mercoledì 26 agosto 2015

SUERTE DOTTORA

 Risultati immagini per dottoressa cubana

L'altro giorno sul Vascello, il gruppo Whatsapp del blog, e' stato postato un articolo dal giornale di Padova.
Il pezzo riportava di una fanciulla cubana che si e' laureata in medicina nell'ateneo patavino, grazie ad una tesi sulla medicina tradizionale a Cuba.
La cosa interessante e' che per laurearsi ha dovuto discutere, a Padova, solo la tesi.
Tutti gli esami sostenuti a Cuba, prima di arrivare in Italia, le sono stati riconosciuti.
Credo sia la prima volta che capiti nel nostro paese, o perlomeno e' la prima volta che sento parlare di esami sostenuti da quel lato del bloqueo e riconosciuti, in massa, in Italia.
Auguro alla dottora di scegliere una buona specializzazione, di diventare un buon medico ed aiutare il prossimo prima del proprio borsillo.
Detto questo pero' non posso non pormi alcune domande.
La prima riguarda la distanza che intercorre fra il livello di insegnamento delle universita' cubane, rispetto a quelle dell'Europa occidentale.
Le facolta' di medicina cubane sono rinomate da quella parte del mondo, in buona parte dei paesi africani, hanno formato migliaia di medici che oggi operano nel mondo, quindi va dato loro il massimo merito.
Ma un conto e' Cuba un'altro l'Italia e di conseguenza l'Europa, un certo tipo di Europa.
Fra l'altro, mi spiegava un medico a Las Tunas, (un ex medico...ma lasciamo stare....) che a causa delle varie missioni internazionaliste, oggi a Cuba e' possibile diventare medico anche con un a sorta di laurea breve, tre anni, in cui viene data un'infarinatura generale senza andare troppo sullo specifico.
Questi dottorini sono poi spediti negli ospedali cubani, al posto di quelli piu' esperti e scafati sotto ogni punto di vista, inviati in giro per il mondo a fare cassa.
In Italia le facolta' di medicina non sono uno scherzo, si studia davvero, l'asticella e' alta, non si tratta certo una facolta' di parcheggio per figli benestanti, come e' stata per decenni Scienze Politiche.
Oggi, rispetto la passato, se non sei figlio di un “Barone”, e' molto ma molto piu' difficile trovare lavoro dopo la specializzazione, (intanto siamo arrivati ai 30 anni....) senza i calci in culo giusti.
Non credo esista nessun paragone possibile fra il livello scolastico dei 2 paesi.
La mia fanciulla e' al quarto anni di ingegneria.
Visto che prima era impegnata negli anni di lavoro di pratica e ora nella renta, frequenta il corso dei sabati e le domeniche.
Neanche tutti, uno si e uno no.
Spesso arriva un professorino maomeno della loro eta' che, aprendo il suo tablet dice ai ragazzi; “fate quello che volete senza far casino che io ho da fare....”.
Per diventare ingegnere a Torino devi fare il Politecnico, una delle eccellenze del paese insieme alla normale di Pisa e alla Bocconi di Milano.
Un paio di amici lo iniziarono nello stesso anno in cui vinsi il concorso per entrare all'Isef.
Loro sparirono letteralmente dalla circolazione, mentre io non mi perdevo un festa, una settimana bianca o di vela d'altura.
Una volta usciti di la', col massimo dei voti ma con la postura che sembrava quella di Leopardi, hanno solo dovuto scegliere dove andare a lavorare viste le decine di offerte che avevano.
Altri tempi...ma neanche tanto.
Come ricordo spesso alla fanciulla, con la laurea che andra' a prendere, non le farei progettare neanche la cuccia per Tifon o Birillo.
Forse la commissione di laurea patavina ha voluto premiare la buona volonta' della ragazza, forse il suo percorso universitario e' stato giudicato importante, non saprei, ma la cosa mi e' sembrata parecchio strana.
Le facolta' italiane, storicamente, tendono a non riconoscere gli esami di studenti che arrivano da altre facolta' ritenute meno impegnative e prestigiose.
Non parliamo di chi arriva da paesi del terzo mondo o da parti del pianeta dove l'istruzione e' un optional.
Si e' comunque creato un precedente che fara' giurisprudenza.
Auguri Dottora.

20 commenti:

  1. Vatti a fidare dei baci. Pawel Fajdek ha stampato ripetutamente le labbra sul suo oro mentre era sopra il podio del martello e qualche ora dopo lo ha usato per pagare un taxi e abbandonato a un estraneo che di certo non era consapevole del premio ricevuto.
    Non era troppo lucido nemmeno il polacco: serata alcolica per festeggiare il successo e poi vai sapere come tornare, dove andare, dove sono i soldi. Meglio levarsi il problema e usare la zavorra tenuta al collo. Per non riconoscerla dopo due anni passati a inseguirla, doveva proprio aver fatto il pieno. Della svalutazione dello yuan decide di levarsi il problema e lasciare al tassista il premio per cui ha lavorato tutto l’anno.
    Il mattino dopo si è accorto e pure ricordato di quel che era successo. Lo ha aiutato a rimettere in sesto gli eventi il compagno di stanza, il bronzo del martello Wojciech Nowicki, anche lui alla festa, ma meno stordito. Era rientrato prima però si era accorto che l’amico stava messo male: «Mettetelo su un taxi», le ultime parole famose.
    Fajdek ha risistemato l’occhiale, ha dato una pettinata alla cresta che tende a trasformarsi in banana, ha sistemato la barba e ha denunciato il furto. La polizia cinese ci ha messo dieci minuti a ricostruire la serata, un giorno intero a convincere il tassista che in cambio del reso ha ricevuto una lauta mancia dal polacco. L’oro tornerà a casa con lui, era il secondo, il martellista, a 26 anni, è stato il più giovane a riconfermare un titolo mondiale e dopo un pomeriggio si era già stufato del trofeo. Nonostante i baci in mondovisione.

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  2. In Brasile si fa sempre più difficile la posizione dell'attuale presidente e del suo predecessore. Il faccendiere Alberto Youssef, uno dei principali pentiti nell'operazione Lava Jato (Autolavaggio) - l'inchiesta sullo schema di tangenti all'interno di Petrobras - ha detto che la presidente brasiliana Dilma Rousseff e Luiz Inacio Lula da Silva (che governò dal 2003 al 2010), "erano a conoscenza" delle irregolarità riguardanti la società statale del petrolio.
    Yousseff ha parlato davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta aperta sul caso a Brasilia, durante un confronto tra lui e l'ex direttore di Petrobras, Paulo Roberto Costa, attualmente agli arresti per corruzione e a sua volta divenuto collaboratore di giustizia. Rousseff ha sempre negato di sapere che dentro Petrobras circolassero mazzette. Nei mesi scorsi Lula aveva invece definito Yousseff un "bandito" che "attacca e calunnia senza prove".
    Intanto Il giudice federale che in Brasile si occupa dell'indagine sulla corruzione nella operazione Lava Jato, Sergio Moro, ha chiesto alla Corte suprema di di valutare separatamente i fatti legati all'ex capo dello staff della presidente Dilma Rousseff, Gleisi Hoffmann, perché avrebbe accettato mazzette. La popolarità di Rousseff, eletta nel 2010, è calata ai minimi a causa dello scandalo corruzione che ha travolto le alte sfere della politica. Secondo Moro, Hoffmann avrebbe ricevuto denaro illecito da Consist, società di consulenza che avrebbe contribuito a deviare fondi ministeriali.

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  3. per quel che ho visto a cuba,la laurea in medicina e' sufficiente per fare l'infermiere capo sala da noi....

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  4. Questa mi è nuova. ste1

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  5. Questo è l'Orgoglio di essere cubani.

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  6. La facilità con cui erogano lauree la dice lunga sulla serietà di quel paese. Questo è tanto !
    Renato

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  7. Questa però la laurea l'ha presa da noi.

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  8. A me, avendo una laurea vecchio ordinamento in sociologia, mi hanno riconosciuto molti esami che avevo fatto riducendomi la durata del corso di laurea in Servizo Sociale (si trattadi una triennale, che una volta conseguita mi darebbe la possibilità di iscrivermi all'albo (primo livello) degli assistenti sociali, previo esame di stato) quello che una volta era rappresentato dale scuole di specializzazione. A seguito di quanto hai scritto i trabajadores sociales cubani potrebbero convertire il loro titolo in quello assitenti sociali ?P68

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    1. MI COGLI COMPLETAMENTE IMPREPARATO...ma non credo....

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  9. Adesso ho capito perchè c'è questo detto: Veneziani gran signori, PADOVANI GRAN DOTTORI, veronesi tutti matti e vicentini magna gatti”, P68

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  10. La cubana Yarisley Silva ganó este miércoles la medalla de oro de la prueba de salto con garrocha del Mundial de atletismo de Pekín, mientras que la plata fue para la brasileña Fabiana Murer.
    Silva superó al tercer intento la altura de 4,90, lo que le dio el oro, mientras que Murer se quedó en 4,85, siendo el bronce para la griega Nicoleta Kyriakopoulou (4,80).

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  11. PADOVA. Un’apripista per i medici cubani, che inaugura un ponte scientifico tra Padova e L’Avana. Si chiama Clairel Marta Socarràs Sànchez ed è la prima laureata in medicina a Cuba a conseguire anche un titolo accademico all’università di Padova. Si tratta della brillante laurea magistrale in Medicina e Chirurgia conseguita il 22 luglio scorso da questa studentessa cubana con una tesi sulla storia della medicina a Cuba dal secolo XVI ad oggi.
    Questo lavoro accademico, presentato con relatore Maurizio Rippa Bonati (docente di Storia della Medicina) e controrelatore Giovanni Luigi Fontana (Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’antichità; coordinatore rapporti con le Università cubane), rappresenta anche il primo excursus completo sullo sviluppo della scienza medica nel paese caraibico sul lungo periodo.
    Si tratta di un tema particolarmente interessante anche sotto il profilo politico, economico e sociale, considerando l’importanza che la medicina ha avuto e ha tuttora per Cuba, dove nel 1959, l’anno della Rivoluzione castrista, esistevano solo due facoltà di medicina (oggi ce sono 21), la mortalità infantile (oggi pressoché nulla) era altissima e non c’era alcun sistema sanitario nazionale, mentre oggi è un diritto garantito a tutti i cittadini dell’isola, con standard professionali molto alti, tanto che migliaia di medici ed operatori sanitari cubani lavorano e sono impegnati in progetti di cooperazione in Paesi di tutto il mondo.
    Già laureata in medicina a Cuba, Clairel Marta Socarràs Sànchez si è iscritta all’Università di Padova dopo il riconoscimento degli esami sostenuti a L’Avana da parte dell’apposita commissione della Scuola di Medicina del Bo. «Sognavo l’Italia fin da bambina, ho voluto imparare presto la lingua italiana e studiando medicina ho sempre desiderato frequentare l’università di Padova, dove i padri della medicina moderna hanno fatto la storia», ha dichiarato la neo dottoressa, che ora punta a specializzarsi nell’ateneo patavino. «Mi sono trovata benissimo e mi piacerebbe restare qui a Padova ancora a lungo: spero di entrare in una scuola di specializzazione», ha raccontato. Per il professor Fontana, che da tempo cura le relazioni tra il Bo e le università cubane, si tratta di una prima volta destinata ad aprire nuovi ponti accademici, culturali e formativi. «La dottoressa Clairel Marta Socarràs Sànchez si può considerare un’apripista in un settore chiave della nuova fase di relazioni tra il mondo cubano e il contesto internazionale», ha spiegato il docente, «Il felice esito del suo percorso è stato possibile grazie alla
    sensibilità e all’efficienza delle strutture accademiche e amministrative dell’Università di Padova e al ruolo trainante da esso assunto, in questo ed in altri campi, nell’ambito delle iniziative di cooperazione scientifica tra il mondo accademico italiano e quello cubano».

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  12. Cioè ha fatto esami a Cuba che le sono stati riconosciuti in Italia dove ha discusso solo la tesi di laurea?a me sembra altamente irregolare anzi illegale...mi sa tanto che il Magnifico Rettore o chi per lui ha voluto farsi pubblicità; senza offesa ma pur con tutti i difetti del mondo una laurea in medicina europea non vale una cubana, né in termini di sacrifici né in preparazione pratica, a mio avviso (e non solo mio pure per la legge) la laurea di tre anni che li fa dottori è un 'infamia verso il popolo cubano ed è giusto non valga in Europa, ma neanche per fare infermiere altro che medico, mi era sfuggito quando era stato messo su gruppo..comunque ciò che è avvenuto a Padova è riprovevole, mal costume e voglia protagonismo. .ciao Milco
    Stefano

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    1. Mi correggo su illegale scritto nella foga, non è materia regolementata e si lascia a vari atenei libertà decisionale ma altamente fantasiosa come soluzione , prassi è esame ammissione, fare tutti esami del sesto anno, più tesi laurea più esame ministeriale per esercitare. .ora ammettiamo per miracolo questa moderna Lannes superi ammissione, neanche gli Orishas a te tanto cari le permetterebbero superare tutti gli esami sesto anno..mi taccio scusa Milco
      stefano

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