domenica 20 settembre 2015

QUARTA GIORNATA



Quarta giornata di campionato iniziata ieri coi 2 anticipi.
L'Empoli va a vincere ad Udine dove Colantuono gia' rischia la ghirba, non sempre vendendo tutto cio' che si puo' vendere e' possibile allestire una squadra decente.
Il Milan batte, con fatica, il Palermo, quando vinci non giocando bene e' sempre un buon segno.
Bacca e' arrivato circondato di scetticismo ma sta' dimostrando di essere un giocatore vero, se gli dai mezza palla lui te la butta dentro, scusate se e' poco.
Oggi a pranzo la capolista Inter affronta il Chievo, una delle squadre migliori del momento, mentre la squadra di Lapo a Marassi affronta il Genoa dopo la vittoria, devo dire bella, nella perfida Albione.
Noi ospitiamo i ciclisti, esattamente come per Sinisa ho molta stima di Zenga che, dopo il disastro di Europa League e dopo che il pagliaccio gli aveva venduto i pezzi migliori, ha compattato la squadra facendo davvero molto bene.
Ho paura di quei 2 satanassi la' davanti, dietro, senza Maksimovic abbiamo i 3 mucconi, fortissimi fisicamente ma lenti.
Probabilmente esordira' Zappacosta sulla fascia, mentre davanti il Gallo potrebbe essere preferito ancora alla Galina gorda che pero' quando entra nel secondo tempo e' devastante.
In mezzo dovrebbe giocare Acquah con Baselli e probabilmente Vives.
Gazzi, Avelar e Maksi sono ancora infortunati.
Se si vince andiamo a 10 punti, un quarto di quello che serve per salvarci, davvero sarebbe un grande inizio di stagione.
In questo momento ho sintonizzato la tv su super Tennis, siamo 2-1 con la Russia in Siberia.
Dopo la sconfitta di Bolelli preferito a Seppi in non buone condizioni fisiche, Fognini ci ha riportato in pareggio e ieri, la nostra coppia di doppio, con fatica, ci ha dato il secondo punto.
Se ora Fognini vince restiamo nella Davis che conta anche il prossimo anno.
Dopo quello che hanno fatto le nostre ragazze sarebbe un delitto non vincere.
Nel basket alla fine siamo riusciti, agli Europei, a qualificarci per il torneo preolimpico col quinto posto finale.
Ci eravamo illusi di andare oltre grazie ai nostri NBA, il problema e' che gli NBA ce li hanno anche gli altri e sono piu' forti dei nostri....
Oggi formula uno, a Singapore, abbiamo Vettel in pole, non accadeva da 3 anni, Raikkonen col terzo tempo, speriamo in una bella gara con le Ferrari sugli scudi.
Concludo col Rugby.
Sono iniziati i mondiali, forse non tutti pero' sanno di cosa si sta' parlando.
Parliamo del terzo evento sportivo mondiale dopo i mondiali di calcio e le Olimpiadi.
Si gioca in Inghilterra, terra dove e' nato questo nobile sport, 4 gironi con 5 squadre ciascuno, passano le prime due.
Il tutto dura un mese e mezzo, occorrono tempi di recupero importanti fra una partita e l'altra, per questa ragione non potra' mai essere sport olimpico.
Come nella tradizione di questo sport, il monte premi per chi vince e' ZERO, saranno le rispettive federazioni, eventualmente, a premiare i loro atleti.
Ieri abbiamo perso con la Francia, 10-32 ma era normale, abbiamo nel girone anche l'Irlanda, la Romania e il Canada, la vedo durissima.
Intanto l'Irlanda ha travolto i canadesi 50-7.
Negli altri gironi Inghilterra-Fiji 35-11, Tonga-Georgia 10-17
Risultato a sorpresa nella prima giornata dove, incredibilmente il Giappone ha battuto il Sudafrica 34-32 uno dei paesi, insieme all'Australia e, ovviamente agli All Blacks neozelandesi favorito per la vittoria finale.
Il mio tifo, oltre che per la nostra nazionale, va' proprio agli All Blacks e alla loro Haka.

15 commenti:

  1. "La normalizzazione dei rapporti tra gli Stati Uniti e Cuba deve essere esempio di riconciliazione per il mondo intero in questa terza guerra mondiale a pezzi che stiamo vivendo". Ha lanciato subito il suo messaggio Papa Francesco, nel discorso di saluto pronunciato all'aeroporto dell'Avana. Il pontefice, partito da Fiumicino, è arrivato sull'isola poco prima delle 22 ora italiana ricevuto da Raul Castro. Ma anche da un gruppo di bambini che il pontefice si è fermato a salutare disteso, sorridente.
    "Credo che oggi il mondo sia assetato di pace", ha detto Francesco ai giornalisti durante il volo che lo ha portato a Cuba, ricordando "le guerre, i migranti, l'ondata migratoria di persone che fuggono dalle guerre, che fuggono dalla morte". Prima di partire, Bergoglio ha incontrato la famiglia dei profughi siriani ospiti nella parrocchia sant'Anna in Vaticano e si è "emozionato tanto: si vedeva il dolore nei loro volti", ha detto. E una volta all'Avana, citando Wojtyla, ha chiesto: "Cuba si apra con tutte le sue magnifiche possibilità al mondo e il mondo si apra a Cuba". D'altronde il viaggio ha prodotto effetti già prima della partenza. Barack Obama e Raul Castro si sono sentiti al telefono e si rivedranno il 28 settembre a New York, al Palazzo di Vetro.
    Il presidente cubano, nel suo discorso, ha espresso "affetto, rispetto e ospitalità" per Bergoglio, ringraziandolo per il ruolo decisivo nel dialogo con gli Stati Uniti. Poi è tornato a scagliarsi contro l'embargo: "Ha causato danni umani e difficoltà alle famiglie cubane: è crudele, immorale e illegale, è necessario rimuoverlo". Francesco ha avuto un pensiero anche per il fratello, Fidel, salutandolo "con rispetto". Un incontro - tra Bergoglio e il lider maximo - dovrebbe avvenire già domani, secondo quando ha riferito il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Nel discorso di Francesco, anche un possibile riferimento a esuli e dissidenti cubani: "Vorrei che il mio saluto giungesse in modo particolare a tutte quelle persone che, per diversi motivi, non potrò incontrare e a tutti i cubani dispersi nel mondo". Di sicuro, l'accoglienza del popolo cubano è stata straordinaria: "Più di 100 mila persone hanno salutato Papa Francesco lungo i 18 chilometri che separano l'aeroporto Josè Martì dal centro dell'Avana", ha detto padre Lombardi. Una stima davvero troppo prudente perchè le immagini hanno mostrato una fila ininterrotta che diveniva una folla sempre più grande mano mano che ci si avvicinava alla Nunziatura.

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  2. E' già in salita, dopo la prima partita, il mondiale dell'Italia. Dura lezione per gli azzurri, che subiscono una punizione pesante della Francia nel match d'esordio nel Mondiale inglese. I galletti si impongono con il punteggio di 32 a 10, sfruttando soprattutto i calci piazzati di Michalak causati dalla fallosità italiana. Ora le speranze di accedere ai quarti di finale passano per un difficile successo contro l'Irlanda, che dopo il brillante esordio contro il Canada sembra però oggettivamente fuori portata per gli azzurri. Nella giornata delle sorprese, con la vittoria della Georgia su Tonga e soprattutto del Giappone contro il Sudafrica, l'Italia non si è adeguata offrendo una prestazione senza guizzi. Una manna per la Francia, puntuale nei fondamentali, saggia nella gestione della partita, più efficace in ogni fase del gioco. Michalak ci mette un po' per carburare, ma dopo aver sbagliato un primo piazzato, non fallisce il secondo. Lo stesso giocatore del Tolone sigla il 6 a 0 su di un altro calcio piazzato dopo dieci minuti, mentre l'Italia perde subito Andrea Masi per infortunio, sostituito da Bacchin.
    L'Italia prova a reagire, ma Tommaso Allan sbaglia il calcio di punizione che poteva valere il rientro in partita. Non sbaglia invece Michalak che segna il suo terzo calcio che vale il 9 a 0 per una Francia molto organizzata in difesa. Al suo secondo tentativo, Tommy Allan riesce ad infilare la palla tra i pali e l'Italia accorcia sul 9 a 3. Ancora un calcio piazzato, questa volta di Scott Spedding dai 50 metri, permette ai francesi riallungare sul 12 a 3. L'Italia continua ad essere troppo fallosa e i transalpini chiudono il primo tempo sul 15 a 3, senza mete ma con la giusta precisione nei calci di punizione.
    La ripresa inizia con lo stesso copione del primo tempo, ovvero con un calcio piazzato di Michalak per il 18 a 3 francese. L'Italia è alle corde e arriva anche la prima meta dei "galletti" grazie al venticinquenne di origine algerina Slimani, il quale raccoglie un calcetto di Michalak e schiaccia sotto i pali per il 24 a 4, con il risultato che dilaga dopo la trasformazione. L'Italia sembra franare ma almeno dimostra carattere: Giambattista Venditti risponde alla meta francese al termine di un lungo periodo di pressione azzurra, con la trasformazione di Allan che porta gli azzurri ad accorciare sul 25 a 10. Si lotta di più, ma la Francia riprende presto il controllo e chiude la partita a dieci minuti dal termine grazie ad una meta di Mas che schiaccia sulla base del palo e alla relativa trasformazione che permettono ai blues di allungare sul 32 a 10.
    Se la prende con l'arbitraggio e la sfortuna il ct azzurro, Jacques Brunel: "Ma sono abbastanza contento della prestazione dell'Italia. La Francia è la squadra favorita del girone, un'avversario forte, ma noi abbiamo avuto un comportamento all'altezza. La differenza di punteggio è eccessiva perché abbiamo avuto più o meno le stesse occasioni della Francia". A fare la differenza, secondo il ct, oltre al valore dell'avversario, un arbitraggio troppo penalizzante per la mischia italiana. "In Galles (nell'ultima amichevole pre-mondiale, ndr) ci hanno fischiato quattro falli contro, questa sera addirittura sei in nove mischie con nostra introduzione. Sono troppe". Dopo pochi minuti l'Italia ha perso anche Andrea Masi, il terzo centro (con Luca Morisi e Gonzalo Garcia) fermato da un infortunio. "Non abbiamo tante risorse, sicuramente chiameremo qualcuno. Resto comunque abbastanza contento per il lavoro fatto in difesa questa sera, ma soprattutto per come ci siamo comportati in attacco nel secondo tempo".

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  3. Fognini non stecca. Battuta la Russia restiamo in serie A

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  4. GRANDE SINISA.
    La battuta viene anche troppo semplice: Carlos Bacca ha imparato bene a timbrare il biglietto. Due partite a San Siro e tre gol per il colombiano, che da giovane non si "fidava del calcio" e lavorava come bigliettaio in patria, sui bus della linea Barranquilla-Puerto Colombia. "Giocare mi chiedeva grandi sacrifici e non ero sicuro che potesse darmi un’opportunità di vita reale, così mi ero trovato un lavoro, facevo il bigliettaio sugli autobus, che mi dava da vivere senza grande sforzo", raccontava Bacca in Spagna, quando cercava di spiegare la sua esplosione tardiva nel grande calcio. Due timbri d'autore, quelli messi a segno contro il Palermo: un tocco di classe, sull'assist altrettanto delicato, di tacco, di Bonaventura, e una frustata di testa, di potenza e precisione, per schiacciare il pallone alle spalle di Sorrentino. Senza dimenticare la rabona, al 38' del primo tempo, che, se non avesse trovato sulla sua strada Sorrentino, l'avrebbe ampiamente candidato al premio di gol dell'anno. In tutti i casi, comunque, la capacità di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, come solo i veri centravanti sanno fare. Eppure, a Sinisa Mihajlovic, quel gesto raffinato, di cui solo i grandi campioni sono capaci, non è andato proprio giù. "La rabona si può fare se poi si fa gol, altrimenti c'è qualcuno da appendere al muro - è andato giù duro il tecnico serbo a Sky -. Si è salvato perché ha fatto un altro gol".

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  5. L'Inter batte il Chievo e scappa a 12 punti..

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    1. Chievo squadra tosta e organizzata...tutti dietro linea della palla per poi ripartire...agonisticamente cattivi e "picchiatori" al punti giusto...singolare che Maran si faccia espellerere per proteste proprio su Melo...ma questo é il calcio in Italia...

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    2. L'Inter gioca male ma vince e questo conta...

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    3. É squadra di giocatori fisicati...poi non ha le coppe...questo in Italia alla lunga potrebbe ripagare...

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  6. TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli, Molinaro; Quagliarella, Belotti. A disp. Ichazo, Castellazzi, Jansson, Silva, Zappacosta, Benassi, Prcic, Obi, Amauri, Maxi Lopez, Martinez. All. Ventura.

    SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; Pedro Pereira, Silvestre, Moisander, Regini; Ivan, Fernando, Barreto; Soriano; Eder, Muriel. A disp. Puggioni, Brignoli, Zukanovic, Rocca, Mesbah, Carbonero, Christodoulopoulos, Correa, Krsticic, Cassano, Rodriguez. All. Zenga

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  7. Su Rai News la messa di Francisco en Plaza de la Revolucion de La Habana

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  8. Primo tempo 2-0 strameritato, ora non bisogna mollare!

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  9. Secondi da soli!
    Questo malgrado i vergognosi aiuti che le presunte grandi stanno avendo dagli arbitri.

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  10. Giampiero Ventura sorride: il suo Toro è secondo. «Una buona partita la nostra. Nel primo tempo abbiamo dominato senza subire, contro una squadra che era imbattuta e reduce da risultati importantissimi. Il fatto di aver creato tantissimo e aver concesso davvero poco non può far altro che rendermi felice. Bruno Peres? basta un attimo per riflettere, ha capito che era un errore andare negli spogliatoi. E’ maturato, è un’altra chicca di questo Toro proiettato nel futuro che può essere protagonista. Siamo a due punti dalla vetta…. Bravi tutti i ragazzi. Abbiamo lavorato anche per eliminare i proclami». E lo sketch con Paul Pogba, a Genova: «Vieni al Toro. Ma cosa te ne stai con quella maglia lì... L'invito è sempre valido...».

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