martedì 14 luglio 2015

NOSTALGIA E FIDUCIA

"Lo spreco della vita si trova nell'amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità"

Mi trovo in Italia da qualche giorno. Esattamente in questo momento all'isola del Giglio. È un posto che mi piace da quarant'anni. Il Giglio intendo. Fantastico sempre di venirci a morire ma non merita progetti così cupi. Ammesso che il mio destino sarà quello di spegnermi serenamente, da vecchio vecchio lo terrò in considerazione. È un posto che mi fa pensare. Una sosta da tutto. Il Giglio ti sospende. Appena monti sul traghetto è come se tutto il circo Barnum che ti porti dentro vada a prendere una camomilla. Fermarsi ogni tanto fa bene. Molta gente ti ha parlato di Cuba in questi giorni e un po' ti sembra che sia cambiata la percezione di quel posto. Quella che l'informazione è riuscita a costruire è l'immagine di un paese che magicamente si è rimesso in gioco. Che ha accettato le regole del progresso, che, in poche parole, si è arreso al nostro modello. Non so bene, e per la verità non mi interessano, quali siano gli accordi e le decisioni che si stanno prendendo. Forse è una resa. Forse no. Sicuramente lo è da parte degli americani che hanno giudicato mezzo secolo di embargo una grande cazzata. Chiedono scusa a tutti e tentano un'altra strada. Ricorda la politica di revisionismo permanente del Vaticano. Chiedere scusa a chiunque abbia subito nei secoli l'"entusiasmo spirituale" cattolico e continuare la propria gloriosa cavalcata. Quella che sento, però, è un'emozione strana. Non credo abbia nome ma è quel senso di irreparabile che avverti dopo una profanazione. È notizia di questi giorni la imminente visita autunnale di Renzi a Cuba. Mesi fa è passata Paris Hilton credo a perfezionare l'arte della fellatio, poi altri figuri di cui non ricordo il nome. Mi rassicurava avere una patria. Mi rassicurava vivere in un paese inviso ai corsivisti di Repubblica, condannato dai vertici del Pd, snobbato dai nostri più "illuminati" imprenditori a piede libero del paese. Mi piaceva ascoltare i commenti stremati di qualche produttore di tazze del cezzo del Triveneto che biascicava: "Ma qui non si può fare impresa... mona... Questi qui stanno cinquant'anni indietro... ma stiamo fuori?". Era bello. Era abitare in un porto scomodo. Posti barca senza servizi e ospitalità ridotta all'osso. Sentire adesso questi raggi di luce untuosi da cui Cuba viene investita sembra l'arrivo di uno tsunami di merda. Renzi a Cuba, Renzi che parla della storia cubana e ne celebra i "progressi" è come prendere sul serio Biscardi che vuole parlare di filosofia. E ne arriveranno parecchi come lui. Arriverà il chiasso stupido degli americani, i cappelletti con visiera, quelli grassi che mangiano hotdog, quelli che imporranno i loro modi di ridere e di essere colti. Forse già sono arrivati e non me ne sono accorto. Mi ostino a vedere quello che vorrei che Cuba non svendesse. Io conto poco. Magari se lo schifo diventa insopportabile cambio paese. Magari vengo a morire al Giglio. Cazzi miei, tutto sommato. È che Cuba era bella così, rivoluzionaria e arrogante come i discorsi di Fidel, bella come un sorriso del Che, colta come gli sguardi del primo che incroci per strada, forte come i muscoli di chi l'ha difesa, diversa come le logiche che la governavano. Un paese difficile e arretrato per fare impresa, ma il paese migliore per fare vita.


Ogni tanto mi piace postare, a piena pagina, qualche raro scritto riguardante Cuba che vale la pena di leggere e commentare.
Come ho gia' avuto modo di dire Alessandro, l'autore dello scritto, vive a La Habana e gestisce il blog “Il bello dell'Avana”.
Questo suo post rispecchia in pieno le doppie sensazioni che sto' vivendo, riguardanti le novita' che attraversano l'isola, che giocoforza, la cambieranno.
Chi legge il blog, con una certa frequenza, sa che vedo in modo positivo questi cambi che stanno avvenendo.
Cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno e questo non per ipocrite affermazioni che si leggono nel web sul fatto che “e' ora che il popolo cubano possa vivere meglio rispetto al passato”, ma essenzialmente per quali sbocchi puo' avere il mio futuro a Cuba.
Chiaramente, frequentando una giovane figlia di quella terra, mi piacerebbe che almeno le giovani generazioni possano avere davanti un futuro migliore rispetto a quelle precedenti.
Cosa che i loro coetanei in Italia non possono in nessun modo dare per scontato.
Insieme a molti di voi, cerchiamo di essere osservatori attenti nei confronti dei cambiamenti, consapevoli che e' fodamentale essere dentro le cose nel preciso momento in cui cambiano.
Arrivare dopo serve a poco.
Detto questo, non posso nascondervi una sorta di nostalgia che mi attanaglia ogni volta che leggo di un nuovo cambio che modifica situazioni cementificate da decenni.
Mi rendo conto che e' un'atteggiamento egoista, che sono qua' col culo al caldo e qualche soldo nel borsillo, che fare il frocio col culo degli altri non e' mai una cosa da tramandare ai posteri.
Pero', come dice Alessandro, ci siamo innamorati di quel posto di quella isola non perche' si poteva o meno fare impresa, ma semplicemente perche' si viveva (e si vive) bene.
Ci siamo innamorati della Cuba arruffata e Rivoluzionaria, abbiamo passato anni a vedere i cartelloni con lo sguardo accigliato e severo del Comandante en Jefe o il sorriso da eterno ragazzo del Che.
Abbiamo passato lustri con Randy e la sua mesa redonda, col baffone che conduce el noticiero, con calle 23 il sabato nel tardo pomeriggio e la buzzicona bionda, con palma y cana e con il menagramo delle previsioni del tempo.
Il punto di forza che ha sempre avuto Cuba e' stata la consapevolezza di ritrovare tutto esattamente come lo avevamo lasciato.
Le sue abuelas enferme, il “me hace falta”, Il classico “mi amor” lanciato a spron battuto.
Ritrovavamo la nostra ragazza o le nostre ragazze esattamente come e dove le avevamo lasciate, senza sorprese o novita' indesiderate.
Sapevamo, mentre il nostro mondo occidentale si capovolgeva, che Cuba era' la', adagiata nel suo mare, coi suoi profumi e la sua zaffata di aria calda e umida sul volto appena aperto il portellone dell'avion.
Sara' ancora cosi' in futuro o diventera' una Santo Domingo come tante altre?
Non lo so, non sono adivino, quello che so e' che il cambiamento non si ferma, la storia non torna mai indietro.
Ho una casa, dei progetti, alcune idee, se potro' realizzarle perche' Cuba restera' un posto speciale, allora mi muovero' in quella direzione.
Se invece cambiera' troppo e diventera' qualcosa di differente da cio' che abbiamo vissuto per lustri, allora vorra' dire che sara' il momento di andarsene da qualche altra parte.
Ma tutto quello che ho vissuto non me lo togliera' nessuno.
Resto ottimista, si sta' aprendo un epoca nuova di cui non dobbiamo avere paura essendo pero' consapevoli che un'altra epoca si sta' chiudendo.
Il tempo scorre, le stagioni si susseguono, invecchiamo e vediamo le cose da differenti prospettive.
Il futuro, come sempre, e' nelle mani degli Orishas, che mi auguro continuino a camminare al mio fianco come hanno fatto fino ad ora.

P.S. La Fly Gym aprira' il 31 agosto ma e' gia' sbarcata in Thailandia...


 

19 commenti:

  1. ....E PARLIAMO DELLA BUROCRAZIA CUBANA...

    Prima di trasferirsi a più alti incarichi dentro la bocca del leone, Roma, il procuratore della Repubblica di Catania ha apposto il timbro dell’ufficialità a una di quelle informazioni che conosciamo da sempre, ma fingiamo di dimenticare per non impazzire, mentre in un mondo meno sfinito del nostro giustificherebbero una sommossa popolare. Il dottor Salvi ha ricordato che quando gli sbarcati sulle coste siciliane si vedono negare lo status di rifugiati politici presentano subito ricorso per evitare il rimpatrio. Ma i ritmi della giustizia, paragonabili per frenesia e chiarezza a quelli di certi film iraniani sottotitolati in bulgaro, fanno sì che la loro richiesta, tecnicamente liquidabile in pochi minuti, venga esaminata con quattro anni di ritardo. Non si pensi a un’esagerazione: le domande del 2013 saranno valutate con la dovuta serenità nel 2017. Nel frattempo chi ha già in tasca un indirizzo amico sparisce nell’iperspazio europeo. Gli altri consumano la biblica attesa al centro Cara di Mineo, malamente accuditi a peso d’oro dai marpioni dell’industria della bontà, che si rifanno la coscienza, ma soprattutto la villa, a spese dei disperati migranti d’Oltremare e degli esasperati contribuenti dello stagno Italia.
    Come sempre quando l’inefficienza del sistema mette in circolo tanti soldi, alla denuncia dell’alto magistrato farà seguito l’unanime sdegno delle forze politiche e l’impegno unanime a risolvere la questione al più presto, cioè mai. Ci venga almeno risparmiata l’ipocrisia di chi si scaglia contro l’arretratezza della giustizia indiana, che per giudicare i nostri marò si è presa i suoi tempi: gli stessi nostri.
    MASSIMO GRAMELLINI

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  2. Il Torino blinda l'allenatore Ventura e il direttore sportivo Petrachi rinnovando i loro contratti fino al 2017.
    Aperta la caccia a un attaccante sul mercato: già fatta un'offerta all'uruguaiano Abel Hernandez (per il quale si è arreso il Chievo), ora bisogna trattare con l'Hull City per un prestito con diritto di riscatto.
    Prima però i granata devono liberare almeno una casella da extracomunitario con la cessione di Larrondo o Vesovic. Lo stesso discorso vale per il trequartista dell'Argentinos Juniors, Gaspar Iniguez (classe 1994).
    Le altre piste per l'attacco del Torino portano a Defrel (Cesena, interessa pure a Bologna, Atalanta e Sampdoria) e a Belotti (Palermo, piace anche all'Atalanta). Secondo la Gazzetta dello Sport, Zamparini lo cederebbe solo per un'offerta superiore ai 7 milioni di euro.

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  3. (ANSA) - Cuba ha confermato la cerimonia di riapertura della sua ambasciata a Washington il 20 prossimo ha descritto come la fine di "un primo passo" nei suoi nuovi rapporti con gli Stati Uniti, e l'inizio di una molto complessa seconda parte.
    "Il 20 luglio, casualmente in coincidenza con il giorno del ripristino delle relazioni, si farà la cerimonia della apertura della nostra ambasciata a Washington ", ha detto ai parlamentari Josefina Vidal, capo negoziatore di Cuba con gli Stati Uniti. "Da allora in poi inizieremo a lavorare sulla seconda fase, che è quello che noi chiamiamo il processo verso la normalizzazione delle relazioni, che ci vorrà del tempo perché dobbiamo affrontare in quel momento, questioni molto complesse che si sono accumulati nel corso di cinque decenni ", ha aggiunto in dichiarazioni riportate nell'edizione odierna per la pagina Cubadebate digitale.
    Sia il governo del presidente Raul Castro a Cuba, come Barack Obama negli Stati Uniti, hanno chiarito dal loro storico annuncio lo scorso dicembre su "normalizzazione" dei rapporti che il "secondo tempo" sarà prolungata, complicata e con risultati non ancora definiti.
    Mentre le autorità cubane hanno ribadito che la nuova relazione con il "nemico storico" non cambierà il concetto di sistema marxista-leninista sull'isola, gli Stati Uniti, d'altro canto, giustificano la loro decisione rilasciata quasi sette mesi fa con il desiderio di " influire "sulle prossime trasformazioni.
    In un'intervista pubblicata nel fine settimana dalla stampa locale, José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Partito comunista al potere e uno dei membri del governo cubano più attivi pubblicamente, ha sottolineato che "dobbiamo spiegare ai giovani che gli americani con la loro nuova politica cercano di portare il capitalismo a Cuba, e che a quello non possiamo tornare. "
    Egli ha aggiunto che "non si può pensare che andremo avanti solo per gli investimenti effettuati qui dagli Stati Uniti, visto che prima siamo stati sottoposti a un blocco economico che non finisce,che hanno imposto su di noi per più di mezzo secolo, e che ci ha costretti a trovare nuove forme e altri paesi per gli scambi commerciali. "
    Machado Ventura, una delle figure storiche con Fidel e Raul Castro fin dai primi anni '50, ha riconosciuto nell'intervista che "è vero che parte della direzione nazionale (del paese NDR) hanno un età più avanzata e sono i più noti ", ma ha detto che" ci sono anche altri molto più giovani in tutte le strutture sia del partito e del governo ". In risposte relative all'Unione dei Giovani Comunisti e il prossimo Congresso, ha raccomandato che "i giovani devono anche avere i propri criteri, discutere; devono pensare, inoltre, che il socialismo è il futuro, perché il capitalismo si sa cosa sia e quanto lontano può andare. "
    Dopo il 20 luglio prossimo, quando le due nazioni ristabiliranno le relazioni diplomatiche e riapriranno le ambasciate chiuse dal 1961, organizzeranno gli incontri per la "seconda fase" aggiungendo agli antagonismi ideologici e politici gravi, problemi che vanno dall'embargo che da 54 anni Washington applica a'isola al destino della base militare statunitense di Guantanamo nellaa parte orientale di Cuba, passando per gli accordi opposti che separano i due governi in politica internazionale e soprattutto in America Latina.


    Alberto

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  4. Al momento in me prevale la paura sulla fiducia. Ste1

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  5. Io sono sincero tremo all'idea del cambiamento e che Cuba diventi come Santo Domingo....alla fine chi come noi frequenta l'isola da sempre è quasi come quelle generazioni di cubani nati e vissuti con il riferimento del Comandante ,di Randy ,del dott. Rubiera etc etc..non sarà facile..vamos a ver...come dici tu comunque i ricordi,le avventure passate ,le emozioni non c'è le toglie nessun cambio di sistema,ciao Milco,stefano

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  6. Finisse oggi posso davvero dire di essermela goduta

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    1. Mah...pure io....goduta con qualche piccolo sasso incontrato nel cammino...come dice la canzone?una piedra en el caminno me dijo que mi destino era rodar y rodar y rodar..un ajiero(conducente di asini..si scrive cosi?) en el camino me dijo que no hay que llegar rapido solo hay que llegar....ciao Stefano

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  7. Santa Fè- L'isola è cosi grande che per noi non sarà difficile trovare un'angolo dove svernare serenamente..non tutto il mondo si fionderà lì, e poi, concludendo, prima che le cose cambino per davvero, come ad es. la Rep. Dominicana, passeranno decenni..a quel punto saremo in compagnia di Ernesto!

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  8. dopo tanta NOSTALGIA e malinconia...è necessaria una flebo di quel:

    " Gianni, l' ottimismo è il profumo della vita!"...senza però la scagazzata del piccione in testa...jajaja

    https://www.youtube.com/watch?v=icrMp33EVVM

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  9. OTTIMISMO? NOTIZIE DALLA RENTA;
    "Buenas noticias, llego el turista. A las 6am me estaba tocando la puerta."

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    1. Sei il solito venale...pecunia...siempre pecunia...jajaja

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  10. "Pecunia non olet sed scarseggiat semper"

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  11. Freccia un bagno di sangue al negozio di animali per l'arrivo di Birillo

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  12. mi dirai poi dal veterinario...

    vorrà dire che risparmierai sul quel dog sitter che conosciamo...jajaja...

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  13. Quella che ho contattato se tutto compreso starò via 3 mesi mi costerà. ...lasciamo perdere. ....

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