martedì 17 maggio 2016

MALTEMPO



Come molti di voi avranno notato, questo mese di maggio non e' stato molto differente da un febbraio qualunque.
Il brutto tempo ci e' entrato dentro, pare abbia deciso di non volersene piu' andare.
A Cuba il tempo e' quasi sempre bello, tanto che i cubani aspettano i giorni di “frio” con trepidazione, pronti a maledirli appena arriva la prima, inevitabile, gripe.
Chi ha i suoi 15 giorni di sudate e costose vacanze, ogni anno, si becca i giorni di maltempo ovviamente non puo' essere particolarmente felice visto che, col brutto, praticamente ogni attivita' sull'isola si ferma.
Quando piove o fa “freddo” la gente esce di casa il minimo indispensabile, i locali sono vuoti, le fanciulle a meno di non andarle a prendere con un carro sotto casa, non si rendono disponibili.
Il problema e' che loro uscirebbero anche, ma la scarsita' di trasporti, le strade sterrate poco adatte a los tacones, el frio e tutto il resto rende l'uscire la sera poco appetibile.
Se piove e loro vivono magari in barrios periferici, e' possibile che il circondario si trasformi in una sorta di savana, di conseguenza ad uscirci neanche ci pensano.
Anche andare al mare diventa un'impresa non da poco.
Certo, se uno ha a disposizione soltanto quei giorni, magari al mare ci va lo stesso, giusto per mangiare pescado, pero' non si puo' certo dire che trascorrera' una di quelle giornate da raccontare al rientro.
Mi e' capitato qualche volta, andando al mare in scooter, di prendere acqua al rientro, non si e' esattamente trattata di una gita piacevolissima.
Mi sono beccato, negli anni, anche un paio di cicloni, ero a Cuba ai tempi di Katrina cosi' come ero a Tunas, quando e' arrivata quella sottovalutata perturbazione che ha devastato Santiago.
Ovviamente parlo di eventi eccezionali, che nulla hanno a che vedere con una giornata di normale maltempo.
Anche gli stranieri che passano a Cuba parecchi mesi sono contenti quando, per qualche giorno, la temperatura e' differente dalla consueta canicola.
Non crediate pero' che il maltempo non modifichi gli stili di vita anche nel nostro paese.
Mi riferisco alle frequenze in palestra della scorsa settimana.
Mentre durante il giorno abbiamo avuto il consueto via vai fatto di turnisti, studenti, massaie, disoccupati, pensionati che hanno continuato a venire come sempre, alcune sere, quelle con pioggia e tempo brutto, abbiamo avuto un leggero calo di presenze.
La cosa ha un suo perche'.
Dopo una giornata di lavoro, occorre mantenere una dose di “carica” per poter venire in palestra ed allenarsi bene.
Ma se esci dall'ufficio o dal luogo di lavoro solito, diluvia, il tempo fa schifo, fa freddo....beh...il richiamo del divano di casa puo' a volte essere irresistibile.
Anche la trattoria di fronte alla palestra, mi diceva la proprietaria, quando c'e brutto tempo lavora decisamente di meno.
La gente si rintana in casa, esce poco e questo avviene sopratutto quando il brutto tempo e' fuori stagione.
Che a gennaio non ci siano 30 gradi tutti sono in grado di accettarlo, che a maggio ce ne siano 8 e' una di quelle cose che non invoglia ne' incoraggia la gozadera.
Quindi il brutto tempo mette di malo umore un po' tutti ad ogni latitudine, questa non e' certo una novita.
A casa nostra, mal che vada, abbiamo il pc, la televisione, gli amici, quello che volete voi, ma una serata di pioggia a Cuba puo' voler dire restare infrattato in casa de renta, senza neanche la sacrosanta compagnia di qualcuno che avrebbe il compito specifico di scaldare la vecchia carcassa.

14 commenti:

  1. Consiglio .
    Esiste apparecchiatura che con un semplice tocco di telecomando ti porta il caldo e pure il fresco in un attimo.
    Chiamasi CLIMATIZZATORE , costa meno di una stagione in palestra, e ti cambia la vita in un attimo :-)))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hanno provato ad appenderne un paio agli alberi del parque Garcia di Tunas ma....non hanno funzionato....
      Un climatizzatore ti lascia con la panza....una stagione in palestra....ti cambia la vita davvero....ehehehe

      Elimina
  2. massimo gramellini

    La vita perfetta è finita l’altro ieri dopo ottantasette anni, ma essendo perfetta è possibile raccontarla anche in venti righe. La protagonista si chiama Jane Little, la piccola Giovanna, e già il nome sembra inventato da uno scrittore di favole. Jane nasce con un talento, come tutti, ma a differenza di quasi tutti individua il suo molto presto, fin dall’adolescenza. Questo talento è la musica. Una delle maggiori ragioni di infelicità degli esseri umani è di non riuscire mai a fare coincidere la vocazione con il lavoro, la passione con lo stipendio. Invece Jane Little viene assunta dalla Atlanta Symphony Orchestra ad appena sedici anni come contrabbassista. Non basta. In quella vocazione che coincide con il lavoro trova pure l’amore. Il flautista Warren, che nel 1959 diventa suo marito. L’orchestra di Atlanta è la sua famiglia e lei un suono in armonia con quelli degli altri. Un Io immerso in un Noi più grande, di cui però si sente parte indispensabile. Dai sedici agli ottantasette, per settantuno anni, Jane Little continua a suonare il contrabbasso nella stessa orchestra. Persino quando va in pensione. Persino quando si ammala. Persino quando si cura. Persino quando muore.
    L’altra sera, durante il concerto, al momento dei bis ha appoggiato la testa sul suo strumento e ha chiuso gli occhi. La morte perfetta. La vita perfetta, ancorché non troppo spericolata. Per la nota legge del contrappasso la prossima volta che nasce diventerà come minimo Vasco Rossi.

    RispondiElimina
  3. Situazione sempre più difficile in Venezuela. Dopo aver ordinato lo stato d’emergenza, il presidente Nicolas Maduro ha avvertito che tutte le fabbriche che hanno interrotto la produzione saranno «occupate dal popolo» e i loro proprietari andranno in carcere. Nel suo discorso, trasmesso da radio e televisione, Maduro ha tuonato contro gli uomini d’affari, accusandoli di promuovere una «guerra economica», e ha chiesto loro di smettere di «piagnucolare» per la mancanza di dollari.
    Dopo aver ordinato lo stato di emergenza per 60 giorni, cresce la tensione nel paese, con manifestazioni, come quelle di ieri in piazza, contro il razionamento, avviato ormai da gennaio scorso, di cibo, carburante e asssitenza medica. L’opposizione ha raccolto 1,8 milioni di firme in una petizione per chiedere le dimissioni di Maduro. Ma il Consiglio nazionale elettorale si è rifiutato - come accusa l’opposizione - di verificare le firme raccolte per impedire che il referendum si svolga entro l’anno.

    RispondiElimina
  4. EL LOCO Ciao Aston e' anche per questa ragone che affitto sempre la macchina.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse nella capitale la gente esce comunque, ma ad oriente non e' un problema di carro, e' che la gente proprio non esce da casa.

      Elimina
  5. hola! giusta considerazione, infatti siamo tutti metereopatici. Il clima incide molto sul comportamento, attitudine, qualità della vita un po come il mare. Non per nulla gli africani sono sempre sorridenti mentre quelli che vengono dal gelo non sono così affabili.
    A cuba il maltempo ti può cambiare la giornata ma è questione di organizzazione, anche en la capital quando llueve duro tutto si trasforma in un charco ( che poi diventa focolaio di mosquitos estilo zika) e gli spostamenti si fanno difficili anche con el carro. Per la gozadera se si va nella classica farandula para yumas tutto è bloccato, personalmente ho delle amiche proprio a 150 mt dalla casa in cui soggiorno ed all'occorrenza le chiamo tranquillamente e vengono sin tacones llevando chancletas, basta uno squillo . Sulla isla nulla deve essere lasciato al caso se no si perde tempo prezioso. El carro con il bagnato può essere ancora più pericoloso. chao Enrico

    RispondiElimina
  6. Mah....ho lavorato in Africa...non è che gli africani siano sempre così sorridenti.
    Per il resto condivido

    RispondiElimina
  7. Una serata di pioggia a Cuba è destinata a passare piacevolmente con trago di ron en la mesa, domino, e a fine serata en la cama in dolce compagnia della novia.
    KLM sta facendo offerte, l'Havana a 594 euro, Vendite: fino all'8 giugno 2016. Viaggi: dal 16 maggio al 27 giugno e dal 1° settembre al 6 dicembre 2016.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mah....sarò meteopatico ma la pioggia mi mette addosso una gran tristezza

      Elimina
    2. Anche a me, però ti confesso che se in casa sono con amici la passo bene lo stesso, è stare solo che mi annoia di brutto, e a Cuba stare solo è difficile, nessuno disdegna un trago in compagnia.

      Elimina
  8. Basta che sia tu a finanziare la bevuta....ahahah

    RispondiElimina
  9. Una volta andando in bici da Campo Florido a Guanabo, beccai un temporale che non dimentico, ma fu altrettanto piacevole pedalare sotto tanta lluvia. P68

    RispondiElimina
  10. È come correre, una volta che ti sei bagnato è una figata.

    RispondiElimina