Ritengo che il compito di
un blog sia quello di esprimere un'opinione, sicuramente non di fare
cronaca.
Per questo ci sono i
giornali, le televisioni, le radio, la rete, ecc...
Pero' ci sono giornate,
come quella di ieri vissuta a Cuba, che meritano perlomeno una chiave
di lettura personale.
Francisco e' arrivato
puntuale a Cuba con un volo Alitalia, la prima battutaccia da quattro
soldi che mi sale dalla garganta e' che...non ha volato con Blu
Panorama, altrimenti sarebbe ancora accampato da qualche parte, con
ore di ritardo e in mano un buono per un panino di plastica e una
bibita sgasata..
Il discorso di Raul, ai
piedi della scaletta dell' Air Papa One, ha ribadito che va bene
tutto, va bene il Papa e quello che ha fatto, vanno bene le
ambasciate ma il paese continuera' nella strada del perfezionamento
del modello Socialista.
Oltre al Bloqueo, ha detto
Raul, Cuba si aspetta la restituzione del lembo di terra vicino a
Guantanamo, illegalmente occupato dagli statunitensi.
Dal canto suo Francisco
oltre ai discorsi di prammatica ha esternato i “rispettosi saluti”
a Fidel.
Dopodiche e' iniziato il
bagno di folla.
Come scrissi l'altro
giorno il Papa ha potuto girare per le strade della capitale de todos
los cubanos con auto scoperta, senza nessun tipo di protezione
particolare, con la gente non piu' distante di mezzo metro.
Credo che una cosa simile
non se la possa permettete in nessun paese al mondo, anche questa e'
Cuba.
Dopodiche c'e' stata la
messa in Plaza de la Revolucion.
L'ho seguita su Rai 1,
c'era la diretta, ho alternato questo evento con le discese di Bruno
Peres e le griglie della Quaglia.
Messa en Plaza de la
Rivolucion, come i suoi 2 predecessori, davanti allo sguardo severo
di Jose' Marti' il padre della Patria.
L'altare piazzato sotto la
grande immagine dell' argentino Che, di fronte a quella sempre
sorridente di Camilo.
Non ci vedo nulla di
profano in questo; il Che, come Gesu Cristo
(se e' esistito) si e' battuto perche' la povera gente potesse vivere con piu' dignita' in un mondo migliore.
(se e' esistito) si e' battuto perche' la povera gente potesse vivere con piu' dignita' in un mondo migliore.
In fondo tutti e due hanno
cercato di scacciare i mercanti dal tempio.
Il paragone non e'
irriverente, se lo e', opinione personale, lo e' per il Che....
Mezzo milione di persone
hanno assistito alla messa, sono tante ma sono anche la meta' di
quelle presenti al concerto Paz sin Fronteras di qualche anno fa.
Va bene Francisco, ma mi
ha un po' urtato vedere tutti quei baciapile togati, utili come il
petrolio sulle ali di un cormorano, aggirarsi per La Habana.
E' il prezzo da pagare per
quello che ha fatto Francisco a favore della normalizzazione dei
rapporti con gli Usa.
Anche se lui ha detto che,
in fondo, non ha fatto altro che inviare 2 lettere.
Dopo la messa e le discese
di Bruno Peres, Monsignor Lombardi ha comunicato alla stampa che
Francisco e' andato a trovare el Comandante en Jefe a casa sua, visti
i problemi di mobilita' che affliggono l'oramai quasi novantenne
Fidel.
Pare che, vista la
richiesta che el Comandante fece nel 2012 al nazipapa di avere dei
libri sulla fede, Francisco gliene abbia portati ben 4, giusto per
non annoiarsi.
Fidel invece gliene ha
donato uno....su di lui...su Fidel.
Un libro che in realta' e'
una vecchia intervista di Frei Beto a Castro sulla fede e le sue
problematiche.
Neanche Cairo sarebbe
arrivato a tanto.
Ieri sera ho visto che
Francisco era in una cattedrale, ma ho subito cambiato canale, di
preti, per ieri avevo gia' fatto ampiamente il pieno.
Oggi, se non ho letto
male, il Papa andra' in pellegrinaggio al Santuario de la Caridad del
Cobre nella provincia di Santiago.
Ci sono stato, posto
interessante e suggestivo persino per un non credente come il vostro
scriba.
Ieri alla messa, accanto a
Raul c'era pure Cristina, il presidente dell'Argentina, paese di
Bergoglio, dove pero' Francisco continua a non andare, pare per i
pessimi rapporti proprio con Cristina e il marito risalenti ai tempi
in cui era Vescovo di Buenos Aires.
Alcuni hanno voluto sottolineare il fatto che sarebbero stati fatti sparire i mendicanti lungo il percorso che avrebbe fatto il Papa.
Se fosse vero, sarebbe la stessa identica cosa fatta dai vigili urbani di Torino, quando Francisco venne in duomo per l'ostensione della Sindone....
Alcuni hanno voluto sottolineare il fatto che sarebbero stati fatti sparire i mendicanti lungo il percorso che avrebbe fatto il Papa.
Se fosse vero, sarebbe la stessa identica cosa fatta dai vigili urbani di Torino, quando Francisco venne in duomo per l'ostensione della Sindone....
Giornata intensa che ho
cercato di seguire piu' che ho potuto, preferendo pero' sempre le
discese di Bruno Peres e le griglie della Quaglia.
A PARTE LE CRETINATA SU PAYA ARTICOLO INTERESSANTE DI RIOTTA
RispondiEliminagianni riotta
La croce per la prima messa che il Papa celebrerà negli Stati Uniti è alta poco meno di un metro e mezzo, pesa dodici chili, è di rozzo ferro, e porta incisa la scritta «ad perpetuam rei memoriam», ricordo perpetuo dell’evento. La croce fu forgiata nel XVII secolo, in occasione della prima messa che i coloni cattolici poterono, semiclandestini, organizzare in Maryland, andò poi perduta ed è stata ritrovata, per caso tra altri cimeli, in una cantina all’università dei gesuiti Georgetown University.
L’umile simbolo bene rappresenta l’importanza della missione di Papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti. Incensato da chi si riconosce nella sua agenda, con il vicepresidente cattolico Joe Biden – che parecchi quadri democratici vorrebbero candidato alla Casa Bianca 2016 al posto della tiepida Hillary Clinton - a proclamare «Arriva negli Usa l’uomo più popolare al mondo!», ma secondo lo stile dell’era rabbiosa del web politico, disprezzato dai conservatori. Per il commentatore di destra Rush Limbaugh «Papa Bergoglio è un marxista», mentre in uno acido fondo sul «Washington Post» l’arciconservatore George Will borbotta «Questo papa si schiera contro la modernità, la razionalità, la scienza… la società aperta. Gli americani decidano: o onorano lui o i fondamenti della nostra nazione» e certo l’oscuro fabbro che forgiò la croce della prima messa cattolica sarebbe sorpreso nel vedersi cancellato come pioniere degli Usa.
I progressisti
Questo è il clima sui media per il viaggio del Papa in America, Usa e Cuba. I progressisti lo tireranno dalla loro, elogiandone le aperture su matrimonio e omosessualità, la critica radicale agli eccessi del mercato globale, la scelte ecologiche dell’enciclica «Laudato si’». Ma la sinistra radicale resta corrucciata con il Papa, accusato di non avere difeso i preti marxisti durante la dittatura in Argentina, di non avere risarcito a sufficienza le vittime dei preti pedofili, di non ordinare donne sacerdoti.
I conservatori sono invece lesti a giudicare il Papa «rancido populista alla Peron», nemico del capitalismo, della crescita, che con la riforma della Sacra Rota «approva il divorzio breve alla cattolica». Raul Castro, seguito dalla schiera dei caudillos latinoamericani, batte le mani al papa di Buenos Aires, dimenticando le persecuzioni che all’Avana commina ai dissidenti cristiani come il compianto Oswaldo Paya. I veterani dell’anticastrismo nella Little Havana di Miami protesteranno contro il pontefice che benedice i loro vecchi persecutori castristi, mentre il presidente Obama si metterà all’ombra del suo mantello per essere confortato su apertura a Cuba e battaglia contro l’effetto serra.
Il valore profondo del viaggio del papa però elude l’incenso e il vetriolo. Come ha osservato su twitter Bruno Mastroianni dell’Opus Dei, i giornali si dividono pro e contro i gay, i transgender, i militanti che verranno, o non verranno, presentati al papa, mentre lui «vedrà davanti solo persone». Il «New York Times» cita Rubén Rufino Dri, docente di sociologia delle religioni in Argentina e da sempre avversario di Bergoglio: «Fa spettacolo da bravo showman… non cambia la chiesa, la sua non è una rivoluzione» ma, obietta Austen Ivereigh, uno dei biografi del papa «Francesco si diverte a beffare i luoghi comuni, le élite provano ad arruolarlo di qui e di lì, lui si smarca»......
.......Polemiche inutili
RispondiEliminaFrancesco non si fa infilzare dalle polemiche correnti perché, come ha raccontato nell’intervista a padre Spadaro di «Civiltà Cattolica», è lui il primo a criticare certe scelte del suo passato, la sua gestione dei primi anni a Buenos Aires per esempio, certe idee superate dai tempi. Il papa ha scelto, con umiltà, di maturare, accettare i propri errori ed emendarli. Un atteggiamento inaccettabile nel clima talk show e web ideologico in cui nessun cedimento può mai essere concesso. Una parte deve sempre avere ragione, l’altra torto, niente discussioni.
L’America è paralizzata da un nichilismo postmoderno in cui tutto è relativo, incerto, opaco, e, per reazione, le parti si chiudono in sé stesse. Le lobby si chiedono quanto parlerà il papa di schiavitù, omosessuali, mercato, capitalismo, donne, misurando col centimetro del risentimento – magari motivato storicamente - le sue parole, non ascoltandole a mente serena.
Papa Francesco va in America con lo stesso passo che tanta fiducia tra la gente e tanti dubbi nella Curia provocano a Roma. Guardando alle persone, non ai corsetti ideologici, ai problemi, non agli slogan. Non si tratta di concludere che il papa ha sempre ragione (sulla Siria, per esempio, certe sue scelte sono state disastrose), ma il suo sguardo verso il futuro non è marxista, peronista, ideologico.
Il mondo cieco
È solo persuaso, giustamente, che gli occhi del XX secolo non vedano più, né all’Avana delle barbe canute né a Washington dei politici foraggiati dalle lobby, i guai del XXI e non sappiano dunque riconoscere le nuove idee. Il tono di Francesco, umile, ironico, familiare, tollerante sarà balsamo per chi, cattolici e no, soffre i toni e modi insolenti con cui Donald Trump e i suoi inani rivali, si affrontano nei primi dibattiti alle primarie repubblicane. Un leader che ascolta sorridendo nella stagione dei sordi populisti che digrignano i denti, non può che raccogliere folle festanti.
El Loco sembra stia confessando Fidel
RispondiEliminaPuò essere....sono due vecchi gesuiti....
EliminaSanta Fè- Caro Milco anche per me è stata una domenica ricca di avvenimenti intressanti, ora però oltre che il discorso agli Usa attendo l'intervento del Santo Padre nella sede delle Nazioni Unite sperando alzi la voce verso chi siede in quelle poltrone "osservando" quello che accade in medio-oriente e nel Mediterraneo come se niente fosse.
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'esistenza di Gesù mi pare che le tracce siano insindacabili..poi ovviamente la fede è un'altra storia, quella è una fortuna incontrarla e io in questo caso mi ritengo fortunato.
Guarda ho il massimo rispetto per ogni fede sincera pur non avendone
RispondiEliminaIl Comandante è sempre il miglior investimento pubblicitario per l'Adidas.
RispondiEliminaHo sentito al TG di Sky che Raoul ha dichiarato che con questo Papa potrebbe cominciare a pregare anche se resta comunista. P68
Cattolicesimo e Socialismo entro certi limiti non sono in antitesi
Eliminaa me sembra, invece, che fidel stia confessando papa francesco.
RispondiEliminaIl pontefice romano tiene le mani di fidel e il capo leggermente reclinato in segno di penitenza.
Sono convinto che fidel, alla fine, ha perdonato al papa qualche peccatuccio commesso in un momento di sbandamento e, dopo l'assoluzione, si saranno raccontati qualche barzelletta sconcia.
Potrebbe essere andata così.....
EliminaAh ah !
EliminaRenato
Santa Fè- Chissa se il Presidente Raul confermerà quanto detto a Roma, e cioè che si sarebbe riavvicinato alla fede cattolica se il Papa avesse proseguito in questo cammino..Lo dico come credente e senza volere aprire una sterile polemica , ma è come se la fede fosse una questione di Papi, indubbiamente la carica del nuovo Pontefice è rilevante però c'è qualcosa di molto più grande di lui che non si può discutere a seconda delle simpatie di chi transita al Vaticano.
RispondiEliminaAnche io come te rispetto tutte le idee ed apprezzo molto di più la sincerità di chi non crede piuttosto di chi crede a seconda delle stagioni.
Penso comunque che quella del Presidente sia stata una semplice battuta.
Non mi è piaciuta la frase del Papa sulle ideologie.
RispondiEliminaSenza quelle e lo stiamo vedendo nei giovani manca anche solo un idea di società.
Santa Fè- Concordo con te al 101% e aggiungo che il modello attuale con qualche modifica è ancora valido.
RispondiEliminaAnche perche' senza le ideologie vince sempre e solo il profitto...
RispondiEliminaIntanto godiamoci il Toro secondo....finchè dura...
Lippi ha detto miglior allenatore serie A ventura.paolino...
EliminaMai fidarsi del giudizio di un gobbo.....
EliminaSanta Fè- La storia più bella di questo toro è che le riserve valgono quanto i titolari per cui anche le assenze pesanti vengono rimpiazzate alla grande, è presto per fare qualsiasi tipo di valutazioni però è certo che il toro sta ottenendo risultati giocando bene.
RispondiEliminaVero però 6/7 saggiamente non li toglie mai....
EliminaQuando ieri notte ho letto che Fidel gli aveva regalato un libro scritto da lui, che parlava di lui, a momento crepo dal ridere.
RispondiEliminaLa mia stima nei suoi confronti è aumentata ancora di più.
Si narra che alla boda di Berlusca Cairo gli regalò un ritratto.
EliminaDi lui...di Cairo...
TV2000 in questi giorni trasmette vari speciali sul viaggio di Francesco oppure http://www.tv2000.it/.
RispondiEliminaL' omelia, per quanto mi riguarda, in generale, unico eventuale momento interessante della messa, ritengo sia stata interessante offrendo parecchi spunti di riflessione ed introspezione...
poi sminuita con il solito slogan: "Non si servono le ideologie, ma le persone"...
peccato che fosse in un contesto molto più ampio dove in precedenza Francesco aveva esortato a servire gli altri senza servirsi delle persone...
Consiglio di ascoltare tutta la predica.
P.S.1:
Gesù è probabilmente esistito quale Gesù di Nazareth, figlio di esseri umani, con fratelli e sorelle, poi discepolo di Giovanni battista, quindi predicatore...tutto il resto, ovvero la più grande storia mai raccontata, deriva dal Concilio di Nicea...
questa è storia...
poi se vogliamo tirare in ballo la fede...possiamo credere a tutto e tutti...anche a Ron Hubbard...
P.S.2:
Accostare il Che a Gesù come anche al Mahatma Gandhi, piuttosto che a Siddhartha...mi pare un azzardo...almeno nelle modalità con le quali hanno portato avanti le loro filosofie...
Con rispetto di tutti, sia chiaro!
Freccia
Io penso che s qiesto mondo esista solo una grande chiesa che passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa ecc ecc ecc....
RispondiEliminaapposto siamo...se lo dice quel pirla di Jovanotti...
EliminaRe Lucertola forever...dionisiaco poeta!
Questa è la fine, una bella amica.
Questa è la fine, la mia unica amica, la fine,
La fine dei nostri piani elaborati
La fine di tutto ciò che esiste
La fine, senza scampo né sorpresa
Non guarderò mai più dentro i tuoi occhi
Di nuovo
Puoi immaginarti come sarà
Così sconfinata e libera
Disperatamente bisognosa
Di qualche mano straniera
In una landa disperata.
Persi in una terra romana di sofferenza
I ragazzi sono impazziti tutti
I ragazzi sono impazziti tutti
Aspettando una pioggia estiva
C'è pericolo ai limiti della città,
Prendi l'autostrada del Re, baby
Scene assurde nella miniera d'oro;
Prendi l'autostrada verso ovest, baby.
Cavalca il serpente.
Cavalca il serpente, fino al lago, l'antico lago, baby
Il serpente è lungo 7 miglia
Cavalca il serpente,
È vecchio e ha la pelle di ghiaccio
L'ovest è il meglio
L'ovest è il meglio
Vieni qui e noi faremo il resto
L'autobus blu ci sta chiamando,
L'autobus blu ci sta chiamando,
Autista dove ci stai portando?
L'assassino si svegliò prima dell'alba,
Calzò i suoi stivali.
Prese una maschera dalla galleria antica
E s'inoltrò nel corridoio
Andò dentro la stanza dove viveva sua sorella
Poi fece visita a suo fratello,
E s'inoltrò nel corridoio
E arrivò ad una porta, e guardò all'interno
"Padre?""Sì, figlio mio?""Voglio ucciderti."
"Madre, voglio..."
Vieni, baby e provaci con noi
Vieni, baby e provaci con noi
Vieni, baby e provaci con noi
Proprio ora, in fondo all'autobus blu
Proprio ora
Blu bus
Oh ora
Blu bus
Proprio ora
Oh sì
Questa è la fine, una bella amica.
Questa è la fine, la mia unica amica, la fine,
Mi fa male lasciarti libera
Ma tu non mi seguirai mai
La fine di risa e piccole bugie
La fine delle notti in cui tentammo di morire
Questa è la fine...............................................
Freccia
Non ho fatto l'elogio di Lorenzo ma solo riportato una frase in cui mi riconosco.....take it easy....
RispondiEliminain sottofondo la canzone degli Eagles:
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=FhH3mRkKDX8.
e per rimanere in tema ecclesiastico dopo il tuo invito non mi resta che porgere l' altra guancia...jajaja...
Freccia
Grandi gli Eagles!
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