venerdì 11 settembre 2015

MEDICINE

 Risultati immagini per malato immaginario

Da Holguin arrivano notizie positive riguardanti la situazione dengue, pare che alcune scuole adibite a ricoveri per gli infermi siano tornate alla loro funzione originale, segnale che la situazione, ancora lungi dall'essere normale, e' sensibilmente migliorata.
Visto che siamo in campo medico una delle cose a cui dobbiamo pensare, in prossimita' di un viaggio, e' quali e quante medicine dobbiamo portarci dall'Italia.
Ovviamente piu' lungo e' il soggiorno maggiore e' l'attenzione che va dedicata a questa piccola parte di maleta.
Piccola per me, ma conosco gente che si porta una borsa soltanto di medicinali.
Ognuno di noi e' fatto a modo suo, se fosse per me (SGRAT) i cerusici finirebbero per fare i profughi, unendosi alla schiera di migranti in cerca di fortuna in altri paesi.
Non faccio uso di medicinali, sopratutto di antibiotici, la mia media di infermita' e' un giorno di febbre ogni 2 anni.
Ogni tanto un'aspirina, prima della branda, per il mal di testa o per smaltire tossine dopo una corsa o una partita particolarmente intensa.
Tossine...non acido lattico che al massimo in 2 ore si smaltisce, giusto per smentire una delle tante cazzate che, operando nel mondo dello sport, mi tocca sentire da parte di panettieri che si improvvisano istruttori o, peggio, personal.
Comunque aspirina, ventolin essendo leggermente asmatico, Polase, sali minerali differenti.
Questo e' il mio uso di medicinali massimo, ci aggiungo qualche pomata tipo muscoril per alleviare antichi dolori all'usurata carcassa.
Indicativamente, sono anche i “farmaci” che mi porto a Cuba, come potete immaginare lo spazio occupato in maleta e' minimo.
A questi aggiungo Enterogermina e/o fermenti lattici per combattere il maledetto Montetzuma sempre vilmente in agguato, vista l'igiene creativa che la fa da padrone nella maggiore delle Antille.
Questo e' davvero tutto.
Voi....immagino che vi portiate dietro molte piu' cose, almeno questo e' quello che vedo fare da amici durante la preparazione della loro maleta.
Al limite un collirio....giusto perche' viaggiando molto in scooter, malgrado gli occhiali stile “visitor”, gli occhi ne possono risentire, la cosa e davvero fastidiosa.
Ricordo che, una mattina, mi sono svegliato con un occhio che sembravo Antuofermo dopo la sfida con Hagler.
A Cuba si trovano, nelle farmacie, molti prodotti che possono esserci utili sostituendo quelli che ci portiamo da casa.
Ad esempio si trova il solbutamolo che puo' sostituire il Ventolin, fra l'altro per gli asmatici lo stato cubano lo passa gratis.
2 confezioni al mese.
Per il resto se si vogliono evitare rogne basta sempre seguire poche, buone antiche e sagge, regole di buona educazione sanitaria.
Intanto non sarebbe male lavarsi....ho sentito infinite volte la frase “esto yuma no se bagna”.
Col caldo de madre e il sudore e' un'attimo che la pelle risponda in modo differente rispetto a quanto siamo abituati.
Evitare scannatoi e materassi che abbiano vita propria, la scabbietta e' sempre in agguato....fidatevi poi sono cazzi tirarla via....
L'acqua col bicho andrebbe evitata a meno di non bollirla, ci sono i tolloni da 5 litri di Ciego Montero anche se, non avendo mai visto sorgenti di acqua naturale, mi sono sempre chiesto da dove venga tutta quell'acqua in vendita.
Poi, se si vuole salvaguardare lo stomaco, evitare di mangiare merda in giro per la calle
Non sai mai se quel porquito, sia morto per morte naturale o chissa' cosa....quei bocaditos...io li lascerei perdere.
Il pesce lo mangio se vedo il mare, altrimenti evito, sopratutto se non ne conosco la provenienza.
L'aragosta che cercano i bandoleros di venderti e' stata congelata, poi scongelata, poi di nuovo congelata ecc....
Pescado del rio....ni muerto.
Churro o altre porcherie fritte neanche se mi legano.
Mettiamoci bene in testa una cosa, noni non abbiamo il loro stomaco ne' i loro anticorpi abituati a un Vietnam ogni giorno.
Quindi ricordiamoci sempre di portarci le giuste medicine ma...senza esagerare non andiamo in Congo....
P.S. Al limite....al rientro...tenere a portata di mano la penicellina...

34 commenti:

  1. VISTO CHE L'ALTRO GIORNO SI PARLAVA DI "CASTA" DI INSEGNANTI....

    MASSIMO GRAMELLINI
    Chi non è né bestia né gufo ed è dotato di un animo sensibile resterà colpito dall’affermazione di quell’insegnante precaria fiorentina che ha appena ottenuto una cattedra (precaria) nella sua città. «Speravo in un incarico a Firenze, già a Empoli sarei stata costretta a rinunciare per i miei figli. Le mamme sanno cosa vuol dire». In effetti le mamme lo sanno e fanno fatica a farsene una ragione. Le mamme professoresse, intendo. L’ultima riforma del governo concede il Graal del posto fisso - il sospirato «ruolo» - a chi accetta un trasferimento di sede. Di solito dall’estremo Sud all’estremo Nord, dove c’è più carenza di posti. Cambiare radicalmente aria è un sogno a venti o trent’anni e una necessità tragica quando muori di fame o sotto le bombe. Ma se la tua esistenza è strutturata in una condizione di relativa tranquillità, andartene altrove in cerca di fortuna può rivelarsi uno strappo insopportabile. Intorno ai quaranta la vita ti ha già cucito addosso una mezza dozzina di fili. C’è un coniuge da sopportare, e qui talvolta il distacco chilometrico può rivelarsi una distanza di sicurezza. Ma ci sono anche figli, genitori e suoceri anziani da accudire. Una rete di assistenza che grava sulle spalle della donna-prof e si sbriciolerebbe nel caso di un suo trasferimento da Siracusa a Trento.
    Prima di definire ingrate e scansafatiche certe insegnanti, come hanno fatto alcuni membri del governo, bisognerebbe riflettere sulle parole della professoressa precaria di Firenze. Tanto più che di nome fa Agnese e di cognome Landini (nell’anima). Renzi da sposata. Perché una mamma lo sa. Sono i papà che a volte se ne dimenticano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oltretutto se posso permettermi oltre ai disagi morali elencati c'è pure uno pratico e cioè che al nord dovendo affittare casa, mangiare , vestirsi , pagare i trasporti lo stipendio no basta...bravo Gramellini. .facile per certa gente (i politici nostri) parlare di scansafatiche quando loro sono più pagati del presidente Usa...ma va va
      Stefano

      Elimina
  2. Che la Serbia sarebbe stata osso durissimo era chiaro, che l’assenza di Marco Belinelli (tenuto a riposo, date le non perfette condizioni fisiche) sarebbe stato un problema enorme altrettanto, che la stanchezza si sarebbe fatta sentire (a così poche ore da una gara fisicamente estenuante come quella contro la Germania) altrettanto evidente.
    L’Italia chiude con una netta sconfitta il girone B di Berlino di questi Europei, tiene botta finché ha sufficiente freschezza in attacco, perché in difesa invece non c’è mai. Il playmaker serbo Milos Teodosic dimostra una volta di più il suo fantastico talento tecnico e creativo (misterioso, davvero, come lo stesso giocatore scompaia nei momenti cruciali quando gioca con il CSKA), è già a quota 14 punti quando il punteggio dice 25-12 in favore dei ragazzi di Sasha Djordjevic. Chiuderà con 26 punti, 8 assist e tratti di onnipotenza.
    Il c.t. serbo - nonché ex playmaker di Milano, Fortitudo Bologna, Pesaro e coach di Milano e Treviso - ha creato una squadra capace di esaltare con coerenza le caratteristiche dei propri giocatori, difendere con energia e puntualità nelle rotazioni, esaltare i suoi naturali leader tecnici (come Nemanja Bjelica, l’alter ego di Danilo Gallinari come ruolo) e proporsi tra le naturali favorite per la vittoria del titolo, da vice-campioni del Mondo in carica.
    Il 101-82 della sirena finale denota ancora una volta la difficoltà italiana a mantenere un livello difensivo di spessore. Contro Spagna (nonostante i 98 punti subiti, ma in una gara ad alto ritmo) e Germania si era riusciti – nei momenti e nei possessi più determinanti – a forzare le naturali propensioni di molti azzurri, più portati a guardare il canestro altrui piuttosto che a mascherare il proprio. Per riuscirci serve una dose di energia che oggi, probabilmente, non era a disposizione nel serbatoio.
    Detto questo, l’Italia avanza: ha riacquistato la fiducia che sembrava smarrita e sa di poter giocare contro chiunque nell’arco di una partita secca. Proprio come quelle che si giocheranno da qui in avanti a Lilla (sede della fase finale), perché ora viene il bello. L’avversario degli ottavi di finale è Israele.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse non si sono neanche impegnati troppo e si sono scelti la parte di tabbellone più facile..in teoria strada spianata verso la semi..non amo troppo sti calcoli ma così va il mondo..mi pare nei quarti possibile Lituania Italia vero? I baltici sono l'ombra dello squadrone che erano solo ai passati europei ma lo dico già io tifero' lituania per ragioni di cuore. .eh eh
      stefano

      Elimina
    2. La Serbia è comunque di un altro pianeta

      Elimina
  3. Noi portiamo qualcosa in più per la bimba ma in linea di massima viaggiamo sempre leggeri. E poi i farmaci di base li hanno anche loro solo con un nome differente. La tettona del policlinico mi ha levato il catarro più di una volta con i suoi intrugli (anche se devo dire è sempre un piacere andarla a trovare per una visita approfondita...)

    Simone

    RispondiElimina
    Risposte
    1. POI CI SONO ANCHE LE FARMACIE INTERNAZIONALI.

      Elimina
    2. Vero, ma io amo il mio policlinico.

      La mulattona mi accoglie sulla porta con un "mi vida" che già mi mette di buon umore. Chiacchieriamo del più e del meno mentre mi suegra che mi ha accompagnato ci osserva circospetta (si, purtroppo la tettona è amica sua...).
      Poi mi visita con calma e dolcezza (vista sul balcone impagabile) ed infine mi prescrive un farmaco a me sconosciuto.
      Uscendo mi sembra di stare già meglio...

      Simone

      Elimina
    3. Forse meriterebbe una visita sin suegra...

      Elimina
    4. Mi ricordi i film con Carmen Villani....ahahah

      Elimina
  4. El Loco anche io porto il minimo indispensabile

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche per motivi scaramantici...SGRAT.

      Elimina
    2. Santa Fè- Milco ti inoltro un farmaco che perlomeno innalzera le tue difese immunitarie in attesa del tuo prossimo viaggio en la isla..
      News desde Cuba-El turismo crece un 17% durante la primera mitad de 2015
      Los países con mayor presencia en el país aún son Canadá, Inglaterra, España, México, Francia e Italia.
      Ovviamente sperando che nel secondo semestre salga perlomeno al 25%!

      Elimina
    3. Non a caso penso al secondo cuarto.
      2016....

      Elimina
  5. Dunque:enterogermina, imodim (ma okkio fa più male che bene , blocca ma non cura), disinfettante intestinale , normix il migliore, antibiotico ad ampio spettro quale Amoxicillina 875×acido clavulanico 125 che cura dal mal di gola all'ascesso, antidolorifico direi brufen600 , tachipirina 500mg, pomata fargan x eritemi e punture, glicerovalerovit x il viaggio, questa la mia farmacia ambulante...sulle abitudini alimentari concordo con te , attenzione attenzione e ancora attenzione. .p.s. :ma perché dopo 37viaggi in tutti e dico tutti i bar/hotel , resort dell'isla nonostante aggiunga alla bevanda che voglio la frase sin gelo mai un cane abbia rispettato mia richiesta? Speriamo almeno stavolta mi facciano sto regalo. .stamattina sveglia presto accompagnato a Linate qualcuno che è più di un amico a prendere Klm destino Cuba..suerte socio..buona giornata Milco
    Stefano

    RispondiElimina
  6. Io non porto niente, a parte qualche bustina di OKI.
    Se serve qualcosa si trova tutto li ed a due soldi. Tutti i farmaci generici si trovano anche nella farmacia del barrio, salvo reperibilità.
    Quindi spesso faccio il procedimento inverso, torniamo con dei farmaci. Per esempio c'è un antifungino che uso per le orecchie del cane, che qui costa l'ira di dio e lì mi viene tipo 20 centesimi.

    Serve solo l'invento per farsi dare i farmaci.
    Nel mio caso c'è una gentilissima signora con un pacco di blocchi di ricette di una dottoressa.

    RispondiElimina
  7. Risposte
    1. Esatto.

      Poi ricordo a tutti che se c'è un piccolo imbarazzo di stomaco basta prendere un Guarapo, in un apposito chiosco di "street food".

      Elimina
    2. Maaaahhhhh.....il.guarapo viaggia sempre a braccetto col cagozzo....

      Elimina
    3. Appunto! Via le budella, via i problemi intestinali.

      C'è come effetto secondario il diabete mellito, ma sono dettagli.

      Elimina
    4. Vai a cercare il pelo nell'uovo....

      Elimina
  8. A Cuba prescrivono gli antibiotici con una facilità...disarmante.
    Renato

    RispondiElimina
  9. Vanno anche al policlinico per ogni minima cazzata...

    RispondiElimina
  10. Repellente strong, stick ammoniaca e foille/gentalyn beta per le punture, quelle belle toste...

    soprattutto dalle 18.00 in poi, ma a volte anche la mattina presto, un disastro... sembra la scena di Apocalypse now quando arrivano gli elicotteri...poi i bastardi di mosquitos pungono solo me...e il familion a ridere...

    infatti tutte le volte prima di partire mi raccomando con il suegro che le zanzariere siano belle integre...

    qualcuno penserà che è nà fobia...
    fobia ni pinga...
    ci vorrebbe il colonnello Kurtz per combattere l' esercito delle zanzare cubane...

    Freccia

    RispondiElimina
  11. Vero....porto anche l'autan anche se abbandono la battigia prima che i bastardi arrivino.....

    RispondiElimina
  12. Flaviaaaaaa...

    Aston e ora...jajaja...

    Pennetta vs Serenona?

    Freccia

    RispondiElimina
  13. Miracolo...

    Serenona a casa!!!

    Pennetta vs Vinci

    GRANDISSIME!

    Freccia

    RispondiElimina
  14. FANTASTICO

    FINALE US OPEN PENNETTA-VINCI

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bellissima storia di due amiche ď infanzia che domani scriveranno la storia del tennis italiano e non solo...

      P.S. forse match si sposta a domenica...domani prevista pioggia...

      Freccia

      Elimina
  15. I preservativi sono da considerare medicinali? hahahahahaha. Alessio

    RispondiElimina
  16. Più che altro palloncini per bambini....

    RispondiElimina