mercoledì 8 luglio 2015

RENZI A CUBA

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 "Lo Stato deve fare ciò che è utile; l'individuo farà ciò che è bello"

Matteo Renzi, accogliendo l'invito rivoltogli dal Raul durante la breve visita del Presidente Cubano in Italia e in Vaticano, a settembre visitera' Cuba.
L'annuncio e' stato dato dal vice ministro dello sviluppo economico Calenda, durante una missione imprenditoriale italiana in corso a La Habana.
Che ci piaccia o no, che sia simpatico o meno Renzi, durante la sua visita nell'isola, rappresentera' il nostro paese e sopratutto, nello specifico le nostre realta' imprenditoriali.
Da quando si e' messo in moto il processo di normalizzazione delle relazioni fra Cuba e l'ingombrante vicino del nord, l'isola e' stata oggetto di visite importanti, Holland giusto per citarne una, e di interessi da parte di imprenditori di ogni parte del mondo.
L'Italia, una volta tanto, potrebbe partire in pole position, un po' per i legami che storicamente legano i due paesi ma anche per il fatto che Mariela sia...mezza dei nostri.
Nel marzo del 2014 Cuba ha approvato la ley de inversion extraniera che, pur non essendo un capolavoro di legge, rappresenta, rispetto al nebuloso passato, un deciso passo in avanti.
Sara' compito dei nostri imprenditori cogliere le grandi opportunita' che l'isola offre in questa fase storica.
L'attuale missione e' stata promossa dai ministeri di sviluppo economico e degli affari esteri ed organizzata, fra gli altri, da Confindustria.
Possiamo tranquillamente dire che si tratta di una missione ai massimi livelli.
I settori interessati sono la meccanica agricola (vista la situazione medioevale in cui versano los guajiro dal punto di vista dei macchinari) e la trasformazione alimentare, ambiente, energie rinnovabili, infrastrutture e costruzioni, turismo e biomedicale.
Come potete vedere un bel pacchetto che tocca anche alcune delle eccellenze italiane, basti pensare al discorso legato al turismo piccolo e grande e alle sue immense prospettive di sviluppo.
In pratica si stanno mettendo insieme decine di accordi fra i ministeri, gli enti e le imprese competenti dei due paesi in modo che, quando arrivera' Renzi, si possano firmare progetti importanti al massimo livello.
Intesa e Sace hanno firmato un'accordo da 80 milioni di euro a La Habana per crediti documentari emessi dalle banche cubane a pagamento dei singoli contratti commerciali.
Impresa e Sace permetteranno cosi' agli esportatori italiani di vendere i loro prodotti con dilazioni fino a 18 mesi, garantendone i pagamenti.
Scusate se e' poco.
Oltre 473 milioni di euro sono stati stanziati dalle nostre banche nei confronti di chi ha scelto di operare a Cuba, fino a poco tempo fa, ricordo che, in banca, non ti davano neanche il modulo per la richiesta.....
Diciamo che si stanno ponendo le basi per lo sviluppo di mille progetti e di tante idee che potrebbero avere una realizzazione a breve periodo.
I tempi in cui, dopo aver portato macchinari dal valore di milioni di euro, all'imprenditore di turno veniva intimato di lasciare il paese il giorno dopo, abbandonando e...perdendo tutto, FORSE, sono finiti definitivamente.
Oramai si stanno mettendo di mezzo i governi e gli enti preposti, certe figure di merda dovrebbero essere parte di un oscuro passato e non ripetersi piu'.
Certo occorre che arrivino imprenditori veri e solvibili, con progetti importanti, non i magliari da 4 centavos che hanno ammorbato l'isola nei decenni precedenti.
Fra l'altro l'ambasciata italiana a La Habana potrebbe diventare anche meta dei migliaia di italiani residenti in Dominicana, visto che, con un colpo...di genio...per risparmiare e' stata chiusa l'ambasciata italiana in quel paese e i nostri paisa' per risolvere problemi burocratici devono volare fino a Panama.
Curioso il fatto che fino ad oggi sono stati i residenti italiani a Cuba a volare in Dominicana, dopo i 3 mesi canonici, per poter poi rientrare e avere altri 3 mesi di visa.
Ora potrebbe seriamente concretizzarsi l'esodo ma in modalita' inversa.
In piu', molti che hanno investito a S.Domingo potrebbero spostare il negocio a Cuba, se quest'ultima sara' in grado di fornire qualche garanzia decente.

32 commenti:

  1. Speriamo in qualche buona novità. Ste1

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  2. Roma, 10 mag. - "Ho parlato bene del Presidente Obama, e' un uomo onesto, l'ho detto ai capi di Stato Sudamericani, e ho piacere a ripeterlo qui da voi". Lo ha detto il presidente della Repubblica di Cuba, Raoul Castro, dopo l'incontro con il presidente del consiglio Matteo Renzi.
    "Ha detto che togliera' Cuba dalla lista degli stati terroristi, ancora non e' avvenuto. Ma sappiamo che il presidente americano non ha la maggioranza nelle due Camere.
    Nei prossimi giorni sapremo", ha aggiunto Castro, secondo il quale "il 75 per cento dell'attuale popolazione di Cuba e' nato sotto l'embargo. E ho detto ad Obama che quando l'embargo americano fu decretato, lui non era ancora nato". "Ho letto diverse sue biografie e, nel corso dell'incontro, ho detto ad Obama ches e lui agisce cosi' oggi, e' per via delle sue umili origini. Il blocco comunque esiste ancora, l'embargo e' ancora li', ma come sapete il presidente americano non ha la maggioranza al Congresso. Quindi i nostri rapporti sono ottimi", ha aggiunto Castro. "Noi veniamo accusati di non rispettare i diritti umani. Ma chi li rispetta nel mondo? Da noi la salute e' un diritto per tutti, come l'istruzione. Riconosciamo di aver compiuto degli errori, ma i diritti umani non devono essere strumentalizzati per la mala politica", ha detto ancora il presidente Cubano, che ha "rivolto un invito ufficiale al presidente del Consiglio perche' si rechi a Cuba, quat'anno. Io ho accettato di venire un solo giorno, ma non in visita ufficiale affinche' io riesca a visitare questo magnifico Paese che e' l'Italia". "Stiamo cercando di migliorare il nostro sistema politico sociale e culturale. Ma e' molto difficile farlo senza shock, senza lasciare nessuno per la strada", ha concluso Raoul Castro. (AGI) .

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  3. Il primo giorno di scuola è sempre speciale, anche se serve solo per fare l’appello. Oggi è il turno del Toro ritrovarsi per cominciare la nuova stagione: i ragazzi di Giampiero Ventura dovranno presentarsi entro le ore 22 presso un noto hotel del centro città, il Boston, e da domani mattina cominceranno a faticare tra Sisport e Istituto di Medicina dello Sport per i test di rito.
    Saranno una ventina i convocati dall’allenatore, ma la lista ufficiale ancora non c’è: risponderanno “presente” i 3 nuovi acquisti Avelar, Acquah e Obi, ma del vecchio gruppo potrebbero mancare in 10. Sono gli 8 Nazionali ancora in vacanza, tra cui il capitano Glik, l’oggetto più pregiato del mercato Darmian (sempre più vicino al Manchester United) e il novello sposo Padelli. A queste assenze c’è poi da aggiungere Peres, in permesso per la nascita del figlio, e Farnerud ancora alle prese con un lungo infortunio al ginocchio.
    E Bjarnason? Come ogni raduno che si rispetti anche questo avrà la sua dote di suspense: l’islandese è andato a vedere il ritiro del Basilea ma non ha ancora firmato con nessuno. E magari questa sera si materializza in città. Il Toro intanto ha portato avanti i contatti con la Roma per Carbonero e con la Sampdoria per Duncan. Ventura deve far di necessità virtù e intanto ha convocato anche 3 Primavera (gli attaccanti Morra e Rosso e il difensore Bonifazi) più Chiosa, molto vicino però ad abbracciare di nuovo l’ Avellino. A casa, probabilmente, resterà invece il baby talento Parigini, “prenotato” dal Cesena per la prossima stagione di serie B.

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  4. Un altra conferma che Cuba si sta aprendo.paolino.

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  5. Perché mai con il flusso turistico ed anche la discreta quantità di residenti ha chiuso nostra ambasciata in Rep.Domenicana?assurdo......chiaro che potenzialmente spostare negocio da Santo Domingo a Cuba..almeno per ora isla garantisce almeno sotto profilo sicurezza ben altri standard..sotto profilo tassazione non ne so molto mentre mi sento di dire che come mercato interno Cuba offre più vantaggi..francamente il degrado e la povertà che ho visto nell'altra isola caraibica a Cuba no c'è..e molti cubani hanno più cuc in tasca dei dominicani...Renzi a Cuba sono felice..vuol dire è ancora vivo ...visto che è praticamente scomparso dalla scena...p.s.:se nostra ambasciata all'havana vuole essere fulcro e ricettacolo e riferimento di nostri buisnessman sull 'isla deve farne di miglioramenti..ma tanti tanti..attualmente è specchio fedele del nostro paese sull'isla..uno schifo....spero almemo abbiano cacciato quel cubano maleducatissimo e con fare mafioso che era in accettazione..spero...ciao Milco
    Stefano

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  6. Come dicono praticamente tutti quelli che ci hanno avuto a che fare la nostra ambasciata a La Habana no sirve.

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  7. L'ambasciata italiana a Cuba è uno stipendificio. Mille privilegi per chi ci lavora e pochissimi servizi. L'ultima volta che ci ho avuto a che fare non c'era neanche un bagno e panchine o sedie dove sedersi per aspettare il turno. Ed è sempre affollata. Non parliamo della totale assenza di disponibilità da parte dei dipendenti. Avere un'informazione che sia una o vedere competenza e fluidità nelle pratiche è fantascienza. ps. Bene gli accordi commerciali, purché non riguardino sempre i soliti e pochi noti che tengono alla larga anche gli imprenditori più piccoli. Vale

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  8. Non hai idea di cosa guadagna quella gente di stipendio. ....poi c' è il resto......

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  9. Mi domando sempre se hanno tolto il "Rincon de los cretinos" nel museo della revolucion.
    Faceva molto ridere, ma ora sarebbe grosso motivo di imbarazzo.

    Avete presente quale era?

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  10. Si si, lo conosco. Anche a me ha sempre divertito un sacco. Batista, Reagan e la famiglia Bush in caricatura...
    Eccolo qui: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/09/Museo_de_la_Revolucion-Rincon_de_los_cretinos_Batista_Reagan_G._Bush_W._Bush.jpg

    Simone

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  11. In effetti ora sarebbe poco......appropriato....

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  12. Sono treni che passano solo una volta...chi lo ha già preso bene..per gli atri tardi ormai.
    MIKI

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  13. Secondo me quelli buoni ancora devono passare

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  14. La penso come te Milco.
    Ricordiamoci che il primo dopo guerra in europa fu un periodo di confusione, dove parevano esserci mille opportunità e poi nulla si concretizzava.
    Solo dalla metà degli anni 50 sono iniziati a passare i treni su cui valeva la pena salire e su cui (cosa assai più importante) ti era permesso salire.

    Simone

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  15. Infatti c'è chi confonde la littorina col Frecciarossa

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  16. Condivido Milco ma il problema resta sempre uno, e il più importante, i 30 dollari di stipendio dei cubani....fin quando il cubano non avrà uno stipendio dignitoso e degno di chiamarsi stipendio, parleremo sempre di aria fritta.

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    1. come accennavo in passato....
      alla riforma dei salari aggiungerei l' accesso al credito e progetti di microfinanza campesina...

      vamos a ver...

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    2. Questa mi pare una bella opportunità

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    3. Renzi a Cuba però me lo voglio proprio vedere...
      soprattutto ascoltare i vari tiggggì come racconteranno l' evento...

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    4. Con la faziosita' di sempre....

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    5. claro...

      basta che non lo facciano passare come il salvatore anche della patria cubana...

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  17. E poi c'è la crisi,se Cuba si apre si apre agli investimenti di chi si può permettere di investire tanti soldi,magari riciclati,per tutti gli altri si farà sempre fatica a fare impresa,indovinare il negocio,burocrazia,dipendenti indolenti e inaffidabili in un mercato che ormai è quasi paralizzato ovunque.
    Parlare ora dei dollari che porteranno gli americani mi sembra ingenuo,quelli vogliono strutture all inclusive e servizi,tutto il resto è la stessa fuffa che va in Rep. Dominicana per i fine settimana con tre ore di aereo da New York,poi per chi ha casa particular sarà negocio anche questo ma non la vedo la grande svolta,almeno non nei prossimi cinque anni, Pablo

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  18. Infatti qua' si parlava di investimenti italiani. L'America non ci azzecca nulla....

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  19. Io a Renzi lo farei volare con blue panorama così le scappa la voglia di tornarci e magari ci regala un volo di linea Milano Habana Santiago.

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  20. Mi si è cancellato un commento ms non so di chi......sorry....

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