mercoledì 29 luglio 2015

LA FUGA

 Risultati immagini per delegazione cubana toronto panamericani

Sono terminati i giochi Panamericani di Toronto, ricordo l'edizione precedente di Guadalajara in Messico, ero a Cuba e guardai parecchie gare esultando per la seconda posizione nel medagliere di Cuba (dopo gli Usa) strappata in extremis al potente Brasile.
Questa volta e' andata decisamente peggio, Cuba e' arrivata quarta, con meno di 100 medaglie complessive.
Per trovare un risultato cosi' negativo occorre tornare all'edizione di Cali' nel 1971.
Da alcuni anni, lo sport cubano e' in profonda crisi, crisi economica ma anche ideologica.
Mentre da Guadalajara non giunsero notizie di fughe di atleti, probabilmente per la concreta possibilita' di prendersi una fucilata durante l'attraversamento del confine fra Messico e Usa, dal piu' sicuro Canada e' stato un fuggi fuggi generale.
Cuba parla di 28 atleti, l'impressione e' che siano molti di piu', mentre mancano dati riguardanti allenatori, medici, preparatori ed altri elementi della delegazione cubana.
La cosa e' stata cosi' imbarazzante che a un certo punto, l'organizzazione canadese, ha convocato il capo delegazione cubano per chiedergli cosa diavolo stava succedendo.
L'esodo biblico si e' verificato fra gli/le hockeysti/e.
La squadra maschile si e' ritrovata con soli otto elementi, mentre quella femminile con nove.
Qua' posso dare una testimonianza personale.
Un paio d'anni fa “frequentai” in alcune occasioni la capitana della nazionale cubana di Hockey su prato.
Non molti sanno che Las Tunas, da lustri, la fa da padrone in questo sport nella versione femminile.
La fanciulla, per alcuni mesi all'anno, viveva in citta', quando c'era il campionato, mentre per il resto dell'anno soggiornava in collegiale con le compagne di nazionale all'Avana.
25 cuc mensili di stipendio e durante le manifestazioni internazionali 10 cuc al giorno di diaria, una miseria.
Non ne poteva piu', pensava di mollare tutto e di andarsene in qualche altro paese dove avrebbe potuto lavorare e, al limite, giocare per divertimento.
Gli atleti che hanno abbandonato la delegazione cubana in Canada non sono “glorie del deporte”, tolto forse un canoista, Sotolongo, non parliamo di atleti fenomenali ne' di discipline che arricchiscono.
Un conto sono i peloteri, i pallavolisti e i pugili, un'altro gli atleti di sport minori.
Ricordo che se in Italia non esistessero i gruppi militari ad assicurare i 1500 euro mensili per tutta la vita, il 90% del nostro sport sarebbe estinto.
Quindi questi non se ne sono andati per soldi, ma semplicemente per giocarsi qualche possibilita' di vivere meglio.
Il sistema, come l'Inder l'ha strutturato, non funziona piu', ne' hanno risolto il problema gli aumenti fino a 1000-1500 pesos MN di salario per gli atleti.
La carriera sportiva e' breve, se si ha la possibilita' occorre monetizzare il massimo nel minor tempo possibile.
Se Cuba non e' in grado di risolvere il problema, permetta agli atleti di uscire dal paese per giocarsela.
In questo modo resterebbero abili e arruolati per le varie nazionali invece di perderli per una politica assurda ed autolesionista.
Gli sportivi lamentano il trattamento differente usato per musicisti ed artisti.
Un reguatonero brufoloso, pisciasotto e coi pantaloni alla cacaiola puo' uscire dal paese quando vuole, rientrare con le tasche piene di soldi e fare il Briatore in giro per l'isola, mentre allo sportivo tutto questo e' negato.
Non puo' uscire, non puo' guadagnare, intanto gli anni passano e i treni importanti se ne vanno.
Basti pensare a Robles.
Sono finiti i tempi del Caballo, di Ana Fidelia di Teofilo che, grazie anche a un discreto numero di benefit, hanno portato gloria al paese e alla sua Rivolucion.
Oggi contano i soldi, Cuba e' ancora in grado di produrre grandi campioni, ma poi se li vede sfilare da sotto il naso a causa della sua incapacita' di comprendere che occorre, nella vita, pretendere ma anche dare.
E' il momento di cambiare, prima che sia troppo tardi.

21 commenti:

  1. massimo gramellini

    La proposta di cominciare la bonifica di Roma dal marciapiede davanti a casa propria, avanzata dall’attore Alessandro Gassmann, sta facendo emergere per contrasto un altro tipo di italiano. Il signor Mi Rifiuto, figura trasversale che va dai commentatori dei giornali di destra all’archetipo dell’intellettuale di sinistra, il professor Asor Rosa. La sua tesi è che il cittadino non deve sostituirsi ai netturbini perché già paga le tasse. Questo richiamo al ruolo virtuoso delle imposte nel Paese che vanta il maggior numero di evasori fiscali suona vagamente surreale. Ma pur di non prendere in mano una ramazza e sentire la città come cosa - e casa - sua, il signor Mi Rifiuto è pronto a sciorinare tutto il repertorio dello scaricabarile. Ironizza sul fatto che Gassmann abbia lanciato il suo appello dal Sudamerica, dove sta lavorando, anziché precipitarsi qui con guanti e paletta. E sposta l’attenzione sugli stranieri che sporcano la città, fingendo di non sapere che l’essere umano si adegua al panorama circostante e che, come a nessun italiano verrebbe in mente di straziare di cartacce un immacolato parco londinese, così è comprensibile che un inglese non si senta in colpa se imbratta una piazza di Spagna già ridotta a ciofeca.
    Le obiezioni del signor Mi Rifiuto, formalmente ineccepibili, sono alibi per continuare a rimanere come siamo: inerti e lamentosi. Ignorano l’effetto contagioso dell’esempio. Chi contribuisce in prima persona diventa più geloso del bene comune e più esigente verso gli amministratori. «Pulisci davanti all’uscio di casa e tutta la città sarà pulita», recita un proverbio cinese o forse scandinavo. Sicuramente non italiano.

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  2. Il giorno perfetto di Tania Cagnotto non è forse proprio quello che aveva sognato ma è talmente pulito, convincente ed elegante che non importa se siamo ai Mondiali e non alle Olimpiadi perché è il suo primo oro fuori dagli Europei: «Non potrei essere più felice. Quando ho iniziato avevo due sogni, un oro mondiale e una medaglia ai Giochi. Ora che ho questo sono contenta così e se potessi scegliere non lo baratterei con un podio olimpico». Non solo chiude la gara da un metro davanti alle cinesi, le stacca, le umilia, le costringe a rincorrere.

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    1. Ti ringrazio per questo post...sono uscito di casa con il proposito scrivere due parole sul fantastico risultato di ieri ottenuto dalla Cagnotto...ma come sempre sei stato puntuale!

      Ieri ho visto mia moglie commuoversi di felicità per Tania quando abbiamo sentito al TG la notizia del suo oro mondiale...un po' come la "tua hockeysta" anche lei ha passato dai 9 anni fino all' adolescenza presso la Marcelo Salado con la nazionale di tuffi e pallanuoto...certe esperienze, come allenamenti duri e rigida disciplina, formano e ti rimangono dentro per tutta la vita...per te che sei uno sportivo credo non sia difficile capire...

      pochi compagne/i sono poi andati anche alle olimpiadi...invece alcune casadas con extranieros insegnano nuoto/sport fuori dall' Isla...ovvero l' impeccabile fotografia che oggi hai scattato...

      Quoto al 1000% tutte le considerazioni del post...per rispetto degli atleti soprattutto se paragonati ai coglioni che hai citato...è il momento di cambiare!!!

      Freccia

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    2. Il discorso vale anche per i ballerini del balet de Cuba.
      Comunque finito ora Jogging....
      non si è mai ex atleti!

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  3. Senza soldi non fai più nulla. Ste1

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  4. Pure alla Gold cup qualcuno è scappato,lo sport sotto Fidel era mi sa più tutelato ed incentivato,Raul mi da impressione essere più pragmatico e meno sognatore e guarda ad altro,poi onestamente è subentrato nelle menti e nell'anima degli atleti e non solo un certo 'scazzo'(scusate volgarità è per rendere idea),ho conosciuto a Holguin una lanciatrice di peso medaglia olimpica e mi raccontava che in realtà allenamento e molto 'fai da te' e soprattutto alimentarsi correttamente non è semplice...per me lo sport cubano è un po una nave che sta andando alla deriva e diciamo priorità governo sono altre
    Stefano

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    1. Non credo dipenda da los Jefes.
      Semplicemente i tempi cambiano e oggi fra PATRIA e MUERTE esistono oltre 50 sfumature di grigio

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  5. Un amico di famiglia è un ex canoista della nazionale cubana con partecipazioni a Olimpiadi e Mondiali...
    nel resto del mondo non dico che sarebbe a capo del governo ma, probabilmente non farebbe il salvavida...costretto ad arrotondare come taxista particular...

    sia chiaro per lo "standard cubano" fooooorse non se la passa male...

    di certo come diceva Aston: gli anni sono passati ed i treni importanti andati...con tanti rimpianti che superano di gran lunga i rimorsi...

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  6. senti maaa...

    il Che e Fidel si stanno fumando un sigarozzo oppure un torcione???

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    1. Come mi ha ricordato qualcuno giorni fa.....il blog è letto....in alto loco.
      Gia' il post di oggi.....
      Freccia trattasi sicuramente di un puro!

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    2. Converrai che forse per il bianco e nero, forse per la fotografia sfuocata ricordano un po' Bob Marley e Peter Tosh...jajaja...

      spero che l' alto loco sia dotato di ironia altrimenti rischio di non passare la dogana nel prossimo viaggio cubano...

      mi sarebbe già bastato in uno dei primi viaggi trovarmi in uno stanzino dell' aeroporto con la valigia sottosopra...e quasi perdo l' aereo...oppure in un' altro essere convocato all' immigracion...jajaja...

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    3. Una volta lo stanzino è toccato anche a me

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  7. Mi alleno alla pista tunera spesso in compagnia di atleti di alto rendimento. Per tante ragioni.....non aggiungo altro.
    Ribadisco che e tempo di cambiare

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  8. MOU SANTO SUBITO...

    “La moglie di Rafa Benitez farebbe meglio a dedicarsi alla dieta del marito”. Josè Mourinho non ha gradito le dichiarazioni della signora Montserrat Seara che nell’intervista rilasciata a Marca sulla nuova avventura di Benitez al Real Madrid ha detto: “Rafa aggiusta i casini che combina Mourinho”. La moglie dell’ex tecnico del Napoli faceva riferimento al fatto che per tre volte in carriera lo spagnolo ha sostituito il portoghese sulle panchine di Inter, Chelsea e in ultimo Real Madrid.
    La risposta dello Special One non si è fatta attendere. Dopo l’amichevole di Washington davanti a 80mila spettatori vinta dal Chelsea per 4-2 ai rigori contro i campioni d’Europa del Barcellona, Mourinho ha aggiunto: “La moglie di Benitez è confusa. Non si ricorda che al Chelsea fui rimpiazzato da Roberto Di Matteo ed al Real Madrid da Carlo Ancelotti“. E sull’esperienza in Italia, dove nella Milano nerazzurra ha lasciato un ricordo indelebile, il portoghese ha rimarcato: “L’unico posto dove mi sostituì Benitez fu l’Inter ed in sei mesi triturò i campioni d’Europa. Meglio per lei dedicarsi alla dieta del marito che a parlare di queste cose”.

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  9. Benitez il fenimeno sceso sulla terra ma va va lui e la moglie...tra parentesi non fatevi ingannare dalla falsa aria bonaria e dalla finta educazione di facciata è un' arrogante come pochi ed un testone che non impara dai suoi errori perché si sente superiore..a Napoli ha lasciato macerie e per quanto fatto no meritava assolutamente il Real ...ma ha un procuratore bello potente..che personaggio squallido lui e la señora...ciao Milco
    Stefano

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    1. Diciamo anche che a Florentino piace fare la formazione....

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  10. per quello che so io Cuba sta iniziando ad autorizzare i peloteri forti a giocare all'estero a patto di trattenersi 1/3 del contratto milionario offerto. Mi raccontavano di un certo Despaigne ingaggiato in Giappone per 4 milioni di $ di cui circa 1,5 $ versati nelle casse Cubane. puó essere un inizio cosi guadagna sia il giocatore che il governo cubano.. piuttosto che scappino.. Milco prova a informarti..

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  11. Simone lo so.
    La scorsa stagione mi pare fossero 4 o 5....una goccia nel mare.

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  12. Mexico, 20 menos
    Brasil, 7 oros menos
    Argentina, 6 menos
    Puerto Rico, 5 menos
    Venezuela, 4 menos
    Republica Dominicana, 4 menos
    Guatemala, 1 menos
    Ecuador, la misma cantidad

    Cuba, 22 menos!!!!

    O sea, fue Cuba el pais que mas retrocedio.
    Tomado de: http://oncubamagazine.com/deportes/la-vida-despues-de-toronto/ © OnCuba

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  13. L'ostacolista Ortega diventa spagnolo e anche Sotomayor ottiene il doppio passaporto....

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