sabato 30 maggio 2015

MACEDONIA



Esistono situazioni riguardanti il calcio che esulano dal tifo o da qualunque manifestazione che risulti di parte.
Sono convinto che gli Invincibili del Grande Torino non siano soltanto un patrimonio di noi Granata, ma bensi' dell'intero paese. Questo per cio' che hanno rappresentato nel tribolato dopoguerra italiano. In questi giorni cadeva la trentesima ricorrenza della tragedia dell'Hysel.                                                                                      Trentanove persone come noi che, volendo unire la passione calcistica con la voglia di vedere una prestigiosa capitale europea, non sono piu' tornati a casa.                                                                                                      Quei morti non appartengono solo al popolo juventino ma a tutti noi, noi che nello sport crediamo e in quei valori ci riconosciamo.                                                                           Ricordo quella tragica serata di 30 anni fa, ero inorridito davanti alla televisione a vedere quei poveri corpi straziati messi in fila, sul selciato, uno accanto all'altro coperti alla bene e meglio da un pietoso telo.                                                                                            Questo Blog vuole, in questo piccolo modo, ricordare quella povera gente partita per divertirsi ma che non ha fatto piu' rientro a casa.

Blatter e' stato rieletto per la quinta volta a capo dello sport mondiale, questo malgrado le ruberie, le mazzette, le porcherie che ha combinato in questi decenni                                         Spesso critichiamo il nostro paese per gli stessi motivi, ma mi pare che, anche al nord del Sempione le cose non vadano meglio.                                                                                                I mondiali di calcio al Qatar sono un assurdo illogico reso possibile grazie a una corruzione senza confine, giocare a 50 gradi e' l'antisport.                                                                                    Aggiungo che per la costruzione degli impianti pare siano morte gia' oltre 1000 persone, ma tanto sono solo poveri indiani o pakistani di cui non frega nulla a nessuno.

Da ieri Cuba non fa piu' parte, per l'amministrazione americana, degli stati canaglia che fomentano e finanziano il terrorismo.                                                                                    Era il presupposto chiesto da Raul perche' si potesse iniziare a parlare di apertura delle ambasciate.                                         Non entro troppo nel merito, ricordo solo che Cuba da decenni e' vittima del terrorismo e non fomentatrice.                               E' un atto di giustizia che non so pero' quanto possa far felice quel povero uomo di papa' Di Celmo.

Pare che da queste parti si prospetti un week end di sole.

Dal punto di vista turistico si prospetta un'estate complicata....e si sapeva.                                                                                         Per la Pentecoste sono arrivati i tedeschi, ma molti meno del previsto e del solito.                                                                  L'altro giorno sono andato a farmi un frittino di pesce in un ristorante qua' vicino, il proprietario mi diceva che il mercoledi' fanno il pizza day, la pizza a 5 euro.                          Solitamente, in questa stagione ne faceva 350/400, l'altro giorno ne ha fatte meno di 80, questo testimonia come anche i tedeschi cominciano a latitare.

"Sono state lievemente ridotte le pene per gli imputati del processo Thyssen. L’ad Harald Espenhahn è stato condannato a 9 anni e 8 mesi, quattro mesi in meno della precedente condanna a 10 anni. Lievi riduzioni anche per gli altri sei imputati.  
Il processo in corte d’appello era stato ordinato dalla Cassazione, nell’aprile 2014, al solo scopo di ricalcolare le condanne inflitte agli imputati per il rogo che nel 2007 uccise sette operai. La riduzione di pena maggiore è stata quella concessa a Daniele Moroni, dirigente a Terni della Thyssen, che ieri in aula aveva reso dichiarazioni spontanee: è stato condannato a 7 anni e mezzo, dai 9 anni della precedente condanna."  
Se va avanti cosi' a questi assassini finisce che lo stato gli da' pure del grano....

Ultime menate burocratiche per la palestra, ci sono da liquidare i vecchi soci, aprire il conto dopo l'atto costitutivo dell'associazione, fare il contratto d'affitto e altre menate.        Menate che stanno seguendo i miei soci, a cui va il mio sentito ringraziamento, visto che io sono bloccato qua'.

La data prevista per la prima delle 4 discese a Cuba del prossimo autunno-inverno-primavera dovrebbe essere 4 o 11 ottobre, per 2 settimane.                                                          Quindi 3 settimane a dicembre e febbraio e 2 ad aprile, di piu' col Fitness club non posso permettermi, di questa scelta parlero' diffusamente lunedi.                                                       L'altro giorno ho inviato quello che serviva per cercare di risolvere il problema del mio amico “preso”, speriamo basti.

Vi invito ancora ad aderire al gruppo whatsapp del blog che continua a crescere, solo ieri altre 3 adesioni.                          Argomenti di ieri, oltre a Cuba; il Messico e la Cina.

P.S. Vista l'attuale contingenza, la canzone di Arjona mi sembra molto approppriata.

24 commenti:

  1. paolo mastrolilli
    inviato a new york LA STAMPA

    Cuba non è più sulla lista americana dei paesi sponsor del terrorismo. Lo ha ufficializzato la Casa Bianca, compiendo un passo decisivo verso il ristabilimento delle relazioni bilaterali, che ora dovrebbe portare alla riapertura delle rispettive ambasciate dopo oltre mezzo secolo di contrasti.
    L’Avana era nella lista dei paesi sponsor del terrorismo stilata dal dipartimento di Stato, che consente di imporre sanzioni e preclude rapporti normali. Quando nel dicembre scorso il presidente Obama aveva annunciato la volontà di ristabilire le relazioni bilaterali, il governo cubano aveva posto come condizione di essere rimosso da questa lista. Quindi il capo della Casa Bianca aveva chiesto al dipartimento di Stato di rivedere la situzione e fargli un rapporto entro sei mesi.
    L’8 aprile scorso il segretario di Stato Kerry ha completato la sua analisi e l’ha consegnata ad Obama, raccomandando che Cuba fosse cancellata dall’elenco. Il 14 dello stesso mese il presidente aveva presentato il rapporto al Congresso, spiegando che intendeva procedere perché L’Avana aveva dimostrato di non aver sostenuto attività terroristiche negli ultimi sei mesi, e aveva dato garanzie sulla propria volontà di non farlo in futuro. Il Congresso a quel punto aveva 45 giorni di tempo per obiettare alla decisione della Casa Bianca, ma questo termine è scaduto senza che lo facesse. Quindi oggi gli Usa hanno ufficialmente tolto Cuba dalla lista nera.
    Si tratta di un passo molto importante, perché rimuove uno degli ostacoli principali che erano rimasti per il completo ristabilimento delle relazioni bilaterali. Ora i due paesi potranno riprendere e concludere il negoziato per riapire le rispettive ambasciate.

    RispondiElimina
  2. Il momento più esilarante nella cronaca di una vittoria annunciata resta la voce stridula di Blatter, ancora strozzata dall’ansia pre voto, mentre chiama: «Dove sono gli avvocati?». L’uscita alla Monty Pyton serviva in realtà per dirimere l’impasse sul medioriente ma i protagonisti dei prossimi mesi saranno davvero le squadre legali. L’accusa dell’Fbi, la procura svizzera, la difesa della Fifa, gli esperti degli sponsor, il team forense dell’Uefa tutti impegnati a capire quali sono gli strumenti migliori per spostare l’asse di potere del calcio.
    ANALISI - Quelle cambiali da pagare (P.Brusorio)

    L’Uefa ora farà la fronda?
    Hanno votato più o meno compatti e non succedeva da tempo. L’Europa è stata la vera opposizione e ora non può far cadere il ruolo. I mezzi per fare pressione sono pochi e l’assemblea Fifa sempre la stessa, quel gruppo di persone che nonostante le retate e gli scandali ha dato a Blatter 133 voti su 206, cinque in più e sarebbe passato al primo turno. Come da previsione pre scandalo.

    Platini esce sconfitto?
    No. Si è smarcato dal vecchio amico Blatter giusto in tempo, ha usato l’intesa che fu per giustificare la mancata candidatura. Resta più semplice pensare che non volesse iniziare la corsa per la Fifa con una sconfitta e ieri nessuno avrebbe potuto battere Blatter. Ora Platini si propone come uomo forte che guida un solido pacchetto di voti. Se avesse iniziato a raggrupparli prima avrebbe aiutato il principe Ali solo che poi si sarebbe ritrovato un rivale di 39 anni in casa. Ora la strada è libera. Platini sta messo più o meno come Renzi dopo la sconfitta alle primarie contro Bersani. Pronto a farsi largo.

    In concreto cosa può fare l’Uefa?
    Ha minacciato molto in questi giorni, bisogna capire quanto lo ha fatto per smarcarsi dallo scandalo. Quasi impossibile che esca dalla Fifa e difficile che tenti il boicottaggio dei prossimi Mondiali. Deve difendere le quote per la qualificazione e se le federazioni si sfaldano rischiano di perdere un posto.

    Nella geopolitica del calcio quindi non cambia nulla?
    A questo punto dipende più dalle pressioni esterne che dai movimenti interni. L’inchiesta dell’Fbi è destinata a dare altri scossoni e la Fifa continua a considerare l’indagine svizzera come un atto dovuto, probabilmente la sottovaluta.

    Gli sponsor restano la chiave per cambiare rotta?
    Sì, fanno il loro interesse e nemmeno un plebiscito per Blatter avrebbe cancellato la settimana disastrosa. L’immagine della Fifa è ai minimi storici. Blatter lavora del 1998 per tenersi buoni gli elettori, ma ha contro l’opinione pubblica e i media. Un mondo che influenza i gusti. In più, il caso Nike insegna. Dopo un contratto monstre con il Brasile si ritrovano invischiati nell’inchiesta americana. La Coca Cola ha reagito alle elezioni di Blatter: «Ora ci aspettiamo trasparenza». E per il secessionismo anti Blatter potrebbe arrivare un fronte comune. I partner Fifa si sono consultati e non è esclusa una strategia collettiva per allontanarsi dall’onda lunga della corruzione.

    Ci saranno effetti immediati?
    Si attendono le dimissioni del britannico David Gill, potrebbe essere il vicepresidente con la carica più corta della storia: eletto ieri sera, stamattina dovrebbe lasciare il posto per dimostrare il dissenso contro la seppocrazia.

    L’inchiesta in che direzioni si muove?
    I sette arrestati a Zurigo si sono tutti opposti all’estradizione, però secondo la procura svizzera nel giro di sette mesi saranno spediti davanti al Bureau. E a quel punto proprio zitti non potranno stare se vogliono riavere i loro conti bancari.

    Blatter deve preoccuparsi?
    Ha strappato altri 4 anni, ora si sente inaffondabile e ha messo la ciliegina sul rinnovo a fine congresso: nel 2017 si vota per la sede del Mondiale 2026. Altro giro e altri regali.

    RispondiElimina
  3. Che schifo blatter e tutto il sistema.paolino.

    RispondiElimina
  4. Blatter e Fifa. I nostri amici d'oltreoceano ci stanno ancora abilmente manipolando? Perche' l'FBI? Perche' rieletto Blatter sostenuto dall'oriente che e' in maggioranza? L'oriente e' tutto corrotto e l'occidente invece una candida verginella che si accanisce improvisamente (non sapevano niente prima, poveri ingenui?) contro un solo uomo. Non c'entra sicuramente la política a livello mondiale: che cazzate ci racconta quel ducetto di un Putin. Continuiamo a seguire la verita' dei nostri amici americani, quelli che hanno scatenato la guerra in Iraq dopo avervi trovato le armi di distruzione di massa. Si, gli stessi che in cento occasioni ce ne hanno fatto credere tante, ma tante....gia' Cuba per esempio promuoveva il terrorismo, no? E Guantanamo e' stata liberata dalla loro simpática presenza come promesso, vero? Ma allora che cosa c'e' veramente sotto tutta questa storia? Noi beviamo, beviamo tutto.......- YUMA

    RispondiElimina
  5. Dietro allo scandalo aicuramente si trova Platini.
    Quattro anni fa Blatter aveva promesso la cadrega al francese e ora si e rimangiato tutto. Report in una puntata mesi fa aveva gia raccontato tutto....

    RispondiElimina
  6. Ecco vedete, pensandoci bene si puo' cercare di trovare i tasselli che compongono lo scandalo e magari, certo con molte difficolta' , immaginare le vere ragioni. Se si scomoda l'FBI, se si scomoda il Gigante Prendotutto....._YUMA

    RispondiElimina
  7. El Loco onore alle vittime del Hysel

    RispondiElimina
  8. Avevo solo 9 anni ma lo ricordo con tanta tristezza. Gli inglesi sono diventati un esempio da seguire. Noi siamo ancora fermi all'85...
    Simone

    RispondiElimina
  9. Se sgarrano gli inglesi a casa loro vanno in galera
    Mica i daspo......

    RispondiElimina
  10. Allora aston pochi tedeschi rispetto gli ultimi anni?non pensavo avessero problemi......Paolino.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Paolino ce ne sono ma meno degli scorsi anni, anche perche' la loro culona li ha esortati .......a risparmiare....

      Elimina
  11. FA Cup 2015 finale Arsenal Aston Villa
    Orario finale FA Cup 2015: diretta tv e live streaming di Arsenal-Aston Villa del 30 maggio, pronostico quasi a senso unico, ma la competizione fa storia a sè, un risultato a sorpresa non è da escludere
    FA Cup 2015 finale Arsenal Aston Villa: orario e diretta tv 30 maggio – Stadio Wembley, Arsenal-Aston Villa è la finale FA Cup 2015 che si gioca sabato 30 maggio, orario d’inizio fissato per le 18:30, diretta tv su Fox Sports e live streaming su Sky Go. Peccato non vedere insieme i gunners una squadra più blasonata come Chelsea, Manchester United o City che avrebbe reso più interessante ed equilibrato il match, ma da tradizione la FA Cup può riservare grandi sorprese, con risultati che prescindono dalla categoria di campionato nazionale a cui si partecipa, è una competizione a se stante. In Arsenal-Aston Villa 2015, la squadra di Wenger deve difendere il titolo vinto nella scorsa edizione, e sicuramente sono ampiamente favoriti dal pronostico per riuscire nel bis. La chanche per i Villans è irripetibile o quasi, l’ultima volta che hanno vinto la FA Cup era il 1957, oltre mezzo secolo fa, ma arrivarono in finale di FA Cup anche nel 2000 perdendo. A guardare i risultati ottenuti in Premier League, il match diventa ancora più impari, l’Arsenal ha vinto nettamente sia la partita di andata che quella di ritorno, effettuando una goleada nel complesso e senza subire alcuna rete

    FORZA VILLANS!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  12. Cuba è stata tolta dalla lista dei paesi che finanziano il terrorismo, ma non penso che gli usa l'abbiano fatto aggratisssss, sicuramente ora arriva il conto da pagare per Cuba, e sono curioso di vedere cosa è.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' che se non la toglievano il processo di normalizzazione non andava avanti.

      Elimina
    2. Si Milco ok, ma quale sarà il conto da pagare secondo te? Non ci credo che gli Usa si limitano (e si accontentano) solo dell' apertura delle ambasciate...

      Elimina
    3. Guarda che sono gli usa ad essersi riavvicinati

      Elimina
  13. Fa Cup teatro dei sogni non sempre vince il migliore....Aru strepitoso ...Blatter, Tavecchio, Malago'...è il mondo dello sport e del calcio a non voler cambiare, io focalizzato sullo spareggio di domani...vediamo dopo la 'strana conferenza stampa di giovedì' tra Don Aurelio e Rafa....non ci sono soldi, finiamo in perdita , mi manca la famiglia ...ma va va...grande regalo ella y el..ciao Milco
    stefano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Rafa a Napoli ha fatto quello che doveva.....giusto che vada.
      Spero che Ventura lo segua ma temo di dovermelo ciucciare altri anni.....
      FORZA VILLANS!

      Elimina
  14. 1-0 Arsenal .......PINGA!

    Quasi finito primo tempo.

    RispondiElimina
  15. Non è stata una finale di Coppa d’Inghilterra: è stata una mattanza. L’Arsenal ha superato 4-0 l’Aston Villa mostrando una superiorità tecnica, tattica e atletica imbarazzante. La squadra di Sherwood, sotto gli occhi di un tifoso illustre come il principe Willian al quale è toccato l’ingrato compito di consegnare la coppa ai vincitori, è stata umiliata: poteva finire 8-0 o persino 10-0. Il Villa è stato zero su tutta la linea: neppure lo straccio di un tiro in porta, nessun corner, mai un pericolo per Szczesny. La banda di Sherwood ha fatto il pieno solo di ammonizioni: ben cinque alla fine, annunciate dai due falli commessi nei primi cento secondi. Il sorriso largo di Arsene Wenger è l’immagine della giornata. L’Arsenal, bissando il successo del 2014, è ora in testa nell’albo d’oro del torneo: quota 12. La gioia di Alexis Sanchez è l’altra fotografia cult di questo pomeriggio di gloria a Wembley: è il secondo cileno della storia a segnare nella finale di FA Cup. Il predecessore, Robledo, andò in gol nel 1952 con il Newcastle: Wenger aveva appena tre anni.
    La gioia dei Gunners al gol di Walcott. Epa
    il film — Storia di una partita mai nata. I due falli commessi dal Villa nei primi cento secondi illustrano subito la tattica scelta da Sherwood: puntare sull’aggressività e spaventare i talenti dell’Arsenal. Il copione è chiarissimo: i Gunners giocano a calcio, i Villans tirano calci. Si capisce anche che bisogna solo attendere il primo gol dell’Arsenal per assistere al diluvio. Ramsey, Cazorla e Ozil prendono il comando delle operazioni. Walcott, schierato al centro dell’attacco con il conseguente dirottamento di Giroud in panchina, manda più volte in tilt la difesa del Villa con la sua velocità. Un salvataggio di Richardson sulla linea tiene in vita la squadra di Sherwood, ma al 40’, inesorabilmente, l’Arsenal passa. La torre di Sanchez sul cross di Monreal è perfetta: Walcott piazza una legnata di sinistro e abbatte Given.
    RIPRESA — Si riparte e al 50’ ecco il capolavoro di Sanchez. Il cileno controlla il pallone sul versante sinistro dei Gunners, parte alla carica e il suo destro, ad effetto, supera uno stralunato Given. Sherwood prova a cambiare qualcosa inserendo Agbonlahor al posto dell’inutile N’Zogbia, ma neppure Messi potrebbe rianimare il peggior Aston Villa degli ultimi mesi. Il 3-0 è una zuccata di Mertesacker sull’angolo di Cazorla e al 48’ Giroud cala il poker sul suggerimento di Oxlade-Chamberlain. Mai vista una finale così squilibrata. Rio Ferdinand, che ha annunciato in giornata il ritiro dal calcio, Paul Scholes e i giornalisti della Bt commentano il match sotto la curva dei tifosi dei Gunners in festa. I due grandi ex dello United sorridono e si guardano intorno: dopo un match così, del resto, c’è ben poco da dire.

    SEMPER FIDELIS.......FORZA VILLANS!

    RispondiElimina
  16. Ottimo articolo. Se non ti spiace ti segnalo anche le finali di "Venator Fighting Championship - Guerrieri Italiani", il primo grande torneo nazionale di MMA (Mixed Martial Arts). Le finali vanno in onda in esclusiva su Fox Sports 2 HD lunedì 1° giugno alle ore 21.00 con la telecronaca di Alex Dandi.

    RispondiElimina