sabato 15 agosto 2015

LA SETTIMANA


Buon Ferragosto a tutti!
Finalmente siamo arrivati al giorno cruciale di ogni stagione estiva.
L'altra sera ho presentato lo schiuma party in una struttura, ieri sera l'elezione dalla Miss in un'altra, direi che il mio l'ho fatto.
Da ora a meta' settembre ci penseranno i ragazzi a portare la nave al porto d'attracco, ovviamente sotto la mia stretta vigilanza.
Fra oggi pomeriggio e lunedi tornero' a casa, devo vedere se recupera un Capo animazione stroncato da Montetzuma.
Questa notte, finalmente, gran temporale e questa mattina c'e' un bel fresco.
Meno male perche' ieri Birillo ha deciso che il ventilatore non mi serviva piu' e si e' sgranocchiato il cavo.
Insieme a due paia di scarpe da ginnastica, che comunque avevano gia' fatto la loro storia, e' il dazio che ho pagato per avere un cachorro fra i piedi.

Ci hanno raccontato che il ragazzo morto a Lecce, in discoteca, ha lasciato questa valle di lacrime in modo naturale.
Non ci credo, non si e' probabilmente voluto dare un'altra botta al turismo, in pieno agosto, come e' stato per il Cocorico'.
Il sindaco di Gallipoli, forse sbagliando i tempi, ha detto le stesse cose che scrissi sul blog il giorno dopo la chiusura della disco di Riccione.
Non si puo' dare la colpa ad una discoteca se un ragazzino di 16/17 anni va in giro a cercare merda per sballarsi.
La famiglia avra' pure qualche responsabilita?
Non sono padre, ma “Tio” dei figli dei Villans, tutti che lavorano o studiano (o fanno entrambe le cose), tutti educati, attivi e in cerca del miglior futuro possibile.
Quindi e' possibile educare i figli in un certo modo, alla fine nella vita si raccoglie sempre cio' che si semina.

Il professor Salizzoni, primario alle Molinette del reparto che si occupa della cura del fegato ha, per la prima volta al mondo, effettuato un trapianto congiunto di fegato e staminali.
E' uno dei 3 piu' grandi al mondo in materia, oltreche' un caro amico di famiglia e vecchio Compagno.
Quando mia madre e' stata operata di calcoli al rene e' andata da lui, ha un reparto da fare impallidire una clinica svizzera.
Ospedale pubblico giusto per capirci.
Lui destina al suo reparto il 70% dei proventi delle visite private che esegue.
Poteva andare a fare il milionario nelle piu' lussuose cliniche al mondo, ma crede nel valore sociale della sua professione e in questo paese.
Uno dei tanti orgogli nazionali di cui ci si dimentica troppo facilmente.

La Nuova Zelanda ha deciso di cambiare la sua bandiera legata al periodo coloniale raffigurante l'union jack inglese.
Ha messo in rete 40 possibili bandiere che richiamano la cultura Maori, in modo che la gente possa scegliere.
Un bel modo per ricordarsi che quell'isola, prima dell'arrivo dei britannici, era gia' abitata da una popolazione che ha pagato un carissimo prezzo alla colonizzazione.

Il buon vecchio Kim ha deciso di riportare indietro di mezzora le lancette degli orologi della Corea del Nord, per ritornare all'orario precedente all'invasione dei Giapu.
Questo tanto quadrato non e', ma per una volta ha fatto una cosa sacrosanta.
L'invasione giapponese della penisola e' costata una specie di genocidio per i coreani, giusto troncare ogni legame col passato.

Alla fine si e' scoperto che quel poveraccio di Torino, deceduto mentre i vigili urbani lo portavano a fare una terapia psichiatrica, e' morto soffocato.
Pare che gli sia stata compressa la cassa toracica....
Ovviamente si aprira' un'indagine, ma i vigili la faranno franca come sempre avviene in questo paese dove si fa la voce grossa coi deboli e quella piccola coi forti.

Domani iniziamo a parlare di nuovo di sport...c'e' la coppa Italia.

10 commenti:

  1. Da domani bisognerà aggiungere un altro fuso orario alle lancette che regolano il mondo. Anche la Corea del Nord avrà il suo, portando gli orologi indietro di trenta minuti rispetto a Tokyo e Seul. L’ennesima idea stravagante del presidente dittatore Kim Jong-un, che ha voluto a ogni costo l’«ora di Pyongyang».
    Il motivo? Sradicare la memoria del passato coloniale, proprio nel giorno in cui si celebra il settantesimo anniversario della liberazione della Corea dal Giappone alla fine della seconda Guerra mondiale.
    Non un caso isolato
    Eppure, dall’inizio del Novecento, quando si decise di regolare il mondo con il sistema dei fusi orari prendendo come punto di riferimento il meridiano di Greenwich (Gmt), non è il primo colpo di testa di un capo di Stato, che vuole e ottiene un’ora personalizzata. Le lancette, nel corso della storia, si sono trasformate in un efficace strumento di geopolitica, per dare segnali di unità, per differenziarsi o per lanciare segnali di sfida ai Paesi confinanti.
    Il primo caso vede protagonista la Spagna che, fino agli Anni 40, aveva lo stesso orario di Gran Bretagna e Portogallo, ma quando la confinante Francia fu occupata dalla Germania nazista, il generale Franco, per fedeltà ad Hitler, decise di spostare le lancette di un’ora e da allora non è mai tornata indietro. Nel 2013, una commissione parlamentare, ha tentato di proporre il ritorno all’orario britannico di prima della guerra, scatenando, però, numerose critiche da parte della popolazione, secondo cui i ritmi de «la siesta» sarebbero stati sconvolti.
    La protesta chavista
    Più vicina ai nostri giorni la sfida del defunto «Comandante» Chavez che, per scostarsi dall’ «imperialismo americano» decise, nel 2007, di far retrocedere le lancette del suo Venezuela di mezz’ora creando non pochi disagi agli aerei in partenza dall’aeroporto di Caracas.
    Esistono Stati, poi, in cui nonostante fosse decisa l’uniformità oraria, gruppi ribelli hanno deciso di avere un proprio orologio in segno di protesta con il governo centrale. È il caso dello Sri Lanka e dei militanti comunisti delle Tigri Tamil che, nel 1996, si rifiutarono di adottare la decisione della capitale Colombo di retrocedere di mezz’ora le lancette.
    Così fino al 2009, quando i ribelli furono annientati, la zona Nord del Paese, sotto la loro influenza, fu costretta ad adottare un orario differente da quello del resto del Paese.
    Ma le ragioni per lo spostamento d’orario non sono solo e sempre politiche. È il caso del Nepal che, nel 1956, decise di diventare uno dei tre Paesi al mondo con una differenza di quindici minuti (GMT +5:45). Una stravaganza perché, proprio a quell’ora, il sole sorge sulla cima di una montagna considerata sacra sulla catena dell’Himalaya. Da domani, dunque, allo scoccare della mezzanotte, i fusi orari, da ventiquattro diventeranno venticinque.

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  2. Andrea Soldi è stato “preso al collo” e “un po’ soffocato”. È quanto emerge da una telefonata tra i soccorritori dell’ambulanza arrivata in piazzetta Umbria e la centrale operativa del 118.
    La conversazione è tra gli elementi raccolti dai carabinieri del Nas, che indagano (coordinati dal pm Raffaele Guariniello) sulla morte dell’uomo coinvolto in un Tso, ordinato dallo psichiatra che lo aveva in cura per schizofrenia. Sott’inchiesta sono finiti lo stesso medico e i tre vigili urbani che hanno provveduto a bloccare Andrea.
    Nella conversazione, il soccorritore parla anche di un “intervento un po’ invasivo” e dell’ordine ricevuto di caricare Andrea ammanettato dietro la schiena e “a faccia in giù”.

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  3. Settimana ovviamente caratterizzata da alzabandiera americana a Cuba di cui tanto si è già parlato, a me ha colpito altra cosa, il quadro di Gaugin 'quando ti sposi' è diventato il più pagato al mondo, lui mori povero e questo quadro andò ignorato e invenduto nel 1893 a Parigi, ora e fino al 14settembre sarà esposto al museo Reina Sofia di Madrid (che da una pista a mio avviso al più pubblicizzato Louvre) per poi viaggiare verso il Quatar , paese dei suoi nuovi padroni. .io trovo che un'opera cosi dovrebbe rimanere nella vecchia europa...buon ferragosto a te Milco ed a tutti
    Stefano

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  4. Poveretto quell uomo di Torino che brutta fine,e nessuno pagherà,che triste.paolino...

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  5. Santa Fè- Buon ferragosto a te e a tutti gli amici del blog!
    Ps-cielo coperto ma senza pioggia nel nord-Sardegna.

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  6. Auguri anche a te. In Piemonte diluvia...

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  7. Parafrasando una vecchia canzone di Luca Carboni: e intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film, ieri in prima serata su La 7, Antonio Razzi ha confermato la sua popolarità, in un'intervista tra il serio e il faceto, ha dimostrato come le critiche e la satira di Crozza lo abbiano reso, da illustre sconosciuto, uno dei politici più conosciuti al grande pubblico, che magari non segue le vicende politiche, ma conosce il senatore abruzzese.P68

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