giovedì 27 ottobre 2016

VIA EL BLOQUEO!

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191 voti a favore del sollevamento del bloqueo, 2 astenuti.
Usa e Israele.
Cioe' gli Usa che da oltre 50 anni mettono in piedi un'embargo assassino ed antistorico, si astengono nella risoluzione in cui si chiede di toglierlo.
Sarebbe un po' come se organizzassi una cena della palestra, trovassi il ristorante, concordassi il prezzo, convincessi tutti a venire e poi...non mi presentassi alla serata.
Il Cancelliere cubano Bruno Rodriguez aveva preparando l'ennesimo discorso all'Onu in vista dell'ennesima votazione riguardante la risoluzione sul sollevamento del Bloqueo che gli Stati Uniti da 50 anni mantengono nei confronti dell'isola caraibica.
Visti gli avvenimenti di questi ultimi 18 mesi la gente normale, che non si occupa in modo particolare di cio' che accade a Cuba, e' convinta che el bloqueo sia gia' stato tolto.
Molte persone con cui quotidianamente parlo in palestra, ma altre in altri luoghi non sanno che, da questo punto di vista, non e' ancora cambiato nulla.
Certo, Obama col familion e' stato a La Habana, grande gesto simbolico, lo stesso presidente americano ha piu' volte detto che il bloqueo non ha funzionato, badate bene non che sia stato un crimine contro l'umanita' ma....semplicemente che non ha funzionato.
Quindi il bloqueo e' ancora in piena attuazione, ogni ditta che commercia con Cuba rischia multe milionarie, ogni cittadino che vuole, privatamente, viaggiare a Cuba rischia di persona, ogni banca che ha transizioni commerciali con l'isla a sua volta mette a rischio la possibilita' di operare sul suolo statunitense.
Anche questa faccenda di poter effettuare acquisti in divisa americana, annunciata dal dipartimento di stato yankee, si e', per ora, dimostrata una bufala.
Cuba non puo' utilizzare il dollaro per niente e per nulla.
Non e' nelle prerogative del presidente statunitense, l'attuale o il futuro, il poter sollevare el bloqueo, tocca al congresso americano, attualmente a maggioranza repubblicana.
Sia Hilary che Trump hanno affermato che il processo di normalizzazione con Cuba proseguira' anche sotto la loro eventuale presidenza.
La presidenza Clinton, dopo quella Carter e' stata la meno aggressiva nei confronti dell'isola dei Castro, basta ricordare l'episodio di Elian.
Dubito che con Reagan e Bush le cose avrebbero avuto lo stesso epilogo che, e' bene dirlo, si svolse in linea con le leggi e la costituzione statunitense.
Pero siamo sotto elezioni, nessun candidato sano di mente rischierebbe di sbilanciarsi troppo rischiando di giocarsi i milioni di voti che la potente comunita' cubano americana garantisce.
Da sempre quella comunita' e' stata un serbatoio di voti repubblicani, le cose stanno cambiando anche da questo punto di vista.
Le nuove generazioni non spingono piu' per un cambio politico a Cuba, vogliono semplicemente che i loro parenti e la loro famiglia rimasti sull'isola possano vivere il meglio possibile, di conseguenza spingono perche' i rapporti fra i due paesi si normalizzino sul serio.
Certo ci sono stati parecchi passi avanti, molti americani, inserendo una motivazione alla richiesta di viaggiare sull'isola hanno potuto sbarcare a La Habana, da qualche settimana ci sono voli regolari fra i 2 paesi, le navi di crociera statunitensi fanno scalo nei porti cubani, le rimesse oggi possono essere piu' corpose rispetto al passato ma Cuba continua a non poter comperare tecnologie, ad esempio, in campo medico per poter curare la propria gente.
Il bloqueo incide ancora nella vita di tutti i giorni, per poter reperire dal mercato esterno cio' di cui l'isola ha bisogno, occorre ancora fare larghi, tortuosi e costosi giri.
Il popolo americano si e' espresso chiaramente a favore del sollevamento di questo embargo criminale nei confronti di un'isola che, legittimamente, ha scelto di continuare a sviluppare il proprio modello politico Socialista.
E' un problema di governanti, l'attuale e i prossimi si sono detti favorevoli anche loro alla risoluzione del problema.
Per fortuna Rubio e la gusaneria che rappresenta sono stati sconfitti e non potranno incidere piu' di tanto su questa decisione.
E' il momento di togliere el bloqueo, lo chiede ogni paese al mondo, lo impone la storia.

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA NUOVA CASA
ROGER Y YULIET 

 

11 commenti:

  1. Presto, troppo, per credere che qualche pacca sulla spalla e i complimenti di rito possano aver portato il gruppo oltre il confine dell’umiltà. Però Sinisa Mihajlovic non vuole nemmeno sfiorare il rischio di cadere nel tranello dell‘eccesso di consapevolezza e allora prende il toro per le corna, nello specifico i giocatori (almeno alcuni) per riportare i granata lungo i giusti binari. Perché se il Toro perde la fame e si limita a trotterellare a tratti, allora diventa vulnerabile. Così capita di vedere le luci di San Siro spegnersi davanti al missile di Mauro Icardi, un prodotto però della discontinuità granata nel corso della sfida.
    “Nel primo tempo abbiamo sbagliato tutto: siamo stati lenti, molli, non abbiamo fatto un tiro in porta. Ci sta perdere contro l’Inter, ma dipende come: sono deluso per la mancanza della prestazione, anche con un’altra squadra meno forte dell’Inter avremmo ugualmente perso”. Dalla mediocrità del primo tempo Mihajlovic non salva nessuno e non risparmia riferimenti nemmeno troppo velati a chi lo ha messo in difficoltà (Obi), obbligandolo a cambi forzati. E così a San Siro non si è visto né il Toro arrembante, divertente e a tratti spettacolare dell’ultimo mese né quello che quando c’è da correre ai ripari è capace di rischiare il tutto per tutto.
    Il passo indietro è evidente ma sa bene Mihajlovic quanto sia pericoloso un calo di tensione in un momento tanto cruciale del campionato. E tiene alta l’attenzione: lo ha fatto domenica infuriandosi per la rete di Murgia, frutto di un errore collettivo, allo stesso modo non è stato tenero ieri, condannando senza possibilità di appello un Toro che ha sprecato ogni sua potenzialità diventando semplice spettatore. “Quando mancava un minuto alla fine sono sceso sotto. La partita era finita e non volevo rischiare di fare qualche stupidaggine, allora sono andato negli spogliatoi a sfogarmi da solo”. Attento, Toro, non fare arrabbiare Sinisa, perché altrimenti sono dolori.

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    1. Ciao Milco.
      Partendo dal presupposto che Miha è un buon tecnico e mi sta anche simpatico, ritengo che questo atteggiamento "militaresco" sia molto rischioso. Anche Conte era uno di quelli che sempre "fuori i coglioni", "fino alla fine", "11 leoni". Finchè hai una squadra forte va tutto bene e fai anche il record di punti. Quando invece hai una squadra discreta e cominci a perdere sono dolori. Alla fine io preferisco gli Ancelotti e gli Allegri.

      Simone M&S

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    2. Lo credo anche io....ma ieri abbiamo fatto pena.

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  2. Notte in bianco di pioggia e di paura tra Umbria e Marche, dove ieri è tornato l’incubo terremoto con due scosse forti, una terza di poco più debole e decine di sommovimenti di assestamento più lievi che non hanno dato tregua. Una notte lunghissima per le centinaia, forse migliaia di sfollati ancora da contare nelle strutture di accoglienza, in tenda, nei prefabbricati del sisma del ’97, in alloggi di fortuna o a bordo delle automobili. Una notte funestata dalla pioggia incessante e dalla terra che non ha praticamente mai smesso di tremare, con due picchi del 4.1 e del 4.4 registrati tra le 5 e le 6 nella provincia di Macerata.
    Le scosse
    Ieri, dopo la prima scossa di magnitudo 5.4 delle 19.10, in pochi sono rimasti a casa, quasi tutti si sono spinti in strada, nei centri di accoglienza o altri luoghi sicuri, “schivando” dunque il secondo tremore, del 5.9, alle 21.18. Stessa situazione alle 23.42, quando c’è stata una terza scossa, del 4.6. Ma tra la prima e le 23 di ieri sera l’ Ingv ne ha contate almeno 60. Le più forti sono state avvertite in tutta l’Italia centrale ed oltre, anche a Roma, dove diverse persone sono scese in strada e sono state segnalate crepe su alcuni edifici. Crolli anche nel centro storico di Amatrice già fortemente danneggiato dal terremoto del 24 agosto. Secondo quanto si apprende è crollato il palazzo del comune e un palazzo in cemento armato di quattro piani in piena zona rossa.
    Il bilancio: un morto per infarto a Tolentino
    Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, parlando nella notte da Rieti, ha ribadito che non risulta al momento che vi siano vittime, dispersi, nè feriti gravi a causa dei crolli. Un uomo di 73 anni è morto d’infarto a Tolentino per lo spavento. Ma a fronte del sollievo per le mancate vittime, si è aperto un nuovo calvario per gli sfollati, e i danni alle case e alle strutture sono gravi: non solo per i borghi storici e il loro straordinario e unico patrimonio artistico, ma anche per i servizi: tre ospedali (a Tolentino, Matelica e Cingoli) e il carcere di Camerino sono stati evacuati. Diverse strade, invase da frane, sono impraticabili, incluso un tratto della Salaria. Diverse zone sono ancora senza luce e telefono. Le scuole oggi resteranno chiuse in tutti i Comuni coinvolti.
    I danni
    Col passar delle ore va peggiorando la conta dei danni, non solo agli edifici ma anche al morale di popolazioni che stavano appena cominciando a risollevarsi. E che a soli due mesi dal terremoto di agosto si trovano a doverne affrontare un altro, con la sua scia di assestamento. Le prime immagini giunte dai luoghi del sisma, che ha avuto stavolta per epicentro la Valnerina, tra Perugia e Macerata, raccontano di chiese crollate come fondali di cartone, a Visso, Norcia, Ussita, Camerino, pezzi di patrimonio storico architettonico ridotti in briciole. A Ussita sono crollate le mura di cinta. A Camerino il campanile della chiesa si è abbattuto sulla palazzina di fronte, fortunatamente vuota. L’ intero centro storico di Visso è stato dichiarato inagibile.
    Sopralluogo Protezione Civile. Appello a “non muoversi”
    Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il presidente delle Marche Luca Ceriscioli sono in partenza per un sopralluogo nei centri più colpiti dal terremoto. Prime tappe a Tolentino e Ussita. Incontreranno poi le popolazioni di Camerino, Muccia, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Preci e Norcia. L’ obiettivo è fare un punto della situazione con i sindaci e i cittadini e individuare al più presto le soluzioni più idonee per l’assistenza alla popolazione: è impensabile, infatti, che si possa prevedere un lungo periodo nelle tende, visto che tutti i Comuni sono in zona di montagna, dove le temperature possono facilmente scendere sotto lo zero.Curcio ha ribadito alla popolazione l’appello è di evitare gli spostamenti: «Non muoviamoci se non c’è un’urgenza. La situazione viabilità è in corso di valutazione, sono state immediatamente avviate le verifiche del caso».

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  3. Il fatto che gli americani si siano astenuti, rispetto al passato, e' un fatto positivo. Giuseppe

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    1. La si puo' vedere anche cosi', ma astenersi da una cosa che provochi e' perlomeno ridicolo.

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  4. I repubblicani non vogliono togliere il bloqueo e si attaccano al fatto dei diritti umani violati a Cuba.

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  5. Che i repubblicani non lo vogliano togliere non è stato scritto da nessuna parte.
    Mettono condizioni per toglierlo questo si.
    È solo questione di tempo in realtà é già tutto deciso.

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  6. hola! hai ragione è già stato tutto deciso come per il via libera al turismo libre ee.uu dal 2017 , prima uno e poi l'altro. El embargo yanqui è qualcosa di anacronistico tutti se ne sono resi conto. Comunque c'è da dire che per anni è stato un grande negocio per entrambe le parti, la scusa principale per evitare di cambiare lo status quo. chao Enrico

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  7. Chiaro Obama non è certo andato a Cuba a titolo personale.

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  8. Héctor Rodríguez Llompart, quien dirigió el banco nacional y la colaboración económica de Cuba por décadas, está tras las rejas y en proceso de investigación.
    Bajo el presunto cargo de tráfico de influencias, fue detenido en La Habana el ex diplomático cubano y ex presidente del Banco Central, Héctor Rodríguez Llompart.
    “Nadie sabe los motivos – dijo una fuente cercana a la familia LLompart -; creo que, después del caso Ochoa, quienes dirigen este país perdieron todos los elementos inhibidores de la conducta humana”.
    Héctor Rodráguez Llompart
    Jubilado y con 82 años, el pasado 8 de agosto del 2016 publicó, en el diario Granma y reproducido después por el portal digital Cubadebate, un artículo titulado “Viva Fidel”, en alegoría al cumpleaños 90 del ex gobernante cubano. Sin embargo, a pesar de su avanzada edad, su copiosa historia y el escrito laudatorio al ex gobernante cubano, LLompart fue arrestado en su domicilio, del reparto Casino Deportivo, junto a su esposa Patricia Arango.
    A Llompart, ex vicecanciller, ex Presidente del CECE (Comité Estatal de Colaboración Económica), ex vicepresidente de la Comisión Nacional sobre la Cooperación Económica y Científico-técnica, y ex Presidente del Banco Nacional de Cuba, se le adjudica la despenalización de la tenencia del dolar en 1993, y la implantación del Peso Cubano Convertible (CUC) en 1994 como segunda moneda oficial. Medidas ambas, que impactaron significativamente en la economía y las condiciones de vida de los habitantes de Cuba.
    Según fuentes consultadas, a Patricia Arango, esposa de Rodríguez LLompart, después de ser liberada y sometida a un aparatoso registro domiciliario, la mantienen confinada dentro de su casa.
    Héctor Rodríguez Llompart, es natural de La Habana y no militó en el Ejército Rebelde durante los enfrentamientos de la Sierra Maestra. Pasó por la cancillería cubana, donde fue viceministro, Ministro-Presidente del CECE para dirigir después por 10 años el Banco Nacional de Cuba.

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