L'altro giorno ho chiamato
il mio amico che ha aperto una spaghetteria a Las Tunas, ricorderete
che ne avevo parlato qualche settimana fa.
Le cose vanno
discretamente bene, sopratutto in funzione di quelle che erano le sue
aspettative reali.
Coi proventi di questo
negocio e il 50% di 2 cuarti de renta deve viverci, senza poter
contare su altro.
Mi diceva che, al momento,
le cose girano, ha un paio di cameriere che paga una cinquantina di
cuc al mese, un cocinero che lo aiuta, un'affitto basso e una base di
clientela.
Ora che andro' giu' saro'
un suo fedele cliente, ovviamente.
Gli ho intimato di non
fare la fine di altri locali tuneri, partiti in pompa magna ma che,
dopo 6 mesi/un anno, hanno abbassato tantissimo la qualita' del cibo
e del servizio.
La cosa curiosa, (curiosa
per chi non conosce la merda che gira intorno al web e ai
frequentatori italioti di Cuba) e' che tolto il nostro ristretto
giro, la maggior parte degli italiani residenti o semiresidenti in
citta' sperano che la sua attivita' si riveli un fallimento.
Parlo di chi bivacca
diariamente seduto ai tavolini del Cadillac hablando merda di tutto e
tutti.
Non solo non frequentano
il suo locale, ma ne parlano male con chiunque soltanto per il gusto
di farlo.
Oramai il livello di
litigiosita' fra gli italiani che frequentano assiduamente Tunas ( ma
mi dicono che a Santiago sia peggio) e' sopra ogni livello di
guardia.
Gente che si guarda male
per strada, tutti che parlano merda di tutti, un'odio che non ha
fondamento ne' ragione di esistere.
Invece di fare il tifo per
un connazionale che, con tutti i limiti di ognuno di noi, ci prova e'
una gara a denigrarlo, sputtanarlo cercando di rovinargli il negocio.
Io credo che la cosa
dipenda dal fatto di vivere per troppo tempo a Cuba.
Cosi' come, una buona
percentuale di cubane che vivono in Italia, ai loro gia' noti difetti
sommano quelli delle italiane, gli italioti che vivono a Cuba ai
nostri gia' noti difetti sommano quelli dei cubani.
Non e' un mistero che
siano proprio questi connazionali i piu' pettegoli in citta'.
Non e' solo una questione
del mio amico, sul web c'e' gente che spera, sogna che il nostro
negocio della renta vada male.
Per certi poveri cristi e'
un'incubo pensare che, mentre loro aggiungono fallimenti a
fallimenti, ci sia chi perlomeno ci prova, e probabilmente ci riesca.
Un vecchio detto recita
che “se hai un tetto di cristallo meglio non fare a pietrate...”.
Parliamoci chiaro,
chiunque frequenti Cuba assiduamente da anni ha alle spalle qualcosa
che non e' andato come si sperava.
Quelli piu' sinceri,
quelli veri, se ne sono fatti una ragione e sono ripartiti, gli altri
non si sono piu' ripresi e vivono rosicando nella speranza che a
chiunque muova mezzo passo in direzione di provare a fare qualcosa,
vada tutto in merda.
Per loro tutti sono
cornuti, tutti hanno la donna col chulo, tutti sono dei fessi.
Loro che, spesso, si
prendono un anno sabbatico da Cuba.....
Quando questo succede e'
SEMPRE perche' gli Orishas hanno tirato loro un bello
sgambetto....altro che anno sabbatico...
Le corna poi....se mi
venisse voglia di scrivere un'altro libro, lo farei sui villaggi
turistici e le donne italiane in vacanza coi mariti....magari in
viaggio di nozze.
Ne aveva parlato Fiore in
televisione....quindi si tratta di un'argomento ampiamente sdoganato.
Personalmente spero che
chiunque tenti di fare qualcosa a Cuba abbia il successo che si
meriti, seguo sempre con molta attenzione, comunicando quando posso
con chi muove i primi passi in questo mondo cosi' complicato.
Ogni progetto cattura la
mia attenzione, anche per la curiosita' di vedere come si sviluppa.
Non ho tempo per la
cattiveria, il chisme e la tristezza che si porta dentro chi vive
sperando nelle disgrazie altrui.
La vita e' troppo breve
per sprecarla mettendo a repentaglio l'organo epatico con versamenti
biliari, ci sono troppe cose da fare, situazioni da creare, persone
da conoscere e frequentare.
Il resto sono solo cazzate
amici miei.
NIENTE DA DIRE, BELLA IMPRESA.
RispondiEliminaCon i fucili puntati addosso, e un punto in tre partite in campionato, la Juve e Massimiliano Allegri ribaltano il destino, e il pronostico, che li avrebbe voluti sepolti, a Manchester, casa City. Invece: 2-1 per i bianconeri, che hanno rimontato un gol irregolare, con le reti di Mandzukic e Morata. Il successo, che su suolo inglese alla Juve mancava dal 1996, soffia via tanti cattivi pensieri: «E’ un’iniezione di fiducia che ci fa lavorare meglio - può sorridere alla fine l’allenatore juventino - perché una sconfitta sarebbe stata vista in modo diverso: è anche una questione psicologica: noi volevamo fare una bella prestazione e invertire la tendenza».
CARATTERE E UNITA’
Per la prima volta in stagione, la Juve è stata squadra: «Non ci siamo disuniti dopo il loro gol - spiega Allegri - e poi siamo venuti su crescendo, e abbiamo vinto». Il risultato l’ha tenuto ne caveau Gigi Buffon, che già era stato strepitoso in due occasioni: «Bravo Gigi, che ha fatto una bella parata su Yaya Tourè», conferma Allegri. Non resta che importare in Italia la voglia e la compettezza mostrata in Inighiltera: «Ci siamo trovati bene - continua l’allenatore - ed era importante partire così, anzichè rincorrere in classifica. In Champions ci mettiamo in una buona posizione, adesso pensiamo a vincere in campionato».
UN NUMERO UNO
Oltre a Mandzukic e Morata, ha segnato anche Gigi Buffon, perché le sue parate valgono gol (non concessi al nemico): «Penso che questo sia il primo mattoncino importante della stagione - attacca il capitano della Juve - perché abbiamo fatto una gara importante, con ingredienti giusti: dall’attenzione alla sagacia tattica, alla bravura tecnica. Non è mancato niente: però non bisogna illudersi. Un mattoncino a cui ne devono seguire altri». Questa vittoria servirà anche ai giovani, ai nuovi arrivati: «Secondo me quando vinci certe gare, in certi stadi, contro certi avversari, la consapevolezza che porti a casa, insieme alle sensazioni che si respirano, alla gioia, all’adrenalina, ti fanno crescere in maniera più rapida». Domenica a Genova, con il Genoa, si ricomincia.
Si, ricominciamo a prenderle...
EliminaSimone
La squadra sembra piu' tarata per l'Europa che per il campionato.
Eliminaprobabilmente pagherete alcuni errori di mercato ma ve la giocherete con Inter e Roma.
Noi....appena dietro (SGRAT)
Hanno una gran bella squadra e penso che in campionato sono superiori a tutti.paolino...
EliminaNon ne sarei tanto sicuro.
EliminaSe Giovanni Luigi smette di fare i miracoli....
Stati Uniti e Cuba, 26 discorsi, quattro in inglese, in spagnolo davanti all’Onu numerosi incontri, compreso quello con Fidel Castro e Barack Obama (ma non è previsto quello con Vladimir Putin o con le Farc colombiane). Nessuna preoccupazione specifica per la sicurezza. Così il viaggio a Cuba e negli Stati Uniti, il decimo di Papa Francesco fuori Italia, che si svolgerà dal 19 al 28 settembre prossimi (19-22 a Cuba, 22-28 negli Usa).
RispondiEliminaA Cuba, dove, straordinariamente, si recarono sia Giovanni Paolo II (1998) che Benedetto XVI (2012), Francesco, ha detto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, nel corso di un briefing, visiterà non solo l’Avana, ma anche luoghi che i suoi predecessori non visitarono. Il Pontefice partirà la mattina di sabato 19 da Fiumicino e arriverà alle 16, ora locale, all’aeroporto José Martí de La Habana, accolto con una cerimonia di benvenuto. Domenica 20 celebra messa e recita l’Angelus all’aperto nella nella Plaza de la Revolución e, per la prima volta durante un viaggio all’estero, dà la comunione a cinque bambini come «segno di speranza per la crescita della Chiesa a Cuba», ha sottolineato Lombardi. Alle 16 compie la visita di cortesia al Presidente Raul Castro, che ha ricevuto nei mesi scorsi in Vaticano, nel Palacio de la Revolución, e alle 17.15 celebra i vespri con sacerdoti, religiosi, religiose e seminaristi nella cattedrale, per poi salutare alle 18.30 i giovani al centro cultural Padre Félix Varela, figura centrale della storia cubana.
Lunedì 21 il Papa si trasferisce a Holguín, celebra messa nella Plaza de la Revolución, e poi, nel pomeriggio, prosegue per Santiago, dove incontra i vescovi cubani nel seminario locale. La giornata si conclude con la preghiera alla Virgen de la Caridad, nell’omonimo santuario, con una cerimonia che cade nel centenario della proclamazione della Vergine come patrona dell’isola caraibica. Martedì 22 dopo una messa nella basilica minore del santuario alle 11 incontra le famiglie nella cattedrale di Santiago, celebrazione che «dà un senso di continuità con l'altra tappa del viaggio, quando a Philadelphia presiede l'incontro mondiale delle famiglie nonché con il sinodo di ottobre», ha sottolineato il portavoce vaticano.
Nel corso della giornata all’Avana, ha chiarito Lombardi, «è del tutto verosimile e prevedibile che ci sia» un incontro con Fidel Castro, anche se «non è ancora messo in un momento preciso dell’agenda». Non è invece da attendersi l'ipotizzato incontro con le Farc, che nella capitale cubana prendono parte ai negoziati di pace, perché «sarebbe un elemento estraneo al programma», ha detto ancora il portavoce vaticano che, a risposta precisa, non ha commentato l’ipotesi di una visita ai carcerati cubani, assente da programma, esprimendo però apprezzamento per la recente notizia di un indulto. Il Papa, ha precisato peraltro Lombardi, in passato «è stato solo in un aeroporto di Cuba facendo un transito per circa un’ora o poco più, ma non è mai uscito sul territorio di Cuba».
Ciao Milcone.
RispondiEliminaEffettivamente è uno schifo remare contro i propri connazionali. L'invidia è una brutta cosa. In più, se hai avuto una vita costellata da fallimenti e sei convinto di aver trovato in Cuba l'unico ambiente in cui credi di essere rispettato, allora è facile che tu sia avvelenato con il mondo. Ma sperare nei fallimenti altrui è una cosa becera e cattiva.
Tanto per far del male ai rosiconi che leggono il blog, con ieri ho chiuso il mio terzo contratto con ristoranti cubani. Gente simpatica e propositiva. Entusiasta dei progetti proposti. Felice per il prezzo che gli ho fatto. Nelle prossime settimane ti manderò i link.
Fatti e non pugnette, alla faccia di chi ci vuole male!
Simone
Manda pure tutto e...complimenti, dai che piano piano....
EliminaEL LOCO Non hai idea del livello degli italiani che vivono a L'Avana.
RispondiEliminaImmagino....ma anche in questo caso non bisogna generalizzare, anche se....
EliminaIn realtà non si è preso un anno sabbatico, ma è stato sbattuto fuori anche dall'ultimo forum su cui poteva vomitare il suo odio.
RispondiEliminaAndrew
Mi riferivo anche a gente meno disturbata
EliminaChe schifo.....gentaglia....auguro a loro di sprofondare e soffocare nella merda in cui sguazzano!!! Alessio
RispondiEliminaAnche perché il mio amico ci ha messo davvero tutto quello che aveva...
EliminaSperare nei guai altrui quando non si è in pace con se stessi,gente da tenere fuori dai maroni.paolino...
RispondiEliminaInfatti è gente che attirno a se ha il vuoto
EliminaGli unici italiani che frequento a Cuba sono gli amici che porto da qui.
RispondiEliminaQuella da te descritta è una realtà che non conosco.
Infatti è una realtà nota per chi trascorre lunghi periodi o fa tanti viaggi nello stesso posto.
EliminaMai dato importanza a queste cose.
EliminaBirillo è diventato proprio un bel cane. Ha un bel musetto simpatico.
Questa mattina veterinario di routine.
Elimina12 kg.....mi diventa un bue....
A guanabo è la stessa roba.
RispondiEliminaQuesti sfigati si trovano al mattino dopo le 10 al pan.com. Normalmente soli o nel migliore dei casi accompagnati da un loro simile. Si fanno un paio di bucanero ed iniziano a sparare a zero su tutti.
Saltano il pranzo, si fanno ancora un paio di bucanero al parque e si rivedono verso sera ai tavolini del 'pollo'. Qui scatta il cisme e le critiche a tutti quelli che li circondano, giudicati nei migliori dei casi puttanieri e falliti.
Alla sera, quasi ubriachi, si ritirano soli nella loro stanza per un plato de arroz e per il descanso, in vista di una nuova solita giornata.
Poveretti.
Simone
9000 km per fare quella vita...auguri!
RispondiEliminaFlorenzi pazzesco
RispondiEliminaPaolino....
Basket sotto di un punto...
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