lunedì 15 giugno 2015

NECESSITA', NON SCELTA

 Risultati immagini per anziani al lavoro

Venerdi', mentre ero in una palestra ad allenarmi, ho ricevuto la piacevole chiamata di uno degli italiani, uno dei pochi, che frequento nella canonica ora pomeridiana quando sono a Las Tunas.
Andato in pensione, quando era possibile, piu' o meno alla mia eta' attuale, da 15 anni passa 5/6 mesi all'anno a Cuba con moglie in una nuova grande casa, mentre il resto dell'anno, nella sua Brianza arrotonda quello che gli passa lo stato con la grande passione della sua vita, gli uccelli.....parlo di quelli che volano.
Mi diceva che un nostro amico comune si sta apprestando ad aprire una spaghetteria a Tunas, in un locale di fronte al cinema.
Avevo adocchiato anche io quel locale, eravamo andati una mattina tutti e 3 a vederlo, era gia' paladar pero' non funzionava.
Troppo cubano, troppo essenziale.
Avevamo parlato di fare qualcosa insieme, ma il mio amico che mi ha telefonato non ha voglia di rimettersi a cucinare (anche se credo che qualche volta andra' a dargli una mano) e io non sono il Comandante Kirk di Star Trek, non possiedo il teletrasporto che mi consentirebbe di muovermi in vari scenari in tempo zero.
Comunque il nostro amico che aprira' il locale ha trasferito, definitivamente, anni fa moglie cubana e figlio a Cuba.
Hanno aperto una casa de renta prima che il loro matrimonio fracassasse per tanti motivi che conosco ma che, ovviamente, non ho il diritto di condividere con nessuno.
A quel punto, malgrado la RP, i proventi della renta, due cuarti, si sono dovuti dividere per 2, vi posso assicurare che, in casi simili, resta poco da scialare.
Nel frattempo il connazionale ha tagliato tutti i ponti con l'Italia, niente lavoro, niente pensione, niente piu' casa ne' auto.
In pratica si e' trovato a vivere con il 50% di rendita di quella piccola attivita' cubana, da qua' la necessita' di trovare un'altra fonte di reddito, a Cuba, che gli consentisse non dico di scialare ma di vivere decentemente.
Fra l'altro ha anche il problema di trovarsi un'altro posto dove vivere , per fortuna la RP gli consente, volendo, di affittare a prezzi maomeno (sempre di culo bianco si tratta) una casa o un cuarto nella zona centrale della citta'.
Qua' torna fuori il mio discorso di sempre; i soldi, eventualmente, da spendere a Cuba si devono guadagnare in Italia.
Pensare di dover vivere da quel lato del bloqueo con le risorse che si tirano fuori in loco e' una sorta di roulette russa di cui faccio volentieri a meno.
Il locale credo che lo abbia rilevato con poco o nulla, mi pare che l'affitto mensile sia di 50/60 cuc.
Pero' qualche soldo lo deve aver speso per rilevare l'attrezzatura esistente o per comperarne di nuova.
L'arredamento era brutto, sedie di legno orribili e tavoli dozzinali, sicuramente qualche cosa avra' speso senza, come avviene sempre in ogni investimento, avere la certezza di rientrare.
Parliamo poi di un ultrasessantenne, uno che nella vita ha lavorato, che si trova in un eta' dove non sempre esistono energie e motivazioni per imbarcarsi in una nuova traversata piena di insidie.
Un conto e' voler provare a fare qualcosa per passare il tempo visto che le giornate cubane sono lunghe, avendo le spalle comunque coperte, un'altra e' il dover mettere in piedi qualcosa per poter tirare fuori un mensile adeguato per poter vivere.
Nessun posto al mondo e' bello per viverci senza quattrini, forse Cuba e' meno brutto di altri ma per un...cubano.
Uno straniero che sceglie di viverci deve farlo avendo un minimo di copertura alle spalle altrimenti rischia di non essere un bel vivere.
Doversi rimettere, per forza e non per scelta, a lavorare a un'eta' dove il riposo e il cazzeggio dovrebbero essere le regole di vita, se da un lato puo' dare nuovi stimoli dall'altro aumenta il rischio di finire nuovamente a gambe all'aria.
Fra le altre cose, come ogni italiano che si rispetti sa un po' cucinare, ma gestire un locale si tratta di tutto un'altro mestiere.
In questi giorni provero' a sentirlo per sapere come va' il suo progetto.
Da buon amico saro' sicuramente suo cliente e se potro', e se lavorera' bene, ci manderò gli amici e i clienti della mia renta.
I dubbi restano, ma non posso non fargli i migliori auguri per questa sua nuova e....complicata avventura.

26 commenti:

  1. Guadagnare qua' e spendere a Cuba. Giuseppe

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  2. Al momento, fino a quando la situazione lo consente, guadagnare qui e spendere là va bene. Però a volte seguendo questa regola si corre il rischio di rimanere troppo ancorati all'Italia e alla fine di fare poco o nulla lì. A Cuba per fare qualcosa di serio bisogna esserci, per vedere che aria tira bisogna viverla. Detto questo, mai fare come la persona descritta nel post, mai tagliare tutti i ponti con l'Italia. A mio avviso, noi che conosciamo abbastanza bene Cuba abbiamo questa fortuna: crearci un'alternativa all'Italia senza dimenticarla, una sorta di piano B (che potrebbe diventare il principale). Oggi a mio avviso con i tempi che corrono chi non lo fa potrebbe rimanere fregato tra qualche anno. In Italia ragazzi tira una brutta aria. E chi gira un po' e parla con la gente lo sa bene in barba a quello che ci propina la Tv o i politici o i signorotti di turno che stanno lì solo a preservare i loro privilegi.
    Vale

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  3. Leggermente Off Topic:
    ieri ho incontrato un mio caro amico che è appena tornato dall'Havana.
    Mi ha fatto vedere un po' di foto e sono rimasto esterrefatto. Nella capitale ci sono davvero più locali che a NewYork (come diceva il buon Robertico). Tra l'altro sono anche molto belli, curati e in stile americano.
    A quanto pare il cibo ed il servizio sono migliorati alla grande, così come i prezzi che si sono adeguati alle tasche americane.

    Il mio amico ha buone possibilità e ne ha provati davvero tanti. Ho visto i piatti che fa un ristorante russo sul Malecon, il Nazdarovie. Salmone, caviale e vodka di qualità.

    In compenso hanno un sito che fa schifo (http://nazdarovie-havana.com/). Vorrà dire che glielo rifarò io... :P

    Le cose stanno cambiando più in fretta di quanto pensavo. Nel campo della ristorazione e del divertimento, almeno nella capitale, non ci si potrà improvvisare con la scusa dell'italian style. Questi ci mangiano vivi...

    Simone

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    1. Simone il post Li stanno aspettando non e fatto a caso....

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    2. Vero Milco, ma non pensavo che in così poco tempo si fossero già organizzati. Anche in alcuni supermercati della capitale c'è un assortimento di prodotti europei/americani che mai si era visto (il mio amico ha trovato la fontina e il prosciutto di parma!!!)

      Meglio così per tutti.
      Simone

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    3. La capitale viaggia a un altra velocità

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  4. Esatto va bene progettare ma i piedi devono restare saldi al suolo

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  5. Santa Fè- Non vorrei portare un vento disfattista e\o cupo ma leggo di capitali e investitori esteri, di clienti esteri, ma...e per i cubani?
    Anni di rivoluzione socialista e fame (embargo?)..ora futuro capitalista e ugualmente fame.(sin embargo)
    Salmone e caviale con bavosi russi europei o americani che si ingozzano mentre per la calle si fanno i salti mortali per mettere insieme riso e proteine, cambiano i .... ma i culi son sempre gli stessi.
    C'è ben poco da stare allegri, voi parlate di concorrenza, di qualità dei servizi, ma dimenticate che una volta arrivato tutto questo ci sarà poco spazio per i sogni e per tutto quello che Cuba ha rappresentato nel mondo, ci sarà la concorrenza e non è detto che questa porti vantaggi a noi del (ex) ceto medio.


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  6. Infatti il grano va preso a chi lo ha.
    Noi

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  7. Santa Fè- Questo lo davo per scontato, però Milco il problema sarà ritrovare l'atmosfera che ci ha fatto innamorare dell'isola, tutti presi dallo stress del denaro avremo tempo di goderci realmente l'isola? a quel punto rimango in Sardegna che proseguendo cosi diventerà il terzo mundo dell'Europa..
    Non so tu ma l'idea di ritrovarmi il Malecon con neon e insegne luminose varie mi rattrista e non poco, cerca di comprendere la mia malinconia che è ovviamente distante dal tuo spirito imprenditoriale.

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  8. No quella atmosfera è figlia di un momento storico al tramonto.....dimenticala
    Se vogliamo restare dovremo farlo su basi nuove

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    1. Con gli yankees a 100 km è inimmaginabile che, se davvero ci sarà l'apertura prevista, le cose non cambieranno radicalmente.

      Ma noi non ci saremo più per vedere una nuova Cancun (e meno male...)
      Simone

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    2. Saremo già s guardare le margherite dalla parte della radice. .....

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  9. Vado un po' OT ma sempre per restare in tema di Italia e terzo mondo mi hanno fatto specie e continuano a farlo tutti gli immigrati assiepati alle frontiere di Ventimiglia e del Brennero che vogliono assolutamente uscire dall'Italia perché anche loro sanno benissimo come è la situazione nel nostro Bel Paese.
    Se perfino degli immigrati arrivati qui in condizioni disastrose e rischiando la vita durante il viaggio vogliono lasciare il prima possibile l'Italia dovremmo farci un po' di domande,o perlomeno dovrebbero farsele quella vergognosa e incompetente classe politica che che ci governa, Pablo

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  10. E il contrario
    Siamo il paese che li traara Meglio per questo la gente e incazzata

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  11. Simone ma una sera a mangiare male e farci divorare dalle zanzare ci andiamo in estate?

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  12. Si si. Io spedisco la famiglia al mare il 20 luglio e li raggiungo il 25. Se ci sei in quei giorni andiamo ad un festival, altrimenti anche altre sere, solo che mi devo organizzare prima.

    Simone

    Simone

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  13. Quello di Assago é troppo lontano x voi?

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  14. Risposte
    1. mmmhhh...ci ho provato...

      P.S.:
      sarà 15 anni, forse più, che non ci metto più piede...

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    2. I festival a Torino sono un banchetto per le zanzare....

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  15. OT x P68:

    Ho letto tuo post dei sigari acquistati in internet...
    Una domanda...se puoi rispondermi...i sigari ti venivano per caso spediti da Svizzera o Spagna?

    Grazie.

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  16. Sopravvivere con la renta cubana senza un entrata italiana è follia pura.

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    1. Se hai 2 cuarti che girano i 500 mensili li porti a casa ma se devi dividere con la moglie sei fritto

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