martedì 9 febbraio 2016

TUTOR/GUIDA

 Risultati immagini per L'AVANA

Come scrivevo ieri, stanno arrivando le prime richieste all'agenzia M&S CASA PARTICULAR.
Siamo all'inizio di una storia che noi per primi non sappiamo dove ci condurra', comunque ci siamo.
Esattamente come avevamo previsto, si rivolgono a noi non i soliti camajan che frequentano l'isola da anni (ieri mi ha chiamato un'amico di vecchia data prenotandomi Grande Torino per un mese) ma bensi' gente al primo o al secondo viaggio, interessata per ora, a soggiornare, nella capitale.
Gente giovane, fresca probabilmente priva del pantalone di flanella fin sotto le ascelle tenuto su con le bretelle.
Parlando, senza entrare, qua', troppo nei dettagli salta fuori la necessita' di una guida, una sorta di tutor, specialmente nei primi giorni, per conoscere bene la capitale di tutti i cubani.
Si tratta di uno dei servizi che stiamo cercando di organizzare, anche per evitare cio' che e' accaduto a quasi tutti noi in anni passati.
Siamo arrivati a Cuba in momenti storici differenti, la situazione economica era molto piu' pesante rispetto ad ora.
Immancabilmente, ai primi viaggi, ci siamo ritrovati addosso uno o piu' di quei chulitos che si offrivano di risolverci ogni problema.
Quando parlo di ogni problema....voglio dire proprio ogni....
Persino il vostro umile scriba, che per lavoro aveva girato mezzo pianeta, fermandosi a bere nei vari peggiori bar di Caracas sparsi nel mondo, a l'Avana utilizzo' uno di questi personaggi per qualche giorno.
Un'altro me lo ritrovai fra gli zibidei a Tunas, nacque in questo caso un'amicizia che ancora continua dopo 16 anni, patrie galere permettendo.
Il chulito che mi ritrovai fra i piedi nella capitale, mi fece conoscere una citta' che non conoscevo.
I luoghi classici del turista, ma anche i vicoli dove era ed e' meglio che un culo bianco se proprio ci deve andare, ci vada...accompagnato.
Ricordo, parliamo di 3 lustri fa, un ragazzetto magro, emaciato, con una fame de madre che gli risolvevo ogni volta che me lo portavo a mangiare.
Dopo un giorno avrei potuto anche farne a meno, sono un viaggiatore che si adatta al contesto meglio di un camaleonte, ma quel ragazzetto mi faceva pena e me lo trascinai dietro per una settimana.
Mi costo pochi spiccioli, evitai di investirlo del ruolo di prosineta visto che le donne, ad ogni latitudine, ho sempre saputo trovarmele da solo.
Ecco, figure simili in questo momento non ci servono.
A Cuba si sta' approcciando gente decisamente piu' giovane del rubio quasi quarantenne di allora, gente con meno vissuto addosso, meno parole scritte su pagine bianche, gente che va maggiormente tutelata.
Cuba non e' per tutti.
La Capitale stessa e', oggi, molto piu' complicata di allora, ci sono problemi, tipo la droga, che a quei tempi erano lontani dal venire.
La delinquenza e' aumentata, entrare in certi quartieri e' molto piu' pericoloso di un tempo.
Per questa ragione non serve il ragazzetto, ma bensi una persona major, con la testa sulle spalle.
Qualcuno che, dietro pagamento di giusto compenso, si occupi veramente di fare la guida, aiutando il neofita ad evitare tutte quelle trampe, piccole e grandi, che possono capitare a chi vede la piu' bella terra su cui occhio umano si sia mai posato per la prima volta.
Se il turista non affitta un carro serve qualcuno che possibilmente sia anche automunito, magari un carro americano o un Lada per dare un tocco...esotico alla vacanza.
Gente che non si prenda il mal di pancia di presentare inverecondi zoccoloni a chi, vista l'eta', potrebbe risolvere tranquillamente il problema da solo.
A Cuba trovare compagnia femminile continua a non essere un problema insormontabile.
Col mutare della tipologia vacanziera occorrono soluzioni nuove, differenti rispetto al passato.
Sono finiti i tempi del “dame un dollar....” per fortuna.
Siamo pronti ad affrontare anche questa nuova sfida.

M&S HANNO INSERITO UNA NUOVA CASA

14 commenti:

  1. Dalle prime ore del mattino i Carabinieri del Nas di Roma, con la collaborazione dei militari del Gruppo Carabinieri di Frascati, stanno eseguendo 10 ordinanze di custodia cautelare (nove ai domiciliari e una in carcere) emesse dalla Procura della Repubblica di Velletri a carico di altrettante persone resesi responsabili dei reati di maltrattamento e sequestro di persona di giovani pazienti affetti da patologie neuropsichiatriche, ospiti di un Centro di Riabilitazione neuropsichiatrico di Grottaferrata (Roma).
    Dalle indagini è emerso che il centro era un vero e proprio lager con i degenti, 16 ragazzi di cui 5 minori di 14 anni, con gravi disabilità che venivano picchiati, ingozzati di cibo a forza, umiliati e insultati. Alcune delle vittime avevano 8 anni. Tre pazienti sono stati segregati e chiusi a chiave nelle loro stanze.
    Le vittime sono disabili, tutti affetti da patologie neuro-psichiatriche e motorie. Gli arresti, emessi dal gip del Tribunale di Velletri Gisberto Muscolo, scaturiscono dalle indagini condotte dai Nas coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri che riguardano numerosi episodi di maltrattamenti subìti dagli ospiti disabili della struttura sanitaria in convenzione con il Servizio sanitario regionale ad opera dello stesso personale che li aveva in custodia.
    L’indagine ha avuto inizio dalle denunce presentate nei primi mesi del 2015 dai vertici della società che gestiva la struttura relative a sospetti episodi di coercizione e lesioni accaduti all’interno di un reparto, dove erano ospitati 16 ragazzi. Le attività investigative, durate tre mesi e supportate anche da intercettazioni audio e video, hanno consentito appurare significativi e reiterati episodi di rilevanza penale.
    Le principali figure coinvolte nella vicenda, un educatore professionale e un assistente socio sanitario con funzioni educative, avevano atteggiamenti particolarmente autoritari e violenti, tanto da creare un clima di terrore nei giovani ospiti. Un educatore è stato portato in carcere poiché ritenuto responsabile anche del reato di sequestro di persona, per aver segregato tre pazienti disabili nelle rispettive stanze di degenza, impedendogli la possibilità di movimento. Per altre 6 persone che lavoravano nella struttura, responsabili di analoghi comportamenti, le condotte sono al vaglio della Magistratura.
    Sul caso si espressa anche Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, che annuncia pene più severe: «Ribadisco ancora una volta che, insieme alla task force, è di fondamentale importanza l’approvazione del ddl che porta il mio nome, da due anni fermo in Senato. In esso è contenuta l’aggravante per chi commette reati all’interno delle strutture socio sanitarie. Aumentare di un terzo la pena per gli autori di gesti così ripugnanti credo sia il giusto segnale che dobbiamo dare in difesa dei nostri concittadini più fragili».

    RispondiElimina
  2. «Si consiglia vivamente di non far usare le scale al cane evitandogli sforzi». In pratica per uscire deve usare l’ascensore perchè fare le rampe per Cesare, vecchio e fiero labrador nero di 13 anni può essere un pericolo per la salute. E’ quello che c’è scritto nel certificato medico del veterinario datato novembre 2014. La prescrizione, firmata e timbrata, che il sanitario ha fornito ai padroni di Cesare, quattr zampe che ha il fisico imponente ma minato dall’artrosi come conferma una recente Tac (tomografia computerizzata) total body.
    «Purtroppo non possiamo più portarlo fuori a fare anche un piccolo giro perché il Regolamento condominiale di uso dell’ascensore vieta l’uso dell’elevatore al nostro cagnolone», dicono Mariantonietta e Nello Ciampi, coppia di pensionati che abita in una palazzina di La Spezia. Sono al secondo piano. Quattro ripide rampe li separano dal portone. Troppe per Cesare che si vede condannato in casa. Lui però non perde l’entusiasmo.
    Sente il campanello e si alza sulle zampone che diventano subito fragili nel giro pochi minuti con gli occhioni vispi che si spengono in un velo di tristezza. Si accascia al terreno e solo le carezze di Mariantonietta e Nello gli ridanno lo slancio e la forza almeno di salire sul divano e mettersi a riposare anche se dentro avrebbe sicuramente voglia di farsi almeno un giretto fuori evitando la via crucis delle scale.
    E’ l’articolo 4 di quel dispositivo che Nello custodisce dentro una cartellina a vietare l’uso dell’elevatore a Cesare. La carta in sintesi recita: «l’ascensore è realizzato per la salute dei condomini contribuenti e risulta acclarata la patologia allergica di alcuni condomini. Per questo è fatto divieto di introdurre nella cabina qualsiasi animale». Replicano Mariantonietta e Nello: «Non sappiamo chi siano questi condomini allergici e siamo qui da 36 anni, da 12 con il cane. Di certo sappiamo che il nostro Cesare non può fare le scale. E ci chiediamo anche perché negli ascensori del Comune questa norma non c’è? E’ lecita?».
    Insomma la vicenda rimane a un punto morto. «Abbiamo chiesto spiegazioni all’amministratore di condominio e ai proprietari del nostro appartamento senza avere risposte», spiegano. «Sta di fatto che noi non abbiamo neanche la chiave dell’ascensore», osservano. Mentre Nello e Mariantonietta raccontano la loro storia Cesare si gira quando sente il suo nome. Quasi a confermare tutto con il suo musone. Del resto porta il nome di un condottiero vittima di una congiura. Anche lui forse si sente così, tradito dagli umani che lo costringono a vedere fuori solo dalla finestra per colpa di un regolamento che fa diventare quel musino sempre più triste e depresso e che sembra dire “fatemi usare l’ascensore per favore”.

    RispondiElimina
  3. Ricordo il tuo amico Mago. P68

    RispondiElimina
  4. Un aiuto all'inizio serve sempre. Ste

    RispondiElimina
  5. Santa Fè- All'inizio come ben dicevi ci si affida "alle guide" occasionali, poi con il tempo...certo è che se ripenso alle situazioni che ho rimesso a posto nelle varie famiglie dove capitavo a pranzo e cena, ferri da stiro, ventilatori, cardosas y tomadera por todo el mundo.
    Bei tempi, tutto era da scoprire, ora con il tempo le novità si sono spente ma...l'isola è grande e ancora c'è tanto da scoprire!

    RispondiElimina
  6. Fra le altre cose prende piede anche la figura della guida professionale e particular

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...praticamente si regolarizza la figura del chulo, prossimamente le ginette...è avanti millenni Cuba rispetto al mondo :-)

      Elimina
  7. Mah....le guide turistiche ci sono in tutto il mondo e costano un'occhio.

    RispondiElimina
  8. Se uno si circonda di collaboratori sicuri e fidati va tutto liscio, bisogna saper scegliere, perchè la "faccia" ce la mettete voi Milco.

    RispondiElimina
  9. un 'amico' a Cuba anche se mediamente interessato vale oro,specie oggi che come scrivi tu specie la capitale non è più quella di un tempo a livello di sicurezza(comunque rispetto ad altre capitali del sudamerica ancora di altro pianeta)quindi vale la pena di provare iniziativa che è molto ben pensata...anche io ho il mio bandolero a holguin..magari un giorno ci rivedremo y....fiesta!!!ciao 'notte jefe
    stefano(scusa ora lettura post..giornata un po' difficile)

    RispondiElimina
  10. Infatti Caracas e' considerata la citta' piu' pericolosa al mondo

    RispondiElimina