Durante l'estate un mio
carissimo amico di vecchissima data, dopo 30 anni di matrimonio si
e' separato dalla moglie.
O meglio, ha iniziato
tutto il percorso che dovrebbe portare al divorzio.
I figli sono grandi, la
ragazza lavora mentre il ragazzo e' universitario, resteranno con la
madre, la figlia presto si sposera' mentre il fanciullo stara' sul
groppone chissa' ancora quanto.
La dinamica e' quella di
una brutta finction, una di quelle dove cambi canale dopo 30 secondi.
Dopo anni di noia totale,
il mio amico ha deciso di rottamare il vecchio modello per il nuovo.
Per un po' facendo
convivere i 2 modelli ma poi, messo alle strette dal nuovo modello,
ha dovuto prendere una decisione che, peraltro, era ampiamente
nell'aria.
Ovviamente la moglie l'ha
presa malissimo, tutto sommato e' la parte lesa, cioe' quella che ha
dovuto volente o nolente accettare il fatto compiuto.
I soldi ci sono ed e'
proprio su quelli, come sempre accade, che si svolgera' la mattanza.
Per fortuna non ci sono
figli piccoli fra i piedi, i ragazzi resteranno con la madre senza
neanche fare discussioni.
Sono in mezzo ad avvocati,
incontri, litigate, dispetti e tutto il repertorio solito di questi
casi.
Lui vuole il divorzio, lei
potrebbe anche concederlo ma soltanto quando vedra' il colore di cio'
che resta delle mutande di lui.
La legge, come sempre
accade, favorira' la moglie, ma questa non e' una novita'.
Sono uscito a cena con lui
a inizio mese, era incazzato come una biscia per il comportamento
della moglie, io mi sono limitato a dirgli se non si aspettasse tutto
questo quando ha deciso la...permuta.
Gli ho anche raccontato di
quella fantastica, civilissima, geniale e evoluta legge che a Cuba
governa situazioni simili.
La legge di divorzio per
Rebeldia.
Molti di voi la conoscono
o ne hanno sentito parlare.
Persino io, che sono stato
sposato il tempo di una canzone di Candido quando e' giu' di voce, ne
ho beneficiato.
In pratica si puo'
divorziare non soltanto senza il consenso del coniuge, e sarebbe gia'
una cosa da ballare con la fava di fuori al Carnevale di Rio, ma
anche in assenza dello stesso.
Cioe' si puo' divorziare
senza che neanche l'altro lo sappia.
Io mi sposai solo per
Cuba, non registrai nulla nella nostra ambasciata.
Quando la cosa cesso',
dissi alla signora che, se voleva, divorziava lei perche' per me era
lo stesso e il grano non lo tiravo di certo fuori.
Il divorzio per cubani e
(da poco tempo) per residenti costa 150 pesos mn, mentre a noi culi
bianchi barbano 800 cuc.
Da qua' la mia presa di
posizione per nulla risentita, semplicemente si trattava di una cosa
che non toccava a me.
Infatti al mio viaggio
successivo, sul comodino della renta che utilizzavo all'epoca, trovai
il foglio del divorzio gia' avvenuto e formalizzato.
Visto che occorre indicare
una causa, lei mise “falta de carino” che e' una barzelletta
visto che mancavo da Cuba da 5 mesi.
Il valore del matrimonio
da quelle latitudini e' questo, non occorre stupirsi che ci sia un
gran puttanaio dal punto di vista dei rapporti famigliari e sociali.
Immaginatevi in Italia una
cosa simile.....ci sarebbe una coda nei tribunali che occorrerebbe
una camionetta di vigili per poterla gestire.
Se avessi registrato la
boda in ambasciata allora avrei avuto forse qualche problema in piu', tenendo sempre conto che valgono, in materia, le leggi del paese
dove ci si sposa.
Discorso completamente
differente per chi sceglie di sposarsi in Italia, valgono le nostre
leggi e i conseguenti bagni di sangue.
Il mio amico non ci
credeva, ha strabuzzato gli occhi e il giorno dopo su whatsapp gli ho
inviato il foglio di divorzio per togliergli ogni dubbio.
La Rebeldia....che grande
invenzione.
Questa è una storia che farà storia. Sabato scorso, in Ohio, il signor Bachman sta portando all’altare la figlia Brittany. La guarda negli occhi e vi legge una preghiera. Capisce, ma forse ci era già arrivato da solo; punta il banco dei parenti e afferra la mano del secondo marito di sua moglie, signor Cendrosky. Qualcuno teme il peggio, visto che in passato tra i due non era corso buon sangue. Invece. «Hai lavorato duro per tirare su nostra figlia», gli dice. «Perciò adesso tocca anche a te». E lo trascina in lacrime al centro della scena, offrendogli l’altro braccio della sposa.
RispondiEliminaAll’improvviso il protocollo un po’ scontato di ogni rito nuziale viene investito da una bufera di sentimenti incontrollabili. Amore e gratitudine. C’è una giovane donna che cammina verso il suo matrimonio, stretta con orgoglio tra l’uomo che l’ha messa al mondo e quello che l’ha cresciuta nella prosa della quotidianità. È un corteo da pelle d’oca, che se ne infischia dei ruoli formali e va dritto al succo della vita. In quest’epoca di famiglie liquide non è l’atto della procreazione a fare di un essere umano un genitore, ma la qualità del tempo che dedica a suo figlio. Biologico, adottivo o acquisito, importa poco. Importa che la paternità e la maternità sono diventati valori da condividere. Persino all’altare.
MASSIMO GRAMELLINI
Pagati per andare in bicicletta: Ségolène Royal, ministro francese dell’Ecologia, ha annunciato una nuova misura, che sarà applicata già nei prossimi mesi, per stimolare l’uso della bici per recarsi sul posto di lavoro. Ebbene, il lavoratore che farà questa scelta riceverà 25 centesimi per ogni chilometro percorso. Sarà la sua impresa a pagare che però in cambio, per compensare la spesa, beneficerà di uno sgravio fiscale da parte dello Stato.
RispondiEliminaAttualmente è appena meno del 5% dei francesi a usare le due ruote per raggiungere il posto di lavoro, anche se la bici è un mezzo di trasporto in forte espansione, grazie a progetti come Vélib, il programma pubblico di noleggio di biciclette a Parigi. La Royal ha presentato la novità come parte integrante di un pacchetto di misure anti-inquinamento. Una delle condizioni è che l’azienda sia volontaria nel voler offrire questa possibilità: almeno per il momento non ci sarà alcuna imposizione. Ma, in realtà, l’interesse è grande in questo senso e già una ventina di imprese (anche di dimensioni abbastanza grandi) sta portando avanti da un anno un progetto simile a livello sperimentale, tirando fuori di tasca propria le risorse per pagare il contributo chilometrico.
Proprio sulla scia del successo di questa sperimentazione, la Royal ha deciso di estendere l’iniziativa a tutto il Paese e a ogni tipo di impresa, sia pubblica che privata. E soprattutto ha accettato di coprirne sostanzialmente le spese con finanziamenti pubblici. «È il primo vero riconoscimento ufficiale della bicicletta come mezzo di trasporto efficace e non inquinante», ha sottolineato Christophe Vernier, direttore dello sviluppo sostenibile della banca Crédit Cooopératif, una delle aziende ad aver portato avanti il progetto nell’ultimo anno.
Mio Dio ecco io nn ho mai avuto esperienza peró sono sempre piu sbalordita per le contraddizioni di cuba...pero cuba è cuba e l amiamo anche x questo
RispondiEliminaCoi loro salari 6 dollari per divorziare sono persino troppi
EliminaCi vorrebbe anche da noi un'invenzione simile.Giuseppe
RispondiEliminaTe la scordi...
EliminaRestando in tema la situazione in Italia da tempo è precipitata e storie del genere ne accadono spesso. A Cuba succedono questi fatti ? P68
RispondiEliminahttp://notizie.virgilio.it/videonews/carabiniere-uccide-moglie-davanti-all-asilo-poi-si-spara.html
Amico mio oramai tanta gente sta' sbarellando....fatti un giro sui social...
RispondiEliminaIo infatti ho registrato il matrimonio presso nostra ambasciata che come da regola lo ha mandato a comune residenza per trascrizione e ho avuto più casini..che sono sempre niente rispetto a cosa sarebbe accaduto se avessi divorziato con italiana. ...gran invenzione la rebeldia che dice molto sulla definiamola 'liberalità' dei rapporti a Cuba, il tuo amico lo vedo male, in queste situazioni una donna italica ferita nell'orgoglio diventa una belva, buona giornata Milco, oggi regreso alla vita di sempre
RispondiEliminaStefano
Lo pelera' come un platano macho....
RispondiEliminain italia sta cambiando qualcosa nella legislazione della separazione e del divorzio. Anche i comuni, infatti, possono separare e divorziare i coniugi, sempre che non ci siano figli minori e questioni di denaro.Entro 30 giorni dalla richiesta la separazione o il divorzio è cosa fatta, almeno questo dice la legge.Il tempo per passare dalla separazione al divorzio è stato anche ridotto, da tre a 1 anno in caso di lite, a sei mesi in caso di consenso.Essendoci, però, in ballo nella separazione e divorzio del tuo amico gli assegni di mantenimento e la casa, la questione potrebbe finire davanti al giudice, che terrà in considerazione non solo il guadagno mensile, ma anche le eventuali proprietà, a meno che il tuo amico e sua moglie non si accordino per il mantenimento di lei e per la casa davanti agli avvocati, con questa nuova procedura il tempo della lite dovrebbe ridursi.
RispondiEliminaCaro Nino il problema è che figli minori e denaro nel mezzo ci sono quasi sempre....
RispondiEliminahai ragione, è vero che il divorzio davanti al sindaco si può fare in casi estremi; se,però, ci sono le condizioni, il massimo che si paga è una marca da bollo da 16 euro.
EliminaE' una cifra che si puo' tranquillamente....investire....
Eliminacerco d'immaginare la faccia dei preti,vescovi,e papa davanti ad un divorzio per rebeldia...sai che incazzatura e quante parole per maledire il famigerato foglio..
RispondiEliminasono tornato dopo più di due mesi di vacanza a Cuba, nella piccola provincia non è cambiato assolutamente nulla, forse domani....cambierà
taxidriver
Caro Taxi per certe cose speriamo cambi il più tardi possibile
RispondiEliminaCon la Rebeldia in Italia caro Milco le lobby degli avvocati non mangerebbero più, questo è il vero nocciolo della questione.
RispondiEliminaEssendo azzeccagarbugli troverebbero il garbuglio per mangiare lo stesso. Fidati
RispondiEliminaQuello che dio unisce, l'uomo non separi!
RispondiEliminaJajajajajajaaja!
Andiamo bene....
RispondiEliminaE' stato annullato il servizio alla Tav (per il momento), Santa Fè starà godendo como un puerco :-) io godo meno, perchè devo dire addio a 700 euro che raggranellavo in 10 giorni. :-)
RispondiEliminaCapisco la perdita economica ma ti sei evitato una bella rogna...credimi.
RispondiEliminaA volte penso che siano solo episodi sporadici, invece sono sempre più frequenti, e questa nostra Cuba può iniziare a fare paura, la stessa nostra Cuba che della sicurezza ha sempre fatto un cavallo di battaglia...il video è sconcertante....
RispondiEliminahttp://www.miamiactualidad.com/2015/10/policia-cubano-dispara-a-un-ladron-en-holguin/
Ci sono sempre stati solo che ora sono piu' documentati
RispondiEliminaA me brucia ancora il bulgherone ( o botacaca che dir si voglia ... ) :-(
RispondiEliminaMeglio il suicidio....o meglio l'omicidio