lunedì 7 dicembre 2015

5 ANNI



Alla fine il mio amico, quello di cui vi avevo parlato tempo fa, quello “preso”, si e' beccato 5 anni di gabbio.
La richiesta era stata di 7, ma alla fine hanno deciso che un lustro della sua vita era piu' che sufficiente.
Premetto che questo non e' un pezzo scritto per trovare giustificazioni al suo comportamento, sapeva di essere “sotto osservazione” e non ha saputo evitare i problemi.
Ci sono pero' alcune considerazioni da fare, partendo dal suo caso per dare una valutazione sul come funziona la giustizia a Cuba.
Quando c'e' stato il giudizio il boss, essendo il mio amico “familia”, si e' recato in tribunale con altri componenti del familion.
Niente, porte chiuse, la popolazione non era ammessa ad assistere.
Il boss si e' impingato tanto che e' uscito un Maggiore con cui ha discusso, ovviamente tirando fuori tutte le sue parentele piu' o meno altolocate ( il primo segretario del Partido in citta' e' suo primo, un'altra e' la jefa dell'antiterrorismo ecc...) ma non c'e' stato nulla da fare, sono rimasti tutti fuori.
Ripeto, il mio amico se l'e' cercata, anche se ci sarebbe da discutere anche su questo, ma la pena mi pare follemente spropositata rispetto al reato.
Non ha ucciso nessuno, non ha seccato bovini, non ha rubato nulla ne' arrecato danno a nessuno, tantomeno allo stato.
Cinque anni di vita sono un tempo enorme per un reato tutto sommato marginale.
La cosa piu' fastidiosa, come ricordava il boss, e' che la condanna e' arrivata grazie alla testimonianza di 2 zoccole che puoi trovare alle 3 di notte in giro per la citta', buscando stranieri.
Loro, come sempre avviene in questi casi, sono rimaste a piede libero continuando ad “esercitare”, mentre il mio amico e' finito al gabbio.
Ora, lo conosco da 15 anni, un tempo in effetti era sempre in mezzo alla farandula, ma da qualche anno, pur conservando qualche amicizia straniera, faceva una vita normale, a volte lavoricchiava, quando arrivava qualche amico dall'exterior ci passava qualche giorno insieme e nulla piu'.
L'accusa e' di aver procurato ad un italo canadese una ragazza di 17 anni (a Tunas con 16 anni puoi portarle nelle case de renta ma non nella Grande Torino), che poi per un certo periodo e' stata la novia del tizio.
Se poi c'e' dell'altro io non lo so, quello che so e' che in 3 lustri di assidua frequentazione mai si e' dedicato a procurarmi una fanciulla, ne' mai io glielo chiesto.
Anzi....a volte si e' pure beccato qualche amica della fanciulla che, occasionalmente, mi accompagnava tanto che lo pigliavo per il culo dicendogli che era il solo cubano a cui uno yuma procurava le donne.
Ora c'e' l'appello, per cercare, secondo me inutilmente, di aggiustare la cosa si sono raccolti dei denari, non pochi.
Denari che sono arrivati dal Israele, Canada, Galles e....Italia.
Si spera di arreglare la cosa, ma credo e temo che una volta emessa la sentenza ci sia poco da fare.
Tuttora si trova in una struttura penitenziaria alla periferia della citta', che non e' ancora il carcere vero e proprio, quello arrivera' dopo l'appello.
Ha chiamato a casa e abbiamo parlato, mi ha giurato e spergiurato che va tutto alla grande, ma io so che le cose non stanno proprio cosi'.
E' dimagrito vista la merda che rifilano come cibo, tanto che il familion nella visita settimanale si occupa di portare sopratutto cibo e biancheria.
E' dentro da 6 mesi, altrettanti ne dovra' fare, quindi un anno e mezzo a lavorare godendo di alcuni permessi per i fine settimana, quindi dopo 2,5/3 anni forse potranno arrivare i domiciliari, dipende da come si comportera'.
Io ho fatto quello che potevo, ho accompagnato la moglie a trovarlo un paio di volte, ovviamente sono dovuto restare fuori, ho dato fattivamente una mano alla fanciulla.
Lo aspetteremo, cos'altro possiamo fare?
Speriamo lo aspetti anche la moglie perche' si parla di anni, ho parlato a lungo con lei, giura di si, ma...chi lo sa quanti danni puo' fare il tempo.....

22 commenti:

  1. Milco purtroppo la settimana parte male Maduro ha perso ho paura che a Cuba tra poco torneranno gli apagones di infausta memoria,speriamo che questa cosa non si ripercuote troppo sulla nostra amata isola.Dado

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    1. Mah....lo dico da anni che Maduro e' solo l'uomo sbagliato al posto sbagliato.
      Diciamo che paga anche un discreto numero di cazzate fatte da Chavez.

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  2. Grande trionfo dell’opposizione in Venezuela, che ottiene la maggioranza assoluta mentre il chavismo soffre una sconfitta gravissima, oltre le peggiori previsioni. Secondi i dati diffusi dalla presidente della Corte elettorale Tibisay Lucena, dopo cinque ore lunghissime ore di attesa dalla chiusura dei seggi, la coalizione oppositrice ha conquistato 99 seggi, mentre al governo ne sono aggiudicati 46, quando mancano ancora 22 seggi da definire.
    Se la tendenza venisse confermata anche con i seggi mancanti, l’opposizione potrebbe arrivare ai due terzi del Parlamento, lo scenario migliore perché gli permetterebbe di definire i giudici del tribunale elettorale, impostare grandi riforme e, addirittura, di modificare la Costituzione.
    Nella nottata i portavoce della Mesa de Unidad parlavano di una quota di 113 seggi, un traguardo possibile considerando i dati mancanti. «Hanno diffuso – ha detto Chao Torrealba – un primo stitico bollettino, ma ci mancano ancora molti seggi. Il voto si è imposto democraticamente rispetto ad un governo che non è democratico. Grazie a chi ci ha accompagnato in questi anni e grazie a chi ci ha votato per la prima volta».
    Menzione obbligata ai tantissimi delusi del chavismo, dai barrios popolari alla classe media che soffre la gravissima crisi economica, le code per trovare prodotti alimentari di fronte ad una scarsezza mai vista, l’iper inflazione al 200%, la criminalità dilagante. Per il chavismo questo può essere l’inizio della fine. A poco meno di tre anni dalla morte di Hugo Chavez, i venezuelani sembrano voler seppellire un sistema che dura da 17 anni e che ha ormai esaurito la sua spinta sociale iniziale per attorcigliarsi in un vortice di cattiva amministrazione, corruzione, controllo totale e totalitario di tutti i poteri e gli organismi dello Stato.
    Il presidente Nicolas Maduro ha parlato a reti unificate subito dopo la diffusione dei risultati, ribadendo la teoria della “guerra economica” che il suo governo starebbe soffrendo rispetto agli interessi del capitalismo internazionale. Con un tono di voce molto più sommesso del solito, Maduro ha ricordato il caso di Salvador Allende e del golpe in Cile prendendolo ad esempio di un complotto non meglio specificato; l’ultimo tentativo per spiegare una sconfitta innegabile e inappellabile.
    Il chavismo conserva il potere esecutivo, il mandato di Maduro scade fra tre anni, e ha ancora il controllo pieno sulla magistratura, ma con un’opposizione così forte in Parlamento la coabitazione fra i due blocchi sarà particolarmente difficile. Il Venezuela si apre ad una nuova fase e sarà strategica la posizione dei militari. Per questo dall’opposizione è stato rivolto un appello alle Forze Armate.
    «Ringraziamo profondamente i nostri militari per la garanzia che hanno dato a questo voto e speriamo di poter contare su di loro per questa nuova fase politica del nostro paese. Il futuro – ha detto Torrealba - ci appartiene a tutti, il Venezuela è di tutti». A Caracas e in altre città del paese ci sono stati festeggiamenti e caroselli d’auto. Mai l’opposizione era arrivata a tanto ed ora si aprono nuove possibilità, tra cui l’ipotesi di chiedere nel 2016 referendum revocatorio per far cadere lo stesso Maduro. Uno scenario che pareva impossibile solo un anno fa e che ora, complice la disastrata gestione dell’economia da parte del governo, potrebbe delinearsi come la via per far crollare definitivamente la lunga esperienza bolivariana.

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  3. Muoversi muoversi

    massimo gramellini

    Nove italiani su dieci consumano la vita all’interno della stessa provincia. Talvolta della stessa casa. Uno dei luoghi comuni più diffusi, però anche più veri, riguarda i traslochi di pianerottolo: il figlio esce dall’abitazione dei genitori commossi e si trascina dolorosamente fino alla porta accanto, spesso comunicante con l’altra.
    La scarsezza di risorse economiche e di opportunità lavorative ci mette del suo, ma è indubbio che il brusco taglio delle radici è una pratica che lasciamo volentieri agli anglosassoni. Ci siamo addirittura inventati le università a domicilio: una piccola facoltà in ogni piccola città per non allontanarsi da mammà.
    Eppur ci si muove. Anche da noi i più intraprendenti vanno nel mondo in cerca di sé. Ogni uomo può essere la storia di un vile o di un eroe. Le circostanze condizionano la sua scelta, ma non la determinano del tutto. C’è una fiamma interiore che alla fine prevale persino sulla mancanza di appoggi e di denaro. Chi vuole davvero partire non si preoccupa troppo della meta.
    La vita è come la spedizione di Cristoforo Colombo, che scioglie le vele per raggiungere le Indie e invece scopre l’America. Ma non l’avrebbe scoperta, se non avesse deciso di partire per le Indie. Nessun viaggiatore sa mai esattamente dove approderà. Il viaggio lo costringe a mettersi in ascolto e alla ricerca. E chi incomincia a cercare ciò che ama finisce quasi sempre per amare ciò che trova.

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  4. la galera,a Cuba,e' galera vera.Giuseppe

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  5. Non lo metto in dubbio, dico solo che 5 anni mi sembrano una barbaridad per un reato simile.

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  6. non hanno pene adeguate al reato questo e' certo

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  7. Alla fine tutto il mondo e' paese, il vecchiarillo ruba la carne al market e finisce al gabbio, il finanziere ruba milioni allo stato e la fa franca.

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  8. Ciao, anche il mio ex suocero si sta facendo 5 anni dentro per ruberie allo stato (era almacenero alla Caracoll in Avenita Italia a l'Avana) nella prigione di Baia Grande, vicino a Bojero; tra l'altro ho scoperto che bisognava mandare una lettera al carcere per poter beneficiare dell'uscita anticipata per la visita del Papa (almeno per il reato di mio suocero)! Gli unici commenti che sento da mia suocera é che l'uomo é profondamente cambiato, che parla esclusivamente di cose di carcere, ecc, quindi sembra irrimediabilmente compromesso! Vedremo quando a febbraio 2016 uscirà come sarà messo e che cosa si inventerà per vivere. Gian Pietro

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  9. Inserirsi di nuovo in una società che offre poco non sarà semplice

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    1. Esatto Milco, la stragrande maggioranza dei detenuti che sono nelle carceri italiane non appena usciti dopo poco ci rientrano subito, figuriamoci a Cuba, che non offre niente agli onesti, figuriamoci a chi deve rifarsi una vita.

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    2. Se non hai una duona famiglia fuori,cosa che non accade quasi mai,non è facile rientrare

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  10. In un mondo di scimmie...attenti al gooorillaaa...

    Vi ho giá annoiato mesi fa su come la penso...bruttissima storia caro Milco...adesso aggiungo...tu un signore nelle parole e nei fatti.

    Freccia

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  11. Ma no....qualunque idiota sa essere amico quando tutto marcia per il meglio....

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    1. Il Vero Amico si vede nel momento del bisogno, non quando tutto va bene.

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  12. dispiace davvero sentire simili cose, solo che sappiamo benissimo che all'estero molto spesso c'è la pena certa...se non certissima oltre il dovuto.

    In territorio altrui bisogna stare molto attenti e non dare alcun adito perché queste cose succedano.. li è stato il suo errore

    Sul discorso dei potenti che a volte restano impuniti.. beh tutto il mondo è paese....

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    1. Infatti non lo giustifico dico solo che 5 anni sono una vita

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    2. 5 anni per un reato del genere (sempre se sia stato accertato da prove concrete) sono troppi, tanti....a Cuba si esagera in un modo, in Italia all'opposto, le vie di mezzo non esistono.

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  13. (dimenticato la firma) Mat. :-)

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  14. Premesso che i processi si fanno in tribunale, e premesso che non sto qui a giudicare perchè non conosco i fatti, posso solo dire una cosa, che poteva stare più attento, essendo cubano, e sapendo quanto è dura la giustizia cubana per certi argomenti.....poi se lui è totalmente innocente, auguro a lui di uscire quanto prima...Certe cose devono far riflettere soprattutto alcuni culi bianchi, che spesso con molta leggerezza si avventurano in situazioni pericolose da quel lato del bloqueo...non siamo in Italia, Cuba non scherza.

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    1. Ti pensi che non glielo abbia ripetuto mille volte?
      Lo mismo que hablar con un platano...

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