lunedì 10 agosto 2015

RESPONSABILITA'



Una delle mie passioni, che non sempre riesco a coltivare, e' leggere.
Niente di particolarmente impegnativo, sono un fan di Smith e del suo Sud Africa, di Grisham e i suoi racconti legati in qualche modo alle aule di tribunali.
In realta' leggo un po' di tutto, anche e sopratutto romanzi e/o resoconti storici.
In questi giorni sto' leggendo un libro che, in realta', e' un racconto storico che parla della battaglia di Stalingrado, durante la seconda guerra mondiale, e di come si e' arrivati a quell'evento dopo l'invasione tedesca dell'Unione Sovietica.
Il libro l'ho trovato su una bancarella al mercato di Giaveno, me lo sono portato qua'.
L'autore e' Antony Beevor, il libro si intitola semplicemente STALINGRADO.
Vengono descritti, con dovizia di particolari, i tragici primi 6 mesi dei sovietici colti, malgrado gli avvisi ricevuti da Sorge la loro piu' famosa spia in Giappone, completamente impreparati dall'attacco tedesco.
Stalin pensava che il patto siglato anni prima coi crucchi fosse sufficiente per garantirgli la concreta possibilita' di restare fuori dalla guerra.
La cosa piu' devastante fu l'incapacita' dei capi militari e civili sovietici di prendere decisioni.
La paura di sbagliare, il terrore di finire preda dell'ennesima purga stalianiana, l'atavica ritrosia nel prendersi delle responsabilita' facero perdere milioni di vite al popolo sovietico.
Mentre leggevo quelle righe non potevo non pensare a Cuba, al fatto che uno dei ventri molli del Comunismo sia proprio l'infinita scala gerarchica in ogni settore.
Un sistema politico e sociale che deresponsabilizza l'individuo, demandando le decisioni importanti al livello superiore.
Ogni decisione puo' avere, per chi l'ha presa, conseguenze letali, ragion per cui chi puo' evita di prendersi mal di pancia, lasciando al suo Jefe l'onore e l'onere della decisione.
L'jefe a sua volta si trova nella stessa situazione e demanda al suo superiore la decisione....e via discorrendo.
Ovviamente di questo passo nessuno decide nulla, i problemi si ammassano e chi ci rimette, come sempre, e' chi sta' alla base di questa catena di comando o addirittura ne e' al di fuori.
Yo no tengo la culpa” a Cuba e' qualcosa che va oltre un modo di dire, e' un sistema di pensiero che deresponsabilizza l'individuo.
Individuo che tentando di non prendere alcuna decisione, cerca di restare fuori dalle eventuali conseguenze e dai guai che l'eventuale decisione stessa puo' comportare..
In questo modus operandi mi sono imbattuto, combattendolo senza comprenderlo, un'infinita' di volte.
Da quando siamo andati in vivenda per risolvere le pratiche della casa, a quando abbiamo dovuto chiedere permessi per insegna e costruzioni.
Anche se in ufficio esiste una persona preposta per risolverti quel problema, al final, e' sempre e un jefe superiore che l'impiegato deve rivolgersi.
Vado a chiedere la visa familiar, l'impiegata coi galloni sulla spalla me l'approva, ma occorre aspettare la firma dell'Jefe di turno perche' il procedimento sia operativo.
E se l'Jefe, come mi e' successo, e' andato a comperare il boniato...allora si aspetta che torni perche' nessun altro e' abilitato a prendere quella specifica decisione.
E' ovvio che un sistema simile e' destinato, oltre che a produrre tonnellate di inutile carta, a essere lento, inefficiente oltre che richiedere un'apparato di persone abnorme.
Se ognuno avesse la possiblita' e la voglia, nel suo ambito, di prendersi le proprie responsabilita' tutto risulterebbe piu' semplice, i tempi si accorcerebbero e avremo la possiblita', in ogni singolo caso, di parlare con la persona che effettivamente puo' risolverti il problema.
Allo stato attuale, piu' il problema e' grande piu' dei salire di grado per aver qualcuno che te lo risolva e, diciamocelo pure, piu' ti costa.
Lo so che anche da noi le cose non funzionano perfettamente, ma in questo caso parliamo di un paese dove devi fare tutto di persona, in quanto la possibilita' di risolvere con un clik sul pc e', al momento attuale, ancora una chimera.
In un paese dove nessuno vuole o puo' prendersi responsabilita', e' chiaro che nessuno “TIENE LA CULPA”.

22 commenti:

  1. L'Avana, 7 agosto 2015 - A Cuba è ormai boom turistico. Dopo il riavvicinamento con gli Stati Uniti da parte del regime dell'isola caraibica, il settore è cresciuto quest'anno quattro volte in più rispetto al resto dell'economia del Paese. Le cifre ufficiali mostrano che nel primo semestre di quest'anno il turismo è aumentato del 15,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
    A contribuire al successo sono soprattutto i 'vicini di casa' americani, le cui visite a Cuba sono aumentate del 50,1%. In crescita anche i turisti francesi (+28,5%), britannici (+27,5%) e tedeschi (+21,7%), mentre quelli canadesi che rappresentano i primi visitatori dell'isola con un terzo dei tre milioni di ingressi registrati nel 2014, sono aumentati del 13,2%.
    Era stato Fidel Castro, all'inizio degli anni novanta, ad aprire Cuba al turismo, in piena crisi economica dovuta al crollo dell'Unione sovietica. Nel corso dei primi dieci anni il settore è cresciuto del 15% ogni anno, ma dopo il 2001 il ritmo è sensibilmente rallentato e il tasso annuale si è fermato al 5%.
    I dati eccezionali del primo semestre del 2015 sono senza dubbio dovuti al disgelo con Washington dopo oltre mezzo secolo di ostilità e secondo gli esperti il turismo attirerà anche investimenti dall'estero e progetti immobiliari, in attesa che gli americani liberalizzino totalmente i viaggi verso l'isola.
    Stati Uniti e Cuba hanno ristabilito lo scorso 20 luglio le relazioni diplomatiche, interrotte nel gennaio del 1961. Il prossimo 14 agosto il segretario di Stato americano John Kerry sarà all'Avana per issare la bandiera a stelle e strisce sull'ambasciata americana. E nella capitale, così come nella località balneare di Varadero, gli hotel esibiscono i cartelli "completo" già dall'inizio di quest'anno.
    Il successo sta spingendo le catene alberghiere a investire, come la francese BTP Bouygues che ha iniziato a rinnovare la "Manzana de Gomez", un edificio in rovina dell'Avana vecchia che diventerà un albergo a cinque stelle da gestire in partnership con il gruppo cubano Gaviota e quello tedesco Kempinski. Con 246 stanze di lusso, l'Hotel Manzana verrà inaugurato nel 2016 e sarà il più caro dell'isola.
    Ad approfittare del boom turistico sono anche i "paladares", i piccoli ristoranti privati che si sono moltiplicati dopo le prime timide aperture del regime socialista all'imprenditoria privata e che hanno deciso di adattarsi. "Il nostro menù andrà incontro al gusto e alla qualità alla quale sono abituati gli americani", racconta Carlos Marquez, chef del paladar "San Cristobal", ai cui tavoli si sono seduti diversi Presidenti e anche la cantante Beyoncé.

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    1. Ancora un hotel di lusso all'Avana? Non se ne sente proprio ne' il bisogno né la necessità. .caspita credo sia la città con più hotel di lusso x metro quadro...io preferisco i nobili decaduti come il Riviera o Habana libre
      Stefano

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    2. Probabilmwnte arriverà gente col grano vero

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  2. Un malore dopo una notte trascorsa in discoteca: è morto così Lorenzo Toma, leccese di 19 anni. Venti giorni dopo il decesso del sedicenne Lamberto Lucaccioni al Cocoricò di Riccione, la tragedia si consuma in Salento, davanti alla discoteca Guendalina di Santa Cesarea, una delle più famose d'Italia.
    La stessa che per il 12 agosto ha organizzato una “Cocoricò night”, serata a sostegno del locale emiliano che, dopo la morte per overdose di ecstasy del giovanissimo avventore, è stato chiuso per quattro mesi dal prefetto di Rimini. Per la struttura, tuttavia,non è stato adottato nessun provvedimento.
    E divampano le polemiche, a cominciare dal commento shock del sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, che in un post su Twitter accusa i genitori: "Se le famiglie esercitassero un po' più di controllo sui figli non morirebbe un 18enne la settimana in disco". Fino a sentenziare: "Se non sai educare non procreare". Solo che poi, travolto da critiche, il sindaco ha fatto marcia indietro con un altro tweet: "Se ho offeso la famiglia chiedo umilmente scusa. Il mio post voleva solo proteggere i ragazzi che hanno bisogno di aiuto per evitare la droga".
    E ora i riflettori sono tutti puntati sulla discoteca salentina e sulle cause del decesso di Lorenzo. Il ragazzo – stando alle prime ricostruzioni – si sarebbe sentito male appena fuori dal locale e sarebbe stato immediatamente soccorso dai sanitari del 118, che non sono riusciti a rianimarlo. La morte è arrivata fulminea, sotto gli occhi attoniti degli amici con cui aveva deciso di trascorrere il sabato sera.
    Gli stessi che sono stati ascoltati per ore dai carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce e della Compagnia di Maglie, intenzionati a capire se il diciannovenne abbia assunto alcol o droghe, oppure entrambi, e se possa essere stato ucciso dal mix micidiale. Tra le ipotesi anche quella di un malore provocato da una bibita ghiacciata che possa avergli provocato una congestione fatale.
    Questa sarebbe la tesi di chi era con lui: "Ha bevuto qualcosa e subito dopo si è sentito male".E' quanto avrebbero riferito ai carabinieri gli amici e la fidanzata. Ma gli inquirenti nutrono forti dubbi su questa versione. Il giovane era già morto quando è arrivato all'ospedale Vito Fazzi di Lecce.
    Dopo l'allarme dato telefonicamente al '118' e ai carabinieri poco dopo le 6,30 di stamani, sono arrivati i militari dell'Arma e personale medico e sanitario. Quest'ultimo ha tentato inutilmente per oltre un'ora di rianimare sul posto il giovane, trovato riverso per terra vicino all'ingresso della discoteca. Il magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Lecce, Stefania Mininni, ha già disposto l'autopsia ed è molto probabile che saranno eseguiti esami tossicologici per chiarire le cause del decesso.
    Sul fronte dell'indagine, nel frattempo sono emersi i primi risultati: la stessa notte in cui al 'Guendalina' ha perso la vita Lorenzo Toma, i carabinieri hanno arrestato in flagranza due pusher. Il primo è un giovane di 21 anni della provincia di Bari, con precedenti specifici, sorpreso mentre spacciava. Perquisito, è stato trovato in possesso di cinque involucri di ecstasy, per circa due grammi, e cinque involucri contenenti 1,5 grammi di cocaina, oltre ad una decina di grammi di hascisc.
    Il 21enne è stato bloccato dopo che aveva cercato di divincolarsi, opponendo resistenza ai carabinieri. La seconda persona arrestata è un 24enne della provincia di Brindisi, sorpreso mentre cedeva cocaina ad un giovane. E' stato trovato in possesso di una dose di cocaina ed una dose di ecstasy. Al momento gli inquirenti escludono qualsiasi connessione tra gli arresti e la tragedia del 19enne Lorenzo Toma.
    CHIUDIAMO ANCHE QUESTA...?

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    1. A me anche la storia dell'uomo che doveva essere sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio e che ci è morto ha messo una tristezza infinita
      stefano

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    2. Cime ho scritto ieri in quel caso ci sono molti punti oscuri

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  3. A Cuba la mano destra non deve sapere cosa fa la sinistra. Giuseppe

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    1. Anche perche' spesso fanno una il contrario dell'altra

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  4. Burocrazia di stampo sovietico in salsa caraibica....una rovina, ciò che colpisce (almeno a me) è la scala gerarchica infinita fatta di jefe su jefe su jefe in ogni settore, praticamente impossibile avere un riscontro in tempi accettabili, ma anche questa è Cuba. ..se Kafka avesse visitato l'isla quali capolavori avrebbe composto?...anche io Milco sono un lettore vorace, i romanzi storici sono la mia passione in particolare quelli di O'Brien ma soprattutto quelli di Cornwell e Perez Reverte che io giudico un genio..il capitano Sharpe e il capitano Alatriste personaggi impareggiabili, quando avrai tempo vorrei tu leggessi L'ombra dell'aquila di Reverte..libro minuscolo ma meraviglioso...sono uscito e mi scuso fuori tema, buona settimana Milco
    Stefano

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    1. Il problema non è avere tanti jefes ma qualcuno che decida....

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  5. OT.
    Ciao Milco,
    stamane ho pubblicato una prima versione del sito Oficina Creativa. Per ora è solo una bozza e cercherò di dedicargli più tempo in futuro.

    Approfitto per ricordare agli amici del blog che avessero interessi a Cuba (ristorante, renta, tienda o quant'altro) che possono approfittare per un periodo di tempo limitato dell'offerta per avere gratuitamente il proprio sito web.
    http://www.disenoweb-cuba.com/oferta-especial/

    Milco, se hai del materiale per la tua agenzia di animazione, che in qualche modo ha a che fare con Cuba, mandami il tutto e procedo.

    Simone

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  6. No no. Quello è solo x l'offerta.

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  7. Piccola info utile....se dovete scrivere una parola spagnola che necessita della lettera " ñ " utilizzando le nostre tastiere lo potete fare tenendo premuto il tasto Alt e digitare 164 e poi lasciate il tasto Alt....Alessio

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    1. Prego Milco, hai provato? Alessio

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    2. Sono davanti a uno spaghetto allo scoglio. Provo domani mattina quando scrivo il pezzo

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  8. Però quando devono incassare la propina non si rivolgono mai ai superiori, le cose si sbrigano subito.

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    1. Ecco....li' la catena di comando si accorcia di parecchio....

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  9. A proposito di letture, magari da fare soto l'ombrellone, consiglio Hasta la bicicleta siempre. Un racconto del cicloviaggiatore Claude Marthaler che in questo libro riporta la sua esperienza in bicicletta, durata oltre tre mesi, sulle strade di Cuba. Anche se ho notato una certa critica al sistema cubano l'ho trovato interessante per avermi fatto scoprire personaggi e luoghi dei quali non sapevo nulla. P68

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