martedì 23 febbraio 2016

CONFORMISMO

 

Lavorare, anche, in ambito turistico mi ha permesso, oltre che di girare mezzo mondo, anche di conoscere piuttosto bene il mio paese.
L'Italiano anche quando si esprime in italiano, mantiene alcune cadenze dialettali di dove vive, le differenze fra le varie regioni investono la sfera culturale, sociale e sociologica.
Un piemontese e un siciliano non soltanto parlano con cadenze differenti, ma vivono in modo differente, mangiano, amano, costruiscono casa in modo differente.
E' un limite, ma anche una grande risorsa di questo paese.
A Cuba le cose funzionano in modo differente.
E' vero che fra habaneros e palestini ci sono alcune differenze, ma sono lievi.
I modi di parlare sono gli stessi, le espressioni gergali si assomigliano, il cibo e' simile, cosi' come sono simili gli stili di vita.
In questo, con ogni probabilita', il Socialismo ci ha messo lo zampino.
Il cubano e' estremamente conformista, da un lato ama eccellere dalla massa ma dall'altro vuole e pretende di essere parte della massa stessa.
Ho visto, nei lustri, le fanciulle indossare tutte lo stesso tipo di blusa, le stesse scarpe, ora i ragazzini viaggiano tutti con quei cazzo di cappelli duri da rapper....gli esempi potrebbero essere mille.
Un'esempio di conformismo e' dato dallo stile delle case.
Fondamentalmente le case cubane sono tutte uguali, una puo' essere piu' pregiata rispetto ad un'altra ma, in linea di principio, a meno di non parlare di vecchie case coloniali, tutte quante si assomigliano.
Anche chi dispone di mezzi economici importanti, alla fine, si riduce a fare le cose esattamente come chi di soldini ne ha pochi.
Stessa palca, stesso portal, stesso tipo di ventana, grey finto italiano, stessa cucina e stessi bagni da cui il bide' e' rigorosamente escluso.
Quando ho comprato, da un'italiano, Grande Torino decisi che ogni stanza avrebbe avuto un colore diverso.
La cosa venne accolta dal boss con molta diffidenza, come se si trattasse di una carnevalata.
A gennaio, dopo aver visto i risultati, ammise che la casa cosi' colorata era davvero bella.
A Cuba non si usa.
Solitamente tutta la casa e' dipinta dello stesso colore, questo anche per la difficolta', almeno a Tunas, di trovare pinture di colori vari.
Ricordo la prima volta che portai una ragazza a vedere una casa dove una camera era dipinta con lo “spatolato”.
Sembra che qualcuno abbia cagato sul muro” fu l'elegante commento della fanciulla.
Il cubano viaggia su schemi fissi, “tutti fanno cosi' e cosi' devo fare anche io”.
Fantasia zero, idee zero.
Ora, con molta gente che inizia a viaggiare e vede come funzionano le cose in giro per il mondo, alcune teste si stanno aprendo....ma ci vorra' altro tempo.
Ora che scendero' a Tunas faro' ridipingere camera mia della casa dove vivo.
Abbattero' un'altro tabu' di Cuba.
Il soffitto bianco.
Tutte le case a Cuba possono avere i muri del colore che volete ma il soffitto lo troverete sempre bianco.
Perche?
Perche' tutti hanno sempre fatto cosi'.
Faro' dipingere i muri di un colore e il soffitto di un'altro, ma e' la mia camera e ho mano libera da parte della famiglia, a patto di non toccare il soffitto del resto della casa....
Fra l'altro in Grande Torino i 10 lampadari sono tutti colorati, dello stesso stile ma di 6 colori diversi.
Anche questi all'inizio erano guardati con sospetto ma oggi...ammirati.
Ci vorra' tempo per cambiare questa loro mentalita' conformista, prima o poi impareranno anche loro a fottersene di quello che dice la gente.
Sopratutto in casa loro.

M&S CASA PARTICULAR ha aggiunto una nuova casa

32 commenti:

  1. Piccola comunicazione di servizio....

    Da questa settimana il blog sara' attivo dal lunedi al venerdi, argomenti strettamente cubani.
    I fine settimana mi devo dedicare ad altro.
    Una settimana lavoro di sabato mattina e uno domenica.
    In palestra sta' arrivando un sacco di gente, mi devo portare schede da fare a casa.
    Il commerciale per le strutture lo devo fare nei fine settimana cosi' come sempre nei week end arrivano la maggior parte delle richieste per case de renta.
    Cinque pezzi a settimana sono comunque tanta roba e non diminuiranno.
    Come dissero a Stalingrado; NON UN PASSO INDIETRO.

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  2. Alle leggende italiane mancano degli esempi. Nel Paese dove non si è mai abbastanza vecchi per iniziare, scegliere il momento in cui smettere è quasi impossibile.
    I capitani veri non tramontano mai, purtroppo i simboli si possono logorare se non sono protetti ed è ovvio che Totti meritasse un trattamento diverso ma sarebbe onesto anche chiedersi se non sia lui ad aver perso il momento perfetto per farsi rimpiangere.
    LA LETTERA DI KOBE
    Kobe Bryant ha dato l’addio al basket prima ancora di lasciare il parquet. Ancora gioca e già ci manca perché ha saputo salutare in grande stile, ha scritto una lettera: «Caro basket sono pronto a lasciarti andare» ed è chiaro che certe parole messe in fila da un campione tocchino le corde più emotive del tifoso, scatenano fitte di nostalgia che portano a una sola reazione: «Non lo fare». Se Bryant si fosse limitato a sfruttare la sua magia fino all’esaurimento un giorno si sarebbe trovato davanti all’ultima partita senza saperlo, senza sceglierlo e avrebbe coltivato rancore per la gloria mancata. Per il tributo rubato.
    Totti potrebbe mettere insieme una lettera epica, ci farebbe piangere. Ci può ancora riuscire con l’ironia che ha amplificato i suoi successi, solo che dopo questa settimana di amarezze già rischia il finale acido alla Del Piero. Anche Alex si è appeso alle sue inimitabili punizioni e ha mancato il bivio in cui passi da idolo intoccabile a bersaglio mobile. Per fortuna non è una strada senza ritorno, i fenomeni veri sanno farsi ricordare per il viaggio non per la cartolina d’addio eppure è sempre una sofferenza vederli in preda a crisi di carenza di attenzioni. Se sei Totti non ti accomodi in panchina sereno, se vuoi restare Totti non puoi dare a un allenatore che adora essere il centro dell’attenzione la mano perfetta per farti fuori. Solo che non è semplice azzeccare la battuta d’uscita soprattutto qui, dove gli esempi scarseggiano e dove la pensione è considerata un’offesa.
    FINO ALLA CONSUNZIONE
    Per una Flavia Pennetta che pesca il ritiro nel giorno del trionfo, per un Ivano Fossati che fa festa con un ultimo tour perché sa di aver chiuso un capitolo ci sono decine di ostinati. In ogni campo.
    Pippo Baudo, anni 79, si lamentava ciclicamente del trattamento che gli hanno riservato, del fatto che lo abbiano lasciato senza programmi degni del suo nome. Gli ascolti di Vespa calano inesorabili ma pare che il format consunto di «Porta a Porta», iniziato nel 1996, debba reggere a dispetto della logica. Patty Pravo torna a Sanremo e riprova a fare la diva con una canzone costruita su misura e a nessuno viene in mente di avvertirla che l’hanno costruita sulla misura di 20 anni fa. Il fisico magari regge, puntellato, ma la voce no. E non è bello criticare la ragazza del Piper, non è divertente guardare Totti che si autodistrugge. È faticoso. E triste.
    Se solo leggessero la lettera di Bryant: «Ora posso lasciarti andare. E voglio che tu lo sappia, così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme». Se solo questa società ammettesse che è naturale cedere spazio a chi arriva anche se in fila non c’è nessuno capace di riempire il vuoto. Non importa, le generazioni si alternano e lo sport ha tempi stretti, ma Totti non ha certo bisogno di costruirsi un futuro, deve solo goderselo.
    L’Italia non lo aiuta, coltiva il mito del pensionato intramontabile, confonde il parere di un esperto con l’inamovibilità, fatica a rinnovarsi e fraintende l’omaggio con l’insistenza. Annacqua le idee pure ai privilegiati che possono scegliere quando dire «adesso basta». Certi talenti sono infiniti ma nessuna carriera lo è.

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  3. hola! direi che anche in questo caso è l'imperante chisme a determinare tutti i comportamenti anche quando magari una persona vorrebbe fare altro. Vale per ogni campo della vita ed anche questo fa parte della amata cubania. chao Enrico

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  4. Più che conformismo,e per il fatto di rispecchiare la loro cultura, secondo me è perchè i cubani non essendo mai usciti da Cuba, anzi dal barrio in cui vivono,non hanno mai avuto modo di esplorare il mondo, e di confrontarsi con altre realtà/culture, e in questo l'avvento di internet en la isla può già aiutare e rivelarsi utile a capire e scoprire altre realtà, poi a volte basta un pioniere, come tu a Tunas, che porta cose nuove, per iniziare a far cambiare il modo di vedere alcune cose.

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    1. Mah....a volte dovrebbero aprire un po' piu' la mente....ci vorra' tempo

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  5. Le case sono uguali anche per la difficolta' nel reperire i materiali. Giuseppe

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  6. Santa Fè- Più che di apertura mentale parlerei di mancanza di dinero..fare i muri di una camera o una volta bianca vuol dire economizzare, premetto che ogni volta che devi cercare i colori precedenti è un'avventura soprattutto a Cuba.
    Ps- Ho letto i post di ieri notte.. mi son perso scambi ravvicinati!!

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    1. eh si Santa Fe',quale vena poetica,quale lucidità,quale onestà intellettuale da parte del sig.Celeste..è tutto in orario notturno dopo sicuro dura giornata di lavoro!!!!...ricordo quando ristrutturai casa a Cuba la fatica a trovarli...ora credo sia un po' più facile....ciao ciao
      Stefano

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    2. Si i tempi parzialmente sono cambiati oggi si trova più materiale

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    3. Ciao, Stefano.....

      Dai dite la verità che da quando, scrivo su questo Blog, l' audience è aumentata e il dibattito si è fatto più frizzante....

      So che ad Aston, non gli interessa molto questo aspetto, ma pur essendo importante lo spessore delle cose che si scrivono, anche la visibilità e la quantità di opinioni ha la sua finalità per arricchire il dibattito.

      CELESTE HENRY

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    4. Ciao Santa Fe'........

      Scambi ravvicinati del terzo tipo......

      La verità è che cos'è il tempo oggi.....esiste ancora la notte, il giorno....un bel mattino so che prenderò il primo aereo è sarò lassù in mezzo alle nuvole che sembrano avvolgerti in un abbraccio romantico, e poi improvvisamente un piccolo squarcio mi farà intravvedere sotto di me una folta vegetazione verde intenso contornata da un celeste cristallino......E' Cuba che ancora una volta ci aspetta ancora più bella è più affascinante che pria..............

      CELESTE HENRY

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    5. Celeste credimi questo blog ha un audience molto alta da ben prima del tuo arrivo e questo senza che il sottoscritto abbia fatto nulla per aumentarlo.
      Semplicemente parliamo di Cuba, quella vera.
      Non quella del copia incolla.
      Almeno qua' hai la certezza che i tuoi scritti vengano letti da più di 4 persone.....
      Viste le tue... frequentazioni parliamo di un assoluta novità.

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  7. Si ma io parlo anche di chi il grano lo possiede ma si limita a fare cio' che fanno tutti.
    Visto che ogni casa e' cosi' anche la mia sara' cosi'....
    Per quanto riguarda ieri....basta sventolare un po' di fregna...ahahaha

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  8. La mia esperienza mi dice che non è un problema di soldi,condivido in pieno con milco,fantasia i cubani sottozero ma veramente zero,mentalità penso,dico nell arredare o pensare a cose nuove,(mia moglie chiede tutt oggi consigli a mia madre per arredare la casa anche qua oltre che a Cuba perché dice che noi abbiamo gusto)da non confondere con la fantasia nel quotidiano che è infinita.paolino.

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  9. Milco sei davvero un acuto osservatore...quoto il post!

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    1. Mah....a differenza dei cazzari a Cuba almeno 3 mesi ogni anno ci vivo davvero...

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    2. Io invece mi sarei anche un po' rotto i maroni di viverci...sono nella fase del distacco esplorativo...peró grazie al blog cerco di rimanere sul pezzo...pronto al ritorno di fiamma...forse...

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    3. Sempre lasciare una porticina aperta...

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    4. SEMPRE (a prescindere)...
      e di questo ringrazio te e gli amici del blog!!!

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  10. Conformismo ovvero la miseria psicologica della massa che sovrasta, anche e soprattutto, la nostra civiltá consumistica...

    Per chi volesse consiglio il "Discorso dei capelli" uno Scritto Corsaro di Pasolini datato 1973...sulľ attenersi alľ ordine degradante delľ orda...

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    1. Freccia,io molte volte ho bisogno di una traduzione quando scrivi,(tuo livello non arrivo),cosa vuoi dire che siamo simili noi e loro?paolino.

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    2. Paul tu la sai piú lunga di quanto vuoi far credere...dajjjeee...

      Freccia

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    3. In effetti, Freccia, hai tirato fuori dalla tua libreria, gli "Scritti Corsari" che sono il condensato di tutta la filisofia pasoliniana.

      Il "Discorso sui capelli" poi è molto significativo.

      Mi riferisco all' articolo apparso sul Corriere della Sera del 1973, ivi contenuto,sui Capelli lunghi visti non più come segno di protesta, ma come un segno di conformismo e di moda incanalata dalla società consumistica.

      Dopo i moti del 1968 che vi ricordo iniziarono come moto spontaneo dei movimenti giovanili e poi coinvolsero non solo la sinistra, ma anche i giovani di destra che furono parte di quel grande cambiamento culturale, sociale, e politico, Pasolini critica i ragazzi di allora che non sanno più protestare o lo fanno in silenzio e sono condizinati dalle mode consumistiche di allora, e che in parte dimostrando l' attualità di queste tesi, si riflettono ancora fino ai nostri giorni.

      Interessante anche quello sul Genocidio: L' edonismo, la falsa tolleranza e l' Afasia ovvero la perdita della capacità di parlare e di esprimersi, sopratutto dei giovani di allora e anche di molti di oggi.

      CELESTE HENRY

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    4. Quali giovani di destra?
      I sambabilini....?
      Il nostro 68'é figlio del maggio francese.
      Non diciamo castronerie celestino....

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  11. Santa Fè- Paolino, le foto degli anni 80 della famiglia di mia moglie denotano arredi di buon gusto, questo tenendo conto dello stile caraibico, ovvio che negli anni si sono adeguati al poco e alla tinta "cortada" con agua.
    Che l'italia abbia stili da seguire è indubbio, certo è che non posso darti torto in un caso perlomeno..mia moglie agli inizi mi fece trovare una tenda da soggiorno appesa dietro la testata del letto! ho fatto finta di niente per 3 mesi poi ci ho appeso un quadro..

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  12. Santa fe',io ho sempre notato mancanza di idee e molta difficoltà ad uscire dai loro schemi.paolino.

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  13. Santa Fè- Culturalmente e artisticamente (musica e pittura)li trovo un passo avanti, poi magari ognuno di noi racconta ciò che ha incontrato, o voluto incontrare, nel suo vivere l'isola.

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  14. Santa Fè- Ad esempio: http://pittoricubani.blogspot.it/, oppure ascoltare i ritmi in rima dei Los Aldeanos per citarne uno a caso, parlo della via alternativa alla farandula de La Habana, grossi personaggi che vivono senza i riflettori, come il mio amico astrofisico A.Jimenez incontrato casualmente mentre stava dirigendo le fasi terminali del Planetario in Centro Habana, ora vive a Pinar del Rio e facendo lezioni di astronomia,corsi di pc, di lingua inglese, tutto praticamente gratis, e nonostante tutto continua a fare sky watch ed osservare il cielo durante parte della notte.
    Lui per me è anche Cuba, e dire dei cubani che son senza idea mi sembra mancargli di rispetto, avessi le sue palle sarei ministro degli esteri..

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  15. Ecco....io.a Cuba fra gli astrofisici non ho molte frequentazioni....

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  16. cromoterapia e cromologia,io ne sono un fermo sostenitore!!...quindi ti appoggio in pieno Milco sul sfatare il tabù del soffitto bianco !!è ora che i cubani capiscano gli effetti dei colori,quello della mia casa era blu,colore che calma e fa rilassare e dimenticare problemi di tutto il giorno,so che alcuni mi giudicheranno male ma io sono fermamente convito delle scienze sopracitate!!io credo che la poca fantasia e la standardizzazione dei cubani sia dovuto certamente in gran parte al socialismo ma anche ad una certa indolenza....meglio seguire la corrente..farsi trasportare...sai quando ho letto blog di oggi quale è stata mia personale associazione di idee?ho pensato a come scelgono i nomi...una famiglia nostra vicina di casa aveve tre ragazze in casa:Yaima,Yaimi,Yamilet...ho detto tutto..mi scuso per ora post del mio non memorabile commento..tra lavoro e salute dia un poquito dificil...ti abbraccio
    stefano

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