lunedì 16 maggio 2016

TURISMO



L'altro giorno leggevo che, secondo l'Osservatorio Trivago, la meta piu' ambita degli italiani che decidono di viaggiare all'estero, sono gli Stati Uniti.
La grande mela e' in cima agli itinerari dei nostri compatrioti, davanti a Dubai, S.Francisco, Las Vegas e Tokio.
Al sesto posto, in modo del tutto inaspettato, troviamo La Habana in particolare e Cuba in generale.
La Capitale di tutti i cubani si piazza davanti a Miami e Los Angeles...giusto per fare due esempi.
In forte calo Sharm ed il Nordafrica in generale, per gli ovvi motivi legati al terrorismo.
Il balzo in avanti di Cuba e' importante, lo scorso anno veleggiava al decimo posto.
Sicuramente gli avvenimenti internazionali che hanno riguardato l'isola, hanno collaborato a posizionarla al centro dell'attenzione mondiale, contribuendo ad aumentare la curiosita' nei confronti della piu' bella terra su cui occhio umano si sia mai posato.
Ma e' sufficiente come spiegazione per un balzo in avanti cosi' importante?
Credo che le ragioni di questa inversione di tendenza possono essere di differente natura.
Probabilmente il crollo delle matrici ideologiche che sta' interessando il nostro paese ha avuto una sua parte di merito.
A giugno si andra' a votare, la maggior parte dei candidati si presentera' senza simboli di partiti, ritenuti questi ultimi oramai quasi un rimasuglio del passato.
Cuba e' un paese Socialista, con ogni probabilita' molta gente politicamente di idea opposta, non ha preso in considerazione un viaggio sull'isola proprio per non mettere i piedi in un paese agli antipodi rispetto alle loro idee.
Non e' un'ipotesi campata per aria, i “Compagni” che non bevevano la Coca Cola perche'...americana li ho conosciuti sul serio.
Ora, col viaggio di Francisco, l'incontro del Papa e del Pope, il viaggio di Obama probabilmente alcuni muri sono caduti definitivamente....meglio tardi che mai.
Un'altra nomea che l'isola ha sempre avuto e' quella di una meta per puttanieri incalliti.
Cuba veniva conosciuta grazie agli esilaranti racconti davanti a uno spriz, la domenica mattina, nel bar del paese, da parte di chi non sapeva neanche in quale continente l'isola si trovava, ma che tornava col telefonino pieno di foto di fanciulle in pose che non si prestavano a troppe interpretazioni.
Le persone con una famiglia, che non viaggiano solitamente da sole, prendevano in considerazione l'isola soltanto per un viaggio organizzato in un villaggio turistico e non, come accade ora, con la curiosita' di conoscere veramente la maggiore delle Antille e i suoi abitanti.
Anche il vostro scriba, che nei villaggi turistici ci ha lavorato una vita con tutti gli annessi e connessi del caso, quando raccontava che andava a Cuba veniva, se vogliamo anche con un fondo di ragione, etichettato come un certo tipo di turista.
Ovviamente lo scriba del giudizio e dei commenti della gente, in ogni sfaccettatura della sua vita, se ne e' sempre amabilmente fottuto.
Ma non tutti sono come il vostro scriba....
Altri preferivano differenti mete perche' il rapporto qualita'-prezzo era migliore, situazione che continua a verificarsi malgrado gli sforzi effettuati dalle strutture turistiche cubane.
Molti oggi scelgono Cuba per la consapevolezza, non campata per aria, che il momento storico che si sta' vivendo potrebbe finire presto, sostituito da un futuro che potrebbe far perdere a Cuba la sua unicita' omologandola a un' isola qualunque.
Insomma la paura che sbarchino gli statunitensi, mandando tutto in merda come sempre fanno quando sono arrivati a mettere le mani su un lembo di terra non loro.
Probabilmente ci sono altre cause che portano molti italiani oggi a voler visitare l'isola, resta il fatto che Cuba e' sulla bocca di tutti e questo e' un bene per il nostro Caimano affamato di valuta pregiata.

32 commenti:

  1. Le ragazze non hanno nemmeno più bisogno di guardarsi. Quando Tania Cagnotto fa scattare il conteggio sul trampolino scatta la sintonia più totale e una volta ingranata è un crescendo. La coppia azzurra centra l’oro nel sincro da tre metri. Sempre all’unisono anche quando salgono sul podio, con la stessa coda arrotolata, la stessa andatura, solo che una ride e l’altra piange.
    In Europa sono imbattute, da quanto Tania e Francesca Dallapè saltano insieme otto vittorie consecutive: da Torino 2009 a Londra 2016, una costanza che a livello internazionale si interrompe raramente, quando una delle due perde contatto. È successo agli ultimi Mondiali. Lì sembrava che le strade si fossero improvvisamente divise, nessun rischio di cambiare partner solo che nell’anno in cui Cagnotto centra il primo oro fuori dal continente, Dallapè rientra senza qualifica olimpica. Un momento difficile e stranamente fuori sincrono che poteva incrinare la fiducia, inquinare l’aria.
    Hanno reagito subito, alla Coppa del Mondo di Rio, in febbraio, dove hanno incassato il pass e pure valutato il futuro. La piscina all’aperto, i percorsi, gli orari. Hanno deciso di non preoccuparsi troppo per Zika e ritrovato le sensazioni migliori. Ora Francesca diventa emotiva, sorride e singhiozza insieme e guarda Tania con gli occhi da cartone animato, brillanti e pieni di lacrime: «L’ultimo abbraccio dai, sono stati otto anni intensi», l’altra fa un passo indietro: «Veramente avremmo in calendario ancora gara piuttosto importante». Ci sarebbero le Olimpiadi, ma Dallapè chiude comunque un capitolo nel contesto europeo: «Siamo cresciute insieme, ci siamo confermate, ci siamo sempre dette tutto in faccia e l’anno prossimo saremo in un’altra vita». Il momento nostalgico è troncato dai preparativi per la festa di compleanno di Cagnotto che compie 31 anni e invece di ricordare i titoli in serie chiede a Tom Daley dove può organizzare il suo party londinese.
    Le gemelle del trampolino lasciano l’Aquatics Center con una altro successo, la centesima medaglia d’oro della nazionale acquatica (28 tuffi, 47 nuoto, 8 pallanuoto e 17 fondo) e diverse soddisfazioni. Tania celebra si porta a casa tre vittorie e un argento e si stupisce di tanta gloria a questa età: «Pazzesco che sia riuscita a migliorrami ora. Non voglio portarmi sfortuna da sola ma sono più forte, ho meno dolori, faccio addirittura più pesi con meno sforzo, solo che so di stare tirando al massimo. Dritta fino a Rio e poi una vita senza questo stress. Dopo i 30 è bello sapere di stare ancora tra i migliori ma questo è uno sport giovane, è ora di cambiare aria».

    HO CONOSCIUTO TANIA ALL'AEROPORTO DE LA HABANA AL RIENTRO DAL MIO PENULTIMO VIAGGIO A GENNAIO.
    ERA COL PADRE E ALTRI ATLETI, MINUTA PICCOLINA E MOLTO ALLA MANO.
    LE HO STRETTO LA MANO RINGRAZIANDOLA PER QUELLO CHE FA PER IL NOSTRO PAESE, CREDO SI SIA STUPITA PER IL FATTO CHE NON LE HO CHIESTO DI FARE UN SELFIE...NON E' COSA PER ME.

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  2. Andy Murray oggi ha compiuto 29 anni, e battendo il suo grande amico Novak Djokovic per 6-3 6-3 in finale al Foro Italico si è fatto il miglior regalo possibile. E’ la sua prima vittoria a Roma, il suo 36esimo titolo in carriera, il 12° in un Masters Series, il terzo sulla terra. E soprattutto il primo da papà. Sua moglie Kim e la piccola Sophia Olivia, nata lo scorso febbraio, sono a Roma, anche se non sono venute allo stadio, «e la dedica è per loro», ha spiegato Andy, il secondo britannico nella storia a vincere gli Internazionali dopo l’arcaico compagno di doppio di Fred Perry, Pat Hughes, nel 1931. E il primo capace di rompere il dominio del duo Nadal-Djokovic che a Roma durava dal 2005. Un’impresa festeggiata persino con una torta in campo sotto gli occhi di Francesco Totti, presente in tribuna con tutta la famiglia e mezza squadra della Roma.
    E’ stata una finale onestamente bruttina, bagnata a lungo da una pioggia leggera, durata un’ora e 35 e nella quale un Djokovic davvero troppo falloso, e per giunta stremato dalla semifinale maratona contro Nishikori finita oltre le 23 di sabato, non è mai riuscito davvero ad entrare in partita.
    Il n.1 del mondo qui a Roma, del resto, non è sembrato mai al meglio della forma. Oggi è andato subito sotto nel primo set (3-1), e si è fatto brekkare definitivamente a metà del secondo (3-2). Subito dopo Murray, bravo a salvarsi con un coraggioso serve and volley nel game precedente, si è concesso anche una spettacolare “veronica” (volèe alta di rovescio): forse in onore di Adriano Panatta, celebrato ieri in campo insieme alla squadra di Coppa Davis del ’76 a 40 anni dai suoi successi a Roma e Parigi.
    Si chiude così la serie positiva di Djokovic, che al Foro aveva trionfato negli ultimi due anni (e quattro volte in totale). «Buongiorno a tutti, ciao ciao Roma!», ha azzardato alla fine Andy in italiano. Ora però deve allenarsi con il francese: nelle scorse settimane non ha nascosto le sue ambizioni parigine e questa sua vittoria contro l’ex-imbattibile Djokovic apre ulteriormente il pronostico per il Roland Garros.
    La regina di Roma è, per la quarta volta in carriera, Serena Williams, che al Foro dopo il primo successo da giovanissima nel 2002 ha trionfato tre volte negli ultimi quattro anni. Nella prima finale “all american” dal 1970 (quando a trionfare fu il mito Billie Jean King su Julie Heldman) la Pantera ha battuto in due set (7-6 6-3) la sua erede annunciata Madison Keys, altra coloured made in Usa il cui tennis ricorda da vicino quello della più piccola delle Williams. La Keys, 21 anni, n.24 Wta, in semifinale aveva regolato la spagnola Garbine Muguruza, finalista l’anno scorso a Wimbledon; oggi ha retto un set, scattando avanti di un break subito all’inizio, ma si è fatta riprendere sul 3-3 commettendo anche due doppi falli per colpa del vento che spazzava il cielo livido sopra il centrale.
    Nel tie-break Serena ha poi fatto valere la sua classe, la sua esperienza, e nel secondo set ha dilagato. Per lei, a 34 anni, è il 70esimo titolo in carriera, il 13esimo sulla terra battuta: nessuna delle giocatrici in attività ne ha vinti più sul rosso. Alla fine anche la numero 1 del mondo si è concessa anche qualche frase in italiano, sia in campo («Grazie a tutti, sono molto contenta oggi»), sia in conferenza stampa, e un sorridente selfie con la coppa durante la premiazione.

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  3. Mi dicono che gli alberghi della capitale siano sold out. Giuseppe

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    1. Anche perche' non e' che siano tanti.
      A Tunas e' baja temporada anche se in settimana sono riuscito a mandare un paio di clienti in Grande Torino.
      Seguimo en combate....

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  4. hola! è vero la febbre de cuba è montata dal 17/12/2014 quando il mondo ha scoperto che questa isola non è ancora interamente globlizzata e vuole scoprire l'atmosfera unica che il regime ha creato prima che diventi un posto magari esclusivo sia come servizi che presupuesto dedicato al target nord americano.
    Personalmente viaggio al caiman dal 2004 ed il motivo è quasi esclusivamente el bollo cubano perchè secondo me se si sa gestire la cubana è molto performante, non sono mai stato solito vantarmi di quello che faccio a cuba ( anche se di foto,video, esperienze ne avrei da raccontare ) ed anzi non dico nemmeno che ci vado così evito i commenti acidi di chi non può andarci ( ricordiamo che in questa barzelletta di paese fare il turista vero è ormai un lusso ) oppure di chi ci è andato ed ha scoperto che non basta avere il passaporto itagliano per divertirsi ( anche qui scottati dalle appassionate descrizioni degli stalloni da bar). Comunque fino a che possiamo vamos a gozar
    chao Enrico

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    1. Non so se diventerà mai un posto esclusivo.
      Prima della Revolucion non è che lo fosse

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    2. Enrico ti ammiro e ti stimo, per la tua sincerità, rispetto a molti ipocriti, anche se Cuba,per quanto mi riguarda, non è solo il bollo de las chicas.

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  5. una macchietta solo quello.
    4 gatti e pure vecchi.

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    1. La vecchiaia tocca tutti
      C'è chi ci arriva vivo e chi....meno

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  6. Tantissima gente mi chiede info sulla isla.
    Tutti vogliono andarci prima che finisca lo status attuale che la rende unica, ed arrivino gli statunitensi.

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    1. Tieni conto che in buon 90% dei clienti di M&S è al primo viaggio a Cuba

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    2. Io gli darei una copia de : ...." una telefonata " , grande must per il viaggiatore neofita dalla quale ha molto da imparare...dovresti , a scadenze semestrali , ripostarla sul blog ...è meglio della Lonely Planet :-)

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    3. Cuba adesso va di moda, soprattutto per quei popoli (usa) che non ci hanno mai potuto mettere piede...purtroppo a livello di strutture ricettive la domanda supera l'offerta, e la capital è quasi sempre sold out.

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    4. ECCOLO TIO....

      LA TELEFONATA
      Telefonata di chiunque di noi verso
      novia/amica/diversa/quelchevipareavoi.
      2 minuti di squilli.....
      "Dime"
      BUENAS TARDES SENORA,SOY MILCO DA ITALIA,ES
      POSSIBLE HABLAR CON YAIDIRA?
      "Eeeeeeehhhhhhh......chi habla....?"
      SENORA SOY MILCO UN AMIGO DE YAIDIRA.....ES
      POSIBLE HABLAR CON EYA......?
      "Aaaaaaahhhhhhh......my amor......como estas?
      Estay en Cuba....?"
      NNNNOOOOOOO!
      SOY IN ITALIA.......MAMITA.......YADIRA ESTA O NO ESTA?
      "Esperame que voy a veer ........"
      Rumore di ciabatte trascinate sul pavimento, sullo sfondo si
      sente la televisione accesa e il Comandante che per la
      sedicesima volta nell'ultima mezzora ripete, sbagliandolo,il
      prezzo del latte......
      1 minuto di silenzio........poi un urlo
      "Yyyyyyyyaaaaaaaiiiiiiddddddiiiiirrrrrraaaaaaa!!!!!!!"
      Dopo 4 minuti passati a sacramentare per il denaro
      che,inutilmente e per l'ennesima volta, stiamo spendendo in
      telefonate si sente un rumore di ciabatte che si avvicinano.......
      Altro minuto di attesa........
      "No esta'"
      DONDE ESTA'?
      "Salio'"
      DONDE SALIO'?
      "No se......por el pueblo...."
      CUANDO REGRESA?
      "Chi?"
      YYYYYAAAAAIIIIIDDDDDIIIIIRRRRAAAAA!!!!!!
      "Aaaahhhhh no se.....por la tarde......tu no tieni suerte......"
      PORQUE' NO TENGO SUERTE?
      "Porque' Yaidira nunca sale por el pueblo......siempre esta en
      la casa.....limpiando ell cuarto......siempre se para conmigo y
      tambien con la abuelita enferma........nunca sale por el pueblo."
      BUENO....NUNCA SALE MA IN ESTO MOMENTO NO
      ESTA'......
      "Seguro,tu no tieni suerte.

      La chica siempre mira la televisione
      no es puta no es jinetera,siempre esta en la casa...."
      MAH.......CUANDO REGRESA DILE QUE NECESITO
      HABLARLE....
      "Bueno chao Giuseppe..."
      SOY MILCO NON GIUSEPPE.......
      "Aaaaahhhhh.....desculpa...Milco.....ma como esta'
      Giuseppe...?
      Clic
      P.S.
      Questo racconto e’ piuttosto datato, ricorderete il periodo
      precedente all’avvento dei telefoni cellulari.
      Periodo in cui ogni telefonata era una vera e propria avventura
      oltre che un pericolo per il nostro fegato.
      Ora tutto e’ cambiato, per fortuna.

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    5. coñooooooooooooo.....Yadira fue mi novia ( y no solo mia) ja ja ja ja
      Enrico

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    6. Esatto....non solo tua ( faccina che ride...e parecchuo...)

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  7. Chi definisce Cuba un paese per puttanieri incalliti ha bisogno di ricovero, perchè non sa di cosa parla...è vero che a Cuba l'approccio con le ragazze è molto facile, ma vogliamo parlare della Thailandia, della RD, del Brasile, e del mondo intero? E l'Italia???? Paradossalmente chi getta fango su Cuba e sulle ragazze cubane sono quelle stesse ragazze italiane soprattutto, che in Italia fanno le santarelle, poi vanno all'estero (e anche a Cuba) in cerca di mandrilloni di colore...Odio, e ho sempre odiato chi da queste etichette alle donne cubane, omettendo sempre di dire che se le donne cubane sono più propense a un approccio facile col turista,è perchè viste le loro condizioni economiche cercano una speranza di vita migliore, mentre parlando delle italiane, che sono le prime che parlano male delle donne cubane, sono quelle che zoccoleggiano proprio perchè sono zoccole dentro, soprattutto perchè a differenza delle cubane, non hanno la necessità di "offrirsi" agli uomini per motivi economici, in quanto vivono nel benessere....Io penso sempre una cosa, che chi giudica gli altri deve essere il primo a dare il buon esempio, e ad avere la coscienza pulita, cosa che le donne italiane non hanno affatto, basta andare nei locali, nelle discoteche il sabato sera, per vedere il puttanaio che c'è, e queste ipocrite si permettono anche di giudicare le donne cubane?????? Per chi non lo sapesse, anche le donne cubane hanno un cuore, dei sentimenti, e si innamorano, come qualsiasi donna sulla faccia della terra.

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    1. Si sa che la gente da buoni consigli,
      sentendosi come Gesù nel tempio.
      Si sa che la gente da buoni consigli,
      se non può più dare il cattivo esempio.
      (cit.)

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    2. Valter come spesso accade ti scivola la catena.....chiedo scusa alle ragazze italiane che leggono il blog....

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    3. Milco perdonami, la mia era una considerazione basata su fatti reali, e non voleva offendere nessuno, era solo la constatazione di fatti che purtroppo sempre più spesso accadono, tutto qui....ma senza offesa per nessuno.

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    4. Lo so ma prima di pigiare INVIA.....rileggi....

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    5. Hai ragione, ma confermo, non volevo e non voglio mai offendere nessuno, è solo l'ipocrisia che mi manda il sangue al cervello, tutto qui, ma ripeto, nessuno si senta offeso.

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    6. La tua buona fade,da sempre,è fuori discussione.
      Stiamo solo un filo più attenti.

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    7. Milco, era qui che lessi di quel tale che ad una cena se ne usci con "le cubane sono tutte zoccole", e venne malmenato?

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    8. Credo di si.
      Un torinese a pranzo in un paladar tunero.
      Presenti cubane mogli di italiani presenti anche loro.
      Io non ero presente la cosa mi venne raccontata.
      Mai più visto il tipo in città...

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    9. Posso tranquillizzare Valter dicendogli che pur facendo parte della categoria "ragazze italiane" non mi sono sentita affatto offesa, anzi... in parte posso anche condividere. Ad onor del vero devo anche dirti Milco che... io sono arrivata a questo blog grazie alla mia passione per Cuba però... tutto si può dire, tranne che sia un luogo di ritrovo per quattro chiacchiere fra ragazze! Mi diverte perchè mi sembra di far parte di un servizio di spionaggio femminile... hihihi (faccina che ride e fa l'occhiolino)

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    10. Però non credere....il blog è letto da parecchie italiane e da cubane di entrambi i lati del bloqueo

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  8. Credo comunque che Cuba stia ancora più in alto in una eventuale classifica di matrimoni tra indigeni e turisti a prescindere dall'esito dell'unione. P68

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  9. Esiti non sempre da tramandare ai posteri amico mio...

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  10. Ah,ah,ah....che risate mi hai fatto fare con la scenetta classica delle telefonate a Cuba....nel 2000 avevo un'amica all'Havana....,oltre a quello che hai detto tu,mi ricordo il rumore dei cani e "Oigo"al posto di "Dime"...e mi ricordo soprattutto le bestemmie di mio padre,quando chiamava lei...alle 2:30 di notte....per non parlare poi...delle bestemmie,quando arrivava la bolletta del telefono...!blanco79

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  11. In effetti in quegli anni abbiamo subito dei bei salassi telefonici.

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