Dipende.
Questa e' la sola risposta
che mi viene in mente.
Ho accennato al gruppo di
lungodegenti che, dopo aver frequentato la capitale della scultura
cubana per lustri, hanno deciso di girare il timone verso Tenerife,
altri, che conosco da tanti anni, hanno detto chiaramente che questo
sara' il loro ultimo inverno a Cuba.
Visto che la situazione,
dal punto di vista della comodita', e' enormemente migliorata in
questi ultimi anni e' lampante che la scelta di cambiare e' figlia
dell'eta' che inizia a diventare pesante, del fatto che l'approccio
con l'altro sesso che, a meno di raccontarci puttanate, rappresenta
ancora lo Zenit di ogni nostra decisione, della difficoltà di
potersi muovere nelle case agilmente come un tempo e magari di ancora
qualche altra ragione.
Il discorso delle
fanciulle e' evidente e sotto gli occhi di tutti.
Perche' mai una giovane
fanciulla dovrebbe aguantare un ottuagenario con poche possibilita'
economiche, mentre oggi ci sono migliaia di cubani giovani e di
bell'aspetto che entrano ed escono continuamente dal paese, con buone
possibilita' economiche e coi quali ci si puo' accostare senza
doversi prima ubriacare e dopo vomitare?
Un tempo eravamo la
soluzione, oggi siamo soltanto un'opzione da scandagliare solo dopo
che quelle “interne” non sono risultate reperibili, oppure quando
i treni giusti sono passati e non ce ne saranno altri, per ovvie
ragioni anagrafiche, in arrivo.
Quindi sono finiti gli
sguardi intensi, i sorrisi che aprivano orizzonti senza fine, la
facilita' di approccio che non aveva uguali in nessun altro paese al
mondo.
Oggi chi va con uno
straniero, mi correggo, con un certo tipo di straniero e' nuovamente,
come accadeva lustri fa, additata come una sfigata che non ha altre
risorse per mettere insieme il pranzo con la cena.
Quindi o si cambia il tipo
di vacanza oppure e' davvero meglio andare da altre parti.
Sono finiti i tempi in cui
ci si poteva permettere di fare una vacanza quasi senza rapportarsi
coi cubani, se oggi non sei inserito in un certo contesto, non hai
saputo farti apprezzare anche come persona, non hai capito che sei a
casa loro e che le regole le fanno loro allora e' meglio davvero
lasciare perdere.
Per me vale ancora la
pena.
Ho amici, amiche, una
palestra, una pista per correre, una casa in cui vivere, una piccola
attivita', una famiglia che si occupa di me, locali dove andare,
persone che conosco e altre che conoscero'.
La prima volta che misi
piedi a Tunas non sapevo letteralmente dove andare a mangiare la
sera, oggi ho almeno 10 possibilita' di scelta, i negozi sono molto
piu' forniti di allora, posso andare su internet direttamente dal mio
movil senza dover smadonnare con pc dell'eta' della bomba.
I voli costano meno, ci
sono molte piu' case de renta di buon livello ecc ecc.
Lasciamo perdere i soldi
che abbiamo in tasca, i nostri soldi, quelli di gente normale.
Non fanno piu' la
differenza, contano ancora, ma molto meno di un tempo.
Se un amico mi invita a
casa e facile che sia lui a offrirmi birra e ron senza doverlo
portare io come facevamo anni fa, quasi nessuna fanciulla mi chiama
piu' col 99 finale, i messaggi a 9 centesimi oramai fanno ridere.
Le donne che frequento, la
maggior parte, sono amiche di vecchia data, hanno una loro vita, dei
figli, un lavoro o qualcuno che si occupa di loro fattivamente
dall'estero, o dall'interno.
Quindi, amici miei, questa
e' la situazione, a me va ancora bene, vado in vacanza con un budget
accettabile, ho una fonte di reddito interna.
Fino a quando passero'
periodi come quest'ultimo Cuba restera' la priorita', l'altra meta'
della manzana.
Poi ognuno faccia le
proprie scelte.
M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA