venerdì 16 dicembre 2016

LA GUARAPERA



Dopo aver postato lo scritto di Simone, lo scorso venerdi, oggi e' il turno di un racconto inviatomi da Tio Gigi.

Ribadisco che chiunque abbia una storia, un racconto, un'opinione e vuole manifestarla il venerdi' e ' il giorno giusto.

Inviatemi il tutto a orienteavana@libero.it.


( .. o meglio : L'insostenibile pesantezza dell'avere )

Quante volte ci siamo chiesti noi , “ diversamente caraibici ” , cosa avremmo potuto fare , a livello imprenditoriale , al posto dei cubani . Tanto più che tanti fra di noi si sono ritrovati , come omaggio non richiesto , assieme alla propria diversa , il più eterogeneo peloton di tios , hermanos , sobrinos , nietos che si possa immaginare. Non pochi han pure trovato i “ primos de cama ” , ma questo è un altro discorso che non intendo affrontare ora.  Gratta gratta , sotto sotto là , con le palle al sole , ci sentiamo tutti Briatore , e a tutti è venuto , me incluso , la maledetta idea di dimostrare quanto , con gli insegnamenti capitalistici dei quali siamo dotati , anche il più “ vago”cubanito possa essere indirizzato verso mete da far invidia ai finanzieri di Wall Street E così , contro il parere ed il volere della sorella , decido che era arrivato il momento per dimostrare quanto l'italiano sapiente poteva aiutare lo sprovveduto cognato cubano . Jorgito , questo il suo nome , aveva appena cambiato lavoro : era appena stato assunto in una avviata guarapera ubicata in zona di forte passaggio , a lato di un mercato agropecuario , presa letteralmente d'assalto da assetati clienti ( bah...il guarapo è una bevanda che io, non apprezzo proprio ). Non mi era chiaro ancora il motivo perché , un impiegato dell'ufficio acquisti della più famosa casa profumiera di Cuba ( il cognato lavorava da Suchel Camacho ) , fosse passato ad una molto più umile professione di quel tipo. I nuovi elettrodomestici comparsi come d'incanto a casa sua , mi avrebbero dovuto insospettire ma ero , a quei tempi , neofita dell'isola ed ancora non riuscivo a cogliere le sfumature legate al verbo “ resolver ” che tanto viene usato en la isla. Il cognato inizia ad inculcarmi il tarlo della gestione della guarapera e mi lancia l'esca : conta quanti avventori ci sono , fai il conto degli introiti giornalieri ...effettivamente concordo che si possono fare bei soldi di guadagno , relativamente al livello cubano. Erano tempi in cui la legge 118 , quella sugli investimenti stranieri , era ancora da venire e i trabajadores en “ cuenta propria” erano razza rara. Venivano però concesse delle deroghe , a patto e condizione fosse scrupolosamente osservato il protocollo comportamentale di rapporto del trabajo particular che prevedeva, tra l'altro , il totale acquisto della materia prima dallo stato . Di fatto , al netto di tutte le spese , si poteva immaginare un ottimo guadagno da parte del gestore che , condizione necessaria , doveva essere cubano e , aggiungo io , con buona voglia di lavorare . Investimento economico minimo per un occidentale ma , di fatto , quasi proibitivo per un cubano. Lascio i soldi per l'affare pretendendo al mio ritorno un bilancio analitico dei costi ed anche degli auspicati guadagni. Dopo 10 giorni dall'inaugurazione il primo inghippo : el vendedor de hielo , indispensabile per non bere il guarapo a temperatura pisciazza, sparisce e non consegna più il ghiaccio. Sapremo in seguito che , con una lanchita , se fué pa' la Yuma . La guarapera , ovviamente , non introita quasi nulla e ci sono comunque i lavoratori da pagare . Dopo una ricerca infinita ( sempre secondo Jorgito ) durata 20 giorni si riesce finalmente a trovare un altro che vende il ghiaccio ma , sfortunatamente , poco dopo , la muchacha pechugona ( tettona ) che limpia los vasos non viene più al lavoro ( saprò in seguito che il cognato pretendeva limpiasse pure il suo di tubo ….). Si trova finalmente un negrito che lava i bicchieri ed ecco che si rompe il carro di quello che porta la caña . Altra settimana di vacanze pagate. A dare il colpo di grazia , e l'addio ai sogni di gloria , la temporada fria che impedisce alla caña il giusto processo di maturazione stoppando , per quanto non era dato a sapere , le forniture della materia prima . Arriva a proposito il freddo ed approfitto , a soli tre mesi dall'avvio , per comunicare alle maestranze che il rubinetto viene chiuso e non intendo più sponsorizzare . Il tentativo di businnes non è costato molto , ma è bastato a tenermi distante successivamente da qualsiasi altro tentativo di investimento caraibico . Ho pensato , solo per un attimo , di trasformare la casa della suegra , ( quasi 300 mq. ) , in case da rentare , ma chi avrebbe gestito la cosa sul posto ? Magari , se il cognato si stufa di riempire scaffali da Walmart in Florida …. il laconico commento di mia moglie , intestataria della casa di Cuba : piuttosto do fuoco alla casa con lui dentro ! :-)

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA

31 commenti:

  1. L'altro giorno Osvaldo Napoli, parlamentare forzista, ex sindaco di Giaveno e di Valgioie,comune in cui risiedo e' stato aggredito da dei loschi figuri di una non precisata associazione davanti al parlamento sotto gli occhi attoniti dei carabinieri che non sapevano che fare.
    Osvaldo e' il mio compagno di doppio a tennis, sono amico della figlia e se nulla politicamente mi lega a lui e' una persona estremamente per bene, un piemontese vecchia maniera.
    Se questi episodi si verificano davanti al parlamento allora....ripeto...chiudiamo baracca e lasciamo perdere.

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  2. Credo che Gigi, sopratutto anni fa, abbia speso pochi spiccioli. Giuseppe

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    1. Conoscendo le similitudini che lo legano al mio Presidente mandrogno credo tu abbia ragione :-)
      Pero' un'altro amico ha comperato per il familion una di quelle pizzerie chioschetti cubani per 2/3 mila cuc lo scorso anno.
      In questo modo il familion lavora, guadagna cio' che serve per vivere e lui si e' tolto el bicho de ariba....

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  3. Comunque , cari i miei chismosoni focomelici, l'investimento fu complessivamente di 3000 cuc..erano quelli tempi nei quali le ginette si accontentavano di galletas y mayonesa ...

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  4. Anche io credo che investire laggiù senza una gestione diretta sia il preludio a tanti mal di pancia. Tuttavia l'esperienza di M&S mi insegna che ci sono tanti italiani che c'è l'hanno fatta. Non si sono arricchiti ma il negocio funziona anche se gestito da suegre & C. E non vale solo per l'Havana, anche Trinidad, Varadero, Santa Clara, Guanabo...

    Simone M&S

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    1. azz, dimenticavo che funziona anche a Las Tunas... :)

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    2. La maggior parte degli italiani coinvolti nelle case de renta gestisce il tutto dall'Italia avendo, come il sottoscritto persone di fiducia in Cuba.
      I clienti arrivano da qua' grazie proprio agli italiani che pubblicizzano la cosa o/e che si appoggiano a noi.
      I cubani avranno tanti difetti ma non sono scemi azzoppando la gallina dalle uova d'oro.

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    3. A Tunas un buon 70/80% dei clienti di Grande Torino arriva dall'umile scriba....giusto per fare un esempio.

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  5. massimo gramellini

    Uno vale uno, ma vale due se è amico di qualcuno. Come nella «Fattoria degli Animali» di Orwell, anche in quella di Grillo il mantra dell’eguaglianza è stato aggiornato dopo i primi strusci con il potere. L’ultima miracolata è la dottoressa Alessandra Manzin, assunta con stipendio più che onorevole dall’assessora alla «città in movimento», una dizione che riferita al traffico di Roma risulta particolarmente satirica. La delibera comunale giustifica il lieto evento con «doti e competenze specifiche nel campo del diritto amministrativo». Ma non deve avere troppo danneggiato la prescelta il particolare di essere collaboratrice di un parlamentare grillino e fidanzata con un pezzo grosso della Casaleggio Associati, assistente a sua volta di uno dei leader del movimento.
    Da qui alle prossime elezioni, che auspichiamo imminenti, Pd e Cinquestelle si sfideranno a chi combina più disastri tra il governo biscottato di Gentiloni e la giunta brancaleone della Raggi. Una battaglia dall’esito incerto nella quale sarebbe un delitto intromettersi. Però bisogna pur riconoscere che, se la Boschi pecca di incoerenza quando promette di lasciare la politica in caso di sconfitta e poi si incolla alla poltrona, non tanto più lineare è il comportamento di chi predica la meritocrazia anglosassone, ma applica il familismo italico, distribuendo gli incarichi pubblici, e le relative prebende, a una girandola di padri madri cugini amici cognati mogli e fidanzate da far venire il mal di testa.
    Non sono diversi. Sono solo nuovi. E ancora per poco.

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  6. Investirei a Cuba in un lavoro se devo viverci e mi dà da vivere per la famiglia,ma se vivo qua cosa conviene investire che il guadagno è già poco e chi lo vede che sono lontano e chi lo disfruta,,discorso cambierebbe se si guadagnasse tanto che mi arrivano soldi qua,ma a Cuba impossibile.paolino.

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  7. Mah....Mario ad esempio ha investito poco e lavorandoci guadagna discretamente....diciamo che vive in modo abbastanza agiato, senza esagerare.

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  8. hola! ad oggi come si diceva anche ieri los negocios possibili per investitori yuma non istituzionali sono casa de renta e ristorazione ( lasciamo perdere los trapotraficantes itaglians). Certo che sarebbe una soddisfazione almeno per me ricavare qualcosa da Cuba con tutto quello che ho speso aiutando fattivamente a "resolver" sempre con qualcosa in cambio. chao Enrico

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  9. Guarda i soldi investiti a Cuba devono essere equiparati a quelli, eventualmente, investiti in borsa.
    Deve essere un dinerito che....cresce, non quello per la platessa all'Esselunga.
    Come invece fanno in troppi...

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  10. Dalla Sala Conferenze dello Stadio Olimpico-Grande Torino, da dove a breve prenderà la parola Sinisa Mihajlovic, tecnico del Torino, in sede di presentazione della partita tra Napoli e Torino, valevole per la 17° giornata della Serie A 2016-2017.

    Tanti e diversi i temi su cui il tecnico si è soffermato con i giornalisti. Dal post derby ai temi verso la partita di Napoli, e in particolare sul calciomercato, il tecnico come al solito non le manda a dire. Ecco il report integrale del dialogo con i giornalisti.

    La partita di Napoli viene al momento sbagliato, dopo due sconfitte?

    Veniamo da due sconfitte in cui per quello che abbiamo fatto avremmo potuto anche vincere. Il calcio è così e va accettato. Sapevamo che il calendario proponeva tre partite difficili. Domani giochiamo contro quella che è forse la squadra più in forma del campionato. Ci vorrà il miglior Toro. Ma andremo lì come sempre per vincere, anche se il Napoli è una di quelle squadre che ti costringe a giocare di conseguenza. Dovremo essere bravi a leggere ogni situazione, a essere incudine quando serve e martello quando bisogna esserlo.Noi sappiamo quali sono i nostri principi, come abbiamo preparato la partita e andremo lì a fare la nostra partita”.
    Quali saranno le insidie che proporrà il Napoli e come avete preparato la partita?

    “Loro sono davvero imprevedibili. Hamsik gioca a tutto campo, ma tutti sono fortissimi. Fanno fraseggio, bel gioco, attaccano gli spazi. Anzi, devo complimentarmi con Sarri per come ha riadattato la squadra dopo la cessione di Higuain e dopo l’infortunio di Milik. Per quanto riguarda noi, cambieremo poco il nostro modo di giocare. Li conosciamo, ma sappiamo che abbiamo le carte in regola per metterli in difficoltà. Anche loro come tutti hanno punti deboli. Penso che loro faranno il gioco e noi dovremo ripartire: così dice la logica, poi in campo non si può prevedere perfettamente cosa succederà”.

    E’ stato più faticoso preparare questa partita, che viene dopo la sconfitta nel derby?

    No. E’ stato faticoso ugualmente che quando abbiamo preparato le altre partite, contro Crotone o Juventus. Esattamente la stessa cosa.

    Con Maksimovic i rapporti si sono ricuciti?

    Parliamo della partita, è più importante di Maksimovic, che peraltro gioca col contagocce. E’ andato via senza parlarmi, senza chiarire le cose a quattr’occhi con me, senza nemmeno una telefonata. Mi aspettavo di più, ma ora parliamo dei temi sulla partita, che sicuramente è più importante”.
    Riprendendo quello che ha detto Cairo, domani potremo vedere anche un Toro che gestisce e calcola? Magari un pareggio va anche bene, qualche volta.

    “Sulla partita contro la Juve dico tre cose. La prima: io rifarei le stesse scelte, del prima e del durante la gara. Perchè le mie scelte sono fatte sempre per vincere. Non solo domenica scorsa, non solo quando metto due attaccanti. Perchè questa è la mia mentalità e il Toro deve ragionare così sempre almeno fin quando sono io l’allenatore. Seconda cosa. Io penso, ma forse mi sbaglio, che dovreste apprezzare di più un Toro che è ambizioso. Charlie Chaplin diceva: chi guarda in basso non può vedere l’arcobaleno. Io voglio guardare in alto. Terza cosa: i cambi non hanno influito sul secondo gol della Juve e vi spiego perchè. I nostri difensori sanno bene che devono accettare l’uno contro uno. Noi abbiamo preso gol dopo i cambi, trenta secondi dopo, su una situazione che noi siamo abituati a vivere. Higuain non era da solo, aveva un difensore davanti a sè, che fosse Barreca, Castan o altri. Poi può succedere che Higuain ti fa gol. Ecco perchè i cambi non hanno influito sul derby. Le mie scelte sono sempre per vincere e mai per non perdere. Questo è così. Poi ognuno può dire quello che vuole ma io sono abituato a fare così”.

    Come commenta la prova di Ljajic nel derby?

    Io ho parlato con lui a quattr’occhi, sa che è stato bravo nella fase di ripiegamento ma non in quella offensiva. Lui, da ragazzo intelligente e responsabile quale è, sa che poteva fare meglio e ha accettato la mia critica.

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  11. I 22 titolari di cui parlava a inizio stagione non sembrano esserci più.

    Il Torino è una squadra importante e i giocatori devono dimostrare sul campo quello che valgono. Vi faccio un esempio. Tutti hanno parlato del fatto che nei primi tempi il Torino è primo in classifica. Significa che non abbiamo mai sbagliato approccio tranne che con l’Inter a Milano. Ma il calcio si gioca per 95 minuti. Nei secondi tempi devi cambiare, anche per infortuni e per stanchezza. E sicuramente i nostri cambi non si sono rivelati all’altezza. Obi e Acquah a centrocampo, Maxi Lopez, Martinez e Boyè davanti: in cinque hanno fatto un gol. Dalla panchina sono arrivati pochi gol, se togliamo Baselli a Milano, ma lui è un titolare, e Martinez a risultato acquisito col Bologna. Il calcio non si gioca mai in undici. Guardate il Crotone: sarebbe sesto nei primi tempi, invec è ultimo. Vuol dire che quando cambia uomini si vede. Guardiamo le squadre più attrezzate: la Juventus quanti punti ha fatto solo nei secondi tempi? Quando hai Dybala in panchina e lo inserisci non perdi qualità, forse la aumenti. Lo stesso la Roma con Totti. Da noi invece non succede così. Questo è quello che ha detto il campionato e questo è quello che abbiamo capito in questi mesi.

    A questo punto l’unica è intervenire sul mercato.

    Mancano due partite e poi c’è la sosta. Analizzando quanto successo, è così. Sono i giocatori che devono dimostrare che al Torino non servono rinforzi. Ma abbiamo giocato tante partite e abbiamo tratto delle conseguenze. Dobbiamo sicuramente intervenire sul mercato. Cercheremo di farlo, facendo il massimo possibile come questa società ha sempre fatto. Penso che tutti hanno avuto le possibilità di farsi vedere, alcuni le hanno sfruttate e altri no. E i giocatori lo sanno per primi.

    Non è preoccupante il fatto che occorre intervenire a gennaio?

    Non potremo prendere Messi e Dybala, ma qualche giocatore al posto giusto: un 5% qui e un 5% lì, giocatori che ci aiutino a migliorare. Alcuni giocatori che ho sottovalutato e poi mi hanno stupito. Altri di cui pensavo bene mi hanno deluso. Prenderemo atto di tutto.

    Un nome di chi la ha stupita?

    Sicuramente un nome che si può fare è Barreca. Sugli altri nomi, non li posso fare.

    A questa squadra mancano chili e centimetri?

    Il momento più brutto è quando dobbiamo decidere le marcature. Vorrei che quel momento non arrivasse mai. Mi ricordo prima del derby: guardavo i giocatori della Juve e guardavo i miei. Tra ogni giocatore, otto centimetri di differenza e venti chili di peso. Comunque con la Juve non abbiamo sofferto sulle palle alte. Questo vuole dire che cattiveria e determinazione possono sopperire al gap in termini di fisicità. Il difensore non deve ragionare sul “devo prendere la palla”, ma sul “non deve prenderla l’avversario”. Comunque è vero che abbiamo trovato squadre che ci sovrastano fisicamente e l’abbiamo patito. A tratti per mancanza di cattiveria, a tratti perchè patiamo fisicamente.

    Siamo l’ultima squadra per rendimento su palle inattive sia a favore che contro, anche se abbiamo giocatori che mettono buoni palloni.

    Secondo lei chi vincerà lo Scudetto?

    Non ho la palla di vetro, ma può vincerlo la Juventus, così come la Roma.

    E la squadra rivelazione?

    Spero lo sia il Torino.

    Chi sarà il capocannoniere e chi il giocatore rivelazione?

    Ogni allenatore a queste domande risponde sperando che lo siano i propri giocatori. Quindi dico Belotti e Barreca. Per quanto riguarda la Serie A, posso dire Dzeko capocannoniere e Kessie rivelazione.

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  12. Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Chiriches, Albiol, Ghoulam; Zielinski, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne

    Torino (4-3-3): Hart; De Silvestri, Rossettini, Moretti, Barreca; Baselli, Valdifiori, Benassi; Zappacosta, Belotti, Ljajic

    Zappacosta esterno d'attacco...mah....

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  13. 1-0 Napoli...la solita difesa inesistente. SVEGLIA SINISA

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  14. 3-0 in 23 minuti.
    A forza di sputtanare pubblicamente i giocatori ad un bel momento ti mandano a cagare...

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  15. Stuwhima - Qualche meritino del Napoli???

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  16. Meritino?
    State giocando solo voi, ne potevate fare 6.
    Quando perdi 3-0 dopo 20 minuti devi dare merito agli altri ma anche riconoscere che hai fatto schifo.
    Mi piace Sinisa ma a forza di conferenze stampa a sputtanare i giocatori questi prima o poi ti mollano.
    Il Napoli e' piu' forte ma giocare cosi' e' una vergogna.
    Che senso ha Zappacosta esterno d'attacco e Moretti al posto di Castan?

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  17. errori di Sinisa clamorosi,ma il Napoli è di altra categoria.....elle y el di Arjona una delle mie canzoni preferite in assoluto..buona domenica a tutti
    Andrea M.

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    1. Sinisa pensava di avere una ventina di giocatori di buon livello, la verita' e' che tolti i 12/13 che giocano sempre il resto e' fuffa...

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  18. Gol del Gallo, almeno proviamo a salvare la faccia.
    Intanto Lukic per Valdifiori e Yago per De Silvestri che spero di non rivedere piu' in campo.

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  19. Sousa in settimana a Genova ne ha fatte di cotte e di crude e non è la prima volta,Spalletti ieri mette Gerson e gioca un tempo in 10,Sinisa oggi errori,mah....eppoi io tovo che un campionato dove alla 17sma giornata si sa gia chi retrocede perde molto...
    Andrea M.

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    1. Certo Andrea non sono più i campionati degli anni 90,ma la faccenda è che diventa poco interessante perché la capolista non ha un minimo di rivale da almeno 6 anni,e chissà per quanti anni sarà così ancora,siamo come campionato tedesco.paolino.

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    2. Anche se alleniamo la capolista io e te vinciamo lo scudetto così come se alleniamo le altre arriviamo sempre secondi,non c'è lotta.paolino.

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  20. CHE PAPERA DI REINA!!!!!
    Andrea M.

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  21. Dopo il 3-0 ho girato, per tirarmi su il morale, su canale 5 per rivedere il film DOLCE NOVEMBRE dove la protagonista muore di cancro....

    Finita 5-3 ora Sinisa in conferenza stampa non dica cazzate.....prendiamo e portiamo a casa.

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  22. Ciao Aston, posso mandarti il comunicato stampa della mia tredicesima mostra personale a Cuba che inaugurerà il 4 gennaio al Museo Casa de Africa di L'Avana? Anch'io, piemomtese come te, sono molto legata all'isola e alla sua gente. Fammi per cortesia sapere...
    Buon tutto per l'anno che verrà!
    Maria Giulia Alemanno
    http://www.mariagiulia-alemanno.com

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