giovedì 22 ottobre 2015

ATLETI CUBANI



La ripresa degli allenamenti nel centro nazionale di atletica allo stadio panamericano dell'Avana da parte di Dayron Robles, non puo' non essere accolta con felicita' da tutti coloro che amano lo sport e i suoi campioni.
Ricordo che Robles e' stato campione olimpico a Pechino 2008 nei 100 ostacoli.
L'obbiettivo di questo rientro e', ovviamente Rio 2016.
Da alcuni anni l'atleta aveva abbandonato l'attivita', un po' per problemi fisici ma sopratutto per questioni economiche, le solite, con la sua federazione.
Di questo rientro parla il suo ex allenatore, oggi in forza alla nazionale di atletica brasiliana, Santiago Antunez.
Secondo l'ex coach la decisione e' stata corretta, sopratutto perche', a differenza di molti mercenari, Dyron non ha mai abbandonato il suo paese, anche se ne e' uscito diverse volte dopo l'abbandono della pratica agonistica.
Semplicemente ha chiesto la baja dalla preselezione nazionale del 2013, esattamente come e' successo a molti peloteros senza che questo abbia mai scatenato tutto il putiferio che si e' creato attorno a questo atleta.
Un conto pero' e' riuscire ad arrivare a Rio, basta un 13.30, un'altro e' giocarsi fino in fondo le proprie carte.
Robles e' tuttora primatista mondiale della specialita' con 12.87 anche se parliamo di un record datato oramai 2007.
Nel 2015 ha corso il 13.27 questo malgrado il poco allenamento e la querelle con suo Presidente, el Caballo Jantorena, con il quale pare il guatanamero abbia siglato una sorta di armistizio.
Sempre secondo il suo ex coach se Robles vuole avere qualche possibilita' di fare una buona olimpiade deve tornare a correre sotto i 13 secondi, la cosa non e' per nulla facile ne' tantomeno scontata.
29 anni non sono tantissimi, ma pesano se per 3 anni non hai praticamente corso ne' ti sei allenato in maniera seria.
Robles se vuole tornare a contare qualcosa deve dedicare quest'ultimo anno totalmente allo sport, allenandosi come faceva un tempo e togliendosi altre cazzate dalla testa.
Questa notizia mi fa davvero piacere perche' dimostra che, dopo un periodo in cui si sono fatte scelte differenti, e' possibile ritornare cercando di farlo alla grande.
Probabilmente anche i caporioni dell'atletica cubana hanno capito che la rigidezza sempre e comunque non paga piu'.
Un tempo l'atleta avrebbe trovato le porte chiuse, forse sarebbe stato costretto a scegliere altre bandiere per potersi confrontare ad alto livello.
Ha comunque deciso di restare e di continuare a gareggiare per Cuba.
Se paragonato alle varie Grenot e Aguero il guantanamero ne esce come un gigante dal punto di vista morale.
Juantorena, il nipote del Caballo, ha trascinato l'Italia del volley alle olimpiadi e al terzo posto agli europei non con qualche rimpianto, trasformando il nostro gioco dalle fondamenta, dall'alto della sua immensa classe.
Sapete come la penso in materia di cambi di nazionalita' ma lui merita un discorso a parte.
E' in Italia da 9 anni, ha figlia “italiana”.
Possiede il nostro passaporto dal 2010 e da quella data Fratello Berruto lo ha tampinato perche' accettasse di giocare con la nostra nazionale.
Lui ha sempre detto di NO, “Aspetto Cuba”.
La chiamata non e' mai arrivata e cosi', a 30 anni e con l'ultima occasione a portata di mano per partecipare ad un'olimpiade ha accettato di giocare con noi.
Conosco l'inno di Mameli, una parte del mio cuore e' italiano, ma sono e resto cubano, non lo canto per rispetto della mia terra e della mia gente”.
Complimenti Inder....complimenti davvero.....

38 commenti:

  1. Rallenta il passo della Juve, questa volta anche in Champions. È solo 0-0 contro il Borussia Moenchengladbach nella serata che poteva dare mezzo biglietto degli ottavi di finale ai bianconeri. Invece, la Juve è sempre prima nel gruppo D ma il pass per la fase a eliminazione diretta è ancora tutto da conquistare nelle ultime tre partite. Il Manchester è a un punto e il girone di ritorno, con le due trasferte di Siviglia e Moenchengladbach e il City allo “Stadium”, sulla carta è più duro dell’andata.
    Dodici calci d’angolo (a 5) e un’infinità di tiri (21) verso la porta difesa da Sommer, non molti però nello specchio, rendono l’idea di come la Juve si sia battuta e abbia avuto la partita in pugno, ma di come altrettanto sia stata frenata da imprecisioni, scelte sbagliate o altre dettate dall’egoismo negli ultimi 20 metri. Davvero molta la volontà, ma poca la lucidità.
    Dopo il 5/5 nelle ultime serate di Champions, Morata ha fatto cilecca, poco incisivo Mandzukic, e quando Allegri ha rivoluzionato l’attacco - prima via Cuadrado poi Mandzukic e Morata - era troppo tardi e il Borussia aveva ancora gambe e fiato per resistere e strappare il punticino che probabilmente le servirà poco in Champions ma che fa tanto morale.
    All’opposto di San Siro, bene il Pogba (con nuovo look senza cresta bionda) del primo tempo, concreto anche se forse un po’ ossessionato dalla voglia del gol, peggio nella ripresa: brillante ancora per 5’ con due palle-gol, si è poi eclissato. E non sono bastati alla Juve la geometria ed i tanti palloni ben giocati o recuperati da Marchisio.
    Il risveglio di Pogba e la lucidità di Marchisio hanno spinto la Juve all’attacco. Il Borussia ha tenuto a bada i bianconeri ma con il passare del tempo ha subito sempre di più. Dopo il primo quarto d’ora sonnacchioso - a parte un paio di spunti di Morata - la serata si è animata. Pogba ha cercato l’assist ma soprattutto il gol: il primo tiro del francese è stato altissimo sulla traversa, ma il pubblico juventino lo ha applaudito ugualmente per incoraggiarlo. Cuadrado gli ha rubato la scena con un destro dal vertice (23’) appena sopra la traversa, poi è stato mini-show del francese con un tentativo di girata su calcio d’angolo, rimpallato, e un destro sfrecciato a pochissimi centimetri dalla base del palo. Morata è stato troppo egoista in un’azione di rimessa: non ha visto Pogba sulla sinistra, completamente libero. Tra tanta Juve il Borussia ha provato a spingersi dalle parti di Buffon ed un cross di Traore’ (40’) ha costretto Chiellini ad un acrobatico anticipo in angolo. Sul finire del tempo l’episodio più discusso: Alvaro Dominguez ha sbagliato l’appoggio, Morata si è impossessato del pallone ed è stato steso dallo stesso difensore del Borussia: i bianconeri volevano il cartellino rosso per fallo da ultimo uomo in chiara occasione da rete, lo scozzese Thomson ha graziato il Dominguez (solo ammonizione).
    È stato di Pogba il primo tiro del secondo tempo respinto in angolo da Sommer poi il francese, dopo un passaggio sbagliato, ha scucchiaiato un assist a Morata, contrato dalla difesa. Proteste della Juve per un contatto tra Dominguez - ancora lui - e Manduzukic, caduto in area. Per Thomson ed i suoi collaboratori tutto regolare. La Juve ha provato ad assediare il Borussia, Allegri ha cambiato assetto, ma nessuno è riuscito a schiodare lo 0-0.

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    1. Io Allegri lo considero un mediocre(e sono in buona compagnia ...chiedete a Ibra e Ronaldiñho), ma questo non è il punto , quello che io dico è come si fa a tenere fuori Dybala? Contro Inter fuori,15minuti ieri, a me pare accanimento. ..Zaza non è un fenomeno, Manduzukic anche (oltretutto fuori condizione), ma dai.....ieri trofeo Berlusconi, Milan è riuscito a perdere pure contro baby Inter....per me Sinisa quando torni non lo trovi più, ma forse non ha lui tutte le colpe
      stefano (per gli amanti del calcio guardate ieri cosa fa Toure', giocatore e uomo immenso nell'azione pareggio City)

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    2. Allegri al Milan e coi gobbi coi buoni giocatori ha vinto.
      Trap ha vinto ovunque ma a Cagliari non ha finito la stagione.
      Diamo troppa importanza agli allenatori mentre quelli che contano sono i giocatori.
      Coi pipponi non vinci mai.

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    3. Leggevo tempo fa statistica, non chiedetemi peró quanto attendibile...che allenatore squadra serie A incide dal 15 al 20% punti totali...

      Se fosse veritiera su 90 punti per vincere scudetto stiamo parlando di tanta roba...ovvero che mister potrebbe far differenza per 14-18 punti.

      Bahhh...

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  2. Quattro mesi fa ha realizzato il rigore dello scudetto, questa sera ha iscritto la Primavera del Toro nel club dell’eccellenza del calcio europeo. Se Simone Edera non è un predestinato, poco ci manca. La doppietta del baby attaccante che al 93’ manda all’inferno gli slovacchi del Senica e permette ai ragazzi di Moreno Longo di superare il primo turno di Youth League, la Coppa del Campioni dei giovani, ha qualcosa di tipicamente granata.
    E non solo per la vittoria per 2-1 arrivata in rimonta all’ultimo secondo, con un gol in mischia, davanti ad uno stadio Olimpico che per l’occasione aveva indossato l’abito delle grandi occasioni, con 15mila cuori che battevano per il gruppo allenato da Moreno Longo. E’ la favola nella favola di un giovane attaccante torinese di 18 anni che ha fatto tutta la trafila nel Toro dalla Scuola Calcio fino alla Primavera: ma sempre in una classe avanti, e con una giocata in più rispetto ai coetanei. Un talento notevole, Edera, timidissimo fuori dal campo ma spietato quando c’è da competere.
    Dotato di grande corsa e un piede mancino già calibrato che la scorsa stagione ha suscitato anche la curiosità di Giampiero Ventura, che l’ha convocato in due occasioni (Europa League contro l’Helsinki e Coppa Italia contro la Lazio) pur non facendolo mai scendere in campo. Edera è un gioiellino che il Toro si tiene ben stretto, visto che lo scorso marzo gli ha fatto firmare il primo contratto da professionista: non era mai successo prima che il club di Urbano Cairo blindasse un ragazzo del 1997.

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  3. 15 mila a vedere la Primavera....solo il Toro....

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  4. Difficile per Dayron ma non impossibile , ai mondiali di Pechino ha vinto un russo con 12,98 e quelli a podio sopra i 13, strano tipo il guantanamero , nelle interviste pare 'poco cubano', quasi freddo..felice per questi segnali di apertura,come dici tu in passato sarebbe stato messo alla berlina e costretto alla fuga, Juantorena (e qualcun altro) si..davvero persone intelligenti altra caratura rispetto a una che fa gesto della pantera e se la tira manco fosse fenomeno. ..mi diceva un amico ,che lavora nel settore, proprio qualche giorno fa che Cuba a Rio nella boxe presenterà uno squadrone ..gente da medaglia in quasi ogni categoria. .buona giornata. .lavori fino a ultimo secondo? O ti prendi giorni sabbatici? Un abbraccio
    Stefano

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    1. Ci sono stati i mondiali di pugilato a Doha in un palasport pieno di cubani...a Doha....i pugili della maggiore delle Antille hanno fatto un figurone.
      Lavoro fino a sabato alle 15....

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  5. Se non ricordo male i problemi di Robles con la sua federazione erano economici. Giuseppe

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  6. Ultim' ora Ansa news:
    Sabato previsto sciopero dei controllori di volo, si annunciano cancellazioni e ritardi...

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    1. Sono accanto a loro nella lotta.....tanto parto domenica....

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    2. Pare lo sciopero sarà prorogato fino a domenica...

      scherzi a parte...gozatela!!!

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    3. Farò il possibile....ci salutiamo domani...

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  7. Adoro questo pezzo di Finardi il testo è perfetto....

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    1. Impressionante come la voce sia rimasta uguale ad allora...
      alcuni suoi pezzi sono delle vere e proprie chicche...

      Un altro per me è Fossati...

      e quando insieme hanno cantato "Musica Ribelle"

      "E' la musica, è la musica ribelle
      che ti vibra nelle ossa, che ti entra nella pelle
      che ti dice di uscire, che ti urla di cambiare
      di mollare le menate e di mettersi a lottare"

      Freccia

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    2. Oggi è una sorta di pensionato che cerca di fare una vita agreste....
      Parco Lambro dove sei?

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    3. Un po' come il Mondo...insomma...

      del Lambro ormai rimangono solo le pantegane...quelle chi le ammazza...

      Freccia

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    4. SI nasce incendiari per morire pompieri.....non solo nella musica

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    5. Ciao Freccia, in merito al ladro ucciso dal pensionato ti rispondo qui....
      Penso che la sicurezza deve essere demandata SOLO alle forze di polizia, non deve esistere giustizia fai da te....però...c'è un però...non giustifico chi si difende da solo, ma se lo Stato è latitante, sempre, da anni e anni, alla fine la nostra famiglia dobbiamo proteggerla....poi se pensi che proprio una settimana fa, il 15 ottobre, eravamo a manifestare a Roma contro il governo che taglia sui nostri bilanci e quindi taglia alla sicurezza degli italiani, anche umiliandoci con 10 euro LORDI di aumento mensile, credo non serve aggiungere altro...

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    6. Mi inserisco....
      Concorbo en toto ma nel momento in cui il ladro é in casa cosa fai?
      Chiami il 113 o tuteli la tua famiglia e il tuo habeo?

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    7. Se il ladro "sta buono" e non mi mette in pericolo chiamo la polizia....se mette in pericolo la mia vita e quella della mia famiglia esce steso da casa mia.

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    8. Santa Fè- Tutto legittimo però dico io..un minimo di pietà per un morto no? io non so se sarei stato cosi sereno da salutare il corteo dalla terrazza di casa, era un ladro d'accordo ma era pur sempre un essere umano.
      E poi domani tutti a manifestare contro la pena di morte in Usa.

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    9. zinfatti è stata una nota stonata della vicenda

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    10. Valter un ladro ti entra in casa e....sta' buono.....?????

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    11. Per sta bono intendo che non è armato....altrimenti prima di fare del male alla mia famiglia, da casa mia esce col carro funebre, su questo non ci piove....meglio un cattivo processo che un buon funerale.

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    12. Santa Fe sono d'accordo con te.....ma troppo spesso in Italia ci preoccupiamo dei delinquenti che muoiono, e mai del dolore delle famiglie che hanno subito violenza, o che hanno perso i propri cari.

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    13. Anche se non è armato è pur sempre a casa mia....di notte...

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  8. Ciao,
    scusa l'ignoranza ma si scrive Juantorena o Juantoreña?
    Grazie

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  9. Il baseball a Cuba e lo sport in generale non sono messi male, anzi....peccato che spesso si perdano qualche atleta che preferisce evadere, invece di rientrare a Cuba :-)

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    1. Il problema è che le motivazioni ideologiche senza pikiklini non reggono più....

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  10. Per me non è una novità, tutti siete testimoni su questo blog che penso che il bloqueo non lo tolgono (purtroppo).....ora arrivano conferme ufficiali....

    Estados Unidos votara en contra de eliminar el embargo en la ONU.

    El presidente de Estados Unidos, Barack Obama, tomo la determinación de votar en contra de una resolución presentada por Cuba para condenar el embargo estadounidense hacia la isla.

    Un funcionario estadounidense reveló que la decisión de Obama fue tomada debido a que el borrador presentado por Cuba en su actual forma no “refleja por completo” el nuevo espíritu del diálogo entre los dos países.

    Según el mismo funcionario que hablo con la agencia AP, el presidente Obama estaría dispuesto a cambiar su voto si el texto de la resolución es modificado por Cuba.

    El voto de la Asamblea General de Naciones Unidas se llevará a cabo el 27 de octubre y Cuba siempre lo gana por una mayoría abrumadora, pero tener el voto a favor de Estados Unidos podría dar un claro mensaje de un cambio en la política estadounidense.

    “Lamentablemente, la resolución presentada se ve muy similar a resoluciones de años previos, y no parece reflejar por completo el espíritu de diálogo que el presidente Obama ha defendido como la mejor forma de avanzar en nuestros intereses comunes con Cuba” dijo el funcionario.

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  11. Tra gli atleti cubani, i ciclisti professionisti non sono molti e per lo pù praticano la pista, diversi anni fa mi capitò di assistere ad una competizione dedicata ai pistard panamericani che si disputava su un anello non lontano da Cojimar, dove abitavo io che praticamente è la zona frequentata da molti sportivi perchè nei pressi dello stadio panamericano, anche il campione occhialuto (ritratto in foto) si aggirava da quelle parti. Molte donne sono appassionnate allo sport della bicicletta e mi è capitato di incontrarne diverse durante i miei raid cubani.P68

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    1. Diciamo che e' uno sport che a Cuba deve ancora fare tanta strada....

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  12. Ci sono giorni e certe lune che, calcisticamente, vorrei essere diverso. Non sempre, si capisce. Ma una volta all’anno sì. Come oggi, per esempio. Potermi sentire una “cosa a parte” nella già speciale tribù del pallone planetario. Un “fenomeno paranormale”, addirittura, che vive in una città anche lei molto incline alla pratiche esoteriche, Torino appunto, e che può concedersi il lusso di conversare con un gruppo di giovani eroi i quali, da tempo, hanno superato le Colonne d’Ercole per trasferirsi, loro malgrado, nella leggenda. Insomma vorrei essere “torinista” oltreché torinese e juventino quale sono. Perché oggi, specialmente, provo una sottile forma di invidia per chi può dichiararsi granata. Lui, insieme con il resto del popolo al quale appartiene, ha infatti ricevuto in dono il regalo più bello che potesse aspettarsi. Non parlo del pareggio con il Milan, seppure agguantato dai ragazzi di Ventura con spirito leonino, ma della cerimonia ufficiale per la posa della prima pietra con la quale ieri mattina è stato dato il via ai lavori per la ricostruzione del Vecchio Filadelfia.
    Uno stadio, nel mezzo della città e dove un tempo pulsava forte il cuore della Torino operaia, che non è soltanto uno stadio. Un tempio vero e proprio sul quale si affacciano le finestre e i balconi di case forse non più popolari in senso stretto ma egualmente abitate da coloro che hanno la fortuna di poter guardare la partita dalla cucina o dal salotto. Proprio come una volta. Quando per esempio Antonio Giraudo era un ragazzino che, alla domenica, si faceva invitare in Via Filadelfia da un compagno di scuola figlio di un bravo ferroviere. Da lì si vedeva il Toro giocare. Lì l’ex potente dirigente della Juventus diventò granata. Sarebbe capitato a chiunque, del resto. Perché, ve lo posso assicurare, da quel terreno verde come uno smeraldo partivano vibrazioni incredibilmente positive che arrivavano in ciascuna abitazione ed entravano nell’anima insieme con il rombo simile al tuono provocato dai tifosi sulle gradinate. Un altro tuono squarciò il cielo, a Superga, un giorno e da quel momento anche il Filadelfia, disperato, cominciò lentamente a morire. Eppure c’è chi giura ancora oggi che in certe notti di luna piena era possibile sentire i tacchetti dei mitici battere il cemento dello spogliatoio eppoi la voce di capitan Valentino che, rimboccandosi le maniche della maglia, ordinava “Adesso andiamo a vincere”.
    Ebbene, un posto così non poteva rimanere abbandonato dagli uomini perché sarebbe stato un delitto non solo sportivo. Venti anni è durata questa agonia che nessun presidente torinista e nessuna amministrazione cittadina era riuscita a interrompere. Ce l’ha fatta, finalmente, Urbano Cairo il quale dopo aver rimodellato una squadra degna di amore antico si è guadagnato un posto definitivo nella storia granata grazie al regalo più bello che avrebbe mai potuto fare ai suoi tifosi. Rammento l’Avvocato che, da autentico innamorato del calcio in senso ampio, ogni tanto confidava: “Io credo, da buon juventino, che se il Toro non esistesse occorrerebbe inventarlo”. Già, perchè esistono cose e uomini e vicende che vanno ben oltre il rimbalzare di un pallone o lo sventolio di una bandiera. Una di queste si chiama sport che, pur non facendo rima, è bellissimo poter coniugare con la parola amore.

    Marco Bernardini

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  13. Guarda che è dal 2012 che non è più primatista mondiale. Il primatista e recordman è con 12"80 Aries Merritt imperialista americano... ;)

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