venerdì 31 luglio 2015

LA PROFEZIA

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Forse qualcuno di voi avra' letto la “profezia” fatta da Fidel nel 1973 di rientro da una visita ufficiale in Vietnam.
Pare che in quell'occasione abbia affermato che "gli Usa dialogheranno con noi quando ci sara' un presidente statunitense nero e un Papa di un paese dell'America latina”.
Dopo i primi dubbi riguardanti la veridicita' dell'affermazione, pare che Fidel questa frase l'abbia detta sul serio.
C'e' chi sostiene che si trattasse di una battuta detta in risposta ad una domanda del Che.
Una battuta del tipo “accadra' quando le mucche voleranno” oppure, piu' biblicamente, quando “un cammello passera' per la cruna di un'ago”.
Forse si e' trattato di una battuta o forse no, resta il fatto che el Comandante en jefe ha avuto l'occhio lungo anche in questa occasione.
Sulla capacita' di Fidel di prevedere i futuri avvenimenti politici si e' fatto molto parlare.
Forse non tutti ricorderanno la visita di quell'inetto di Gorbaciov all'Avana alla fine degli anni 80', arrivo' a spiegare a Fidel che era il momento di cambiare, che si era proceduto di errore in errore e via discorrendo.
Fidel lo ascolto' parlare, lo accompagno alla scaletta dell'aereo che lo avrebbe riaccompagnato a Mosca, per poi andare direttamente negli studi televisivi per un'annuncio che i cubani ricorderanno bene.
Intuendo, vista l'inettitudine del suo Presidente con la macchia sulla fronte, la fine dell'Urss avviso' il popolo che sarebbero arrivati tempi non duri, durissimi.
Cosa che puntualmente avvenne poco tempo dopo.
Nel 1973 prevedere un presidente statunitense di colore era pura follia.
C'era stato Martin Luter King, con la fine che aveva fatto, Malcon X e una segregazione razziale che era terminata con decreto presidenziale e non certo per scelta della popolazione, sopratutto quella rurale e confederata degli stati del sud.
I neri da pochi anni potevano accedere alle scuole e alle universita' dei bianchi, ma una reale parita', ammesso che oggi esista davvero, era ancora molto lontana da venire.
Qualunque politico americano avesse azzardato una simile ipotesi si sarebbe beccato un paio di pallettoni in fronte.
Un Papa latino poi era pura fantascienza.
Il continente americano era davvero il giardino di casa del dipartimento di stato, regimi fantocci e corrotti si susseguivano in buona parte dei paesi della regione.
Dove esistevano movimenti di guerriglia che volevano rovesciare questo stato di cose, arrivavano gli squadroni della morte con le loro stragi di stato.
Alcuni coraggiosi sacerdoti decisero, con la teologia della liberazione, di combattere con le armi permesse dall'abito ecclesiastico a fianco del popolo, pagando con la loro vita questo coraggioso gesto.
Monsignor Romero in cima a tutti, non a caso il suo processo di beatificazione e' stato accellerato proprio da Francisco.
Se oggi esistono o sono esistiti Chavez, Mujica, Morales, Correa, Lula, Ortega e altri e' grazie al sacrificio di quei tanti.
In una situazione simile pensare a un latino seduto sulla seggiola che fu di Pietro sarebbe stato davvero andare contro alla realta' dei fatti.
Cuba era sola, sola conto tutti e c'era pure stata la baia dei porci...
Sono passati piu' di 40 anni, non esiste piu' il blocco socialista, Fidel ha passato la mano al fratello senza che Posada Carrilles camminasse per centro Avana, Andreotti e Craxi sono andati a giocare a briscola con satanasso in persona, il Toro e' tornato in serie A andando pure in Europa.
Dopo oltre 40 anni gli Stati Uniti hanno avuto un presidente di colore, eletto due volte, oggi sulla cadrega che fu di Pietro siede un latino.
Cuba e gli Usa hanno riaperto le loro ambasciate e molte restrizioni sono state tolte.
Entro qualche mese, con ogni probabilita', il congresso americano a maggioranza repubblicana, votera' la fine del bloqueo.
Quel vecchio bandito del Comandante en Jefe ci ha azzeccato ancora una volta.

25 commenti:

  1. L’istrionico presidente Massimo Ferrero non scarica il suo tecnico Walter Zenga dopo il cocente 4-0 subito dalla Sampdoria nella gara di andata del terzo turno preliminare di Europa League contro il Vojvodina. La dura sconfitta all’Olimpico di Torino, stadio che ha ospitato il match vista l’indisponibilità del Ferraris, ha senza dubbio indispettito il numero uno blucerchiato, ma non al punto da ripensare alla scelta fatta pochi mesi fa: «Non mangio nessuno, c’è stato questo incidente di percorso, adesso vediamo di rimediare e capire cosa è successo».
    NO A BALOTELLI
    Ferrero è poi tornato a parlare di calciomercato, smentendo la pista di Balotelli perché «costa dieci milioni di ingaggio e, a quel prezzo, me ne prendo otto di Balotelli», ma lasciando aperta una porta a Cassano, nonostante l’aut aut posto la settimana scorsa dal tecnico Zenga. «Su Cassano decido solo io», ha tuonato deciso il presidente della Samp.
    ZENGA: «È COLPA MIA»
    Al fischio finale, Zenga subito voluto un faccia a faccia con i tifosi sampdoriani, collocati nella tribuna est dell’Olimpico, assumendosi tutte le colpe della disfatta europea. Responsabilità al quale non si è sottratto nemmeno il capitano blucerchiato Angelo Palombo, uscito tra i fischi dopo una prestazione insufficiente: «La colpa è di tutti, soprattutto di chi va in campo. Non ha funzionato niente, con un risultato così si prova soltanto vergogna. Dispiace tantissimo perché ci tenevamo e chiedo scusa ai nostri tifosi. Non cerchiamo alibi, come ad esempio la condizione fisica, e ci rimbocchiamo le maniche per fare meglio sin dalla prossima partita, anche se sarà dura ribaltare il 4-0 nella gara in trasferta di giovedì prossimo».

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    1. Dicono molti giocatori avevano preso un qualche virus, mah....venduta non credo, almeno non credo si venda così una partita..vai a capire...comunque Ferrero non è personaggio istrionico , sono altri aggettivi da usare..una previsione alla Fidel la faccio io. ...la Samp fa la fine della Livingstone..la stanno depredando..ma Okaka valeva solo tre milioni?
      Stefano

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    2. Quando Zenga tornò a San Siro da allenatore del Palermo ero in prima fila con famiglia ed amici...tutto uno stadio in piedi ad applaudire senza fine...poi una partita in notturna spettacolare 5-3...era l' Inter del Mou...

      L' uomo ragno è stato uno dei miei miti giovanili...del 13° scudetto targato Trapattoni...Zenga, Bergomi, Brehme, Matteoli, Ferri, Mandorlini, Bianchi, Berti, Diaz, Matthaeus, Serena.

      Da allenatore però onestamente qualche dubbio rimane...anche troppi forse!

      Freccia

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    3. Stefano il pagliaccio è solo un prestanome, comandano altri....

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    4. Duncan,Appiah,Romero,Romagnoli,Okaka,Eto.....e altri....
      Con quei 4 pipponi rimasti,Freccia, cosa vuoi che faccia?
      Ecco.....magari Palombo lo lascerei a centrocampo....

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    5. Quel buffone gli fa fare una brutta fine alla samp.paolino.

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    6. Pare che di suo non abbia messo un euro

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    7. Pare che di suo non abbia messo un euro

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  2. In questo Mondiale l’Italia ha deciso di puntare sui sogni. E realizzarli. Dopo le visioni notturne di Tania Cagnotto che anticipavano l’oro davanti alla cinesi, un successo considerato impossibile prima della gara da un metro, arriva il secondo bronzo dal sincro misto. E stavolta nessuno poteva pronosticarlo. Ma gli Aerosmith urlavano «Dream on» dentro la Kazan Arena e Giorgio Minisini e Mariangela Perrupato hanno sognato. Fino al podio.
    Dalle urla, dai salti e dalle facce davanti al tabellone dei risultati era chiaro che non si aspettassero certo una medaglia: «Ci abbiamo creduto, ci siamo difesi e l’adrenalina cala solo adesso. Sentiamo il peso di quello che abbiamo fatto». Vince la Russia che si rifà sugli americani trainati dalla star Bill May. Stavolta gli Usa sono secondi, pagato il tributo al pioniere della specialità, la giuria prende in considerazione altri valori e il terzo gradino del podio è sempre lo stesso, nel duo tecnico come nel duo misto.
    C’è l’Italia che è al terzo bronzo nella sua storia Mondiale e inizia a contare qualcosa in questo sport. Non è proprio un risultato qualunque perché è la prima volta che questa specialità trova posto in una competizione internazionale e non è che ora diventerà lo sport più praticato dalle nostre parti però di certo esce dal ghetto.

    UOMINI CHE FANNO NUOTO SINCRONIZZATO.....CHE TEMPI GRAMI STIAMO VIVENDO AMICI MIEI....

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  3. Magari era solo una battuta. Giuseppe

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  4. Andare a sapere se è vero,mi sembra strano a quei tempi anche fosseuna battuta troppo coincidenza,forse uninvenzione di qualche giornalista.paolino.

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  5. Magari solo una battuta.....profetica

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  6. Che sia uomo di capacità straordinarie è senza dubbio vero,per alcuni addirittura è uomo magico... un potente santero..che sia anche fortunato lo dice la storia ..diciamo che ha fatto una battuta dicendo i due avvenimenti piu' improbabili che gli venivano in mente e..si sono avverati...io ieri a un amico del grupposcrivevo andrò a vivere a cuba il giorno che mi sposo con KATE Moss(mia passione)magari si avvera pure mia previsione...ma non sono cosi fortunato e non sono manco Fidel......ciao Milco
    stefano

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  7. Onorasse il blog della sestina vincente potremmo far societá e dividere le quote cosí da trovarci tutti a festeggiare al sol, con son y ron...

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    1. Scrivevo dal cell...ho visto adesso el mar y la playa della foto...fanculo!

      à Jefe eee dacce stà sestina...

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    2. Anche perche' oggi c'è un tempo da polenta e funghi

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  8. Risposte
    1. Questa è una sestina da professionista...da giocare assolutamente!

      Che non salti fuori che poi volete salire sul carro del vincitore..

      Freccia

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  9. Ieri sera sulla croisette di cannes un locale proponeva una serata latina con tre cubani sul palco. prime file occupate da milf poppute e abbronzatissime. Beati loro!

    Simone

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