venerdì 12 giugno 2015

SIGARI CUBANI

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Credo sia la prima volta che parlo di questo argomento su questo blog, di conseguenza la mia competenza in materia e' piuttosto limitata.
I sigari cubani.
Per Cuba i sigari non sono soltanto un vizio come capita in ogni altra parte del mondo, ma fanno parte della sua storia, storia che spesso e' trascesa in leggenda.
Le foto del Comandante en Jefe, del Che, di Camilo col puro in bocca e con espressione determinata hanno fatto e fanno ancora oggi il giro del mondo.
Nell'immaginario collettivo, in ogni luogo del pianeta, i sigari si accostano automaticamente ad un paese.
Cuba.
Malgrado il boqueo che assedia l'isola da oltre 50 anni i sigari sono, in qualche modo, riusciti ad uscire dalla maggiore delle Antille.
Da John Wayne a Swarzy centinaia di attori, sportivi e anche politici americani si sono fatti fotografare con in bocca un bel sigaro cubano arrivato nel paese chissa' come.
Ma perche' il tabacco cubano, come il ron e' cosi' particolare rispetto a quello che si puo' trovare in altri luoghi anche vicini alla nostra isola?
La Dominicana, Haiti sono a un tiro di schioppo eppure quando si parla di sigari c'e' solo Cuba.
Credo dipenda dal microclima che avvolge l'isola, probabilmente il tabacco e' piu' buono, ha un gusto particolare rispetto a quello di altri luoghi.
Esattamente come fece Bacardi in fuga da Cuba coi suoi semi per la canna, anche il tabacco cubano hanno cercato di farlo crescere altrove ma il risultato e' stato lo stesso del ron.
Un buon prodotto ma non lo stesso che si trova a Cuba.
Eppure e' stato coltivato sotto lo stresso cielo, la stessa zona geografica.
Il clima di Cuba, come sappiamo e' molto particolare, piove molto e fa molto caldo.
Probabilmente questo mix riesce a far crescere il tabacco in modo diverso che altrove.
Questi sigari pregiati, per il loro costo, sono un prodotto praticamente solo da esportazione, il cubano medio non puo' permetterseli a meno di non avere qualche parente che lavora nella fabbrica dove li arrotolano...ecc....
Solitamente i cubani, ma anche molti culi bianchi, si accontentano di quei sigari da un peso che puzzano come la peste e di cui nessuno sa veramente la storia.
Per molti anni ci sono stati connazionali, ma non solo, che con le scatole di sigari si sono pagati il viaggio.
C'erano tabaccai italiani che commissionavano aumma aumma per i loro clienti, speciali e costose scatole, c'era chi si occupava di acquistarli a Cuba.
Ora i controlli aumentati in Italia hanno fatto si che questo negozio non esista piu'
In teoria si possono portare fuori dal paese 2 scatole piu' una...a uso personale, in pratica si toglie un sigaro dalla scatola e il gioco e' fatto.
Ovviamente le scatole DOVREBBERO essere state acquistate dai rivenditori statali in pratica quasi tutti lo comperano por la calle spendendo di meno ma non sapendo mai, al di la' della bella scatola, cosa in realta' stiano portando a casa.
In Italia esistono veri e propri circoli di fumatori di sigari, ovviamente, in stile inglese, rigorosamente per soli uomini.
Questa gente si ritrova in questi luoghi per fumacchiare il loro puro in santa pace, senza la moglie che, per la puzza, lo spedisca sul balcone.
Avendo un paio di miei Villans che gradiscono, ad ogni rientro porto giu', come regalo, un paio di scatole che un amico bandito mi procura sottobanco, i miei amici che se ne intendono dicono che sono buoni, mi fido sulla parola.
I sigari andrebbero conservati in speciali teche o scatole o come si chiamano umidificate per non far perdere la fragranza del prodotto.
Non sono un fumatore, alle medie fumai un paio di Pack alla menta e ancora ogni tanto tiro un colpo di tosse.
Pero' la suggestione del puro me la porto dietro da anni.
Seduto sul balance del mio portal, il tramonto tunero, un traco de ron in una mano e un puro nell'altra.
Alla fine mi accontento sempre solo del ron, magari mi perdo qualcosa...

22 commenti:

  1. Vediamo quali sono i sigari che sviluppano un’ottima fumata pur avendo un prezzo contenuto.
    E’ abbastanza scontato che Cohiba e Trinidad non siano presenti in questa lista, proprio perchè sono 2 marche premium.
    Piccolo consiglio: preferire i sigari nelle scatole rispetto a quelli venduti nei tubos. Questo perchè i sigari nei tubos hanno un costo maggiore, ma soprattutto perchè i sigari “invecchiano” meglio a contatto con altri sigari.

    La valutazione viene fatta in base a 3 varialibili:
    1. prezzo (vendita in Italia)
    2. qualità fumata
    3. formato

    Sigari sotto gli 8€.

    I migliori sigari che rientrano in questa fascia di prezzo sono, a mio avviso:
    Por Larranaga Petit Coronas 6.50€ cepo 42x129mm
    San Cristobal El Principe 6.80€ cepo 42x110mm
    Partagas Shorts 6.90€ cepo 42x110mm
    Ramon Allones Small Club Coronas 6.90€ cepo 42x110mm
    Bolivar Petit Coronas 7.50€ cepo 42x129mm

    Li ho ordinati per prezzo. Sottolineo che il Bolivar e d il Por Larranaga hanno un formato maggiore degli altri. Sono infatti dei petit coronas. Tutti gli altri sono dei minutos.

    Bolivar petit coronas: tenendo in considerazione anche il formato è, a mio avviso, il sigaro che presenta il miglior rapporto qualità/prezzo. Personalmente lo reputo il miglior petit coronas attualmente importato in Italia. E’ un sigaro di forza intensa, e quindi è sconsigliato ad un fumatore con poca esperienza. Review
    Partagas Shorts: è il sigaro di piccole dimensioni più rinomato. L’intensità degli aromi che sviluppa questo piccolo sigaro hanno poco da invidiare anche a sigari di dimensioni maggiori. Review

    Entrambi questi sigari presentano un’ottima costanza produttiva.

    Salendo di prezzo, ma anche di dimensioni, questi sono i migliori sigari che presentano un prezzo abbastanza contenuto.

    Ecco i sigari che a mio avviso danno luogo ad ottime fumate:
    Romeo y Julieta Short Churchills 11.20€ cepo 50x124mm
    Hoyo de Monterrey Epicure No.2 11.60€ cepo 50x124mm
    H. Upmann Magum 46 11.60€ cepo 46x143mm
    Partagas Serie D no.4 11.70€ cepo 50x124mm
    Montecristo Especiales No.2 11.80€ cepo 38x152mm
    H. Upmann Magum 50 12,60 € cepo 50x160mm
    Partagas 898 13.20€ cepo 43x170mm

    Partagas Serie D no.4: è il sigaro più venduto al mondo. Un sigaro da provare assolutamente. Sfortunatamente a causa dell’alto tasso di produzione, non sempre presenta una costanza produttiva eccelsa. Review
    Hoyo de Monterrey Epicure No.2: è, come il D4, un robusto, ma presenta aromi completamente diversi. La forza è decisamente meno marcata, e la fumata è più elegante e dolce. Review
    Romeo y Julieta Short Churchills: si colloca a metà tra il D4 e il No.2 di Hoyo. Nella prima metà gli aromi sono molto freschi e la forza è contenuta. La seconda parte, invece, vira su aromi tostati è la forza diviene marcata. Grande costanza produttiva. Review
    H. Upmann Magnum 46: è un classico. Sviluppa un bouquet di aromi che rispettano appieno la marca H. Upmann. Review
    H. Upmann Magnum 50: è il sigaro dalle dimensioni maggiori tra quelli proposti. A mio avviso è davvero un gran sigaro, e considerando il prezzo..bhè, è da provare! Review
    Montecristo Especial No.2: sviluppa degli aromi molto ricchi. Cacao su tutti. Va però fumato prestando attenzione, dato il cepo di piccole dimensioni. Review
    Partagas 898: un sigaro che sprigiona una forza decisamente marcata. Tra i sigari che portano il formato Dalias, è sicuramente il più rinomato. Se si cerca una fumata full body, questo è un sigaro da tenere in considerazione! Review

    Una chicca è l’edizione limitata itailiana dell’anno scorso: La escepcion Selectos Finos. Ha un costo di 13,20€ ed ha un formato che necessita di una fumata attenta (Parejo cepo 38x166mm di lunghezza). A mio avviso è davvero un ottimo sigaro! Review

    Tra i sigari rilasciati recentemente, vi sono l’half coronas di H. Upmann (Review) e il Rafael Gonzales Perlas (Review). Entrambi presentano un buon rapporto qualità prezzo!

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  2. Cuba non è ovviamente l’unico produttore di sigari nel mondo, anche se ritenuta quasi all’unanimità il produttore dei migliori sigari del mondo per qualità. Le prime piantagioni cubane furono organizzate nella regione presso la cittadina di Santa Clara, nell’area chiamata Vuelta Arriba e, successivamente, in quella presso Pinar del Rio, chiamata Vuelta Abajo. Oggi tutto il tabacco di migliore qualità e diretto alla produzione dei sigari premium, ovverosia realizzati totalmente a mano e con foglie intere, proviene da questa zona. Si tratta di un’area relativamente piccola (di circa 32.000 ettari), situata all’estremo ovest dell’isola (provincia di Pinar del Rio), che, grazie le sue particolarità meteorologiche nonché per il suo unico terroir (un po’ come avviene in Francia per lochampagne), permette la produzione del miglior tabacco del mondo.

    Comunque c’è da rilevare che negli ultimi anni è nettamente cresciuta la concorrenza qualitativa e quantitativa di altre regioni del mondo, in grado di produrre sigari abbastanza apprezzati, meno costosi (salve eccezioni) e di fattura anche superiore: prime fra tutte la Repubblica Dominicana e il Nicaragua, ma anche l’Honduras. Un gradino nettamente sotto l’Ecuador, il Brasile, il Camerun, la Repubblica Centrafricana, il Messico, l’Indonesia (Sumatra e Giava), gli Stati Uniti (Florida e Connecticut) e l’Italia col suo sigaro toscano.
    GLI INIZI DELLA PRODUZIONE CUBANA [MODIFICA]

    Le prime marche produttrici apparvero a Cuba intorno ai primi decenni del 1800. Il loro successo fu alterno (tanto che a tutt’oggi non tutte le marche sono ancora in attività), anche a causa delle diverse sorti del prodotto nel paese che è sempre stato, fino alla rivoluzione cubana e all’embargo, il primo consumatore di avana: gli USA. Fu proprio l’azione statunitense – che si avvaleva dei forti dazi imposti da Washington D.C. - a creare la prima grave crisi all’industria tabacchiera cubana e portando al fallimento di numerose imprese, all’emigrazione di vari imprenditori verso la Florida per sfuggire ai dazi-capestro e altri paesi dell’area caraibica e centro-americana e all’acquisizione sottocosto di imprese cubane dismesse da parte statunitense.

    Questo portò ad un fenomeno di concentrazione delle marche all’interno di alcune società che accadde agli inizi del 1900, fino appunto alla rivoluzione di Fidel Castro ed all’acquisizione, da parte dello stato, delle principali aziende cubane comprese ovviamente quelle produttrici di puros.

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  3. LA NAZIONALIZZAZIONE DI CASTRO E IL RILANCIO DI DAVIDOFF

    Come detto, con l’avvento del regime castrista vennero nazionalizzate le imprese di tabacco e gli Stati Uniti decretarono l’embargo sui beni prodotti a Cuba. Delle 39 fabbriche di sigari ne sopravvissero assai poche e il governo castrista – malgrado l’opposizione di Ernesto Che Guervara - decise che a Cuba si dovessero confezionare solo 4 moduli di sigari (chiamati “Siboney”, dal nome di una antica tribù cubana) dall’industria tabacchiera di Stato Cubatabacco, a fronte degli oltre 950 di prima della rivoluzione.

    Pochi anni dopo, di fronte al disastro economico provocato (l’industria tabacchiera era la seconda fonte di introiti per Cuba, dopo lo zucchero da canna) Fidel tornò in parte sui suoi passi, affidando al grande esperto ucraino-svizzero Zino Davidoff l’incarico di rivitalizzare un’industria ormai chiaramente allo sbando.

    Questi recuperò quindi numerosi marchi storici, assicurandosi che il tabacco e la sua lavorazione riconquistassero quell’incontestabile primato qualitativo degli anni precedenti la rivoluzione di Castro.

    Dopo il forzato ritiro di Davidoff, agente unico autorizzato alla vendita ufficiale dei Habanos (totalmente fatti a Cuba, a mano o a macchina) è la società spagnola “Habanos s. a.” cui si riferiscono le varie sedi note come La Casa del Habano, ma è fiorente il mercato parallelo semi-clandestino, foraggiato dagli stessi artigiani (torcedores)
    Gli Avana oggi

    Si discute fra gli esperti e gli appassionati se i sigari cubani attuali siano allo stesso livello di incontrastata eccellenza del periodo pre-castrista o se per altre ragioni (nazionalizzazione e/o problemi di coltivazione a causa delle infestazioni di parassiti) non siano peggiorate. Certamente come detto all’inizio c’è stato un peggioramento verso la fine degli anni ’90, dettato dalla decisione di aumentare in modo brusco la produzione: in questa fase si è utilizzato del tabacco di qualità inferiore e una manodopera non preparata. A fronte di questi problemi e del rischio di rovinare una delle più fiorenti industrie, sono state ridimensionate le quantità prodotte e aumentato il controllo qualitativo. Tuttavia oggi la fase è stata certamente superata ed il mercato degli avana va a gonfie vele in tutto il mondo (esclusi ovviamente gli USA per via dell’embargo). Da segnalare il successo che hanno avuto le edizioni limitate, ovvero tre sigari particolari prodotti da Habanos ogni anno, nonché la loro notevole qualità.

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  4. massimo gramellini

    Franco Bonini, bolognese, pensionato e guardone ostinato di cantieri con una predilezione spiccata per quelli stradali è stato nominato direttore dei lavori ad honorem dall’amministrazione comunale di San Lazzaro di Savena. La nomina del Bonini spalanca scenari interessanti per le migliaia di indomiti lavoratori a riposo che dedicano una porzione cospicua del proprio tempo alla contemplazione di una buca. A Bologna li chiamano umarell. Gli operai ruotano, gli ingegneri si assentano, ma loro restano inchiodati al suolo, memoria storica del quartiere e del cantiere. Nulla sfugge a quegli occhi velati da un’ombra di malinconia. Possono distogliere lo sguardo solo se alle loro spalle un automobilista (di solito io) cerca di incastrare la sua vettura in mezzo alle altre, parcheggiate fin troppo bene. Allora si dedicano all’osservazione delle mosse dell’intruso con cipiglio attento ma equanime, pronti a registrare e, nel caso a segnalare, lo sfioramento di qualche carrozzeria collaterale.

    A QUESTO PUNTO ANCHE IO POSSO NOMINARE QUALCHE GUARDONE...AD HONOREM...AHAHAHAHA


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  5. un buon Hoyo de Monterrey dalla fumata dolce...
    un trago de ron Caney Añejo dal gusto morbido...
    in sottofondo il son rurale di Polo Montañez...

    potrebbe essere una buona iniziazione...per chiunque...

    mi stà passando la voglia di lavorare...

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  6. Sono la mia passione. Giuseppe

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    1. anche la mia Giuseppe...
      ma sono abbastanza ignorante...ho ancora molto da imparare...il giorno che vivrò sull' Isla credo mi dedicherò allo studio dei puros...

      chi vivrà vedrà...

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    2. Giuseppe sono la passione di tanta gente.

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  7. http://www.diademaspa.it/

    Diadema è la società che si occupa della distribuzione in esclusiva per l' Italia di tutte le marche di sigari prodotti a Cuba...

    il sito è davvero ottimo...

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  8. La vicenda Guberti è improvvisamente rientrata nella vita della Sampdoria. Da Nyon, sede dell’Uefa, a inizio settimana è arrivata nella sede blucerchiata la notifica di una verifica di secondo grado sui requisiti di ammissibilità della Sampdoria all’Europa League. Verifica sulla base dell’articolo 50.3 degli Statuti Uefa in vigore dal 27 aprile 2007 e che dichiara l’inidoneità a partecipare alle competizioni europea di un club coinvolto direttamente e/o indirettamente «in attività che tentino di prestabilire o influenzare il risultato di una partita nazionale o internazionale».
    La non ammissione vale per una stagione (nel senso di una qualificazione) e anche se il club è in possesso della licenza Uefa. La Samp il 4 agosto del 2012 patteggiò sulla vicenda Guberti e quel Bari-Sampdoria 0-1 dell’aprile 2011: un punto di penalizzazione e 30.000 euro di multa. Da quel giorno non si è più qualificata per l’Europa. E ora quel punto di penalità pesa. Uno stesso procedimento peraltro dovrebbe essere stato intrapreso nei confronti della Lazio, qualificata al preliminare di Champions, per il caso Mauri.
    La società blucerchiata ha già impugnato la notifica e nominato un collegio di avvocati, che potrebbe essere coordinato da Lucio Colantuoni, savonese, esperto di diritto sportivo italiano e internazionale, nonchè nipote del fratello di Mario, presidente della società blucerchiata negli anni ‘70. La linea difensiva della Samp citerà la regolare partecipazione all’ultima Europa League del Torino, che per il caso-Pellicori aveva ugualmente patteggiato un punto di penalità. Da segnalare che la Federazione Italiana si schiera a fianco della Samp (e della Lazio) e che l’Uefa dovrebbe riconoscere la responsabilità diretta ma non quella oggettiva (cioè quella della Samp nel caso-Guberti). Il dibattimento si terrà all’inizio della settimana prossima ed eventualmente è previsto un terzo grado di giudizio, cioè il ricorso al Tas.
    Ieri sera il presidente Ferrero intervenendo a Sky non ha accennato a questa vicenda e ha risposto anzi a distanza con la sua consueta verve a una dichiarazione di Gasperini «nessuno toglie che la Samp è arrivata sotto di noi»: «Lo capisco... ma il calcio è questo, le leggi vanno rispettate. E poi lui dovrebbe apprezzare come in questo mondo di avvelenati, dove in Lega tutti si danno le coltellate, io ho dimostrato la mia lealtà, non ho fatto ricorso. Invece di viverla in questo modo dovrebbe ringraziare che siamo stati rispettosi e felice perchè rappresenteremo in Europa la Liguria, l’Italia e anche il Genoa. A “Gasperì” rassegnati e vinci l’anno prossimo. E poi il derby l’abbiamo vinto noi, che cosa vuole?». A proposito di Ferrero, è slittata al primo ottobre la decisione del gup di Busto Arsizio Luca Labianca sulla richiesta di patteggiamento della pena di un anno e 10 mesi presentata da Ferrero nel procedimento per il crac della Livingston. Stasera, nel giorno del suo primo compleanno da presidente, alle 18 da Feltrinelli in Via Ceccardi Ferrero presenterà il suo libro.

    VI RICORDATE VERO CHE L'UMILE SCRIBA LO AVEVA SCRITTO....?

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  9. Un Diplomaticos o un sigaro più dolce tipo Romeo y Julieta(i miei preferiti)con un bicchiere di 7años o reserva sono un piacere unico che mi concedo sempre pur essendo non fumatore...che il tabacco cubano sia più buono per le ragioni climatiche che scrivi credo sia vero ma lo fa sembrare ancora più buono il fatto di disfuttare un qualcosa che viene da ub posto magico,strano,storico e proibito..almeno credo...ciao Milco..pioggia e caldo pare quasi baracoa oggi Gallarate...quasi....
    stefano

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    1. Sicuramente il contesto fa la differenza.....prevista pioggia anche in Veneto...

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  10. Io ogni tanto mi sparo un Romeo Y Julieta, e ancora più di rado un Monte Cristo grosso come il braccio di un ragazzino.
    Ne ho sempre qualcuno per le occasioni speciali.
    Non ci capisco un fico secco, ma mi piacciono più degli altri.

    Questo è il massimo che posso apportare su una discussione sui sigari.

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  11. Ho deciso.
    Al prosdimo scudetto del Toro ne fumo uno anche io....

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  12. una delle ragione che fanno del puro cubano il top in fatto di sigari e' che le parti di cui e' composto(capa,sotocapa,tripa) vengono dalla stessa terra,sopratutto da pinar del rio,san cristobal.

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  13. Essendo un fumatore di sigari ogni volta che sono andato a Cuba, anche preferendo i toscani, non mi sono fatto mancare l'occasione di acquistare qualche puros. Anni fa preso dalla tentazione di continuare a fumare anche in Italia i Cohiba Club effettuai l' ordine su internet. Feci la spesa un paio di volte, dopodichè, come ho detto prediligendo i nostrani non continuai la ricerca dei pur gradevoli cigarillos. Un sera, mentre stavo cenando con i miei genitori suonarono alla porta e mia madre che andò ad aprire meravigliata mi disse che erano due agenti della guardia di finanza. Non avendo sospesi con la legge dal punto di vista del mio vecchio lavoro, com'è noto ho fatto per anni il commerciante, invitai le guardie ad entrare in casa e queste dopo essersi accomodate mi dissero che la loro visita era dovuta a degli incauti acquisti effettuati in rete. Allora mi ricordai dell'episodio e loro confermarono che in effetti avevo comperato dei sigari attraverso un sito illegale. Non potetti fare altro che firmare il verbale e, nonostante il mio tentativo di aggirare l'ostacolo, non riuscii ad evitare il pagamento della pesante multa (oltre 400,00 euro per neanche dieic scatole di sigari del valore totale di un centinaio di euro). Adesso quando mi capita tra le mani quella vecchia multa, mi scappa un sorriso, ma all'epoca dei fatti mi arrabbiai, soprattutto con me stesso, per essere stato ingenuo a comperare tabacco senza verificare se sule confezioni vi fosse il bollo del monopolio, che in effetti mancava. P68

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  14. Dimmi tu con tutte le ruberie che ci sono in questo paese se la Finanza deve perdere il tempo per qualche sigaro.....que pais....

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  15. http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2015/06/12/news/alle-porte-di-sacile-la-cuba-del-nordest-1.11602062

    potrebbe servire alla discussione

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