martedì 26 aprile 2016

LA BILANCIA



La foto che vedete e' stata scattata qualche venerdì fa.
Ritrae un gruppo di ultracinquantenni che, dopo la partita, si rilassa in presenza di importanti libagioni.
E' l'Aston Villa che, orgogliosamente calca i campi da 34 anni, il tempo passa ma noi ci siamo sempre.
Uno di noi ha rilevato un bar trattoria, il menu' della serata di venerdi scorso e' stato antipasto di mare, pasta con le sarde e sarde a beccafico, il tutto innaffiato con un misterioso bianco dei colli trevigiani.
Come mi ha ricordato un amico romano che ha visto la foto su Fb "State sempre a magna'..."
Sopratutto ora, dopo l'ignomignosa retrocessione in seconda divisione inglese della casa madre, e' il momento di essere vicini ai nostri riferimenti britannici.
Quando qualcuno mi chiede quando mi trasferiro' definitivamente a Cuba e rimane stupito al mio “MAI” di risposta, dovrebbe vivere serate come quella di cui vedete la foto.
Gia' oggi potrei vivere nel grande Caimano per un periodo di 4/5 mesi ogni anno, ma sono e sarebbero troppe le cose che mi verrebbero a mancare.
Intanto un lavoro, uno serio intendo...uno di quelli che regala dignita' ad una esistenza.
Quello che faccio in Italia e' un qualcosa che mai, neanche un giorno all'anno, mi spinge ad alzarmi al mattino dicendo “ che palle...devo lavorare”.
Il progetto della palestra cresce e sopratutto mi piace, soddisfando in pieno (fino troppo) la mia innata esigenza di relazioni sociali col prossimo.
Non sono ricco, guadagno discretamente per poter fare la vita che voglio, questo e' un privilegio di pochi.
Mi piace il mio bar dove faccio colazione dove, nei fine settimana, mi dedico all'aperitivo.
Amo la mia partita coi Villans ogni 15 giorni, amo giocare con altri amici nei venerdì in cui non abbiamo, coi miei, programmato nulla.
Adoro andare a cena fuori, mi piacciono i locali, i cibi nostrani, la cadenza dialettale delle mie parti.
Trovo piacere ad entrare in un supermercato e trovare tutto ma proprio tutto quello che mi serve, senza dover fare il giro delle 7 chiese per un rotolo di carta igienica.
Mi spupazzo Birillo, lo porto in palestra parcheggiandolo nell'ampio cortile, mi piace quando lo lascio a casa, sapere di ritrovarlo festante ad attendermi.
Mi piacciono le serate con amici vecchi e nuovi, mi godo quelle con le donne che frequento, cosi' diverse da quelle con cui mi relaziono a Cuba.
Certo la differenza rispetto a Cuba e' che se esco solo, e non ho programmi particolari, rientro solo...
Nel caimano le cose possono andare in modo diverso.
Mi piace girare in auto e scooter non alla cazzo, come avviene a Cuba, ma perche' ho qualcosa di concreto da fare.
Bello programmare la giornata con tutto cio' che ci entra, e, alla fine della stessa, fare un bilancio sul come sono andate le cose.
La mia passione per l'isola e' fuori discussione, ma come fai rinunciare ad una vita italiana quando questa e' piena di momenti che vale la pena vivere?
Certo, se uno fa una vita di merda, per emozionarsi deve passare le ore a cismoseare le vite altrui, non ha uno straccio di interesse che non sia quello di ficcare il naso nella vita di altri, fa un lavoro che e' un'incidente di percorso, insomma...se tirare sera e' un problema capisco che le luci della maggiore delle Antille possano essere particolarmente attraenti.
Questo per non parlare di chi, da questo lato del bloqueo, ha famiglia, figli, genitori, affetti....in quel caso la scelta e' infinitamente piu' complicata.
Quello che conta e' avere oppurtunita', piu' opzioni, poter scegliere e non essere obbligati a mangiare la minestra o volare dalla classica finestra.
Pero', prima di una scelta, occorre mettere tutto, ma proprio tutto, sulla bilancia ed e' quello che molti si dimenticano di fare.
M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA NUOVA CASA.

32 commenti:

  1. massimo gramellini

    Nei giorni scorsi la deputata democratica Cristina Bargero ha illustrato alla Camera come, per la scienza economica, l’acqua pubblica sia un bene comune ma non possa essere considerata un bene pubblico. Il video del suo complesso intervento è stato preso da alcuni parlamentari Cinquestelle tra cui il solerte Di Battista, ridotto a una frase a effetto («l’acqua pubblica non è un bene pubblico»), reso caricaturale con replay e storpiature della voce, infine gettato in pasto al Popolo del Web. Il quale ha risposto allo stimolo dei manipolatori come una foca ammaestrata: seppellendo sotto una cascata di minacce di morte e insulti sessisti una deputata che aveva espresso con estrema competenza un’opinione, ancorché discutibile.
    Mao diceva che la rivoluzione non è un pranzo di gala. Ma, quella che si fa comodamente sulle tastiere, di certi pranzi popolari ha conservato solamente i rutti. Se il visionario Casaleggio fosse ancora tra noi, vorrei chiedergli se è davvero questa la democrazia della Rete da lui vagheggiata. Sarebbe consolante poter dare credito alle sue intuizioni, immaginando che un giorno il web forgerà assemblee di cittadini preparati e riflessivi. Per ora è solo la versione tecnologica dell’eterna piazza forcaiola che da millenni mette in salvo i barabba e in croce tutti gli altri. Ciascuno tira fuori il peggio dì sé, quando si trova a fare parte di una massa indistinta e consapevole di nulla, se non della propria esasperazione. E chi ne eccita gli umori, come Di Battista, si prenota per esserne la prossima vittima.

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  2. mikhail gorbaciov

    Quasi 70 anni fa un gruppo di scienziati del Progetto Manhattan, dopo aver constatato il potere distruttivo del nucleare, progettò quello che venne chiamato il Doomsday Clock. Un meccanismo concepito per avvisare il mondo della minaccia di un’imminente catastrofe globale. Quest’anno le lancette dell’«orologio dell’apocalisse» si sono fermate a tre minuti dalla mezzanotte dell’umanità.
    La stessa posizione in cui si trovavano al culmine della Guerra Fredda.
    Perché? A livello globale, il numero di testate nucleari ha ripreso a crescere; oltre trenta Paesi sono in possesso di armi nucleari o possono disporne rapidamente; la Corea del Nord manda pericolosi segnali; il furto da parte dell’Isis non è una cosa priva di fondamento. A tutto questo si aggiungono i rischi e gli impatti di una futura Cernobil o Fukushima; gli incidenti all’interno dei siti di stoccaggio o quelli legati alla lavorazione e al trasporto dei materiali nucleari; i cambiamenti climatici, che interessano tutti gli organismi viventi.
    Quest’anno ricorre il 30esimo anniversario della catastrofe di Cernobil: il peggior disastro con cui il genere umano si sia mai dovuto confrontare, legato all’incapacità di scienziati e ingegneri di prevedere come problemi apparentemente piccoli possano tramutarsi in disastri di scala quasi inimmaginabile.
    A mio parere Cernobil rimane uno dei più tragici incidenti del nostro tempo. Dal momento in cui venni informato telefonicamente - alle 5 del mattino di quel fatidico 26 aprile 1986 - che un incendio era divampato nel Reattore 4 della centrale nucleare di Cernobil, la mia vita non è stata più la stessa. Sebbene in quel momento non si conoscesse la reale entità del disastro, fu subito evidente che stava accadendo qualcosa di orribile. Le questioni sollevate da Cernobil e ribadite da Fukushima sono oggi più attuali che mai, e sono ancora senza risposta. Come possiamo essere sicuri che le nazioni che possiedono energia nucleare per scopi civili o militari si atterranno alle necessarie misure e norme di protezione? Come possiamo ridurre il rischio che grava sulle generazioni future? Non sarà che stiamo evitando di dare le risposte a queste domande quando tronchiamo il dibattito invocando ragioni di «sicurezza nazionale» o il nostro bisogno illimitato di energia?
    Contrariamente a quanto affermano i sostenitori dell’energia nucleare, secondo cui ci sono stati solo due incidenti importanti, se si quantifica la gravità degli incidenti includendo sia la perdita di vite umane sia significativi danni alle strutture, emerge un quadro molto diverso. Dal 1952 si sono verificati in tutto il mondo almeno 99 incidenti nucleari, che rientrano in questa definizione, con danni che ammontano a oltre 20,5 miliardi di dollari. Vale a dire più di un incidente nucleare ogni anno e danni per 330 milioni di dollari. Tutto questo dimostra che esistono molti rischi non gestiti o regolamentati in modo inadeguato, una cosa che è a dir poco preoccupante, data la gravità dei danni che anche un singolo incidente può provocare.
    È fondamentale che qualsiasi discussione sull’energia nucleare venga affrontata sotto tutti i punti di vista e nella sua complessità. Gli impianti nucleari non rappresentano solo un problema di sicurezza, di ambiente o di energia. Ma tutte queste cose insieme. E come Green Cross International sostiene da anni, si tratta di aspetti del medesimo problema che vanno dibattuti nel loro complesso.

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  3. Dipende sempre da cosa si lascia. Giuseppe

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    1. Esempio di...ora.
      Ieri sera la mia socia cubana ci ha detto che ha il bambino con febbrone, oggi non viene, l'altro mio socio arriva alle 18.30, istruttori di salla all'ultimo momento disponibili non ne avevamo...bene...faccio io 12 ore senza problemi.
      Mentre ti scrivo faccio le mille cose che si devono fare in casa prima di una partenza mattiniera...
      La vita e' anche questo.

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  4. È giusto apprezzare la vita che si ha per viverla con serenità,poi i propri posti dove si è nati e cresciuti sono unici per ogniuno.

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  5. Mi piacerebbe vivere al mare ma so che alla fine è una cosa che non farò mai

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  6. Non ti piace più el bollo cubano ahi ahi la vecchiaia :-))
    Loco

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    1. Non esattamente visto che a differenza di molti di....voi so anche e ancora come è fatto quello italiano...

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  7. ..ed io che leggendo il titolo del post odierno pensavo a dei consigli primaverili per rimetterci in forma...

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  8. Ahahahaha ho ripreso anche a fare il personal.....quei consigli...costano.
    Comunque ritrovarmi a gestire una sala pesi molto grande e con gente da ghisa dura ha comportato una certa fatica.
    Dopo qualche anno da allenamenti da....dopolavoro ferroviario mi sono dovuto rimettere a fare sul serio.
    Hai presente il film Rocky Balboa....ecco....fatte le dovute proporzioni....siamo li'.
    Prima ho dovuto prendere peso senza andare troppo per il sottile fra massa magra e massa grassa, poi ho dovuto "tirarmi" campando a bresaola di tacchino e brucando erbetta.
    Il tutto allenandomi duro malgrado gli acciacchi...datati.
    Ora quasi ci siamo, non pensavo che il giochino del salire e poi scendere riuscisse ancora, visto che tengo una certa...
    Invece la matematica non ti tradisce mai.
    Un mesetto e sono.....en taja...

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    1. Rocky da quando sei diventato un business man vedi soli €€€...azzzzo certi consigli agli amici si danno aggggratis...

      scherzi a parte ficamente sono in forma...é mentalmente che non sono apposto...jajaja...

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  9. hola! se sei una persona molto attiva cuba è un inferno, ad oggi esta bien solo para gozar. Certo che sono mondi differenti , l'ideale sarebbe permettersi di fare il turista sei mesi all'anno poi rientrare a casa per vita normale. Non sarebbe male. Occhio alle fasi di bulk troppo agressive perchè quello che guadagni come massa muscolare ( glicogeno muscolare, grasso intramuscolo) lo perdi subito con dieta ipocalorica ma poi l'adipde sottocutaneo è difficile da perdere, preferisco rimanere sempre tonico cercando di aumentare solo di qualità tenendo i macro uguali per tutto l'anno ( al naturale raggiunto il limite genetico i miglioramenti visivamente sono quasi impercettibili ma ci sono). Chao Enrico

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  10. Evitiamo discorsi troppo tecnici....annoieremo anche le pietre....
    La differenza la fanno le motivazioni perche'tutto si puo' dire di tirar su ghisa meno che sia divertente...
    Prima mi allenavo...perche' lo avevo sempre fatto ed era parte della mia giornata, oggi lo faccio perche' e' parte del mio lavoro.
    Avrei fatto lo stesso se tornassi a fare l'animatore in costume in spiaggia come ho fatto per quasi 30 anni.
    Le motivazioni cambiano e di parecchio.
    Un mio caro amico e' istruttore nella palestra di Giaveno di un altro caro amico.
    E' chitarrista e vocalist dei Black Diamonds la cover band dei Kiss piu' famosa d'Italia.
    I concerti li fa a dorso nudo, chiaro che prima di un'esibizione...si "tiri"...e' motivato, anche perche' gira gran gnocca.
    Alla fine occorre tenere presente anche l'eta' e gli acciacchi....non a caso citavo Balboa per non parlare dell'intensita dell'allenamento.
    io mi alleno nella mia palestra quando c'e' poca gente, nel primo pomeriggio di solito, ma nello stesso tempo seguo chi c'e', rispondo al telefono e parlo con chi viene a chiedere informazioni.
    Alla fine si fa quel che si puo'...

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  11. La mia passione per l'isola e' fuori discussione, ma come fai rinunciare ad una vita italiana quando questa e' piena di momenti che vale la pena vivere? Parole sante! Anche io più di due mesi non ce la faccio a stare a Cuba...dopo poco iniziano a mancarmi le cose basilari, in primis il cibo italiano, poi le comodità, come l'auto, la moto, il potersi connettere a internet liberamente da ogni posto per cercare un ospedale, un ambulatorio medico, una farmacia, ecc...però queste sono cose soggettive, ognuno reagisce a modo suo, e ogni testa è un piccolo mondo, Milco docet! Ragazzi KLM sta facendo ottime offerte (esempio 21 agosto-21 settembre a 497 A/R), approfittatene!!!

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    1. Ho visto le offerte e fine ottobre è lontano....mica sono uno statale...ahahah

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    2. Giusto Valter che stare lontani dalle nostre cose e dal nostro paese per noi è molto dura,ma non dimentichiamoci che lo è per qualsiasi persona di qualunque etnia,proviamo a chiederlo agli stranieri che vediamo qua da noi se non gli manca la propria terra,basta vedere anche solo un italiano che ha emigrato in un altra regione italiana.

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    3. Giusto Paolo condivido, per come sono fatto io a me basta solo interrompere la routine italiana, ogni tanto, con 2-3 viaggi l'anno a Cuba, questo mi va più che bene...il troppo storpia sempre, sia nel bene che nel male...Poi a me l'estate piace molto quella italiana, per questo non vado mai a Cuba in estate, la preferisco quando da noi è inverno e si muore dal frio.

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    4. ahahahahah Milco io invece vorrei essere imprenditore come te per avere grano in saccoccia :-)

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    5. Lo scorso anno la casa a Cuba, quest'anno la palestra....credimi almeno fino al 2018 viaggio schiscio...

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    6. Valter,farsi 2-3 viaggi l anno da un mesetto l uno è la perfezione,e anche tu non stai poi male anche se non fai imprenditore.....

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    7. Paolo io la fortuna di avere un lavoro statale, e non avere moglie e figli da mantenere soprattutto, altrimenti 2-3 viaggi l'anno me li sognavo, soprattutto se ero monoreddito.

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    8. Io viaggio schiscio sempre milco ahahahahahah

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  12. non era per fare il tecnico, per me l'attività fisica è una passione poi certo col passare degli anni la motivazione cala come le prestazioni. Per gli standard europei sei ok .....ora smetto se no mi danno del maricon. A proposito di fisico le cubane peggiorano sempre più , dovresti dedicarci un post
    chao Enrico

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    1. Coniugare passione e lavoro é una gran cosa credimi.
      Per il post....è in cantiere....

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    2. Questo è proprio vero,ne conosco veramente pochi che hanno questa fortuna di andare al lavoro volentieri,è la vita......

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    3. Enrico hai ragione, ma penso che le cubane (come tutte le donne caraibiche) hanno nel DNA quel tipo di costituzione....se ci fai caso hanno quasi tutte in proporzione le gambe corte e il sedere un pò grande, poi se ci metti il fatto che non curano il corpo e l'alimentazione,mangiando grassi, fritto, ecc, il gioco è fatto...inoltre si sfanno prima delle europee, ad esempio un europea e una cubana di pari età (30 anni) e dopo aver fatto due figli, l'europea si mantiene, mentre la caraibica sembra che ha 45 anni...è un fatto di DNA secondo me....ma restano sempre le donne più belle del mondo, su questo non ci piove.

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    4. Ci sono andato al lavoro....a forza...ma avevo 18 anni...

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    5. Beato te,pensa chi come me che ci va a forza da 20 anni.....e ne mancano un altra trentina.....

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    6. Beh....però a me il salario non lo garantisce nessuno...

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    7. Riporto testuali parole della Splendida...40enne in formissima che ne dimostra 10 meno...mi dice di scrivere 15...mi sembra esagerato ma vista ľ ora scriviamo cosí...jajaja

      Digli a quello lí (Walter) di fare un salto davanti alle scuole medie per vedere certe mamme che stramangiano bene e di non rompere i coglioni alle cubane...della serie bonjour finesse...

      Mi stò tirando nel piso...uuuuuaaaaaà...

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  13. Valter....forse non hai presente le tedesche e le nordiche ultratrentenni....lascia stare...

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    1. Le tedesche e le nordiche con tutto il rispetto, non mi piacciono...bianchicce, sempre col muso, non ridono mai...fredde....le caraibiche e le cubane sono un altro pianeta :-)

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