lunedì 18 gennaio 2016

IL CONTICINO

 

Approfitto di questo post di inizio settimana per ringraziare, di cuore, tutti gli amici che ieri mi hanno festeggiato sul blog, facebook, whatsapp, messengers, sms, mail e telefonicamente.
Davvero non mi aspettavo tutto questo.
Comunque visto che non esiste soltanto, per fortuna, il mondo virtuale, ieri sera sono uscito a cena con alcuni amici.
Come sempre avviene quando torno da Cuba, sia che mi ritrovi con le gambe sotto il tavolo coi miei Villans, sia che sia fuori a cena con amici, e' mio preciso compito (oltreché piacere) fornire Ron e sigari di buona qualita'.
Un bel modo per finire una cena.
Ieri sera di questi amici, solo uno di loro era stato a Cuba, anni fa con la ex moglie nelle classiche 2 settimane di tour piu' Varadero.
Mi chiedevano del nuovo corso, sul come le cose stiano cambiando e quali prospettive puo' ora avere il paese.
Alla fine, come e' normale che sia, si e' finito per parlare di femmine.
C'e' sempre, quando si affronta questo argomento, quello che salta fuori affermando che “no....pagare le donne proprio io non lo faccio.”
Ieri sera si trattava di un quarantacinquenne separato, che ha lasciato alla moglie la casa per crescere i figli, paga il mantenimento e deve fare attenzione, molta attenzione per arrivare alla quarta settimana.
A quel punto era arrivato il momento del mio autentico e vero cavallo di battaglia.
Il Conticino.
I diritti d'autore del conticino non sono miei ma di Aronne Piperno che lo presentava al marchese del Grillo.
Io non sono ebraico ma per l'occasione ho vestito i panni del buon Aronne procurandomi un foglio di carta e un lapis.
Quanto costa uscire con una donna in Italia?
Parlo della prima uscita, quella che racchiude tante aspettative che non sempre diventano realta'.
Visto che, per fortuna, ancora mi capita posso dire la mia con assoluta cognizione di causa.
  • La macchina a lavare ed era ora” recitava il grande Califfo, la prima cosa da fare e' lavare la macchina dentro e fuori.
    Dalle mie parti ci vogliono 15 euro.
  • Visto che vivo fuori citta' e magari la fanciulla e' di Torino, fra andata e ritorno se ne vanno 10 euro buoni di gasolio.
  • La passo a prendere, non volete che, prima di cena, si vada a bere un bell'aperitivo in un baruccio un minimo alla moda?
    Altro 10 eurini che prendono il volo.
  • A cena mica puoi portarla alla locanda della signora Mariuccia....dove magari si mangia anche bene....occorre andare in un bel ristorantino, con un bel menu', non lesinare sul vino fingendo pure di capirci qualcosa.
    Facciamo 40 euro a cranio bevendo discretamente?
    Altro 80 che vanno via. 

    Poi si potrebbe anche passare alle vie di fatto ma magari prima ci vuole il bicchierino della staffa in un'altro locale....diciamo 15 eurini che ci fanno ciao ciao.

Ricapitoliamo;

Lavaggio auto 15
Broda 10
Aperitivo 10
Cena 80
Liquorino 15

TOTALE 130 EURO

Abbiamo calato 130 euro senza avere alcuna certezza che la palla vada in buca......
Ho dato per scontato di avere una location dove portarla, altrimenti tocca mettere in conto pure il motel....
Ora, mi sono tenuto su un livello di discreta qualita', volendo si puo' andare a prenderla con un Ape Piaggio, cenare in un Kebab, ed eventualmente ingropparla contro un muro, ma il concetto non cambia.
Chi dice che le donne non costano nulla davvero non ha capito un cazzo della vita.
Oppure vive su Marte.

P.S. OGGI POST DI PURO CAZZEGGIO...OGNI TANTO...SIRVE.

28 commenti:

  1. Chi ha figli liceali sa che da qualche anno si devono fare i conti con una nuova realtà, ragazzi che decidono di partire e terminare gli studi all’estero. Non solo una parentesi di vita, per imparare altre lingue, immergersi in altre culture. Piuttosto una «necessità» che i giovani sentono di dover affrontare. Da anni gli viene ripetuto, anche dai nostri politici, che non devono essere «choosy», schizzinosi, (Fornero). Che sono bamboccioni (Padoa Schioppa), incapaci di lasciare mammà. Troppo attratti dal posto fisso («che noia», commentava Mario Monti). Dalla Germania poi il monito della Merkel: «L’Europa necessita di un mercato del lavoro del lavoro più mobile». Adesso che hanno capito la lezione e iniziano a partire in massa e a disperdersi per le università europee ed extra Ue, c’è chi li rimprovera: «non dovete lasciare il vostro paese». E chi come Renzi li prega: «restate con noi». Flaiano direbbe: poche idee ma confuse. Ma ormai sembra difficile arrestare questa emorragia di «cervelletti» in fuga, giovani che una volta completato all’estero il corso di studio difficilmente rientreranno in Italia. Estrapolare i numeri esatti di questa emorragia di matricole «internazionali» è complicato. Ma se guardiamo alla Gran Bretagna per esempio vediamo che nel 2014 dei 147.455 studenti provenienti dai paesi Ue che hanno studiato nelle università di sua maestà, ben 4850 arrivavano dall’Italia, con un aumento di circa il 20 per cento rispetto all’anno precedente. Un trend di crescita veloce che parla di un malessere dei giovani italiani. E come ha rilevato Bruno Manfellotto per L’Espresso ormai quando si va a cena da amici non c’è nessuno che non ha almeno un figlio all’estero.
    E allora parliamoci con questi giovani in fuga, o semplicemente in viaggio per una vita più gratificante e meno precaria.
    Alessandro, 19 anni, è al secondo anno di ingegneria meccanica alla UCL di Londra, dove per entrare gli hanno chiesto un voto molto alto di maturità. «Io ho deciso di fare l’international baccalaureate invece della maturità italiana». Scelta che sempre più ragazzi fanno visto che il diploma italiano per diverse ragioni (prima tra tutte il fatto che sia su undici/dodici materie e non garantisca una sufficiente specializzazione nelle materie di indirizzo richieste dal corso di laurea) è valutato meno bene di altri diplomi internazionali ed europei e degli A levels inglesi. «Entrare in una buona università inglese è difficile, ma vale il sacrificio. Io sono felice qui a Londra. E’ molto stimolante», spiega Alessandro. «Dal primo giorno a Ucl ci hanno parlato delle nostre carriere, dei curricula , delle esperienze di lavoro, ci mettono in contatto con chi fa recruiting per le aziende. Qui ci sono le society che rendono il legame tra studenti più forte. Sono club finanziati dalle Università ma gestiti dagli studenti che possono riguardare la finanza, il business ma anche il cinema. Ci si riunisce, si fanno progetti, si discute». Alessandro ha affittato una casa con suoi coetanei universitari, due spagnoli e uno slovacco.
    «Se mi sento in colpa di lasciare l’Italia?». Alessandro su questo punto ha le idee chiare. Non si sente affatto un cervello in fuga. «Io sono europeo e mi sento tale prima che italiano. E poi perché devo caricarmi sulle spalle la responsabilità di un paese che non cresce, immerso nella corruzione, che non finanzia le Università?».

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  2. Camilla, 19 anni, frequenta la Westminster University, facoltà di legge. «Voglio prendere la doppia laurea. Prima quella inglese e poi quella italiana, a Bologna. Credo che sia una opportunità in più per me. Ormai il mercato del lavoro non ha confini. E l’Italia offre poco, anche per chi come me potrebbe fare la libera professione. E’ il mio primo anno e sono molto contenta, studiamo molto e siamo molto seguiti, rispetto all’Italia qui l’approccio è più pratico, meno concettuale. E’ un’esperienza coinvolgente e anche difficile, perché vivere a Londra da soli non è facile. Ma è un modo intelligente per andarsene da casa e provare a farcela da soli. Cosa mi manca di più dell’Italia? Il cibo». Ma non è un grande problema visto che in Inghilterra va fortissimi il sito internet Nife is Life, per la consegna a domicilio di prodotti italiani, compresa mozzarella di bufala. Camilla ride e su Whatsapp ci manda scatti della sua vita londinese. La sua accomodation è una stanza minuscola ma super accessoriata. «Ho una stanza per me e condivido la cucina con altri studenti. Qui quasi tutti lavorano per mantenersi e adesso che mi sono ambientata anche io cercherò un lavoretto».
    Marco è al secondo anno di Economy and Finance a Bristol. «Non ho intenzione di tornare a tutti i costi», dice. «Se mi offriranno un buon lavoro bene, ma già da adesso capisco che le opportunità migliori e soprattutto “meritocratiche” sono altrove. Da quest’anno affrontiamo selezioni durissime per fare internship l’estate nelle banche o nelle aziende. Io ho sempre saputo che il mio paese è l’Europa e non ho problemi a spostarmi, come gran parte dei miei amici. Qui vivo con un ragazzo spagnolo e tre inglesi di cui due di origini asiatiche e una ragazza. Impariamo uno la cultura dell’altro ed è molto bello.
    Ero entrato anche alla Bocconi ma ho scelto Bristol, prima di tutto perché è più avanti nei ranking internazionali e poi perché volevo andare all’estero. Tra l’altro in Italia gli aiuti economici sono quasi inesistenti per gli studenti. Mentre qui ho potuto fare un loan con il governo, un prestito d’onore. In pratica non pago l’Università che sono 9mila sterline all’anno e onorerò il mio debito solo quando avrò un lavoro che mi garantisce più di 21mila sterline l’anno. E le rate saranno del 9 per cento sulla differenza tra il mio reddito e 21mila sterline. Con tassi di interesse vantaggiosi». E per ottenerlo Marco non ha dovuto fare altro che scaricare un modello da internet e compilarlo inviando all’ufficio Finance del governo la fotocopia di un suo documento firmata da «una persona conosciuta nella società». «Me l’ha certificata un avvocato, ma bastava un prete, un ufficiale di polizia, un funzionario pubblico». Tutto molto semplice. E dopo quanto ti sono arrivati i soldi per l’Università? «Ho spedito la busta il 10 settembre con un corriere e e dopo circa 10 giorni mi è arrivata a casa la lettera con l’approvazione».
    Rosa ha scelto «Giornalismo» alla City University di Londra. «Per entrare ho dovuto superare varie selezioni, e un colloquio. Sono soddisfatta della mia scelta. Qui si studia ma si fa anche tanto lavoro pratico. Sei motivato dal clima internazionale. Dal vedere che chi ti precede trova facilmente lavoro. Sono consapevole che poi la mia carriera sarà in giro per il mondo. Ma non mi spaventa. Se mi guardo intorno, gran parte dei miei amici è all’estero come me. A Londra e in Inghilterra siamo tantissimi».

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  3. Questo se trovi la separata o la zitella di lungo corso. Altrimenti le serate di corteggiamento si moltiplicano, devi inventarti qualcosa di diverso ogni volta, ed ogni volta più caro.
    Alla fine è un bagno di sangue.

    OT. Una voce di corridoio (affidabilità A-) dice che il Polpo se ne va a Madrid tra 15gg per 100 cucuzze. Vedremo.

    Simone

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    1. Infatti ho postato la situazione piu' semplice con palla in buca, forse, la prima sera.

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  4. Ma pagare alla romana? Giuseppe

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    1. Ai giorni nostri e alla prima uscita?
      Giuseppe vivi su Marte anche tu?
      Faccina che sorride....

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  5. sei stato stretto nel conticino....a meno che uno possa sfoggiare la tartaruga ed il faccino triste di Scamarcio :-)

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  6. Infatti non è il "mio" conticino ma non volevo fare lo sborone....

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  7. queste deformità di pensiero ed ostinazione sono tipiche degli itaglioti . le donne sempre si pagano direttamente ( sexo de pago) o indirettamente ( classico rapporto come citato nell'esempio) ma la sostanza non cambia solo gli stallion itaglioti la pensano diversamente negando una delle certezze della vita. pensa che anche a cuba all'inizio mi scontravo o meglio esprimevo la mia idea in tal senso ed ero tacciato come sfigato quando facendo i calcoli.... e non è neppure vero che le scopate a pagao diretto sono fredde tutto è variabile ci sono professioniste che ti scopano come fossero tu novia oppure novias che fanno due posizioni senza sesso orale. la figa costa è un lusso forse è anche per questo che in itaglia si scopa poco e tutti sono sempre incazzati. chao Enrico

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    1. Zio Enrico singolare quando scrivi "professioniste che ti scopano come fossero tu novia"...

      non sono un perbenista nè tantomeno mi scandalizzo facilmente soprattutto per eventuale crudezza del linguaggio però permettimi di evidenziare che il termine "scopare" già la dice lunga sul tuo rapporto con il sesso...il fatto poi che siano loro ad ingroppare te lunghissima...

      Senti ma...il sesso anale dove lo lasci???

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    2. Rientriamo nei binari usuali di questo blog.
      Grazie

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  8. Tolti rarissimi e antichi casi non ho mai prequentato professional.
    Per questa ragione ho sempre considerato l'obolo un aiuto a un amica piuttosto che il compenso per una prestazione più o meno valida.

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  9. Ieri giorno di auguri oggi in modo assolutamente bonario consentimi il seguente sondaggio.

    Milco nella foto di ieri era:

    1. Un tronista di Maria De Filippi?
    2. Il nuovo testimonial di Cesare Ragazzi?
    3. Il figlio putativo di Lea Pericoli?

    A casa propendono per la 1. causa t-shirt e collanazze in vista...

    Con simpatia, un abbraccio.

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    1. voto tronista di Maria,e quanto sono belle quelle 50enni che sono li da lei..uguali uguali alle 50enni che incontri in fila alla posta o al cup..uguali
      Stefano

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    2. Al massimo posso fare il tronato di Maria...

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  10. Chi lo sa?
    Magari uno che a 54 anni può ancora permettersi di metterci la faccia....

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    1. Assolutamente Milco...e fai bene!

      io è da quando ho 25 anni che ho i capelli brizzolati...quindi ti lascio immaginare...

      di certo non posso dimostrare meno anni di quelli che ho...anzi accade sempre il contrario...

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  11. Ma sai dipende dagli anni che hai dentro...

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    1. Claro que si...

      bisogna sempre avere un caos dentro (inteso come turbine di idee) per generare una stella danzante...

      FOREVER YOUNG!

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  12. Ieri ho visto l' ultimo film della Laura Morante " Assolo " che ha tra i personaggi la figura di una psicologa molto spassosa, la quale, tra un colloquio e l' altro sul " lettino ", sostiene che " IL SESSO C' ENTRA.....c' entra sempre "........".

    In effetti in qualunque relazione umana, commerciale, di lavoro, o sentimentale il SESSO è sempre il fattore determinante per la continuitivita' dei rapporti iniziati.

    Certo, per me, ci sono dei valori superiori come l' amicizia o l' amore, ma anche loro hanno inevitalbente, un contorno sessuale.

    E arriviamo al famoso " CONTICINO"......quanti conti in sospeso abbiamo lasciato con tante ragazze promettenti che all' atto prartico hanno rinviato il momento fatidico.........tanti o pochi che siano questi " conticini", vengono saldati anche in base anche alla nostra abilità seduttiva e all' arte amatoria che abbiamo impato e praticato in quetti anni.

    CUBA è un capitolo a parte, dove come dico sempre io si apre una parentesi e se ne apre un' altra, dove però a me piace non dare nulla per scontato e anzi raffinare queste tecniche senza mai confondere la facilità dei rapporti con la completezza e la alta partecipazione delle CUBANITE.

    CELESTE HENRY

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    1. Errata Corrige: Comma 4 - " abbiamo imparato e praticato in questi anni".

      Errata Corrige: Comma 5 - " si apre una parestesi e se ne chiude un' altra ".

      CELESTE HENRY

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    2. non sono d'accordo assolutamente sulla parte del diacorso' In effetti in qualunque relazione umana, commerciale, di lavoro, o sentimentale il SESSO è sempre il fattore determinante per la continuitivita' dei rapporti iniziati.' più condivisibile dire che molti sbagliano a confondere la facilità dei rapporti che si hanno con una donna cubana con puteria..p.s. non amo molto il termine cubanita come non amo il termine yuma
      stefano

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  13. Celeste che fine fa fatto il tuo forum?
    Non hanno pagato il dominio....?

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    1. ERRATA CORRIGE.........IL BARRIO DE CUBA era in manutenzione, da pochi minuti è di nuovo in linea.

      CELESTE HENRY

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  14. diciamo che nel conticino sei stato anche fin troppo basso su alcune voci...eppure..eppure sono 130eurini,che di solito specie con italica o assimilata tale vanno moltiplicati per un tot di uscite e senza garanzia di riuscita...Cuba è diverso e su questo punto non vorrei essere frainteso è DIVERSO non perché si paga e sono tutte p. come pensa la gente che Cuba la conosce dalla cartolina,ma per la loro mentalità aperta verso il sesso o l'amore o come preferite chiamarlo,francamente io a molte ragazze conosciute ho si lasciato un regalo(mai richiesto esplicitamente)considerandolo un aiuto per tirare avanti e stop,i soliti benpensanti da forum diranno di ciò peste e corna ma bisogna conoscere Cuba per capire ciò che scrivo,ciao Milco
    p.s.: attenti amici a non confondere le professioniste che trovi a Milano come all'Avana con le ragazze normali

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  15. Lascia che parlino....oramai ne ho visti talmente tanti passare seduto sulla riva del fiume....
    Ognuno si comporta come meglio crede.

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