscendi e ancora salita verso S. Pietro Barbozza, prima della breve discesa verso Valdobbiadene.
    Su distanze così importanti diventano decisive le attitudini dei corridori per le prove contro il tempo. I corridori impiegheranno ben più di un’ora, quindi bisognerà sapersi gestire in un tempo così lungo, per non rischiare di scoppiare nell’ultima parte più impegnativa.
    Attenzione poi al meteo: oggi si annuncia pioggia con 13 gradi di temperatura e l’acqua potrebbe creare problemi nelle discese e anche indurire le gambe a chi è più stanco. Aru sembra il meno adatto a prove del genere, almeno rispetto ai rivali diretti Contador, Uran e Porte, ma avrà il vantaggio di partire per ultimo. Il punto decisivo di questa crono potrebbe essere proprio la prima parte, perché è la più facile, tutta piatta: esagerare all’inizio significherebbe arrivare già stanchi sulle due salite finali e rischiare di accusare al traguardo ritardi anche molto pesanti.
    Classifica generale: 1. Fabio Aru; 2. Contador 19”; 3. Landa (Spa) 1’14”; 4. Kreuziger 1’38”; 5. Cataldo 1’49”; 6. Uran 2’02”; 7. Caruso 2’12”; 8. Amador (Crc) 2’21”; 9. Visconti 2’40”; 10. Trofimov (Rus) 3’15”; 14. Formolo 3’59”; 17. Porte 5’05”. Primo corridore a partire Coledan alle 12, ultimo Aru alle 15,42.

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  3. "Il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella meta; il fine del viaggiare è il viaggiare stesso e non l'arrivare" (Tiziano Terzani)

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    1. E in questo viaggio di ricerca prendere coscienza di chi siamo...perché la vera rivoluzione é dentro di noi non fuori...

      Grande Terzo...

      Freccia

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  4. Milco se può consolarti il tempo fa schifo ovunque, tranne che nella nostra amata Isla...leggevo che le piogge ci accompagneranno fino a giugno, poi luglio e agosto sarà più caldo di 2 gradi di sempre, e settembre sarà fresco, incamminandoci poi verso l'autunno....spero solo che abbiano sbagliato previsioni, soprattutto per chi fa il tuo mestiere.

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  5. DAL BLOG DI LINUS
    La prima volta che ho sentito nominare David Letterman era il settembre del 1990, ed era anche la prima volta che andavo negli Stati Uniti. Italia Uno mi aveva spedito a girare un programma sui parchi di divertimento della Florida, un’idea banale fin dal titolo, Il Paese delle Meraviglie.
    Un mese e mezzo a riprendere e intervistare addestratori di orche, cacciatori di coccodrilli e animatori di spettacoli per bambini. Da Disney World a Bush Gardens, da Gatorland agli Universal Studios. La nostra squadra era per metà italiana e per metà americana, ma soprattutto la nostra producer, newyorchese di origine romana, per vendermi meglio ai nostri ignari interlocutori mi presentava puntualmente come ” il Letterman italiano”.
    Era ovviamente una sparata indegna, ma questo ha creato un legame (a senso unico, ovviamente) per il quale da allora ho seguito le avventure del grande Dave come si segue la carriera di un parente. Con affetto misto a devozione.
    E ho imparato a conoscerlo e a capirlo.
    Ho imparato a capire che in Italia non avremo mai ospiti all’altezza dei suoi, per qualità e quantità.
    Che quelli che abbiamo, soprattutto, non hanno quella disponibilità a mettersi in gioco che invece hanno tutti gli americani.
    Mai anche che i nostri aspiranti Letterman sono tutti troppo carichi di protagonismo.
    La sua bravura è ricavare il meglio dall’ospite stando sempre un passo indietro.
    E questo spero (un po’) di averglielo rubato.
    Questa sera va in onda per l’ultima volta, ritirandosi quando ancora è un numero uno.
    E anche questo in tanti dovrebbero impararlo.
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    Malgrado l'impronta molto americana del suo programma noi un' professionista di questo livello ce lo sognamo, come ci sognamo la disponibilita' delle grandi star americane a fare di tutto.
    Ricordo nella trasmissione di Fiore; De Niro, Costner, Willis e altri fare veramente di tutto con la classica disponibilita' della star americana.
    Da noi uno sfigato che ha fatto la comparsa su centovetrine se la tira come se avesse vinto l'oscar.
    Siamo anni luce indietro

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