venerdì 18 dicembre 2015

CASE

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Una delle domande che con maggior frequenza mi viene rivolta in privato, riguarda l'opportunita' o meno di comperare casa a Cuba, e/o se ancora e' un negocio conveniente.
Suor Germana risponde....
Intanto bisogna vedere qual'e' la situazione personale, burocratica e lo stato civile di chi mi pone la domanda.
Il solo consiglio che posso dare e' di muoversi soltanto in caso di possesso di Residenza Permanente, oppure nel caso che vostra moglie viva con voi in Italia da anni, ci sia un rapporto consolidato, magari dei figli e che in qualche modo la signora, fornisca una sorta di “ garanzia morale” sull'investimento.
Poi ogni testa e' sempre un piccolo mondo.
Comperare casa a Cuba, ancora oggi, e' un grande affare.
Con 30 mila euro, a Las Tunas ma non solo, ti porti a casa un 100 mq, nella cifra ci metti pure la ristrutturazione e il mobilio.
Con quella cifra da noi, se va bene, ti comperi un garage...in periferia.
Poi certo, conosco gente che ha speso 10/20 volte quella cifra ma qua' ci si addentra in discorsi differenti che non e' il caso di fare, non oggi.
Occorre intanto sapere cosa fare di questa casa.
Se si frequenta Cuba una volta all'anno a meno di non voler fare un'investimento in funzione dell'eta' del catetere, e' meglio lasciare perdere.
Molti, vivendo qua', costruiscono sopra casa della famiglia, questa con tutti i rischi annessi, potrebbe anche essere una soluzione.
Perlomeno si ha qualcuno che la cuida e non si tratta di un problema di poco conto.
Si puo' adibire a casa de renta per avere una piccola/media rendita senza sognare grandi cifre.
In quel caso pero', se si pensa di rientrare dall'investimento, occorre affiancare a questa rendita vantaggi economici aggiuntivi come la visa familiar o il fatto di aver reso la famiglia economicamente indipendente dal nostro borsillo.
In linea generale con voi qua' e la fanciulla la, a meno di non aver in testa un progetto ben preciso e' meglio lasciare perdere e spendere il dinero al Sestriere a sciare.
Eppure una casa a Cuba e' davvero un bell'investimento, una volta sistemate le menate burocratiche.
Oggi sopratutto con tutti quei matti che vogliono lasciare il paese, se si ha pazienza e tempo da dedicare si possono fare ottimi affari.
Un mio conoscente ha comperato nel pieno centro di Tunas un appartamentino di 2 camere, saloncino, cucina, terrazzo, disimpegno e bagno per 6750 cuc.
Lo sta' mettendo a posto, una volta ristrutturato e arredato si ritrovera' con un gioiellino portato via per meno di 15 mila euro, tutto compreso.
Certo, ha la residenza e vive a Cuba.
Oggi davvero ad arrivare col grano in mano si possono portare via ottime situazioni, ma comperare tanto per farlo, senza un progetto di vita e/o professionale ha poco senso.
Resta un grande investimento, quella casa nel breve volgere di qualche stagione varra' sicuramente 2/3/4 volte tanto.
Giusto per fare un'esempio, casa nostra, oggi come oggi, con meno di 30 mila non verrebbe via....
Il business e' evidente a patto di avere la casa intestata a noi (anche a noi...) o di avere situazioni di totale e assoluta fiducia sempre complicate da conseguire, per tutte le ragioni che conosciamo.
Chiaro che se ci si sposta a La Habana, zona Vedado o Miramar siamo su cifre italiane se non decisamente piu' alte.
Cazzo ma una casa al Vedado.....
Mi resta sempre quella voglia irrealizzata di un'appartamentino sul Malecon, era una cosa che andava fatta anni fa, ma non avevo le situazioni “giuste” per poterlo fare.
Le case venivano via al prezzo del boniato, i cubani le case sul Malecon te le tiravano dietro a causa del salmastro che li costringeva, ogni breve periodo, a ripitturarle.
Non era considerata una zona di pregio...guardate ora...
La voglia resta sempre ma i prezzi non sono piu' quelli di una volta, nella vita alla fine non e' che si possa fare tutto cio' che si desidera, amici miei.
Lo Special One e' stato licenziato, lo Special One tornera'...

20 commenti:

  1. Josè Mourinho non è più l’allenatore del Chelsea FC. Gli è stata fatale la sconfitta per 2-1 con il Leicester di Claudio Ranieri nell’ultima giornata di Premier. La società parla di un «rescissione consensuale». Per la sua successione c’è Guus Hiddink che già nella stagione 2009/10 era subentrato a Felipe Scolari. L’olandese ha detto di sì alla seconda chiamata di Abramovich per un altro contratto da sei mesi. Domani incontrerà i giocatori del Chelsea e dirigerà la sessione d’allenamento a Cobham e sabato si accomoderà in panchina a Stamford Bridge nella sfida con il Sunderland. Per la prossima stagione sono quattro i nomi che circolano più insistentemente: Diego Simeone, Pep Guardiola, Antonio Conte e Massimiliano Allegri.
    Pur essendo passati agli ottavi di finale di Champions League, i Blues occupano le parti basse della classifica in campionato: 15 punti conquistati e solo una lunghezza sopra la zona retrocessione. Il 27 ottobre la squadra guidata da Mou era stata anche eliminata dalla FA Cup, agli ottavi di finale, superata ai rigori dallo Stoke City. Una stagione iniziata male e che il tecnico portoghese non è riuscito a raddrizzare. Da tempo si rincorrevano ormai le voci su un suo possibile esonero, nonostante Mou sostenesse che andava tutto bene e i rumors raccontavano di mezzo spogliatoio ammutinato.
    José Mourinho era sbarcato per la prima volta al Chelsea nel 2004, reduce dalla conquista della Champions League col Porto. Ai Blues resta fino al 2007 e in Inghilterra vince tutto quello che c’era da vincere: due Premier League, due Coppe di Lega, una FA Cup e un Community Shield. Manca l’acuto in Europa, col Chelsea eliminato per due volte in semifinale di Champions. Dopo Inter e Real Madrid, nell’estate 2013 c’è il ritorno, culminato con la conquista del trono d’Inghilterra che gli vale anche un ricco rinnovo quadriennale firmato appena lo scorso agosto.
    Ma prima il caso Carneiro, la dottoressa messa ai margini del club e poi licenziata per come aveva gestito l’infortunio di Hazard durante la gara con lo Swansea, poi alcune intemperanze punite con multe e anche un turno di squalifica, hanno incrinato il rapporto del tecnico di Setubal con Roman Abramovich. E davanti a una classifica preoccupante, col Chelsea ad appena un punto dalla zona retrocessione e a -20 dalla vetta, la società avrebbe così deciso di mettere fine alla seconda era Mourinho. Nemmeno la qualificazione agli ottavi di Champions, dove il Chelsea se la vedrà col Paris Saint Germain, sarebbe così bastata a salvarlo.
    «Tutti al Chelsea ringraziano José per il suo immenso contributo da quando è tornato nell’estate 2013 - si legge nella nota del club - Le tre Premier League, la FA Cup, la Community Shield e le tre Coppe di Lega vinte nell’arco delle due esperienze ne fanno il tecnico più vincente nei nostri 110 anni di storia. Ma sia José che la società concordano sul fatto che i risultati non sono stati abbastanza buoni in questa stagione e credono che sia nel miglior interesse di tutti prendere strade diverse. Il club desidera mettere in chiaro che con José ci si lascia in buoni rapporti, rimarrà sempre una figura amata, rispettata e significativa al Chelsea. La sua eredità a Stamford Bridge e in Inghilterra è fuori discussione e sarà sempre il benvenuto. Il club è ora concentrato nel far sì che la rosa, piena di talento, possa esprimere il suo potenziale e non ci saranno ulteriori commenti fino a quando non sarà nominato un sostituto».
    MORATTI: «MI DISPIACE MOLTO»
    «Mi dispiace molto per Mourinho. Forse era una situazione che non sapeva vivere nemmeno lui, talmente nuova rispetto a ciò che è abituato. Restano valide, comunque, le sue indiscutibili doti professionali»: lo ha detto all’Ansa l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti che con José Mourinho ha un legame stretto, di reciproco affetto, alimentato dal ricordo del Triplete conquistato nel 2010. «Cosa non ha funzionato? Non lo so - ha aggiunto Moratti - era tutto molto strano. Un tunnel da cui non si riusciva a vedere la luce».

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    1. Quasi quasi...mi verrebbe da dire...peccato che il Mancio stia facendo bene...

      Mou FOREVER!

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  2. Una contestazione silenziosa, ma ugualmente rumorosa. Uno dei derby più brutti giocati nella storia del Toro ha riportato un po’ di fibrillazione nella tifoseria granata, che questa mattina ha rotto una “pace” che durava da due anni esponendo all’esterno della Sisport, il quartier generale del club di Urbano Cairo, alcuni cartelli molto eloquenti sullo stato d’animo che si respira in città dopo l’improvviso - almeno nei numeri e nella prestazione - tracollo di Glik e compagni contro la J...
    «Vergognatevi conigli, voi del Toro non avete capito un c...o», uno dei messaggi stampati al computer e appiccicato in più copie sul cancello del passo carraio. Altri invece, scritti di pugno, sono stati attaccati sul muro vicino al portoncino d’ingresso ed erano diretti pure al tecnico Giampiero Ventura, che ieri sera ha festeggiato nel peggiore dei modi il record assoluto di 194 panchine consecutive della storia granata. «Siete una squadra di conigli con un allenatore indegno», si leggeva a caratteri cubitali.
    Messaggi espliciti che sono arrivati subito al destinatario, anche se la sicurezza dell’area è stata veloce a farli sparire e in quel momento il grosso della squadra non si era ancora vista alla Sisport, essendo l’allenamento nel pomeriggio. Però c’erano Maksimovic e Farnerud, che ancora lavorano a parte, e pure il vice di Ventura Sasà Sullo.

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  3. A certe cifre è ancora un'affare. Giuseppe

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  4. 9 su 10...meglio il garage in periferia
    Renato

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    1. O un metro cubo al Sestriere. - YUMA

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    2. È evidente che Sestriere lo hai visto solo in fotografia...forse.

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  5. X noi decani del Grande Caimano...una casita conviene...in ottica presente e futura...

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    1. zinfatti come dicevo dipende da situazioni personali e prospettive

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  6. DAL FORUM DEI FRATELLI
    A mente leggermente più fredda: INUTILE, non riesco a farmene una ragione.
    Non della sconfitta con le m...e: ne ho viste altre, anche in tempi migliori.
    Non del passivo: ne ho visti persino di peggiori.
    Ho visto derbies iniziati con squadracce pessime contro m...e infarcite di campioni, presunti o meno, dopati o meno, destinati al massacro sotto il profilo atletico, tecnico, tattico per manifesta inferiorità.
    Non sotto il profilo ambientale: stadio gelido, contestazione incipiente, neve, pomeriggio alle 14.00 di un giorno feriale, eppure tutti lì, PRESENTI, tifosi e squadra, squadra e tifosi.
    Mai, ciò nonostante, dopo la partita - qualunque fosse stato il risultato, qualsiasi fosse stata l'entità dell'eventuale sconfitta - mi sono anche solo per un secondo vergognato di essere del TORO, all'onore del mondo, mai ho anche solo idealmente o concretamente girato le spalle alla squadra per cui tifo.
    Mercoledì sera, però, per la prima volta durante un derby ho provato l'impulso fortissimo di spegnere la tv, di non degnarli più di uno sguardo, di porre fine allo scempio: almeno, se tale dovesse essere, parafrasando cose ben più serie, ho provato l'impulso di dire: fatevelo, giocatevelo, sciroppattevi la figura di merda che state facendo, BUT NOT IN MY NAME.
    Per la prima volta, mi sono trovato ad augurarmi che il Nemico per antonomasia (e uso coscientemente tale termine, non quello più politically correct e per chiunque altro senz'altro più consono "avversario") avesse pietà di noi. Ma vi rendete conto ? Pietà... Perché "loro" sono tutto e rappresentano il contrario di tutto ciò che penso dello sport, della vita, del rapporto tra ricchi e poveri, tra forti e deboli, tra onesti e non, tra adulti e bambini. TUTTO, niente escluso. Sono una plastica rappresentazione della prepotenza, dell'arroganza, dell'ignoranza, della prevaricazione, del sotterfugio, di tutto ciò che lo sport, se tale fosse ancora il calcio, non deve mai essere. Ma, appunto, il calcio è morto, con il TORO.....

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  7. ......E io devo aspettarmi da questi una reazione, un moto d'orgoglio, un sussulto di dignità? Certo, facile farlo con un pescara, con un Cesena, persino con una grande o presunta tale quando e se ti riesce. Ma scendere in campo all'insegna del primo non prenderle, in modo così sportivamente vergognoso, così tatticamente femmineo - come ha scritto il Sommo Patrignani, in modo quanto mai calzante - così privo di attributi e tatticamente poco virile del chiedere pietà a priori, del vivacchiare... Ecco del tiriamo innanzi sino ai rigori. In un derby... Si può vincere o perdere, una partita così, contro avversari così, contro un Sistema così. Ma non si può perdere IN UN MODO E CON UN ATTEGGIAMENTO così. Si può perdere al 94mo per il colpo di un grande campione come Pirlo, per l'errore tutto umano ma virile di un Peppiniello Vives o per la caduta di un Gigante e di un Uomo come Moretti, per una espulsione di Glik. Non perchè ti caghi sotto e chiedi pure le maglie, ridacchiando, a chi ti ha umiliato. Non parlo di strette di mano, di saluto all'avversario, di convenevoli tra professionisti che militano per aziende (volutamente non uso il termine bandiere) diverse. No, parlo di smancerie fuori luogo, di sudditanza al pari di un'amichevole infrasettimanale tra professionisti e ragazzi di eccellenza o forse anche meno. In un derby, umiliati, derisi, picchiati, senza neppure un sussulto. Non un calcione spaccatibia: un sussulto. Di orgoglio. DA TORO.
    Facile "rifarsi" con l'Udinese, ammesso ci riescano. Da eventi più grossi, persino da un fallimento, ci si "rifà", ammesso ci si riesca. Da una condizione di PROSSIMI ETERNI E IRRIMEDIABILI SUDDITII difficilmente ci si rialza, specie se ne ricavi l'idea che sia il destino che ti spetta.
    Ecco, fintanto sarò convinto che l'idea che "spazio-tempo" significhi tutt'altro che "sudditanza" , per dirne una, finché non rivedrò l'ANIMA DEL TORO, se mai la rivedrò. io scendo qui.
    Domenica alle 18.00 non avrò tempo per la partita. C'è sicuramente altro da fare che vedere chi tradisce una MAGLIA (e per quanto mi riguarda, almeno, anche UN'IDEA).

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    1. Chiedo preventivamente venia per intromissione...
      da profano delľ universo Toro mi pare tuttavia che il primo ad essere eterno ed irrimediabile suddito sia da sempre in primis il presidente...e non solo nel calcio...vedasi Fininvest/Publitalia e Mondadori oppure Cairo Pubblicitá e Rcs/Gemina...

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    2. Meno di cio'che si pensa e sicuramente non con loro.

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  8. Io una mezza idea di ritentare avventura casa ce la faccio cada minuto del dia(e tu sai dove Milco)ma nella situazione attuale senza la residenza e senza relazione tanto varrebbe buttare soldi dalla finestra..mi chiedo :arriverà mai quel benedetto giorno in cui uno straniero può comprarsi e intestarsi una casa o qualsiasi altra proprietà?se arriverà mai dubito lo vedrò mai...non ci siamo neanche vicini a questo tipodi svolta..ciao -2
    Stefano

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  9. caro milco senz'altro tra qualche anno vedremo un mercato immobiliare libero a tutti. Agli attuali valori é giusto limitare il mercato casa ai cubani e residenti permanenti, immagino il caos se fosse aperto a tutti adesso. Ho comprato un appartamento al vedado a 55.0000 a 3 cuadra dal malecon, ma la casa é di propieta' di mio figlio cubano. Per ora é giusto cosi'. Franz

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  10. Come vedi i prezzi sono lievitati e non poco....

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