SPOSARSI OGGI 21/6

Un paio di settimane fa mi sono sentito con un conoscente di lunga data.

Ci siamo conosciuti tempo fa in aereo, durante il viaggio a Cuba, abbiamo diviso una macchina per arrivare a Las Tunas e da quel momento non ci siamo piu' persi.

Un paio di viaggi ogni anno, agosto e dicembre, un lavoro dipendente e un'animo buono.

Un italiano tranquillo e sincero, non il classico sborone del cazzo che si spaccia per imprenditore per poi finire a fare il taxista...se va bene.

Un paio di anni fa sposo' una tunera, portandola in Italia a vivere, ricordo che mi chiese cosa ne pensavo.

Non sono esattamente un luminare in materia, non mi sono mai sposato seriamente, da oltre 2 anni non ho una relazione stabile degna di questo nome da nessuna delle due parti dell'embargo.

Comunque gli risposi (senza dare consigli, come sempre), che se erano il cervello e il cuore a volere la cosa andava bene, se invece era un'altro organo.....beh....di pensarci bene.

Ogni testa e'sempre un piccolo mondo.

Dopo due anni la storia e' finita, un mese fa l'ha rimandata a Cuba con un po' di soldi, per tirare avanti per un periodo ma senza alcuna prospettiva per il dopo.

Forse le troppe ore sola a casa mentre lui lavorava, magari una situazione logistica non ottimale, i soldi che non bastano mai, la nostalgia di Cuba....chi lo sa?

Statisticamente un 10/15% di matrimoni misti funzionano, gli altri saltano in aria in breve tempo, le ragioni sono tante, ne abbiamo parlato numerose volte.

Mi chiedo davvero se oggi, anno di grazia 2016, l'istituzione del matrimonio sia ancora un'opzione valida.

Attorno a me vedo solo macerie, i Villans, i miei amici piu' cari, tanti che hanno sposato e portato qua' cubane, russe, ukraine, altri che hanno sposato la fanciulla della porta accanto.

Tutti saltati in aria, bagni di sangue di proporzioni bibliche.

E' un casino, amici miei, credetemi.

Altri continuano a stare insieme da separati in casa, lo fanno per i figli ma anche perche' mancano le risorse economiche in modo che uno dei due, quasi sempre l'uomo, possa ricominciare da un'altra parte.

Mi immagino l'ambientino che ci deve essere in quelle case.

Gia' e' un casino riuscire a mettere insieme qualcosa con una nata nel tuo stesso paese, che ha la tua stessa cultura, immaginiamoci con una che arriva dall'altro mondo.

Da un luogo in cui spesso i valori sono capovolti, in cui manca la cultura del lavoro e del sacrificio, dove il concetto di fedelta' coniugale ha piu' buchi di una rete per pescatori.

Ho vissuto per 10 mesi con una bella cubana, vi posso assicurare che non e' una cosa semplice, ma questo molti di voi lo sanno decisamente meglio di me.

La cosa piu' saggia sarebbe convivere per vedere come funziona (al di la dei 3 mesi dell'invito), ma le leggi italiane, e non solo, mettono cosi' tanti paletti che la cosa si rivela impraticabile.

Ci si ritrova cosi' a portare in Italia una ragazza diversa rispetto alla fanciulla sorridente che abbiamo conosciuto a Cuba, cosi' come lei si ritrova ad avere a che fare con un'uomo differente rispetto allo spensierato cazzaro dei giorni sull'isola.

La vita reale e' un altro film rispetto ad una vacanza.

Certo, poi parlando di matrimoni ci sono le dovute eccezioni.

Un paio di settimane fa si e' sposata mia sorella, dopo 15 anni di convivenza e due figli.

Rito civile in un castello, un chitarrista che col distorsore suonava la marcia nunziale, i suoi figli che l'accompagnavano.

Solitamente ci si sposa e poi si inizia un percorso, lei ha scelto di iniziare prima il percorso e poi, molto dopo alla soglia dei 40 anni, di legalizzarlo.

Diciamo che il rodaggio e' stato ampio e, pare, soddisfacente.

Ma sono eccezioni, oggi il matrimonio e' un gran casino.

Un tempo pensavo che avrei rimpianto il fatto di non aver fatto certe scelte quando ero piu' giovane, oggi invece benedico la rara saggezza di quei momenti in cui bastava un “facciamolo” per essere incasinati per tutta una vita.