giovedì 1 settembre 2016

INVECCHIARE

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Qualche settimana fa avevo scritto un pezzo relativo al  rivedere, a Cuba (ma aggiungerei...non solo), fanciulle che frequentavamo anni fa.
Parlo di distacchi vicini ai 10 anni.
Raccontavo come non sempre la realta' si riveli attinente con i nostri ricordi e che, spesso, e' meglio conservare solo quelli piuttosto che imbattersi in un presente che rischia di far vedere sotto diversa ottica i bei momenti passati insieme.
In generale il cubano e la cubana invecchiano male.
Le ragioni sono tante; dal sole de madre alla alimentazione, dall'alcool al fumo, dalla quantita' di malas noches a uno stile di vita non esattamente salutista.
Dal punto di vista psicologico, la poca cura che i cubani hanno di se stessi, proiettati nel futuro, e' ancha data dal vivere come se il domani non esistesse.
Se si ritrovano mille cuc fra le mani, se li sputtanano in 2 giorni, senza pensare che al terzo giorno il frigo rischia di rimanere vuoto.
Non si preoccupano del domani, non pongono come priorita' il vivere in prospettiva dando la giusta importanza alla propria forma fisica, in modo da invecchiare il meno peggio possibile.
Solitamente, senza generalizzare, dopo i trenta le donne dimostrano ampiamente i propri anni, mentre ci sono trentenni uomini che dimostrano piu' anni del vostro scriba...che e' tutto dire.
E' vero che, da qualche anno, stanno riscoprendo il piacere e la necessita' di fare sport, le palestre e le piste sportive si stanno riempiendo di gente.
Correre per strada no....perche' da' pena....
Certo il sole ha le sue brave responsabilita'.
Vivere sotto un clima dove i 30 gradi per 11/12 mesi all'anno sono una norma, non aiuta il corpo.
Il sole brucia, disidrata, la pelle risente di questi fattori, non a caso appena possono si piazzano all'ombra, questo succede non soltanto per la paura di diventare...negri.
Solitamente, almeno a parole, non si preoccupano di come saranno le cose fra 2/3 anni, non pensano alla pensione, ne' a mettersi da parte un gruzzoletto nel caso che il cielo cadesse loro sulla testa.
Non fanno grossi programmi, non fanno piani di vita, non fanno grossi progetti, forse perche', se vivi nel paese e non hai la possibilita' di metterti in proprio, c'e' poco da programmare e/o pianificare.
Anche quando davanti a loro hanno un buon presente ed un futuro promettente riescono, con incredibile facilita', a mandare tutto a puttane.
Il mio amico, ora al gabbio, due anni fa portava a casa, col lavoro che faceva, una cifra vicina al centone al mese.
La moglie lavorava in banca e i suoi bravi 40 cuc li portava a casa.
Da una situazione di stabilita', a causa delle solite cazzate che hanno in testa da quelle parti, si sono ritrovati lui...a carico dello stato e lei...ad aspettare, aiutata fattivamente dal nostro familion.
Non pensano a come saranno le cose quando gli anni scorreranno via, vivono il presente.
Da un lato e' un bene, occorre pero' rendersi conto che esiste un domani possibilmente da vivere bene.
Noi forse ci preoccupiamo troppo del futuro, a causa del fatto che dalle nostre parti occorre pianificare su basi solide, per non finire alla mensa dei poveri.
Personalmente non mi ha mai spaventato il futuro, almeno fino a quando questo e' piu' pieno di progetti che di ricordi.
Non ho in programma di vivere per sempre, ne' di vivere esageratamente a lungo.
Fino a quando la salute mi consentira' di fare sport, viaggiare, togliermi le mie voglie sara' un piacere frequentare questo sistema solare.
Quando e se alcuni fattori cambieranno in modo inconciliabile con il mio stile di vita, allora sara' il momento di togliere il disturbo.
La vecchiaia non mi spaventa, l'infermita' si.
Non e' importante quanto si vive ma la qualita' della vita che ci e' toccata e che ci siamo scelti.
Voi vorrete mica vivere in eterno spero.....?!

23 commenti:

  1. ai detto bene milco anche a me mi fa paura l' infermità non la vecchiaia vado ot alla mia novia gli hanno dato il visto vediamo se gli piace la romagna vamos a ver ciccio simone il romagnolo

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    1. Mi fa piacere, ma non era meglio invitarla per l'estate visto che da voi e' fiesta perenne?

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  2. Il Torino Football Club comunica di aver ceduto al Cagliari Calcio, a titolo temporaneo, il diritto alle prestazioni sportive del centrocampista Panagiotis Tachtsidis.


    Il Torino Football Club comunica di aver acquisito a titolo definitivo dalla SSC Napoli il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Mirko Valdifiori.

    Valdifiori è nato a Lugo il 21 aprile 1986. Cresciuto calcisticamente nel Cesena, lega però il suo nome all'Empoli, squadra nella quale gioca per sette anni consecutivi, esordendo in serie A il 31 agosto 2014 contro l'Udinese e raggiungendo la Nazionale nel marzo del 2015. Curiosità, debuttando proprio a Torino contro l’Inghilterra del suo nuovo compagno di squadra Joe Hart. Nell'ultima stagione ha vestito la maglia del Napoli con cui ha disputato anche l'Europa League.

    Il benvenuto del Presidente Cairo: “Quando il nostro allenatore Mihajlovic ci ha rappresentato la necessità di ingaggiare un metodista, capace di gestire i tempi di gioco e di dettare la manovra, il nostro obiettivo è da subito diventato Valdifiori. Lui è sempre stato la nostra prima scelta, perciò a nome di tutta la Società, con grande piacere, do a Mirko Valdifiori il più cordiale benvenuto al Toro”.

    Le prime parole in granata del regista: “Come ha già avuto modo di dichiarare il mio manager nelle scorse settimane, io ero disposto a lasciare Napoli solo per il Toro. Ed è proprio ciò che è successo, per cui sono molto contento. Ringrazio il Presidente Cairo e il direttore Petrachi per la tenacia con cui hanno voluto portarmi al Toro. Sono molto carico, impaziente di cominciare questa nuova, esaltante avventura”.

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  3. Cairo e' un fenomeno.
    Ha preso La 7 a un euro, perdeva 100 milioni all'anno, in 12 mesi ha risanato l'emittente.
    Ha preso RCS quando aveva concorrenti ben piu' potenti di lui.
    Ha preso il Toro dopo il fallimento pagandolo 200 mila euro ai lodisti.
    Dopo alcuni anni di errori ha capito come gira il fumo e ha iniziato a fare cassa.
    Quest'anno ha chiuso con un leggero passivo ma ci sono 43 milioni sicuri che entraranno fra 12 mesi per le cessioni di Glik (2 di bonus) Peres (16) e Maksi (25).
    La squadra si e' rinforzata e non indebolita come dicono i Fratelli tafazziani che mi ricordano alcuni frequentatori del web cubano sempre propnti a criticare tutto e a fare i conti nelle tasche altrui.
    Forse manca un centrale difensivo di livello ma ne abbiamo comunque 5 e non e' poco.

    Età media acquisti: 22,9 – Valore degli acquisti: 74,20 mln – Spese: 21,19 mln

    Età media cessioni: 23,7 – Valore di mercato delle cessioni: 62,10 mln – Entrate: 16,68 mln €

    Bilancio trasferimenti: -4,52 mln €

    Ci siamo tolti dalle palle il lampadato e dalla porta il citofono...
    Non abbiamo fatto affari con i mafiosi che tengono in mano molti giocatori a cui Cairo non regala un euro, scusate se e' poco.

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    1. Luca Toro
      Peccato per Simunovic, se ci fossimo svegliati prima forse avremmo potuto tesserare il polacco Pazdam .... ma va bene cosí. Preso un grande portiere ed il regista che mancava da 10 anni ! FVCG

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    2. La faccenda del Giuda serbo ci ha colto un po' alla sprovvista...
      Comunque tanta roba...

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  4. Invecchiamo tutti, la differenza la fa il come. Giuseppe

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    1. La vecchiaia e' una questione di testa, conosco trentenni vecchi che vivono infilando il naso nelle vite altru perche' loro, di vita, ne hanno davvero poca.
      Conosco sessantenni assolutamente spettacolari.
      La vecchiaia arriva quando i ricordi prendono il posto dei progetti.

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  5. devo dire dove mi servo dei voli aerei mi aveva detto se mi ascolti e mi dai i documenti che ti chiedo il visto le lo danno al 100% aveva ragione agenzia seria ciccio simone il romagnolo

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    1. Solitamente le agenzie hanno, in ambasciata, una corsia preferenziale, alla fine l'importante e' che il visto arrivi.

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  6. ho deciso l' ultimo momento ma anche settembre e ottobre non ci sta male anzi questo anno lo prevedo caldo ciccio simone il romagnolo

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  7. Vero.
    Da evitare l'inverno triste e freddo anche in riviera.

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  8. hola! hai proprio ragione, l'importante è l'intensità e non la durata. Personalmente per togliermi tutti gli sfizi mi basterebbero 10 anni di vita stile turista (che riesco a fare per 1 mese all'anno e già per un itagliano non è poco) per poi togliere il disturbo. Ovviamente servono solid e stare in forma. Comunque anche in europa (patria della previdenza futura) i giovani pensano sempre meno al futuro perchè molto probabilmente sarà peggio del presente. Si è vero le cubane dopo i 30 sono da considerarsi al livello di milf/maduras poche le eccezioni anche se mentalmente rimangono quasi sempre ragazze.....chao Enrico

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  9. L'eta' non si puo' fermare, pero' la lancetta si puo' rallentare.
    Se vivi in modo sano il tuo corpo te ne sara' grato, se frequenti gente giovane e fresca ti sara' grata la tua mente.

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  10. Grande veritá Milco!
    Valenti Rodolfo

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    1. Siamo davvero di passaggio Rodolfo, che perlomeno il viaggio sia gradevole.

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  11. verissimo milco anche se ci sono le eccezioni ho una amica cubana novia di un amico che vuole venire in pieno inverno per sciare ed è diventata anche brava fa strano sciare una mulatta scura che scia anche bene ciccio simone il romagnolo

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  12. notavo pure io come a Cuba una 30enne dimostra mediamente 10anni in più, il contrario esatto di ciò che avviene qui da noi dove trovi milf 40enni che sono meglio delle 20enni, quanto a me non mi pare stare invecchiando granché bene, urge a breve una svolta,vediamo che si può fare...ciao a tutti
    Andrea M.

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  13. Metti al centro di tutto la qualita' della vita....e' la sola che ci e' stata data.

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  14. volevo tornare al tema post di ieri (se possibile) che ho letto purtroppo solo oggi:io temo che la sostituzione di Murillo sia foriera di tempi duri per l'isla, il tipo (che faccia mamma mia!!) mi pare faccia parte del cerchio magico , ha fatto o ha avvallatto una marea di sciocchezze , ha avuto comportamenti personali discutibili e lo si sostituisce per non identificarlo col disastro prossimo...ho letto sostituito pure Alarcon da ministero educazione ..pure lui era lì da tanto mi pare
    Andrea M.

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  15. Se non mutano determinati parametri l'economia cubana non la risolleva neppure il Divino Otelma....
    Credo davvero che lo abbiano messo in naftalina per ritirarlo fuori piu' avanti, il personaggio non e' uno degli ultimi arrivati...

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  16. massimo gramellini

    Nessuno ha ancora capito come faccia a comprare televisioni, giornaloni e portieroni senza mai sborsare un euro. È il fascino irresistibilmente risparmioso di Urbano Cairo, stella imprenditoriale dell’estate nonché presidente dell’unica squadra italiana che abbia ancora la sua sede operativa a Milano: il Toro. Lo chiamano Mani di Forbice o Braccino, ma è un braccino fornito di artigli che al momento giusto sanno distendersi per ghermire la preda.
    È riuscito a rinforzare la rosa, soddisfare i tifosi più malmostosi del mondo e catturare i riflettori dei media, di solito daltonici con il granata: il tutto incassando il doppio di quello che ha speso. Un genio. Le ultime notizie di ieri sera lo davano impegnato in una strenua trattativa per uno stopper con degli scozzesi. Che scontro fra titani.
    Qui in curva i pensieri sono insolitamente positivi. D’accordo, la difesa è stata squartata e non del tutto ricomposta. E Acquah e Molinaro - sempre siano lodati - insistono nel non volersi sottoporre al trapianto di almeno un piede che li renderebbe dei fenomeni. Ma Ljajic appena smetterà di farsi male sarà una goduria, Valdifiori e Iago Falque hanno una dimestichezza con l’attrezzo sferico per noi inusuale, Peppe Vives è un capitano d’altri tempi, il Gallo mette dentro qualunque cosa si muova (quelle ferme sul dischetto lo annoiano e preferisce buttarle fuori), Martinez ha smesso di mirare le bandierine del calcio d’angolo e Boyé e Lukic sono due talenti in erba, di quelli che Cairo tra tre anni rivenderà al Napoli di De Lamentiis per un prezzo senza senso come ha appena fatto con Maksimovic, che tra una bua e l’altra non gioca titolare fisso dai giorni del governo Letta. E non è tutto: in panchina siamo passati da un ipnotizzatore di terzini a un teorico del «palla avanti e pedalare», quel gioco a folate che sta scritto nel Dna del Toro, e con Cairo al timone di Rcs contiamo di più nel Palazzo, tanto che ci hanno dato un rigore decisivo all’ultimo minuto a San Siro (lo abbiamo sbagliato perché ci manca l’abitudine).
    Come ogni anno, un fratello di virus mi ha scritto: «Siamo da Europa». E, dopo una breve pausa di riflessione necessaria al raggiungimento dell’estasi, ha aggiunto: «Già, ma quale Europa?». Quella di Joe Hart, senza dubbio. Ho letto giudizi infamanti sul suo conto, neanche venisse a sostituire Neuer. Col massimo rispetto per il mio idolo Quattro Salti in Padelli, professionista serio e bravissima persona, questo spilungone britannico sarà anche un frequentatore sporadico di cappelle, ma ha parato rigori a Messi e colpi di testa ravvicinati a Ibrahimovic. E, venendo dalla squadra meno blasonata di Manchester, sa come si ribaltano i pronostici di certi derby impossibili.

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