giovedì 4 febbraio 2016

IL PROBLEMA DELLA RUMENTA



Avevo, alcuni mesi fa, accennato al fatto che uno degli effetti collaterali, sicuramente poco gradito, dell'innalzamento del livello di vita della popolazione cubana e' quello dell'aumento dei rifiuti e i conseguenti problemi di raccolta e smaltimento.
Avevo anche accennato al fatto che l'Italia, da questo punto di vista, non puo' certamente essere presa a riferimento viste le montagne di rifiuti che ammorbano le nostre citta'.
Durante il mio ultimo soggiorno tunero, ho potuto toccare con mano quanto il problema sia sentito e stia diventando sempre piu' importante.
Viviamo, nella casa del familion, di fronte ad uno spazio verde adiacente al Polivalente (il palasport).
Uno spazio verde che prosegue, ricco di alberi fino a la Plaza de la Rivolucion.
Nel mezzo di questo spazio verde c'era un enorme contenitore in metallo, una specie di container, dove la gente gettava i rifiuti.
Oramai anche a Cuba si usano i sacchi di nylon, i cubalse e non piu' gli antichi sacchi di juta, per depositare i rifiuti.
Ovviamente e' tutto indifferenziato; il che vuol dire dalla carta di caramella al motore di lavatrice.
Visto che in citta' questi container sono rarissimi arrivava gente continuamente da tutta la citta' che, dall'auto stipata di rumenta, scaricava i sacchetti.
Ogni tot giorni arrivava un trattore, agganciava il container pieno di rumenta e lo portava via a scaricare Dio solo sa dove.
Dopo poche ore il container era di nuovo al suo posto vuoto, pulito e lavato.
Un sistema che funzionava, fin troppo, infatti non e' durato.
Viviamo in una triplanta, al secondo piano e' venuto a vivere un pezzo grosso del Partido o di qualche organo importante.
Alla moglie buzzicona del tipo vedere, di fronte a casa sua, quel container non andava giu' cosi' un bel giorno, senza che nessuno sapesse nulla, lo ha fatto togliere.
Dove mettere quindi la rumenta?
In una riunione del CRD il pezzo grosso ha detto che occorreva lasciarla fuori dall'uscio, gli addetti sarebbero passati a ritirarla diariamente.
Dopo 4 giorni in cui nessuno passava la via sembrava un'enorme rumentario.
A quel punto la gente ha iniziato ad incazzarsi, contrariamente a quello che pensano molti, i cubani oggi non stanno piu' zitti, se c'e' qualcosa che non va lo gridano forte e chiaro.
Una mattina si presentano, di fronte a casa, nello spazio verde alcuni magut con cemento e mattoni, con l'intento di costruire un qualcosa in muratura dove depositare i rifiuti.
Idea geniale.
Con i tempi di ritiro della rumenta quella casetta si sarebbe riempita di basura fresca con il solo risultato di diventare la dispensa di cibo di ogni cane randagio, gatto o pantegana grossa come cojote del barrio.
Ricordo sempre che sto' parlando del barrio dove vivono medici, sportivi, politici ecc...
A quel punto la gente e' scesa in strada incazzata nera, dopo 10 minuti e' arrivata Tunavision che ha intervistato i cittadini inviperiti.
Risultato, dopo un ora albaniles, mattoni e cemento erano spariti.
Quando sono partito non era ancora ben chiaro come avrebbero risolto il problema, visto anche l'impatto mediatico che aveva avuto.
Probabilmente se fosse stato in una via secondaria di Buenavista non ne avrebbe parlato nessuno, ma il barrio e' uno di quelli dove ci si deve muovere con molta cautela.
E' solo un'esempio di come il governo si ritrovi a dover affrontare problematiche ogni giorno piu' complesse legate al mutamento di stile di vita della popolazione.
Questo sopratutto nelle citta', ovviamente al campo, con la grande quantita' di spazi verdi disponibili, il problema e' ancora lontano dal manifestarsi.
Suppongo che nella capitale i problemi siano ancora piu' grandi.

Nuova casa di Santiago aggiunta a M&S CASA PARTICULAR
LAS MARIANAS 

35 commenti:

  1. Ogni volta che le cose vanno male, al Torino si mettono ad andare peggio: è una spirale implacabile, il tifoso fischia e il calciatore si deprime. E l’ambiente si deteriora. Secondo Ventura (Siamo stressati”) è questo fantomatico ambiente l’ostacolo della crescita: valuta che ci siano attese spropositate, pressioni esagerate e, di conseguenza, soglie di tolleranza minime. E’ un analisi corretta solo in parte. Se l’ambiente granata fosse così deleterio, il Toro non sarebbe stato per 90 anni il quarto-quinto club italiano nonostante dal dopoguerra,e fino al fallimento abbia avuto una sola proprietà quella di Pianelli nessuna davvero munifica. In più, ha un handicap specifico: convive con la squadra più ricca e potente, la gi**e.
    Senza un ambiente parecchio resistente, avrebbe fatto la fine del Rayo a Madrid, dell’Espanyol a Barcellona, del 1860 a Monaco.Invece, almeno fino agli anni delle gestioni truffaldine (Borsano e Governi, senza trascurare la presenza di Moggi) o sconsiderate (Calleri,Cimminelli), ha stabilmente mantenuto un buon rendimento perché l’ambiente non è mai stato uno stress, bensì un incentivo.
    L’ambiente ideale prevede un’armonia totale tra società,squadra, stampa e tifoseria. Ma è la società, fulcro di tutto a doverne favorire la generazione. La gi**e di Agnelli, per esempio,ha attorno a sé un atmosfera idilliaca:merito certo delle vittorie , ma anche del fatto che la dirigenza conosce alla perfezione i gusti del pubblico e li asseconda, offrendo il prodotto che la gente vuole. Il Toro non lo sa fare. Non conosce i gusti e le inclinazioni di chi lo finanzia con gli abbonamenti o alla pay tv (Nel calcio l’unico componente in passivo è il tifoso che almeno per questo matura il diritto al dissenso) Non c’è mai stata una politica incisiva per recuperare popolarità e soprattutto non esiste una strategia comunicativa, che è alla base di una efficiente diffusione del messaggio che si intende portare. I gusti dei tifosi non sono pi così difficili, né misteriosi: vorrebbero possibilmente, che non troppi giocatori avessero un passato gobbo o delle macchie nel curriculum che dimostrassero di conoscere e difendere le specificità granata con tutta la retorica del caso. Invece, di ex gobbi ne sono arrivati a iosa, di squalificati anche (Di Michele, Gillet), mentre la specificità è vista come un freno e non una risorsa.....

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  2. ....Tante volte, poi, nascono equivoci che si potrebbero risolvere con il dialogo ma il Torino non dialoga proprio. Non comunica. Certe strategie societarie risultano incomprensibili perché nessuno si degna di spiegarle, i misteri vengono alimentati dal silenzio, la chiusura totale verso l’esterno impedisce che si stabilisca una connessione di simpatia con i giocatori, che sembrano perennemente asserragliati col loro allenatore, dentro un fortino assediato da fantomatici nemici. Il Torino ha un DS, Petrachi, che non spiega le linee guida della società, un DG, Comi, sostanzialmente invisibile e un allenatore che diserta le conferenze stampa della vigilia, un obbligo in ogni angolo del pianeta:così risulta difficile capire perché vengano fatte certe scelte, perche succedono certe cose. E lui si offende quando le critiche non poggiano su dati concreti:ma allora li metta a disposizione questi dati.Senza considerare che comunicare è un dovere, lautamente ricompensato: per uno i cui guadagni sfiorano il milione, non dovrebbe risultare fastidioso rispondere alle domande anche se non le ritiene interessanti, pertinenti,intelligenti.Se pensa di non essere capito, provi a spiegarsi meglio.
    L’”ambiente” è diventato l’alibi di ogni cosa che non funziona. Dicono che qualche giocatore abbia commentato con disprezzo i fischi delle ultime partite. Però risulta difficile pensare, per esempio, che Martinez si divori gol e che il rendimento di Padelli sia instabile perché la gente mormora. Martinez ha segnato di rado persinonel campionato svizzero ove le pressioni sono lievissime. Padelli ha girato nove squadre, ma è stato titolare solo nel Pizzighettone: erano tutti ambienti ostili?
    La realtà è che questa incomunicabilità (ma quanto assurdo è stato l’offeso silenzio dopo il vergognoso Derby di Coppa Italia?) rende la gente poco tollerante nei confronti di una squadra con cui non ha una vera sintonia e i giocatori (e Ventura per primo) attribuiscono al primo fischio in arrivo la tremarella, l’errore, la papera senza andarne a cercare le cause reali.Il giocatore che sbaglia si arrabbia con i tifosi che si arrabbiano con il giocatore che sbaglia, e la spirale si conficca in profondità, generando stress.L’ambiente del Toro è quello che ha affollato l’Olimpico per sostenere la Primavera nella Youth League: se c’è qualche dirigente che si occupa di marketing, cominci a studiare quei pomeriggi allo stadio e forse si farà un’idea della clientela a cui si rivolge.
    Emanuele Gamba (La Repubblica)

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  3. Ci sono quartieri periferici della capitale che sono autentiche discariche a cielo aperto. Ste

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    1. verissimo...ma non sono discariche..sono posti dove non si raccoglie spazzatura per mesi...ma quella che raccolgono nei 'luoghi di facciata' dove finisce?non certo solo nelle discariche istituzionali che sono insufficienti e al collasso..altro posto allegro nella capitale è dove c'è la Suchel....
      stefano

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  4. Ho visto entrando a La Habana col Viazul

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  5. C'è il vertedero de la calle 100 che é anche detto " El Bote ".... quando tira vento si sente la peste a Marianao e limitrofi.
    E' difficile far intendere ad un cubano il perché della differenziata qui da noi , figuriamoci là

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    1. tio gigi el vertedero de la calle 100 è quanto di più simile ci sia in terra all'inferno
      Stefano

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  6. Basterebbe migliorare il sistema di raccolta ma tutto ha un costo....come ben sappiamo...

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  7. Con le temperature che ha Cuba è da folli raccogliere la basura ogni morte di Papa, con le infezioni e altri problemi igienici che potrebbe causare, inoltre con tutti i vagabondi che lavorano per lo Stato,che si grattano i maroni da manana a noche, cosa ci vuole a farli passare ogni giorno a raccogliere la basura? Manca proprio la cultura della civiltà a Cuba...

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    1. Santa Fè- Più che la cultura della civiltà basterebbe dare meno stipendi da morti di fame ai "vagabondi che lavorano per lo stato", comunque per insegnarli le buone maniere potresti inviargli un video delle città civilizzate come Roma, Napoli, Palermo...
      Quando a Cuba arriverà la cosiddetta civiltà forse molti non si potranno più permettere di soggiornarvi per più di 7 giorni, e comunque per chi vuole più pulizia esistono le Bahamas.

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    2. Santa Fè- Aggiungo che per 15 cuc al mese avrei poca voglia di lavorare seriamente, qui in Italia si sciopera per il rinnovo dei contratti e noi ci permettiamo di dare lezioni di vita? Valter mi dispiace polemizzare con te ma hai una visione di Cuba estremamente superficiale:
      Sporchi, lavativi, incivili..qualè la parte che ami dell'isola a parte (ti sei scrodato la ciliegina)quelle disperate da 20 cuc al giorno?

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    3. Non a casa a oriente arrivano molti "fenomeni" che non possono piu' permettersi la capitale o Guanabo...e non e' un bel vedere.

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    4. Provo ad interpretare....
      Forse Valter si riferiva a dipendenti tipo quelli di Sanremo che bollano in mutande e poi escono in canoa...

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    5. Ragazzi chiarisco il mio pensiero, anche se lo ha già interpretato Milco che un pò mi conosce.....quando parlavo di dipendenti statali "vagabondi" mi riferivo a coloro che non hanno voglia di fare, neanche il minimo sindacale, come quelli che abbiamo in Italia, e che a Cuba sono la stragrande minoranza, rispetto ad impiegati statali che nonostante stipendi da fame, tirano il carretto con dedizione, pur di portare e assicurare la pagnotta alla famiglia....ecco, io affiderei a loro il compito di ritirare ogni giorno la basura dalle strade cittadine, per mantenere ordine e pulizia, visto che comunque sono pagati dallo Stato.

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    6. Santa Fè io penso che con un argomento delicato come i rifiuti non si può scherzare, soprattutto in paesi molto caldi come Cuba, dove lo scoppio di epidemie è sempre dietro l'angolo, e come tu ben sai, Cuba ha già i suoi problemi di malattie (dengue, ecc)....poi se a questo aggiungiamo che Cuba vive di turismo a maggior ragione penso non sia una buona idea tenere le strade con la basura senza raccoglierla per diversi giorni, sarebbe un clamoroso autogol per gli stessi cubani che col turismo ci sfamano la famiglia.

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    7. È anche vero che con 15 cuc di stipendio anche io venderei Viagra por la calle.
      Almeno le "disperate' da 20 cuc sarebbero più contente....ahahah

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    8. oh ma qua su questo Viagra de calle vista età che avanza bisogna approfondire: provenienza?effetti ed efficacia?principio attivo?
      ah ah ah(ma neanche troppo)
      stefano

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  8. Beh....si potrebbe fare lo stesso discorso per quanto riguarda i nostri che sono in mobilita' in casi di situazioni particolari...ma direi una cosa poco di sinistra.
    Infatti non lo dico...

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  9. Santa Fè-Mia suocera è rimasta colpita dallo smaltimento differenziato ma quello che più le è rimasta impressa è la tassa comunale per lo smaltimento di 370 euro l'anno..
    Tutto ha un prezzo.
    Vi siete scordati dell'umido che loro differenziano per gli animali d'allevamento il noto "sancocho".

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  10. Cavoli quando abbiamo 2/3 porquitos nel corral il sancocho e' sacro, quando non lo abbiamo...uguale...il boss lo regala ad altri.
    En Cuba no se bota nada...

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  11. Buongiorno,
    mi chiamo Marco, tutti i pensieri espressi in questo blog per quanto riguarda la condizione Italica sono da me condivisi in alcuni casi anche con piu durezza...
    Mi sono felicemente separato adesso ho una compagna Cubana
    che ad aprile mi darà una bimba.
    Ho una casa di proprietà, ho fatto 100 lavori ho 47 anni alla penione ancora manca un po......ma voglio andarmene VIA..cuba sarei leggermente avvantaggiato dal fatto, padre di bimba cubana dovrei prendere la residenza permanente, di risposarmi ancora non se ne parla...Avere una casa una attività in Italia e come avere un socio che non partecipa
    a nulla delle spese e del lavoro ma a fine mese ti prende la meta del guadagno....vorrei comprarmi una casa a Cuba e intraprendere una nuova attività per cambiare vita del tutto.
    Premetto che non sono mai stato a Cuba, leggendo voi sto imparando qualcosa. oltre a quello che mi dice la mia compagna, a settembre ci andro' anche per il disbrigo dei
    documenti della bambina e anche dei miei visto che voglio
    prendere la residenza, anche per farmi un giro a vedere come
    girano le cose e come dice la mia compagna devo vedere con i miei occhi.Staro' vicino a Las Tunas , Bartolome Maso quindi
    non tanto lontano passero' a trovarvi alla casa del Grande Torino.
    Avevo pensato ad alcune cose da fare, un consiglio da te
    magari in privato per andare sui dettagli.
    Ti ringrazio anticipatamente sulla tua sicura disponibilita
    e sui tuoi scritti che mi hanno fatto conoscere tante cose
    della Isla.
    Marco Tufano
    mar.tufano196@gmail.com

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    1. Ciao Marco, ho spostato il tuo commento odierno qua', non scrivete mai oltre un paio di post indietro da quello del giorno.
      Chiedimi quello che vuoi, qua' o in privato.
      orienteavana@libero.it

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    2. Ciao marco tuo indirizzo mail mi rimanda indietro la mail.prova a controllare,ciao paolino.

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  12. San Andres a Holguin,San Antonio o San Rafael a Camaguey(chissà mai perché i posti più disgraziati al mondo hanno nomi di santi....forse per invocare aiuto divino?)e potrei fare nomi di altre decine di barrios tra capitale e provincia sono immondezai a cielo aperto..la basura non la raccolgono proprio ..fermenta e a quelle temperature porta ai problemi sanitari che sappiamo..anzi se non c'è stata ancora epidemia di peste è un miracolo...nei centri almeno passano con regolarità a raccoglierla(specie in provincia..Havana non sempre è pulita anche in zone turistiche)ma dove finisce?mistero..perché le poche discariche ufficiali sono sia insufficienti che al collasso già da tempo...boh...mistero..oltretutto tema dell'immondizia a Cuba non è quasi mai all'ordine del giorno...si ignora e stop...peccato perché con investimenti seri spazzatura diventa risorsa e Cuba ne avrebbe bisogno..ciao Milco
    stefano

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    1. Ma sai laggiu' non hanno il problema dei disordini sociali se si butta la basura inun determinato sito...decide il potere e basta.
      Da noi la basura e' sempre di qualcun altro, anche la nostra.

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    2. Esatto Stefano, poi non dimentichiamo che oltre al problema delle emergenze sanitarie, Cuba vive di turismo...sarebbe un grande autogol tenere le strade con la basura non ritirata per diversi giorni.

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    3. Ascoltate le prime frasi della canzone

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  13. Santa Fè- Però fatemi capire qualè il nesso tra inciviltà culturale e il ritiro della mondezza, e come attribuire il problema del trasporto (guaguas e quant'altro) al fatto che i cubani non riescono a prendersi la patente..ho sentito dire da altre parti che il caos della città di Napoli era dettato dal fatto che producevano troppa mondezza.
    Seriamente pensiamo questo? ovvio che anche io mi scandalizzavo quando mio suocero buttava la lattina al lato della strada, poi mi spiegava che passavano degli anziani e le raccoglievano per poi portarle in centri dove le rivendevano, mi spiegava che se le avesse buttate nel cestino sarebbero andate sprecate, questa è la loro differenziata.
    Parliamo, volendo, delle fosse settiche e delle fogne che si mescolano all'acqua dei pozzi, alle condotte inesistenti in gran parte della capitale tantè che passano le autobotti a rifornire le cisterne interrate dei palazzoni ad un passo dal Malecon, anche quello è un problema di cultura? profumano più 10 cubani con 5 litri d'acqua che un italiano con un tanque da 1000 litri a disposizione (che non utilizza..)
    Cuba è cosi da almeno 25 anni, e non cambierà in poco tempo solo perchè Kerry ha messo la bandierina nel Malecon, ci vorranno decenni e sopratutto si spera in una classe politica che oltre che parlare della Corea del Norte pensi a svoltare "per davvero" iniziando a dare proteine ad un popolo stremato..altro che balle.

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  14. Italia-Cuba: il 5 convegno a Roma su opportunità imprenditoriali e di investimento.

    Nella Ue, l'Italia è secondo solo alla Spagna nei rapporti commerciali con Cuba e dal 2009 le nostre esportazioni sono in costante crescita, attestandosi stabilmente sopra i 250 milioni di euro. Il 5 febbraio, a Roma, presso gli studios di Cinecittà, ci sarà - informa uncomunicato - un importante momento di riflessione dedicato a sviscerare la cornice normativa all'interno della quale si stanno sviluppando questi rapporti - in particolare la Ley de Inversión Extranjera, la legge per gli investimenti esteri varata dal governo di Raul Castro nel 2014 - e le opportunità legate alla creazione della zona di sviluppo speciale di Mariel. Si tratta di ben 465 chilometri quadrati al centro dei Caraibi e di tutte le rotte commerciali della regione, pensata dal governo per attrarre i capitali esteri e dare impulso ai settori più redditizi e a quelli in cui Cuba è più arretrata. L'evento è stato organizzato dallo studio legale Mpmlegal del prof. Marco Mastracci (Prof a contratto diritto internazionale UNICLAM) in collaborazione con l'Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Roma, l'ordine degli avvocati di Velletri e il centro studi Geopolitica.info.

    Tra i relatori: Marta Milagros Moreno Cruz (professoressa titolare di Proprietà Intellettuale e Diritto Economico, arbitro della Corte Cubana di Arbitrato Commerciale Internazionale), Michael H. Koby (vice rettore Washington University in St. Louis), Raffaele Nocera (professore ordinario di Storia dell'America latina). Parteciperanno tra gli altri, il vicepresidente del Parlamento Europeo dott. Antonio Tajani e l’ambasciatrice cubana in Italia, dott.ssa Beatriz Alba Soto Pimentel. In occasione di detto evento verranno presentati, altresì, due nuovi libri editi dalla Castelvecchi Editore:" Il Contratto negli scambi internazionali", autore Prof. Avv. Marco Mastracci ed il “Panorama Generale su alcune Istituzioni Giuridiche Economiche a Cuba”, autori Prof. Avv. Marco Mastracci, Prof Marta Milagros Moreno Cruz, Avv. Katerina Acosta Alvarez, Taydit Pena Lorenzo.

    “IL CONTRATTO NEGLI SCAMBI INTERNAZIONALI” Programma Ore 17: Introduzione: Dott. Salvatore Santangelo, Giornalista ed esperto di Geopolitica, Prof. Raffaele Nocera, Università Orientale di Napoli. Ore 17.15: Saluto delle Autorità - Dott. Antonio Tajani, Vicepresidente Parlamento europeo, S.E. Sig.ra Alba Beatriz Soto Pimentel, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica di Cuba. Ore 17.30-18.30: Il sistema giuridico cubano – Prof. Marta Moreno, Università dell’Havana (Cuba) Ore 18.30-19.30: Il sistema giuridico americano – Prof. Michael Koby, Washigton University St. Louis (Stati Uniti) Ore 19.30-20.30: I contratti internazionali cubani–esecuzione delle sentenze straniere a Cuba – legge sugli investimenti stranieri a Cuba - I contratti internazionali in America –esecuzione delle sentenze straniere negli USA – Prof. Avv. Marco Mastracci – Prof. Michael Koby.

    http://www.ilvelino.it/it/article/2016/02/03/italia-cuba-il-5-convegno-a-roma-su-opportunita-imprenditoriali-e-di-i/ca7ef32f-c08c-45a6-b13a-37115c193b2e/

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  15. Santa Fè- Mi dispiace solo che siano sempre i miserabili la causa di tutto, mentre i colletti bianchi..

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  16. Santa Fè- Aggiungerei recente e futura. Spero che questo "aggiustamento" dei prezzi degli ortaggi abbia un'effetto immediato, i miei mi dicono che la cosa sta peggiorando ed oltre tutto con i controlli si rischia che la classe media si faccia arrivare a casa il prodotto, seppur caro, e la classe povera non incontri quasi niente nella calle, questo detto da mia suocera che non si è mai lamentata in un decennio che la conosco.

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  17. Comunque al mercato di Tunas i prezzi sono già calmierati

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  18. Cuba un paese molto povero cosa ci si può aspettare?i paesi dell America Latina come stanno messi a basura?si sa che a Cuba moltissime cose non funzionano è normale in un paese così povero anzi all havana nella zona di casa nostra passano spesso a ritirarla casa per casa.paolino

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