Sono oramai passati oltre
5 anni da quando Raul, con un provvedimento a sorpresa, permetteva ai
cubani di avere un'attivita' in proprio.
In realta' questa opzione
gia' esisteva, era pero' relegata a pochi settori, con un imposizione
fiscale fuori dalla grazia di Dio.
E' sufficiente ricordare
che le case de renta pagavano 150 cuc AL MESE fissi di impuesta, che
avessero o non avessero clientela.
Parallelamente a questa
concessione, Raul annuncio' la dismissione dal lavoro di un milione e
mezzo di cubani, il primo mezzo milione con decorrenza immediata.
Lasciarono a casa i piu'
giovani, tutelando i padri di famiglia e le madri con figli a carico.
Ovviamente la perdita del
salario incideva in minima parte sul bilancio famigliare di chi
perdeva il lavoro, il vero problema era il non poter piu' mettere le
mani nel vasetto di marmellata, di qualsiasi gusto si trattasse.
L'inizio del percorso de los
cuentapropistas fu abbastanza incerto, le tasse erano troppo alte, lo
stato, con un colpo di spugna aveva trasformato migliaia di cittadini
da contribuiti a contribuenti.
Il cubano inizio' a
pagarsi, di tasca propria, la previdenza sociale, una parte dei
servizi sanitari e tante altre cose.
Si aprivano nuovi
orizzonti ancora sconosciuti, ma era finita la cuccagna, piccola o
grande che fosse.
Il cubano, dal punto di
vista professionale, sapeva fare davvero poco, si apriva un mercato
nuovo e loro non avevano gli strumenti pratici e le competenze per
poterlo affrontare.
Mancavano anche le risorse
economiche perche', come noi sappiamo bene, l'inizio di ogni impresa
privata e' figlio di investimenti, pianificazioni e piani di rientro.
Il cubano o aveva qualche
parente ben disposto all'exterior, qualche yuma che risolveva il
problema o si indebitava fino al collo.
Si tratto' del periodo
aureo dei garrota.
Un'altro problema era
dovuto al fatto che, una volta indebitato, nel momento in cui
iniziava l'attivita', mancavano le risorse per far fronte ai primi
mesi, al primo anno sul mercato, periodo in cui storicamente si
continua a mettere denaro nell'attivita' piuttosto che prenderlo.
Qualunque attivita'
aprissero avevano bisogno SUBITO di fare cassa, in quanto le risorse
erano esaurite prima ancora dell'inaugurazione.
Per questa ragione molti
locali, molte attivita' artigianali, chiusero prima dei 3 mesi.
Mancavano, e mancano
materie prime, manca culturalmente la capacita' di pubblicizzare i
loro prodotti, non hanno nozioni anche se basilari, di marketing.
Malgrado questo, si puo'
dire che questi anni sono serviti a qualcosa.
Chi aveva testa,
capacita', intraprendenza, e qualche pikiklini e' riuscito a
svoltare.
Un buon albanil, uno che
sa lavorare e che e' in possesso di tutti gli attrezzi e i materiali
che servono puo', lavorando duro, a fine mese portare a casa dei bei
soldoni.
Un tio del familion,
veterano dell'Angola ha una empresa che si occupa di fare placas,
anche 3 squadre che lavorano en el mismo tiempo, lui gira a
controllare i lavori e ad incassare.
Si e' fatto una classe di
casa, lui e la figlia girano con scooter ultramoderno (uno a testa).
Il discorso dei paladar e'
differente, quasi sempre dietro ad ognuno c'e' uno straniero che dopo
un po' si rompe le palle di combattere con tutto e tutti e lascia
andare l'attivita' por la pinga.....film gia' visto numerose volte.
Sono comparsi ovunque
negozi di scarpe, artigianato, peluquerie, manicure, panetterie
particular, fiorai, chioschetti alimentari, banchi di frutta,
verdura, carne, ecc...
Le case de renta con
l'impueta a 35 cuc al mese piu' il 10% del dichiarato sono spuntate
come funghi, chiunque aveva un cuarto libero e 4 soldi nel borsillo
ha messo su un alquiler.
In linea generale il
cubano, abituato ad essere assistito dalla culla alla tomba, ha
iniziato a capire che nulla e' dovuto per diritto divino, che i soldi
non crescono sui pioppi e che, quando sei in proprio, il sabato e la
domenica possono essere due giorni come gli altri.
Concludendo possiamo dire
che si e' trattato di un'esperimento riuscito bene, anche se ancora
tante cose sono migliorabili.
Il cielo sulla Capitale si è ribellato alla brutta Roma del primo tempo, sotto 2-1 in casa con la Sampdoria e incagliata nelle sue titubanze, e con un nubifragio ha imposto una lunga sosta alla partita, schiarendo le idee anche a Spalletti. Totti imperturbabile, da qualche minuto si scaldava da solo sotto l’acqua. Dopo oltre un’ora di stop, la partita è ripresa con il capitano in campo al posto di Perotti che ha suonato la carica per i suoi. È così arrivato il pareggio al 16’ con Dzeko, entrato al posto di El Shaarawy, in gol su assist del n.10 e quindi l’ormai insperata vittoria nel recupero per un rigore indotto dal Dzeko e trasformato da Totti per accendere il delirio all’Olimpico, ancora una volta peraltro semivuoto.
RispondiEliminaSpalletti si aspettava risposte dalla partita con la Sampdoria dopo un avvio di stagione al di sotto delle aspettative in quanto a risultati, con un’involuzione di gioco evidente rispetto all’anno scorso. La risposta è arrivata: purtroppo ha 40 anni. Alla 25/a stagione alla Roma, il capitano è ancora la chiave di volta degli umori e delle prestazioni della squadra. Il suo tocco, le sue aperture, hanno cambiato volto ad una partita che la squadra giallorossa si trovava a subire, nonostante l’avvio più che positivo con il gol di Salah all’8’ propiziato da un preciso assist di Perotti. Sembrava tutto facile, ma insieme alle nuvole in arrivo, minacciosa si è fatta anche la Sampdoria. Il tridente leggero proposto da Spalletti, con Dzeko in panchina e spazio a El Shaarawy, non produceva più che folate offensive, mentre il centrocampo ballava per la giornata storta di Strootman e grigia di De Rossi. Muriel e Quagliarella, le due punte della concreta Samp di Giampaolo, hanno fatto impazzire un Juan Jesùs imbarazzante e messo spesso in difficoltà la difesa. Il colombiano ha pareggiato al 18’ con un splendido tiro al volo su preciso cross di Regini e raddoppiato nel finale di tempo con l’attaccante italiano, più veloce dei difensori giallorossi davanti all’incerto Szczesny.
A quel punto il cielo ha detto stop. Acqua e grandine hanno allagato il campo e le squadre sono rimaste per oltre un’ora negli spogliatoi mentre si ventilava l’ipotesi di un rinvio. Dopo un doppio sopralluogo, Giacomelli ha dato il via al secondo tempo con oltre un’ora di ritardo, ma il pubblico spazientito, scappato dalle tribune più esposte alla gradinata ha avuto alla fine il suo premio. Totti ha condotto per mano la squadra, illuminando subito io gioco con i suoi lanci. Quasi subito, Strootman ha sprecato da due passi, stregato da un Viviano strepitoso - almeno tre le sue parate decisive nella ripresa -, ma finalmente Dzeko ha trovato la via giusta per il pareggio. La strada per la vittoria, la seconda stagionale dei giallorossi, è stata però difficile da trovare e sembrava smarrita ma ancora una volta il capitano ha individuato la via giusta, non sbagliando il penalty un attimo prima del fischio finale di Giacomelli. Lacrime, ovazioni, entusiasmo per il Totti, ma Spalletti non ha risolto tutti i sui problemi. Giovedì comincia l’Europa League e il ritmo degli impegni è incompatibile con gli anni del capitano. Occorrerà fare sempre la scelta giusta.
io interista...hai visto la partita ieri? non siamo male sulla carta (esterni difensivi a parte) ma se giochiamo contro la Juve con in mezzo Medel, Joa Mario che mi pare più portato ad offendere e Banega ci asfaltano..una cosa è concedere la quantità di ripartenze concesse al Pescara altra a Dybala, Higuain e co. , mah...io vedrei bene difesa a tre Medel , Murillo, Miranda; centrocampo a cinque con Perisic Candreva Joa Mario Banega ed uno tra Brozovic e Kongodbia e Maurito e Gabigol (quando arriverà)/Jovetic davanti..ma Frank mi pare piuttosto integralista da buon olandese sul 4-3-3 e sbaglia
EliminaAndrea M.
Banega e' tanta ma tanta roba....
EliminaNoi abbiamo Valdifiori...che e' tutto dire.
Il 4-3-3 se non hai mastini a centrocampo fa acqua da tutte le parti.
Per la quinta volta in cinque anni gli indipendentisti catalani riempiono le strade. Dal 2012 la festa della Diada, che commemora una battaglia (persa) contro le truppe borboniche nel 1714, diventa l’occasione per rivendicare la voglia di secessione dalla Spagna. Si parlava in questi giorni di stanchezza del popolo “soberanista” eppure la prova di forza, in attesa della scontata guerra di cifre, è stata superata.
RispondiEliminaLa guerra di cifre
Le prime stime degli organizzatori della società civile indipendentista parla di poco meno di un milione di partecipanti. Le manifestazioni sono andate in scena in cinque città della regione che chiede di diventare nazione, Tarragona, Salt, Lleida, Berga e ovviamente la capitale Barcellona, (dove sono scese in piazza 540mila persone, secondo la polizia municipale).
Anche il presidente della regione in marcia
Se è dal 2012 che gli indipendentisti rivendicano le loro tesi ogni 11 settembre, quest’anno c’è una differenza importante: nel parlamento catalano c’è una maggioranza assoluta di deputati che apertamente sta lavorando per la “disconnessione” con la Spagna, così per la prima volta il presidente della Generalitat (la regione), Carles Puigdemont, ha preso parte alla manifestazione, rompendo una tradizionale neutralità del predecessore Artur Mas.
“La prossima estate saremo indipendenti”
La manifestazione rivendicava è diventata un atto di appoggio ai politici locali, messi sotto accusa dai tribunali spagnoli per aver violate sentenze e leggi dello Stato. «Come da programma, mese più mese meno, la prossima estate la Catalogna sarà pronta con le strutture di un nuovo Stato - ha spiegato Puigdemont alla stampa estera - se la Spagna ci ascolta e offre un referendum saremo felicissimi, altrimenti andremo avanti per la nostra strada». E la folla di queste strade non chiede altro.
Faccio fatica a credere che la Catalogna che tanto amo si renda indipendente anche perché (almeno a Barcellona) i catalani veri non sono mica tanti, io credo che la Spagna non può fare a meno della Catalunya ma anche viceversa perché in passato il governo centrale ha più volte messo mano alla cassa per rimediare al rosso della regione. .mah.....spero tutto si risolva pacificamente con una maggiore indipendenza fiscale
EliminaAndrea M.
pero' ci vorrebbe una liena che vada bene per tutti.
EliminaSe si sfalda l'Urss, la Jugoslavia, la Cecoslovacchia, se la DDR viene arbitrariamente annessa va tutto bene.
Se Scozia, Catalogna e Dombass....e Crimea vogliono staccarsi dai loro paesi allora e' uno scandalo.
Mah....la politica...
La possibilita' di mettersi in proprio e' stata una cosa positiva, almeno ora sanno cosa vuol dire lavorare.Giuseppe
RispondiEliminaInfatti andava fatta, a questo livello, almeno un decennio prima.
Eliminavado ot milco mi sa che il mio invito finisce dopo 10 giorni per colpa di un altra cubana vamos a ver ma ciccio simone il romagnolo lo sai milco quando è la penale per un volo anticipato neos
RispondiEliminami spiace Ciccio , è stato bello seguire a puntate sul blog la crono storia del tuo invito ed ora finisce così. ..davvero mi spiace ma immagino durissima tenere in casa una che ti tiene il muso come sanno fare le cubane...a me forse mi ha salvato la nostra Ambasciata rimediando con un Niet a mia richiesta visa turistica fatta im un attimo di debolezza
Eliminati abbraccio
Andrea M.
Quando siamo a Cuba e' possibile nascondere la rumenta sotto il tappeto, in Italia e' tutta un'altra storia.
EliminaAzz Ciccio....que paso?
RispondiEliminaMi pare che il cambio di data valga un centone.
Comunque chi ha voglia di lavorare, testa sulle spalle (nel senso che non butta via in una serata l'incasso di una settimana) e ha avuto qualche Santo all'estero che gli ha permesso di restare a galla nella fase di start up ora sta facendo bei soldi , ne vedo parecchi come il tuo familiare, sempre più marcata sta diventando la differenza in classi, si sta creando pure nell'isla il ceto dei nuovi ricchi / benestanti...non so se mi piace...
RispondiEliminabuon inizio settimana a tutti
Andrea M.
Certo pero' esce di casa alle 6 del mattino per seguire le squadre e ci torna alle 8 di sera.....insomma si fa il giusto mazzo, che resta il solo modo per tirare su due lire legalmente.
RispondiEliminaDispiace anche a me Ciccio, pero' e' meglio che abbia scoperto subito le carte
RispondiEliminaSi tratta di un'argomento delicato e per molti doloroso perche' spesso il denaro buttato e' l'ultima cosa.
RispondiEliminaQuesta settimana e' full, magari ci dedico un pezzo la prossima.
Oviamente a carattere generale
hola! le differenze tra classi sociali ci sono sempre state sono che una volta si poteva especular / ostentar mucho menos, direi comunque che tutto è dipeso da quanto pesavano i parenti e ganci en la yuma.
RispondiEliminaIn capitale è presente la nuova classe di benestanti (escludendo quelli legati al regime) in provincia la cosa sarà meno evidente.
chao Enrico
Diciamo anche che dall'exterior arriva sempre meno denaro.
RispondiEliminaQuindi occorre tirarsi su le maniche e arrangiarsi
Mettersi in proprio fa capire ai cubani che il denaro si suda, e non piove dal cielo, anche se sono pochissimi quelli che si sono messi in proprio rispetto agli 11 milioni di abitanti che fa l'isola...anche perchè se non hai soldi da investire per partire con l'impresa non puoi fare niente.
RispondiEliminaNon solo da investire per avviarla...anche per mantenerla perche' non e' che apri e' c'e' la coda in mezzo alla strada....
Eliminadiciamo che ho già risolto l' unica cosa che ho capito bene guai se ci avvicinano le cubane che stanno a rimini veramente jeneteras de pinga tutte habanere ciccio simone il romagnolo
RispondiEliminaSi.....habanere de Majibacoa..... .-)
EliminaAuguroni Ciccio
grazie milco ciccio simone il romagnolo
RispondiEliminaDALLA PAGINA FB DELLA FLY GYM
RispondiEliminaOggi sono partiti i primi corsi; dallo spinning (Ezio) al Tone up, dal Crossfit alla zumba alla bachata.
Ottima frequenza anche se sicuramente cresceremo ancora.
Che differenza con lo scorso anno quando siamo partiti praticamente con zero persone......
CORSI DI MARTEDI 13/9
10-11 GINNASTICA DOLCE LATINA CON AURORA
18.30 PILATES CON VERDIANA
18.30 SPINNING CON SABRINA
19.30 CAPOEIRA CON GIANLUCA
20.30 M.M.A. CON IVAN
IN SALA PESI
10-11 GIORGIA
11-15 AURORA
15-22 MILCO
18.30-20.30 IVAN
VI ASPETTIAMO!!!!!