venerdì 11 marzo 2016

LA NOCHE....SE FUE...



Una delle cose che si e' modificata radicalmente, in questi ultimi 20 anni, e' sicuramente la “Noche de Cuba”.
I miei ricordi vanno indietro fino a poco piu' di 3 lustri, ricordi tuneri ma anche della Capitale e di Santiago.
Ricordo nitidamente, ogni sera e non soltanto nei fine settimana, una marea di gente per strada.
Le piazze principali delle citta' si riempivano di persone, certo molte ragazze, ma anche cubani di tutte le eta' che si ritrovavano col poco che avevano per festeggiare.
Una ragione, a Cuba, per festeggiare qualcosa si trova sempre.
A Las Tunas ricordo che il sabato sera, letteralmente, non si poteva camminare per strada dal casino di gente che c'era.
Era una magia che si ripeteva ogni fine settimana, che ritrovavo intatta ad ogni viaggio.
In disco trovavi sia gli zoccoloni inverecondi che, sopratutto al matine', fanciulle normali che si godevano il loro pomeriggio di gozadera, come ogni giovane di questo mondo.
Cuba era veramente il parco dei divertimenti, non soltanto perche', anche noi, eravamo piu' giovani.
Poi e' successo qualcosa
Probabilmente le accuse della gusaneria cubano americana di Miami di mantenere la Rivoluzione grazie alle performance della Jinetere, hanno scavato un solco.
Fidel decise che era il caso di cambiare questo stato di cose.
Iniziarono cosi' le carte di avvertenza, la galera per le fanciulle recidive, gli operativi fuori dalle discoteche, i problemi creati alle duenas delle case de renta per le “puntature”.
Nel giro di poco piu' di un'anno, siamo nella seconda meta' degli anni 2000, cambio' tutto.
In piu' arrivo' anche quella stupidissima idea di piu' di un'Alcalde di voler dividere stranieri da cubani.
Come se la cosa fosse possibile.
Los carnavales abbandonarono le vie centrali delle citta' per spostarsi in barrios periferici, cosi' come la musica venne messa in strada in luoghi lontani da dove si trovavano i turisti.
La festa fini', le strade si svuotarono, le luci si abbassarono fino ad arrivare ala Cuba di oggi.
Una Cuba dove ancora possibile divertirsi, dove ancora il sabato sera si trova gente in giro, ma dove anche in settimana i parchi cittadini sono vuoti e, in strada, si trovano soltanto i soliti 4 troioni civati a disposizione di chi ha piu' pelo sul petto di King Kong.
Le zone wi fi hanno fatto il resto.
A Tunas, ad esempio, una di queste e' nella piazza dove c'e' il tanke di Buenavista.
La gente alla sera, oramai, non scende neache piu' in centro preferendo rimanere nella sua zona a smaettare sullo smartphone e sui tablet, inviando i loro “me hace falta”.
Certo si puo' sempre, dal giovedi in poi, andare in disco (prima non merita neanche) a patto di essere consapevoli che e' un po' come fare un giro per Torino in corso Massimo D'Azeglio o in via Ormea.
Bisogna muoversi di giorno, oggi, se ci si vuole divertire, organizzarsi le proprie seratine col telefono e una buona rubrica esponendo la fanciulla di turno a meno rischi possibili.
Una vacanza trovi 50 poliziotti in piazza, un'altra non ne trovi nessuno.
Questo almeno a Las Tunas, considerata la capitale cubana del turismo sessuale, mentre un amico andato a Ciego mi ha raccontato di aver visto, in una settimana, soltanto 2 sparuti poliziotti per strada.
Ma Ciego non e' meta di un certo tipo di turismo....
Meglio un tempo col casino o meglio oggi con la tranquillita'?
Mah.....personalmente sono a posto, non so neanche piu' a chi dare i resti...certo pero' che un po' di casino ogni tanto mi farebbe ancora piacere, invece del mortorio a cui mi tocca assistere ogni sera.
La noche de Cuba oggi e' questa, rimpiangere il passato non serve....bisogna organizzarsi.

M&S Casa Particular ha aggiunto una nuova casa 
VILLA MARTINEZ

40 commenti:

  1. Come rimpiango pure io la noche de Cuba, impossibile a descriversi a chi non la ha vissuta...proprio vero che la spallata finale la hanno data le zone wifi...parlavo ieri con un'amica nel parque di Galiano nella capitale ed era un girone infernale!!non un cm libero, vociare diffuso..allucinante per chi ha conosciuto un altra Cuba... non solo Ciego ma pure a Moron e stranamente a Trinidad io non ho visto un pnr in giro...Camaguey si..Havana molto meno che in passato...ciao Milco
    Stefano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dove prima c'era il piacevole vociare oggi c'e' gente che pigia i tastini del movil....tristezza...

      Elimina
  2. Credo che malgrado tutto una notta all'Avana abbia ancora il suo valore. Giuseppe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'Avana offre sempre tanto, altrove le cose sono differenti

      Elimina
  3. EDITORIALE DEL GRANMA (FIDEL...?)

    La visita a Cuba del presidente Barack Obama
    Cuba ratifica la sua volontà d’avanzare nelle relazioni con gli Stati Uniti sulla base dell’osservanza dei principi e dei propositi della Carta delle Nazioni Unite e dei principi del Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace
    Il presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, realizzerà una visita ufficiale a Cuba tra il 20 e il 22 marzo prossimi.
    Sarà la seconda occasione in cui un mandatario statunitense visita l’arcipelago. Prima l’ha fatto solo Calvin Coolidge, che sbarcò e L’Avana nel gennaio del 1928. Arrivò a bordo di una nave da guerra per partecipare alla VI Conferenza Panamericana che si realizzava in quei giorni con gli auspici di un personaggio locale d’infausta memoria: Gerardo Machado.
    Questa sarà la prima volta che un Presidente degli Stati Uniti viene in una Cuba padrona della sua sovranità e con una Rivoluzione al potere, guidata dai suoi leaders storici.
    Questo fatto s’inserisce nel processo iniziato il 17 dicembre del 2014, quando il presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz e il presidente Barack Obama, hanno annunciato simultaneamente la decisione di ristabilire le relazioni diplomatiche rotte dagli Stati Uniti quasi 54 anni fa. Forma parte del complesso processo verso la normalità dei vincoli bilaterali, che è appena iniziato e che è avanzato nell’unico terreno possibile e giusto: il rispetto, l’uguaglianza, la reciprocità e il riconoscimento della legittimità del nostro Governo.
    Si è giunti a questo momento come risultato dell’eroica resistenza del popolo cubano e della sua lealtà ai principi e alla difesa dell’indipendenza e della sovranità nazionali, prima di tutto.
    Questi valori mai negoziati in 50 anni, hanno condotto l’attuale governo degli Stati Uniti ad ammettere i severi danni che il blocco ha provocato alla nostra popolazione e il riconoscimento del fallimento della politica di aperta ostilità verso la Rivoluzione. Né la forza, nè la coercizione economica, nè l’isolamento sono riusciti ad imporre a Cuba una condizione contraria alle sue aspirazioni forgiate in quasi un secolo e mezzo d’eroiche lotte.
    L’attuale processo con gli Stati Uniti ha reso possibile grazie anche all’indistruttibile solidarietà internazionale in particolare e dei governi e dei popoli latinoamericani e caraibici che hanno collocato gli Stati Uniti in una situazione d’ isolamento insostenibile.
    “Come l’argento alle radici delle Ande” scrisse il nostro eroe nazionale José Martí nel suo saggio “Nuestra América”, l’America Latina e i Caraibi, fortemente uniti, hanno reclamato il cambio della politica verso Cuba.
    Questa domanda regionale è stata reiterata in maniera inequivocabile nei Vertici delle Americhe di Puerto España, a Trinidad y Tobago, nel 2009, di Cartagena, in Colombia, nel 2012, quando tutti i paesi della regione hanno reclamato all’unanimità e categoricamente l’eliminazione del blocco e la partecipazione dell’Isola al VII appuntamento emisferico di Panama, nel 2015, dove per la prima volta ha partecipato una delegazione cubana guidata da Raúl.
    Dagli annunci del dicembre del 2014, Cuba e gli Stati Uniti hanno fatto dei passi avanti verso un miglioramento del contesto bilaterale.

    RispondiElimina
  4. Il 20 luglio del 2015, sono state ristabilite le relazioni diplomatiche con l’impegno di svilupparle su una base di rispetto, cooperazione e attenzione ai principi del Diritto Internazionale.
    I presidenti dei due paesi si sono incontrati due volte e ci sono stati scambi di visite di ministri e altri contatti di funzionari ad alto livello. La cooperazione in varie aree di beneficio reciproco avanza e si aprono spazi di discussione che permettono un dialogo su temi d’interesse bilaterale multilaterale, includendo quelli nei quali abbiamo concetti differenti.
    Il mandatario statunitense sarà benvenuto per il Governo di Cuba e per il suo popolo, con l’ospitalità che li distingue, e sarà trattato con considerazione e rispetto come capo di Stato.
    Questa sarà un’opportunità per far sì che il Presidente degli Stati Uniti apprezzi direttamente una nazione impegnata nel suo sviluppo economico e sociale e per il miglioramento del benessere dei suoi cittadini.
    Questo popolo gode dei diritti e può mostrare conquiste che costituiscono una chimera per molti paesi del mondo, nonostante le limitazioni che derivano dalla sua condizione di paese bloccato e sottosviluppato e per questo si meritano il riconoscimento e il rispetto internazionali.
    Personalità di fama mondiale come Papa Francisco e il Patriarca Kirill hanno descritto quest’Isola, nella loro dichiarazione congiunta emessa a L’Avana nel mese di febbraio, come un simbolo di speranza del Nuovo Mondo.
    Il presidente francese, François Hollande ha affermato recentemente che “Cuba è rispettata e ascoltata in tutta l’America Latina ed ha elogiato la capacità di resistenza di fronte alle prove più difficili.
    Il leader sudafricano Nelson Mandela ha sempre usato parlando di Cuba parole di profondo ringraziamento: “Noi in Africa, disse a Matanzas il 26 luglio del 1991, siamo abituati ad essere vittime di altri paesi che vogliono strapparci i nostri territori e sovvertire la nostra sovranità. Nella storia dell’Africa non esiste altro caso di un popolo che, come il cubano, che si sia alzato in difesa di uno di noi”.
    Obama troverà un paese che contribuisce attivamente alla pace e alla stabilità regionale e mondiale e che condivide con altri popoli non quello che le avanza, ma le modeste risorse su cui conta facendo della solidarietà un elemento essenziale della sua ragione d’essere e del benessere dell’umanità, come suggeriva Martí, uno degli obiettivi fondamentali della sua politica internazionale.
    Inoltre Obama avrà l’occasione di conoscere un popolo nobile, amichevole, degno, con un alto senso dei patriottismo e dell’unità nazionale, che ha sempre lottato per un futuro migliore, nonostante le avversità che ha dovuto affrontare.

    RispondiElimina
  5. Molto cambiò anche a partire dal 1998 con il viaggio di Wojtyla...

    Freccia

    RispondiElimina
  6. Il presidente degli Stati Uniti sarà ricevuto da un popolo rivoluzionario con una profonda cultura politica, che è il risultato d’una lunga tradizione di lotta per la sua vera e definitiva indipendenza, prima contro il colonialismo spagnolo e poi contro la dominazione imperialista degli Stati Uniti.
    Una lotta nella quale i suoi figli migliori hanno versato il loro sangue e hanno affrontato tutti i rischi.
    Un popolo che non cederà mai nella difesa dei suoi principi e della vasta opera della sua Rivoluzione, che continua senza incertezze l’esempio di Carlos Manuel de Céspedes, José Martí, Antonio Maceo, Julio Antonio Mella, Rubén Martínez Villena, Antonio Guiteras, Ernesto Che Guevara, tra i tanti.
    Questo è un popolo unito da vincoli storici, culturali e affettivi a quello statunitense, la cui figura paradigmatica, lo scrittore Ernest Hemingway, ricevette il Premio Nobel di Letteratura per un romanzo ambientato in Cuba.
    Un popolo che mostra gratitudine per quei figli degli Stati Uniti che come Thomas Jordan[1], Henry Reeve, Winchester Osgood[2] e Frederick Funston[3], lottarono con l’Esercito di Liberazione nelle nostre guerre per l’indipendenza dalla Spagna
    e quelli che nell’epoca più recente si sono opposti alle aggressioni contro Cuba e hanno sfidato il blocco, come il Reverendo Lucius Walker, per portare il suo aiuto solidale al nostro popolo ed hanno appoggiato il ritorno in Patria del bambino Elián González e dei nostri Cinque Eroi.
    Da Martí abbiamo appreso ad ammirare la Patria di Lincoln e a condannare Cutting[4].
    Vale la pena ricordare le parole del leder storico della Rivolzione Cubana, il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, l’11 settembre del 2001, quando affermò: “Oggi è un giorno tragico per gli Stati Uniti. Voi sapete bene che qui non è mai stato seminato odio verso il popolo nordamericano. Non abbiamo mai predicato nessun genere di odio nazionale né cose simili al fanatismo e per questo siamo tanto forti, perchè basiamo la nostra condotta nei principi e nelle idee, e trattiamo con grande rispetto - e se ne rende conto - ogni cittadino nordamericano che visita il nostro paese”.
    Questo è il popolo che riceverà il presidente Barack Obama, orgoglioso della sua storia, delle sue radici, della sua cultura nazionale e fiducioso che un futuro migliore è possibile. Una nazione che assume con serenità e determinazione la tappa attuale nelle relazioni con gli Stati Uniti e che riconosce le opportunità ed anche i problemi non risolti tra i due paesi.
    La visita del Presidente degli USA sarà un passo importante nel processo verso la normalità delle relazioni bilaterali.
    Va ricordato che Obama, come ha fatto prima James Carter, si è proposto, con l’esercizio delle sue facoltà presidenziali, di lavorare per rendere normali i vincoli con Cuba e in conseguenza ha realizzato azioni concrete in questa direzione.
    Senza dubbio, per giungere alla normalità resta un lungo e complesso cammino da percorrere che richiederà la soluzione di temi chiave che si sono accumulati in più di cinque decenni e che hanno approfondito il carattere di confronto dei vincoli tra i due paesi.
    Questi problemi non si risolveranno dalla notte alla mattina e nemmeno con una visita presidenziale.
    Per rendere normali le relazioni con gli Stati Uniti, sarà determinante eliminare il blocco economico, commerciale e finanziario, che provoca privazioni al popolo cubano ed è il principale ostacolo per lo sviluppo dell’economia del nostro paese.
    Va riconosciuta la posizione reiterata del presidente Barack Obama che il blocco dev’essere eliminato e i suoi richiami al Congresso perchè lo elimini.

    RispondiElimina
  7. Santa Fè- Caro Milco prima di tutto ti auguro un buon viaggio verso l'amore che abbiamo in comune!riguardo al post per esperienza personale verso i centri più piccoli ancora si ritrova quel vociare che hai conosciuto anni addietro, Vinales per esempio nel pomeriggio è un via vai di carretti con caballos che rientrano dai campi e poco dopo i campesinos con le famiglie si riversano nella strada principale, questo l'ho riscontrato anche nella cittadina di Pinar del Rio.
    Ho omesso il Malecon de La Habana perchè è fuori classifica ieri come oggi e spero domani..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "L'amore che abbiamo in comune" potrebbe spingere le serpi (ahahaha) che abbiamo sul blog a pensare chissa' cosa....
      Ricorda che sei un'uomo sposato, con prole nonche' IL DIFENSORE DELLA SANTA ROMANA CHIESA del blog....

      Elimina
    2. Santa Fè- Hahahaha, cristiano ma non certo santo! e non meglio di Enrico, a cui chiedo venia se mi sono infervorato, o altri non credenti che sono delle brave persone come te.
      Divertiti caro Milco e che gli Orishas te cuiden siempre.

      Elimina
    3. Anche perché poi,fino ad ottobre inoltrato,sarà miniera profonda...

      Elimina
  8. piccola anticipazione:

    www.noviaparticular.com

    così voi vendete le case noi facciamo trovare nella cama la novia prescelta, profumata e confezionata per benino...

    possibilità di tariffe particolari per:
    7gg all inclusive (amante y ama de casa)
    over 65
    prendi 2 paghi 1

    IT IS A GOOD BUSINESS!!!

    Per quando torni da Cuba spero di girarti almeno una bozza definitiva del progetto...

    Un abbraccio

    Freccia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Manca ancora che mi metto a fare il prosineta ahahahah

      Elimina
    2. Ma quale prosineta...

      è la versione cubana del www.myescort.com

      uuuuuaaaaaaàààààà...

      Freccia

      Elimina
  9. Questo è un reclamo sempre più forte e crescente dell’opinione pubblica statunitense e quasi unanime della comunità internazionale che in 24 occasioni consecutive ha approvato nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la risoluzione cubana “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba”.
    Il mandatario statunitense ha adottato misure per modificare l’applicazione di alcuni aspetti del blocco, che sono positive.
    Alti funzionari del suo governo hanno detto che sono in studio altre.
    Senza dubbio non è stato possibile implementare una buona parte delle misure per la loro limitata portata, per la persistenza di altre regole e per gli effetti intimidatori del blocco nel suo insieme, che viene applicato da più di cinquant’anni.
    È un paradosso che da una parte il governo prenda misure e che dall’altra applichi le sanzioni contro Cuba, che danneggiano la vita quotidiana del nostro popolo.
    La realtà continua a mostrare che il blocco si mantiene e si applica con rigore e con una marcata portata extraterritoriale che ha effetti dissuasivi per le imprese e le banche delgi stati uniti e di altri paesi
    Un esempio sono le multe di milioni che continuano ad imporre a entita' bancarie stauntentesi e di altre nazionalità per aver avuto relazioni con Cuba la negazione dei servizi e la chiusra delle operazioni finanziarie delle banche internazionali con il nostro paese.
    Il popolo di Cuba spera che la visita del mandatario statunitense consolidi la sua volontà di farsi coinvolgere attivamente in un dibattito a fondo con il Congresso per l'eliminazione del blocco.

    RispondiElimina
  10. hola! sono sbarcato a cuba nel 2004 in capitale e già la cosa era diferente rispetto agli inizi del secolo, el malecon era battuto solo il fine settimana mentre ora anche peggio perchè c'è quasi solo chusma de bajo mundo y muchos travestidos ( gracias a mariela...). Le disco non mi piacciono non sono mai stato frequentatore, al massimo andavo e vado per prendere contatti per il giorno dopo ma il classico schema turistico de playa / giri in centro di giorno e camera da 30-40 min con chica de la disco non fa per me. Ho sempre battuto di giorno ed i momenti più ludici gli ho passati in casa con amiche, certo sono cubane hanno bisogno de la bulla de la gozadera per quello ti organizzi con bevande assortite, stereo per musica ( non a canna ma un volume decente per non disturbare) e poi qualche stronzata/chucheria o quello che ti chiedono che alle ragazze piacciono tanto. Penso che la cubana se si vuole farla rendere bisogna trattarla bene e poi "fidelizzarla" nel senso di chiamarla più volte e si avrà un crescendo in tutti i sensi. Continuo a divertirmi così e con los moviles è ancora più comodo e meno rischioso per lei che può arrivare alla casa tranquilla en zapatillas invece che con i rumorosi tacones. Comunque si a cuba ci si può ancora divertire se sai comportarti e stare alle regole del gioco, chi vuole un vero luna park cmabi lido. chao Enrico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il movil, almeno da questo punto di vista, e' stata davvero una gran cosa.

      Elimina
    2. a proposito buone vacanze e ricordati gli aggiornamenti sulla bd prepagata per cuba. Enrico

      Elimina
    3. Grazie

      Se la uso perche' solitamente, come i mafiosi e i papponi, giro con il malloppone di cash...

      Il Blog sara' attivo anche domani e domenica...visto che poi per 2 settimane ci...disintossichiamo tutti...

      Elimina
  11. Si dovranno risolvere altri temi che colpiscono la sovranità cubana per poter realizzare relazioni normali tra i due paesi.
    Il territorio occupato dalla Base Navale degli Stati Uniti a Guantánamo, contro de la volontà del nostro governo del nostro popolo, dev’essere restituto a Cuba compiendo il desiderio unanume dei cubani da più di cento anni.
    Devono essere eliminati i programmi d’ingerenza indirizzati a provocare destabilizzazione e cambi nell’ordine politico, economico e sociale nel nostro paese.
    La politica di cambio di regime dev’essere definitivamente sepolta.
    Inoltre va abbandonata la pretesa di fabbricare un’opposizione politica interna suffragata con denaro dei contribuenti statunitensi.
    Si dovrà porre termine alle aggressioni radiofoniche e televisive contro Cuba, in forte violazione del Diritto Internazionale, e all’uso illegittimo delle telecomunicazioni con obiettivi politici, riconoscendo che il fine non dev’essere esercitare una determinata influenza sulla società cubana, ma porre le tecnologie in funzione dello sviluppo e della conoscenza.
    Il trattamento migratorio preferenziale che ricevono i nostri cittadini in virtù della Legge de Ajuste Cubano e della “politica dei piedi asciutti, piedi bagnati”, provoca perdite di vite umane e fomenta l’emigrazione illegale e il traffico di persone, oltre a generare problemi a terzi paesi. Questa situazione dev’essere modificata.
    Si deve anche cancellare il programma di “parole” per i professionisti in medicina cubani, che priva il paese di risorse umane vitali per garantire la salute del nostro popolo e che danneggia coloro che si beneficiano con la cooperazione di Cuba in nazioni che la necessitano.
    Inoltre va cambiata la politica che pone come condizione agli atleti cubani di rompere con il loro paese per poter giocare nelle Leghe degli Stati Uniti.
    Queste sono politiche del passato, incongruenti con la nuova tappa che il governo degli USA ha iniziato con il nostro paese. Tutte sono iniziate prima del governo di Obama, ma lui può modificarne alcune per decisione esecutiva e altre le può eliminare totalmente.
    Cuba, coinvolta nella costruzione di una nuova relazione con gli Stati Uniti in pieno esercizio della sua sovranità, è impegnata con i suoi ideali di giustizia sociale e di solidarietà. Nessuno può pretendere che per questo debba rinunciare ad uno solo dei suoi principi, cedere un apice nella loro difesa o abbandonare quanto proclamato nella Costituzione: “Le relazioni economiche e diplomatiche con qualsiasi altro Stato non saranno mai negoziate per aggressione, minaccia o coercizione di una potenza straniera”.
    Non si può avere nemmeno il minor dubbio della fedeltà assoluta di Cuba ai suoi ideali rivoluzionari e antimperialisti e alla sua apolitica estera, impegnata con le cause giuste del mondo, la difesa dell’auto determinazione dei popoli e il tradizionale appoggio ai nostri paesi fratelli.
    Come si legge nell’ultima Dichiarazione del Governo Rivoluzionario, è e sarà inamovibile la nostra solidarietà con la Repubblica Bolivariana del Venezuela, con il governo guidato dal presidente Nicolás Maduro e con il popolo bolivariano y chavista, che lotta per seguire il proprio cammino ed affronta sistematici tentativi di destabilizzazione e sanzioni unilaterali stabilite dall’Ordine Esecutivo infondato e ingiusto del marzo del 2015, condannato dall’America Latina e i Caraibi.
    La notificazione emessa lo scorso 3 marzo, prorogando la detta “Emergenza Nazionale” e le sanzioni, è un’intromissione diretta e inaccettabile nei temi interni del Venezuela e nella sua sovranità.
    Quell’Ordine dev’essere abolito e questo sarà un reclamo permanente e fermo di Cuba.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aston Villa,

      Inanzitutto ti auguro una buona vacanza nella tua Las Tunas......

      Noi due ci odiamo reciprocamente, e ci mandiamo a quel paese ogni volta, ma qualche affinità elettiva c'è l' abbiamo sicuramente.

      Mi sei piaciuto quando hai parlato delle donne, che ti parlano con lo sguardo, toccandosi i capelli, e aggiungo io muovendo nervosamente le dita delle mano........... L' arte di leggere quello che ti vogliono comunicare è un gioco che ti stimola con l' intelletto e ti mette in sintonia con le loro bramosità........

      Diceva Shopenhauer: " Ascolta la donna quado ti GUARDA, non quando ti PARLA", questo non per significare che non fosse intelligente, ma per mettere in rilievo la sua Arma di Seduzione, riconducibile ai suoi occhi e al suo sguardo.....

      Certo che il Regime Castro Marxista, è diventato Onnivoro......vuole tutto, e non concede nulla.

      Questo a livello di propaganda politica, poi si vedrà a livello pratico, anche se Barack Obama, visti i suoi indici di consenso che risquote a Cuba, superiori a quelli dei maggiori esponenti comunisti, si è quasi infatuato di Cuba che vorrebbe, concedergli tutto, o quasi, ma pur essendo un presidente eletto dal popolo, ogni suo atto e decisione è controllato e monitorato dal Congresso.

      1) Base Navale USA Guantanamo: Occupata, è nostra e ce la dovete restituire.

      2) Opposizione anticomunista, e libere elezioni: ve le sognate di notte.

      3) Radio Martì di Miami: deve essere chiusa immediatamente anche se trasmette non sul territorio cubano.

      Il bello è che si cita l' Autodeterminazione dei popoli, quando il primo a non permettere questa scelta è proprio il Regime Castrista.

      Se per Democrazia a Cuba, che molti politologi e costituzionalisti, chiamano "Democrazia in Movimento", si pensa alla Democrazia Partecipativa o " Groosroots Democracy" come la chiama il Prof. Arnold August, professore marxista di Scienze Politiche dell' Università di Montreal, ovvero in assenza di movimenti politici al di fuori del Partito Comunista Cubano, la rappresentatività politica viene selezionata dal basso ( sindacati, organizzazioni femminili, piccoli agricoltori, studenti universitari ).

      Questa potenziale rappresentatività popolare dovrebbe essere aperta a tutti. Invece è rigidamente selezionata da un controllo verticale e gerarchizzato dal Partito Comunista Cubano che ne condiziona ogni passaggio fino al seggio parlamentare.

      CELESTE HENRY



      Elimina
    2. Sorvolo sui contenuti del tuo ennesimo pippone.
      Come ogni disco rigato ripeti sempre lo stesso suono.
      Odio e Amore sono sentimenti da dedicare alla vita reale,non certo nei confronti di chi legge o partecipa a un Blog.

      Elimina
  12. Come ha segnalato il Generale d’Esercito Raúl Castro: “Non rinunceremo ai nostri ideali d’indipendenza e giustizia sociale, nè tralasceremo uno solo dei nostri principi, non cederemo di un millimetro nella difesa della sovranità nazionale.
    Non permetteremo pressioni nei nostri temi interni.
    Ci siamo guadagnati questo diritto sovrano con grandi sacrifici e al prezzo dei più grandi rischi.
    Siamo arrivati fino qui, lo reiteriamo ancora una volta, per la difesa delle nostre convinzioni e perchè ci assistono la ragione e la giustizia.
    Cuba ratifica la sua volontà d’avanzare nelle relazioni con gli Stati Uniti, sulla base del rispetto dei principi e dei propositi della Carta delle Nazioni Unite e dei principi del Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace, firmata dai capi di Stato e di Governo della regione, che comprendono il rispetto assoluto della sua indipendenza e sovranità, il diritto inalienabile di ogni Stato d’eleggere il sistema politico, economico, sociale e culturale senza ingerenze di alcuna forma, l’uguaglianza e la reciprocità.
    Cuba reitera a sua volta la piena disposizione di mantenere un dialogo rispettoso con il governo degli Stati Uniti e sviluppare relazioni di convivenza civile.
    Convivere non significa dover rinunciare alle idee nelle quali crediamo e che ci hanno portato sino a qui, al nostro socialismo, alla nostra storia, alla nostra cultura.
    Le profonde differenze di concetti tra Cuba e gli USA sui modelli politici, la democrazia, l’esercizio dei diritti umani, la giustizia sociale, le relazioni internazionali, la pace e la stabilità mondiale, tra l’altro, persisteranno.
    Cuba difende l’indivisibilità, l’inter-dipendenza e l’universalità dei diritti umani, civili, politici, economici, sociali e culturali.
    Siamo convinti che è obbligo dei governi difendere e garantire il diritto alla salute, all’educazione, la sicurezza sociale, il salario uguale, il diritto del bambino, così come il diritto all’alimentazione e allo sviluppo.
    Respingiamo la manipolazione politica e la doppia facciata sui diritti umani, che deve smettere.
    Cuba, che ha aderito a 44 strumenti internazionali in questa materia, mentre gli Stati Uniti ne hanno firmati solo 18, ha molto da dire, da difendere e da mostrare.
    Per quel che riguarda i nostri vincoli con gli Stati Uniti, i due paesi devono rispettare le loro differenze e creare una relazione basata a beneficio dei due popoli.
    Indipendentemente dai passi avanti che si possano fare nei vincoli con gli Stati Uniti, il popolo cubano andrà avanti.
    Con i nostri propri sforzi e le nostre provate capacità e creatività, continueremo a lavorare per lo sviluppo del paese e il benessere dei cubani.
    Non interromperemo la domanda d’eliminazione del blocco, che ha fatto e fa tanto danno. Continueremo a portare avanti il processo d’attualizzazione del modello economico e sociale che abbiamo eletto e la costruzione di un socialismo prospero e sostenibile per consolidare le conquiste della Rivoluzione, un cammino sovranamente scelto e che sicuramente sarà ratificato nel VII Congresso del Partito Comunista, con Fidel e Raúl nella vittoria.
    Questa è la Cuba che offrirà un rispettoso benvenuto al presidente Obama.

    RispondiElimina
  13. due serie considerazioni riguardo post di ieri:

    propina 20% - mi risulta che le più note piattaforme di ricerca "affitto case" applichino il 15% (solo per info, spero utile e soprattutto corretta...)

    riconoscenza - Simone non preoccuparti se molti clienti non conoscono la parole grazie...THIS IS BUSINESS NOW...

    Freccia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Freccia che fai?
      Mi fai i conti in tasca?
      Seriamente parlando distinguiamo la proprina dalla commissione.
      la propina la prende il cubano che porta uno straniero in una casa, non fa un cazzo e si prende il 20% (se paga 15, 3 cuc, 20 4 cuc, 25 5 cuc)
      Noi oltre ad aver messo in piedi il sito e tutto l'ambaradan inviamo e riceviamo, nella migliore delle ipotesi 8 mail per ogni operazione.
      Vedi un po' tu....

      Elimina
    2. il termine propina non voleva essere offensivo...dajjje zio sai che ti voglio bene...se gli affari ti vanno bene sono il secondo ad essere felice...credimi!

      Mi riferisco alle commissioni di siti tipo booking o airbnb...

      Freccia




      Elimina
  14. Anche perche las propinas al limite le pago.
    Sicuramente non le prendo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. per fare chiarezza tutto parte questa mattina da una mia rapida lettura di un tuo post di ieri...

      "La propina gira intorno al 20% anche per loro che solitamente trattano case a 10 15 cuc che a noi non interessano"

      Freccia

      Elimina
  15. I tempi cambiano caro Milco, le nuove generazioni cubane sono diverse da quelle di ieri, sicuramente sono più sveglie, come accade in tutto il mondo....di policia neanche io ne vedo molta in giro, sia a Baracoa che Santiago, le due città che frequento più assiduamente, anche se da maggio farò tappa e penso di stabilizzarmi all'Havana ad ogni vacanza, per stare con amici e amiche che conosco da un pò, e magari allargare il giro delle conoscenze anche nella capital, anche perchè dopo tanti anni inizia a stancarmi dopo l'arrivo all'havana il dover andare all'estremo oriente, sia in guagua che in avion, anche se come "ambiente" (non inteso come natura) penso che rimpiangerò quello orientale, dove c'è meno caos, meno stress, ma ne approfitto per conoscere meglio la capital, visto che la conosco poco bazzicando lidi orientali.

    RispondiElimina
  16. Se un giorno decidessi di vivere a Cuba in pianta stabile anche io opterei per la capitale.

    RispondiElimina
  17. La capitale ha i suoi pregi e difetti, per la tua attività è il top, io preferirei vivere in città medio grandi, non troppo caotiche, e dove non c'è troppo turismo, e non troppo distanti dall'havana, anche Cienfuegos che fa i suoi belli 150 mila abitanti, ed è sul mare, non mi dispiacerebbe, anche se come scrivevo tempo fa, se le cose non migliorano a Cuba (il doversi sposare o avere un figlio per avere la RP, il non potersi comprare/affittare una casa senza RP, il non poter aprire un'attività senza RP, ecc), tutto ciò mi spinge verso la Repubblica Dominicana, ma per ora sono solo discorsi giusto per parlare, io spero sempre che Cuba sotto questo punto di vista abbatta quelle barriere, e migliori.

    RispondiElimina
  18. Cienfuegos vale Tunas solo col mare che non è poco.
    Posti per passare al massimo qualche mese, non per viverci. Secondo me.

    Birillo malato...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Que pasa al Billo?

      Freccia

      Elimina
    2. mah...probabilmente una intossicazione alimentare dovuta a biscotti per cani...da cani....

      Elimina
    3. Se ci fate caso, ognuno di noi, dopo qualche anno che va a Cuba, si sceglie una città e la predilige rispetto le altre.Perchè è li che ha trovato il posto che assomiglia di più alla propria personalità.

      L' Havana è la capitale, e fa sembrare tutto il resto, piccola provincia......ma è troppo dispersiva e punto di riferimento turistico classico.

      Io ho scelto Cienfuegos, la Perla di Cuba:

      LOGISTICA:

      Con un' auto a noleggio vi arrivate in due ore 250 kilometri dalla capitale. E' al centro di Cuba e da li potete fare i vostri viaggetti e ritornare in serata o il giorno dopo.

      GIRO TURISTICO DI BENVENUTO:

      Appena arrivati, fate il cavalcavia e andate verso il malecon, e poi dirigetevi verso il centro. Potrete ammirare le cartetteristiche costruttive di fine secolo francese di diversi Palazzi, immersi in una coreografia marinaresca che la rende affascinante.

      LOCAZIONE:

      Scelta della casa......"alcova". Tante possibilità, ma vi consiglio PUNTA GORDA, che si trova sulla penisola su cui si estende Cienfuegos nella zona detta " Paseo del Prado", molto riservata e silenziosa, che ai primi del '900 era la zona aristocratica della Città.
      Qui ci sono molte case particular, ben tenute, immerse nel verde con piscine e dolci pergolati e dove le ragazze ambiscono passare le notti del dopo fiesta.

      Direte, si ma Celeste i prezzi.......bassi molto bassi, non oltre i quarata pesos al giorno, ma con sconti se vi fermate oltre una settimana.

      MATTINATA:

      La mattina a Cienfuegos è stupenda.
      La città si risveglia quasi tutta insieme,
      Il Boulevard e le vie centrali con le loro caratteristiche costruttive in stile Bohemien francese si animano di voci e di colori e quando ci sei in mezzo ti sembbra di essere un re.

      MARE: RANCHO LUNA, DELFINARIO, Le varie calette private, ma sopratutto la barriera corallina nota come Notre Dame, che è un labirinto sottomarino tutto da esplorare e da perdersi con una bella sirena bionda.....

      La NOTTE:

      I "Ciefuegueros" , hanno tutto un giro particolare. Ogni sera scelgono una discoteca ( la più bella e centrale il "Beny Moret",lo " Yacht Club "la "Cote D' Azul", l' "Agua", e l' " Artex " ecc. ) e li si sposta il movimento.

      RAGAZZE: Ce ne sono di incantevoli e anche di buona famiglia, molte che hanno viaggiato e lavorato all' estero e comunque una varietà enorme. A parte quelle alla ricerca del turista, ce ne sono molte che vogliono fare la loro vita e divertirsi in compagnia, simpatiche e intelligenti e se entri nelle loro grazie, ti cercano tutte le notti......

      CELESTE HENRY

      Elimina
    4. Aggiungiamo anche Holguin...non sul mare ma che io ritengo la più caraibica delle città cubane, non certo come architettura ma come ritmo ..sonnolenta....ma pronta ad esplodere in fiesta, i suoi parchi (quello de las Flores il mio preferito),un certo orgoglio rivoluzionario non del tutto sopito...caro Valter io ti ripeto pensaci non una ma dieci volte a provare la Rep.Dominicana....Celeste mi è piaciuta la descrizione del tuo cantuccio speciale..Cienfuegos è davvero una perla...solo un po stonato finale 'se entri nelle loro grazie di cercano tutte le notti. ..' ...dai non inganniamo chi legge e non conosce Cuba e non esageriamo nel poetizzare
      Stefano

      Elimina
    5. Ciao grande Stefano, se un giorno dovessi optare a malincuore per la RD prima ci andrei a vivere uno-due mesi a volta, come faccio con Cuba, per imparare, conoscere, rendermi conto di persona, poi deciderei, quello che mi frena a Cuba è quello che ho descritto sopra, se non ci fossero tutte quelle limitazioni Cuba sarebbe l'isola ideale, ma purtroppo un isola non è fatta solo di belle spiagge, ragazze, e divertimento, si ha bisogno di altro, soprattutto se uno ha intenzione di vivere in un posto in pianta stabile, e soprattutto se uno volesse lavorare (non io), e tutte quelle limitazioni sarebbero solo inutili ostacoli....non si può costringere una persona a fare un figlio per poter avere il permesso per aprire un paladar, o per comprare o affittare una casa, o un auto,oppure costringerla a intestare tutto a persone cubane, con annessi rischi, oppure costringerla a uscire dal paese ogni 3 mesi, non scherziamo, perchè purtroppo oggi neanche col matrimonio ti danno la RP, hanno stretto la cinghia (giustamente), per via dei finti matrimoni di comodo, un mio amico sposato con cubana,senza figli, fedina penale pulitissima, mai avuto e dato alcun problema a Cuba, è la quinta volta che fa domanda per RP, gli hanno sempre risposto nisba...La mia speranza è che tra qualche anno queste barriere vengano abbattute, speriamo.

      Elimina
  19. A Cuba ci sono capitato per lavoro solo da qualche anno, per periodi brevi, sempre a l'havana.. ma quelle volte che ci vado per me rimane sempre il paradiso della gnocca facile. Non oso quindi pensare cosa fosse anni fa, visto che non è il primo racconto di questo tipo che sento. Il culmine per me è la feria internacional, dove spesso il pomeriggio ho il difficile compito di dover scegliere con quale standista la sera. Insomma esattamente come alle fiere che si fanno in Germania jajajaja Mat.

    RispondiElimina