venerdì 15 gennaio 2016

POCA FIDUCIA

 Risultati immagini per partito comunista cubano

Al rientro dal mio precedente soggiorno cubano avevo fatto un pezzo riguardante il fatto che oramai praticamente quasi tutti vogliono andarsene dal paese.
Chi ha le pezze al culo vorrebbe andarsene da sempre, questo vale per ogni paese, la novita', dicevo, e' che ora cercano di andarsene anche quelli che appartengono alla middle class.
Gente che ha una casa di proprieta', un carro, una finca ecc...
Il fatto che la cosa stia succedendo, su scala differente, anche in Italia rende ancora piu' preoccupante la situazione del NOSTRO paese.
Cio' che sta' accadendo al confine fra Costarica e Nicaragua, con migliaia di cubani accampati alla bene e meglio in attesa di poter entrare in territorio statunitense, ha una ragione ben precisa.
Col ristabilimento delle relazioni diplomatiche con gli Usa il rischio che il bloqueo venga sollevato, di conseguenza vengano messe in soffitta due porcherie come la “ley de ajuste cubana” e “pie' seco, pie' mojado”, si fa ogni giorno piu' concreto.
I cubani sanno che potremo essere agli ultimi mesi di questa opzione e cercano di approfittarne.
La realta' dei fatti dice che il nuovo cammino intrapreso da Cuba e Usa, in concreto, non ha portato alcun miglioramento nella vita delle famiglie cubane.
I prezzi aumentano, i salari restano bloccati a livelli impresentabili, le prospettive per chi deve mandare avanti una famiglia si fanno ogni giorno piu' fosche.
I giovani non intravedono un futuro che permetta loro di vivere nel loro paese in modo decoroso.
Il 99% dei cubani che hanno lasciato l'isola in questi ultimi 30 anni l''ha fatto unicamente per motivi economici, non credete alle minchiate politiche che ci rifila la stampa nostrana.
Per assurdo, la voglia di andarsene e' aumentata proprio nel momento in cui il livello di vita dei cubani si e' elevato.
Se hai qualcosa di piu' e' naturale che l'asticella si alzi, che il desiderio di migliorare ulteriormente sia presente in ogni momento della giornata.
La storia va sempre avanti, non torna mai indietro.
I problemi sono quelli di sempre, ma la gente e' cambiata e sopporta sempre con meno pazienza tutto cio' che ha dovuto aguantare per decenni.
Un paio di giorni prima di rientrare in Italia, nelle tiendas de la libreta, e' entrato il “pollo por pescado”, in ogni carniceria si sono formate code sotto il sole di minimo 70/80 persone.
Il pollo, da decenni, sostituisce il pescado presente nella libreta ma mai apparso sulle tavole delle famiglie cubane, come ricorda spesso Panfilo nel suo show del lunedi.
Code inumane davanti alle tiendas appena un prodotto si abbassa di prezzo di pochi centesimi.
Poi c'e' l'altro lato della medaglia, se in una tienda arrivano 10 frigoriferi da 2000 cuc, letteralmente volano in pochi minuti.
La gente, esattamente come accade da noi, non ha piu' alcuna fiducia nei politici locali.
Rispetta Fidel, teme Raul ma dei vari Diaz Canel, Murillo e compagnia cantante non gliene puo' fregar di meno.
Li considera tutti ladroni, non sempre a torto.
Persino il Boss, eminente membro del Partido tunero, oramai il noticiero delle 20 non lo guarda neanche piu', preferendo qualunque tipo di sport, dallo skeleton alla ginnastica ritmica, su Tele Rebelde.
E' finita la fiducia, la matrice ideologica non funziona piu', la gente accetta sempre con meno pazienza tutti i sacrifici che le vengono imposti.
Con questo non voglio dire che vogliano o si aspettino cambiamenti radicali dal punto di vista politico, semplicemente vorrebbero un'economia migliore senza pero' perdere quelle tutele sociali che ancora esistono e di cui beneficiano.
Il problema e' che a cavallo di 2 o piu' sistemi politici non si puo' stare, in futuro occorrera' fare una scelta.
Capitalismo e Socialismo, come insegna la Jugoslavia, non sono compatibili, non esiste una terza strada.
Se si effettua una determinata scelta bisogna essere consapevoli che occorrera' rinunciare a tutto cio' che l'altra scelta avrebbe comportato.
P.S. Gli amici di Quintavenida hanno toccato 5 milioni di visualizzazioni, i migliori complimenti dal parte di questo Blog che, nel suo piccolo, sta' raggiungendo il milione e mezzo.

34 commenti:

  1. Risposte
    1. CIAO, ASTON VILLA,

      Complimenti per il tuo blog, che ho avuto il piacere di leggere oggi, anche se so che è da anni che scrivi su CUBA e il tuo TORINO ( io sono della POLISPORTIVA LAZIO.

      Per quanto rigurda il tuo intervento " POCA FIDUCIA " tu sostieni che i due sistemi non siano compatibili, e che NON ESISTE UNA TERZA STRADA...

      In realtà, ci sarebbe una terza via per il futuro di Cuba, anche se oltre cinquantanni di castro marxismo la rendono di difficile realizzazione, per il chiaro intento del ceto dirigente attuale di rigenerarsi, mantenendo intatti i suoi poteri e privilegi e per l' assuefazione dei cubani al sistema più per autoconsunzione che per convinzione, e limitati dai grandi sacrifici impostigli.

      Sarebbe quella di:

      1) Superare la visione obsoleta del comunismo, ma senza farsi omologare dal sistema post capitalista, attuale che rende il cittadino un perfetto consumatore atomizzato.

      2)Mantenere, da parte di un futuribile governo cubano, la propria INDIPENDENZA NAZIONALE POLITICA ed ECONOMICA, facilitando ed incentivando il RITORNO IN PATRIA di TUTTI GLI ESULI e i tanti giovani emigrati in cerca di fortuna e liberta'.

      3) Il superamento dalla DEMOCRAZIA IN MOVIMENTO come molti studiosi hanno identificato il sistema castro - cubano, perchè dovrebbe nascere dal basso e dal popolo, ma in realtà è un eufemismo in quanto recepisce e indirizza solo le istanze utili e vantaggiose per il regime marxista e la sua Nomenklatura.

      4) L' affermarsi di una DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA sia a livello politico che economico dove venga superato il collettivismo, e venga altresì, facilitata la Partecipazione agli UTILI D' AZIENDA da parte del DIPENDENTE, parificando il VALORE DEL LAVORO A QUELLO DEL CAPITALE, nell' ambito di una LIBERTA' DI INTRAPRESA.

      CELESTE HENRY ( BARRIO DE CUBA )

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    2. Caro Celeste
      Te lo dico con molta simpatia....non ho mai capito perche' ti venga permesso scrivere su forum che dovrebbero avere Cuba come punto di riferimento visto che il 90% dei tuoi post, per altro ben scritti, hanno il solo scopo di denigrare Cuba e la sua gente.
      Le tue speranze nei confronti del Venezuela riguardano gentaglia, assassini che nulla hanno da invidiare ai torturatori argentini che Macri ha fatto rilasciare.
      La porta del mio blog e' aperta per tutti ma a patto di rispettare Cuba, la sua storia e il suo popolo.
      Questo non e' un forum e non ho il problema dell'audience, visto che oltre 2000 persone al giorno lo leggono.
      Quindi benvenuto ma le tue battaglie combattile altrove.

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    3. Aston Villa,

      Accetto le tue critiche per una diversa impostazione ideologica ed esistenziale tra me e te, ma non puoi decidere tu dell' ipostazione editoriale di un altro Forum.

      Questo è il tuo BLOG e lo rispetto ( Grazie per la simpatia ).

      Il mio intendimento, non è certo quello di DENIGRARE CUBA E LA SUA GENTE, tutt'altro, ma piuttosto la mia critica serrata E' VERSO IL REGIME CASTRO MARXISTA, IL SUO CETO DIRIGENTE ( MILITARE - BUROCRATICO - CULTURALE ) e per mettere in evidenza la carenza totale di libero pensiero e contestualmente di visualizzare l' evoluzione cubana, in questa fase post - comunista, ma non certo post capitalista.

      Per quanto riguarda il Venezuela, la DESTRA ELITARIA non esiste più ( come la intendi tu ).

      Oggi esiste una DESTRA ( peraltro inserita in un raggruppamento di oltre 30 partiti - MUD ) che ha superato il suo passato, e a livello parlamentare ha vinto le recenti elezioni di dicembre 2015, ha ricevuto un suffragio imponente sconfiggendo il PARTITO COMUNISTA e che non intende eliminare lo STATO SOCIALE VENEZUELANO, ma piuttosto eliminare gli errori macro - economici e finanziari del Chavismo, e di una politica IDEOLOGICA ( ES: LE CASE PER IL POPOLO COSTRUITE PER IL POPOLO, MA NON DI LORO PROPRIETA'DEL POPOLO ) e UTOPISTICA che è legata per reciproci interessi espansionistici al Governo CUBANO.

      Grazie per il benvenuto.

      CELESTE HENRY

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    4. Io non decido nulla ma nel momento in cui TU vieni qua' sopra ho tutto il diritto di esprimere un'opinione.
      Il problema non sei tu.
      Il problema e' chi ti permette di trasformare uno spazio che dovrebbe servire per dare informazioni, condividere notizie ed emozioni su un'isola che amiamo molto in una sorta di teatrino per le tue prediche tutte rivolte in un'unica direzione.
      Non a caso i forum oramai sono ridotti a poco piu' che chat con pochissima gente che vi partecipa e che si prende il rischio di scrivere cose personali.
      Tu sei liberissimo di scrivere quello che vuoi e di avere le tue idee, il problema e' che non dovrebbero permetterti di monopolizzare spazi che dovrebbero servire ad altro.
      Ti apri un blog, o uno spazio da condividere specificatamente con chi ritiene di dover combattere le tue stesse guerre.
      La mia e' solo un'opinione anche se i fatti mi stanno, per l'ennesima volta, dando ragione.

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    5. ASTON VILLA,

      Queste tue critiche sono limitative, perchè giudichi negativamente la scelta editoriale di un FORUM che, senza togliere nessun spazio ( GLI ARGOMENTI SU CUBA SONO INFINITI, MA E' LA PASSIONE E L' AMORE CHE MANCA A TANTI NIKNAME ) allo stesso tempo, mi ha dato la possibilità di esprimere le mie opinioni anticonformiste, per queste latitudini.

      La verità è che sei rimasto stupito dal fatto di questa mia scelta, che divesamente da quanto era successo in precedenza, ha cominciato a descrivere una realtà diversa da quella che tutti hanno descritto, che ho suffragato da foto, prove e testimonianze.

      Certo anche la mia è un' opinione, ma la mia non è una rappresentazione fine a se stessa ( teatrino )piuttosto un' apertura di una visuale più ampia e più evoluta di uno scenario come quello latino americano, irrigimentato e privo di slanci politico culturali, con l' ordine di scuderia di lasciare tutto come sta e di non disturbare il manovratore.

      Ma al di la di queste mie, mi picerebbe discutere con te su quello che ti ho scritto in queste poche righe e sono venuto a trovarti in casa tua............in punta di piedi, e rispettando la tua storia e quello che ha scritto e fatto per Cuba.

      A proposito......BOLOGNA - LAZIO 2 - 2 con Pioli che grazia i suoi ex rossobllu', togliendo Candreva in superiorità numerica.

      Mercoledì,poi.................

      CELESTE HENRY

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    6. Credimi per stupirmi ci vuole ben altro che questi tuoi scritti tutto sommato abbastanza ordinari per spingermi a dire di aver letto qualcosa di interessante.
      Oggi era un giorno particolare e hai avuto il tuo spazio ma questo e' un blog obiettivamente schierato.
      Schierato perche' non viene messa in dubbio la Rivoluzione, obiettivamente perche' nessuno di noi ha il prosciutto sugli occhi sulle difficolta' dell'isola.
      Non servono profeti men che meno qualcuno che venga a "spiegarci come stanno le cose".
      Hai un luogo dove postare i tuoi scritti e sono contento per te.
      Qua' siamo molto ma molto meno tolleranti e....democratici.
      A buon intenditor....
      Il Bologna si e' suicidato.

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  2. Due miladuecentocinque giorni di apertura consecutiva dal primo gennaio del 2010. Cioè sei anni di fila di cui uno bisestile, più i primi 14 giorni del 2016. Compresi Natale, Capodanno, Ferragosto, Feste civili e religiose e ovviamente le domeniche. E il record potrebbe continuare da qui all’eternità se la serranda non restasse abbassata lunedì e martedì prossimi: «Ma dobbiamo assolutamente rifare i banchi refrigerati».
    Benvenuti nel negozio di alimentari forse più aperto del mondo, certamente d’Italia. Siamo a Mandello del Lario, 10 mila abitanti stretti fra la Grigna settentrionale e il ramo di Lecco del lago di Como, estremo Nord, Lombardia profonda dove «lavurà» è ancora una religione e magari anche un piacere. Infatti il negozio «Fratelli Castelli», che è poi un normalissimo minimarket nemmeno fighetto, non chiude mai, aperto tutti i santi giorni e anche i santissimi. E, a banconi rifatti, anche di più, visto che l’orario verrà allungato dalle 6 e 30 alle 21. Roba da Guinness, o da infarto.
    Il recordman della vendita al dettaglio, lo Stakanov del Lario, il bottegaio in moto perpetuo si chiama Paolo Castelli, 40 anni, terza generazione di commercianti visto che l’esercizio fu aperto dal nonno nel 1965. Però è grazie a lui che non è mai chiuso. Non è un problema di concorrenza. Il negozietto del pakistano sotto casa, sempre aperto perché a ogni momento dietro il banco c’è un parente diverso, esiste a Londra o a New York e magari inizia a vedersi a Milano, qui no di certo. E gli ipermercati ci sono, ma non troppo vicini.
    No: semplicemente, a Castelli piace fare quello che fa. Parlando del suo business, s’infervora. Alla parola «negozio», il tono si fa reverente e gli brillano gli occhi, come a uno dell’Ncd che dice «poltrona». Il cliente è Dio e Castelli è il suo profeta. Del resto, non ha moglie, dopo una delusione confessa di non credere più tanto nell’amore, e come unico interesse extra lavorativo indica solo le gite in alta montagna.
    È un missionario della vendita. Ma per niente dogmatico, anzi decisamente estroso. Una ne fa e cento ne pensa. I giornali locali lo chiamano «il solito Paolo Castelli» e lui esibisce una rassegna stampa degna di una star. Iniziò nel 2001 con quella che è passata alla storia commerciale del Lario come «la battaglia del mezz’etto» di prosciutto, perché si rifiutò di venderne questa modica quantità a una signora. Lei chiamò vigili, lui replicò annunciando una maggiorazione di mille lire per chiunque non ordinasse almeno cento grammi.
    Poi ci fu la guerra del pane. Castelli ha deciso che i suoi clienti devono avere il pane fresco tutti i giorni, anche a Natale e a Ferragosto. Si è messo d’accodo con un fornaio di Esine della sua stessa pasta («Si chiama Pietro Pensa, per favore lo scriva», e come no, è un altro eroe) che glielo sforna sempre. Ma nel 2011, per uno scherzo del calendario, il 25 Aprile seguì subito Pasqua e Pasquetta. Per un’assurdità della legge, che vieta la vendita del pane nei festivi se panificato negli stessi giorni, Castelli fu pesantemente multato. Replica trionfale: al festivo seguente, il Primo Maggio, regalò a chiunque si presentasse delle fragranti michette, «perché la legge vieta di vendere, non di regalare».

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  3. L’uomo è la dimostrazione che non occorre aver studiato marketing alla Bocconi per saperlo fare. A un certo punto, seccato perché lo yogurt gli veniva consegnato in ritardo, decise di produrlo in proprio e mise su un laboratorio «certificato Cee». E per promuoverlo? Un poster di un metro per uno e 40 con lui nudo nato dalla cintola in su, tipo Salvini sulla copertina di «Oggi», con un barattolone del suo yogurt e lo slogan: «Nulla da nascondere». Trionfo al banco dei latticini.
    Insomma, Castelli è o un matto un genio. Si propende per la seconda ipotesi. In effetti, i risultati gli danno ragione. Adesso il negozio di Mandello è stato raddoppiato da uno a Perledo, «che va anche meglio», più il laboratorio. Con lui, lavorano una decina di dipendenti, che ovviamente si strafanno di straordinari e sono ben contenti così. Resta il problema dello Stato italiano, il nemico pubblico numero uno di chi vuole darsi da fare: «Mettono sempre più vincoli per chi vuole lavorare e poi si lamentano perché manca il lavoro».
    Lui, comunque, non è un nostalgico. Punta sull’innovazione («Con il nuovo software il lavoro d’ufficio sarà molto più veloce») ed è favorevole ai pagamenti con carta. Già adesso, chi usa il bancomat nei suoi negozi riceve uno sconto dell’uno per cento, e la differenza va agli alpini del 118. A proposito, Castelli, buttiamola in politica: le prime tre cose che farebbe da ministro dello Sviluppo economico? «Primo: scontrini telematici, direttamente dalla macchina all’Agenzia delle entrate». Stop. Non dirà che paga troppe tasse? «No, perché le tasse le paga chi guadagna». Bene, continuiamo. «Secondo: sui banconi, tutto più protetto, con regole più stringenti sull’igiene. Terzo: obbligatoria la macchinetta per pagare con le carte. Lo so, è già così, ma senza sanzioni per chi non l’ha». Renzi le piace? «Sì. Mi sembra un giovane in gamba. Poi vedremo se riuscirà davvero a concludere qualcosa. Però i suoi critici mi sembrano quelli bravissimi a indovinare i numeri dell’Enalotto il giorno dopo».
    Insomma, altro che il negoziante passatista che piange sui tempi sì belli e perduti della piccola distribuzione. Proclama lui: «Il mio modello è Richard Branson, il fondatore della Virgin», nientemeno. «E’ un innovatore. In subordine, Oscar Farinetti, l’inventore di Eataly. Che fatica, però, lavorare sempre. L’ultima vacanza? «A febbraio del ’14, una settimana in crociera nel Mediterraneo perché stavo proprio schiattando». Strano, per un appassionato di montagna... «Però in mezzo al mare ero sicuro al cento per cento che il cellulare non prendesse...».

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  4. O.T.
    sapete se vi sono problemi a viaggiare a cuba con passaporto che scade dopo 4 mesi? Viaggiaresicuri.it parla di 6 mesi ma dice cmq di rivolgersi a tour operator o ambasciata. La conferma dei biglietti di edreams dice 6 mesi. L'ambasciata cubana di roma invece mi scrive che non ci sono problemi.

    Simone

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    1. Tre o sei mesi non ricordo comunque informati bene.

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    2. Mi capitò stessa situazione inizi anni 2000...se non ricordo male per poco non arrivavo ai 6 mesi...sono partito e non ho avuto alcun problema...

      Credo però convenga informarsi molto bene...nun vurria mai che poi ti trovi una stronza/o al gabbiotto della dogana...

      Freccia

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    3. Difatti...
      Vagli a spiegare che il funzionario dell'ambasciata ti aveva detto che...
      verò è che si tratta di una bimba di tre anni.

      PS. mentre scrivevo mi sono accorto che quando ho conosciuto questo blog mia figlia non era ancora nata. Come vola il tempo....

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    4. confermo 6mesi,ma io anno scorso partii che scadeva dopo due mesi e nessuno fece storie,ci feci caso immaginatevi solo sul volo compilando tarjeta turista..feci ultime 8ore di volo in stato ansioso..comunque problemi al massimo li fa Cuba non Italia..ciao
      stefano

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  5. La situazione sotto certi aspetti e' anche peggiorata. Giuseppe

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  6. Santa Fè-E intanto i miei sogni vanno "momentaneamente" in frantumi..niente ferie a Luglio per motivi di servizio e il biglietto ad Agosto costa un occhio.

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    1. Peccato
      Avevi già preso i biglietti?

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    2. Santa Fè-Grazie al cielo no..ero in contatto con Cubacenter per il seguro e i visti ma ora ovviamente blocco tutto. Ci distrarremo a breve a Bratislava e poi Londra, per quanto riguarda Cuba pensavamo al fine anno ma alla bambina danno giusto 15 gg di ferie e mi sembra inutile spendere cosi tanto per sole due settimane.
      Sono fatalista, doveva andare cosi punto, Seguirò te e gli amici e sarà "quasi" come stare nella nostra adorata isola.

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  7. Vi porto l'esempio della migliore amica della mia compagna.
    Sempre stata prima della classe, laureata a pieni voti in medicina. Chirurgo dentista. 26 anni ancora da compiere. Famiglia agiata.

    Si è venduta oro e si è fatta mandare soldi dai parenti che vivono fuori. E' stata mandata in missione in Venezuela. Dopo tre giorni è scappata con solo la sua borsetta, il dinero e il movil.

    Adesso è a Bogotà in attesa di asilo politico degli USA.
    Credo che di fiducia nel suo paese ne abbia ben poca...

    Simone

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  8. A volte mi vien da pensare che ad essere fallito é il progetto Essere Umano...che vuole sempre botte piena e moglie ubriaca...

    Freccia

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    1. Ma sai e' un po' il discorso dell' "uomo nuovo" tanto caro a Lenin.
      Purtroppo la natura umana non lo puo' consentire.

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  9. Più di qualcuno a Cuba, dice che sta arrivando la tempesta perfetta. A buon intenditore poche parole. Bebbe

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    1. Se una tempesta arriva a Cuba....perfetta non puo' essere di sicuro....

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    2. Questo è vero..jajaja Beppe

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  10. hai detto proprio bene Milco ,temono Raul,rispettano(io ho impressione sempre meno ma posso sbagliarmi )Fidel,ma il tempo santerie eventuali per restare vivi comprese fa il suo corso e la fine biologica prima o poi arriva ed io ho visto francamente la gente sempre più insofferente alle restrizioni ed allo stremo,vamos a ver que pasa ma mi trovo piuttosto d'accordo con Beppe,complimenti per risultati blog
    stefano

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  11. Insofferenti si....ma imparassero a lavorare....

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    1. Esattooo caro Milco...se poi hanno un parente stretto all' estero alcuni diventano peggio dei parassiti...

      Freccia

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  12. Se mandi 500 al mese ma uno solo 450 diventi un taccagno....

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  13. ...diventi un taccagno...eee si offendono pure...

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