martedì 20 dicembre 2016

MESTIERI PERDUTI


Qualche giorno fa ero ad Avigliana, visita al commercialista con successivo attacco gastrico...
Vicino al mio tenedor de libri vedo un negozio, una specie di bottega d'altri tempi, con fuori un cartello “Si riparano scarpe”.
Dentro la bottega artigianale un ragazzo giovane, la cosa mi ha fatto un certo piacere.
Erano lustri che non vedevo un cartello simile, oramai nessuno ripara piu' niente, buttiamo via tutto.
Probabilmente, con questa maldida crisi torneranno di moda mestieri antichi e dimenticati nel tempo come l'arrotino, il riparatore di ombrelli, il calzolaio e via discorrendo.
A Cuba il discorso e' molto differente, come ben sappiamo non si butta via nulla.
Mi capita di vedere cose, in una famiglia discretamente benestante (per i canoni cubani) come la nostra, che riescono sempre a sorprendermi.
Tipo il non buttare il nylon con cui, all'aeroporto di partenza, avvolgo la maleta o il borsone di turno.
Confezioni di sugo per la pasta, bicchieri della Nutella, qualunque cosa possa avere una sua nuova utilizzazione viene messa da qualche parte per poi venire utilizzata nei modi piu' impensati.
Anche il cibo avanzato o non consumato trova la sua strada, il sancocho.
Se si hanno maiali in corral l'utilizzo e' scontato, altrimenti qualcuno viene sicuramente a prenderlo per quelli che, a sua volta, sta' tirando su nel suo patio.
I mestieri che da noi sono scomparsi da decenni che, come dicevo, stanno ritornando, a Cuba sono sempre stati parte della normalita'.
Ad esempio il tipo che ti riempie di gas l'accendino.
Da noi, con gli accendini a 50 centesimi o un euro nessuno si prende piu' la briga di fare un mestiere simile, mancherebbe la convenienza economica oltre che la domanda.
C'e' un tipo nella via principale di Tunas che si dedica a questo, in pochi attimi ti smonta e rimonta un' accendino e te lo ricarica.
Ci sono i riparatori di ombrelli.
L'ombrello a Cuba viene usato in minima parte per ripararsi dalla pioggia, in gran parte lo usano le donne per tenere lontano il sole in modo che chi ha la pelle chiara non si ritrovi, “drammaticamente”, ad avere qualche ombratura di colore.
La stessa per cui le italiane spendono in solarium decine di euro.
Gli ombrelli si rompono, di conseguenza, visto che costano, vengono riparati da qualcuno che si dedica a questo.
I calzolai sono numerosissimi, riparano di tutto, dal tacones, alla scarpa per tutti i giorni a quella da ginnastica.
Con le scarpe che costano da 15 cuc a chissa' quanto il paio e' logico che prima di buttarle si cerchi di tacconarle il piu' possibile.
Chi ti ripara piu' un orologio normale in Italia?
A Cuba e' un mestiere popolare, non tutti possiedono un'orologio e chi ha la possibilita' di averlo lo tratta con tutti i riguardi, ricorrendo al riparatore ogni volta che si manifesta un piccolo problema che da noi farebbe finire il tutto nella rumenta.
Da qualche anno sono diventati popolarissimi i riparatori di movil e pc, sono davvero in gamba.
Se per qualche ragione il tuo movil non prende il loro wi fi, con pochi cuc ci sono ragazzi giovani che ti risolvono il problema.
Sono bravissimi.
Per non parlare di quegli artigiani che, dietro ordinazione, ti fanno il materasso oppure i sarti che ti risolvono ogni problema tu possa avere con la ropa.
Dall'abuela mi sono fatto fare per la casa 3 di quei tappetini fatti col riciclo di stoffa usata, per Birillo sono perfetti.
Gente che si dedica a fare i dolci in casa, oramai si riesce ad andare anche oltre quelle cose colorate e iperglicemiche dove ti becchi il diabete solo a guardarle.
Tutto si aggiusta, tutto si ripara, niente si butta, tutto si ricicla.
Loro fanno cosi' da sempre, noi piano piano ci stiamo tornando.

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA

28 commenti:

  1. massimo gramellini

    Il ministro del Lavoro con delega alle figuracce Giuliano Poletti ha deciso di sfatare a parole, e non solo con la sua presenza, l’affermazione retorica secondo cui sono sempre i migliori quelli che se ne vanno. Lo ha fatto con l’eleganza e il tatto che lo contraddistinguono fin da quando spernacchiava come scansafatiche i laureati ventottenni, per la gioia degli specializzandi ancora curvi sui libri a quell’età. Poletti ha cominciato col dire che «se centomila giovani se ne sono andati dall’Italia, non è che qui sono rimasti sessanta milioni di pistola» e i maligni hanno subito pensato che la volesse mettere sul personale. Poi l’uomo delle coop rosse ha tirato l’affondo: «È un bene che certa gente se ne sia andata, sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più tra i piedi». Un mio amico - il cui figlio laureato in Ingegneria col massimo dei voti ha appena accettato un posto a Londra forse perché suo padre non aveva da offrigliene uno nella Lega delle Cooperative - si è leggermente risentito. Temo non abbia colto la delusione nascosta tra le pieghe della raffinata ironia ministeriale. Poletti non si capacita di come possano esserci centomila giovani così ingrati e antipatriottici da accettare un lavoro regolarmente retribuito all’estero piuttosto che immergersi nell’esilarante girandola italica dei «voucher» da lui promossi .
    Siamo in tanti a pensare che sia un bene che se ne siano andati. Un bene per loro. Mentre è un male che il ministro del Lavoro di un Paese con il record di disoccupati e precari rimanga ancora al suo posto a sparare pistolettate.

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    1. E non parliamo di Boschi e Madia....lasciamo perdere....poi Milco hai visto il video in cui la Raggi al Quirinale per auguri di Natale tra istituzioni è trattata  come una appestata?il solo Brunetta (il che è tutto dire)le stringe la mano,lei era in palese imbarazzo...ora la Raggi ne ha fatte in pochi mesi di tutti i colori ok ma non è modo ,almeno ci vuole cortesia istituzionale e poi chi la crocificce ha fatto pena quanto e più di lei....ciao
      Andrea M.

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    2. La Raggi, semplicemente non e' all'altezza di un ruolo che farebbe tremare i polsi al politico piu' consumato.
      Non e' colpa sua ma di chi l'ha messa li'....queste cose le dico dal giorno del suo insediamento.

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  2. Da noi quei mestieri iniziano a farli i cinesi. Chiamali stupidi...
    Simone M&S

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    1. Si ma é gente che lavora 16 ore al giorno 7 giorni su 7.....

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    2. Esatto milco lavorano il doppio di noi e con 10 euro al giorno campano la famiglia,siamo su due pianeti diversi insomma.paolino.

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    3. Forse lo avevo gia' raccontato.
      Da qualche anno c'e' una specie di bazar cinese nel centro di Giaveno.
      9-19 orario continuato, 365 giorni l'anno....

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  3. La cridi rimette in piedi antichi valori. Giuseppe

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    1. Sicuramente.
      Mia nonna generazione uscita dalla guerra in cucina riciclava tutto e non buttava nulla.

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  4. A proposito di cose antiche.
    Il jeeppone che vedete in copertina e' quello con cui ho girato spesso, guidandolo, durante l'ultima vacanza a Tunas.
    Aziendale....mai fermato nessuno.

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    1. tremendisimo todoterreno, lo hai anche usato para la botella? lo spazio è parecchio ja ja ja Enrico

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    2. Un Gentiluono di campagna queste cose non le fa.....e sopratutto non le racconta....ahahaha
      Mi ha pure fermato la policia, mi ha chiesto di chi era il mezzo e poi mi ha lasciato andare senza problemi.
      Da nessuna parte e' scritto che un turista non possa guidare un particular.
      Un particular...di empresa non saprei comunque e' andato tutto liscio.

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  5. Con la llegada del primer vuelo de la compañía aérea Turkish Airlines, comienzan los viajes entre Estambul y La Habana con conexión a Caracas, desde ahora con tres frecuencias semanales, que se convertirán en un vuelo diario a partir de 2023.
    Esta aerolínea está conectada con 119 países, tiene más de 290 destinos, 17 de ellos en América, visita 295 aeropuertos. La ruta Estambul-La Habana-Caracas (Venezuela) se inició con aeronaves Boeing 777 con capacidad para 349 pasajeros.
    En un encuentro con representantes del turismo y negocios en Cuba, celebrado en el Hotel Cohiba, el miembro del consejo, delegado de la línea aérea turca, Mehmet Buyukeksi, agradeció a todos los que hicieron posible esta realidad, que será relevante no sólo por el turismo y los intercambios comerciales, sino por la posibilidad de compartir culturas, y tradiciones.
    “Es una suerte haber podido llegar a esta isla, la mayor del Caribe, donde existen tantas posibilidades”, dijo Buyukeksi.
    La Turkish Airlines se fundó en 1933 con 5 aviones. Hoy, según informó el Señor Mehmet Buyukeksi, posee la flota más joven del mundo, con 334 aviones que transportan más de 60 millones de personas.
    El funcionario turco prometió que para 2023 tendrán 500 aviones y moverán a más de 120 millones de pasajeros, con un crecimiento que irá del actual dos por ciento de la cuota de mercado global, a cuatro por ciento en la fecha señalada de futuro. Aclaró que a partir de ahora desde La Habana se podrá llegar mediante Turkish Airlines a 102 puntos de esa nación a partir de Estambul.
    Destacó que esta línea aérea ha recibido por seis años consecutivos un premio por ser la mejor aerolínea en el servicio a los pasajeros.
    Aseguró, como miembro de la Asociación de Exportadores de Turquía, que no sólo habrá intercambio en turismo, historia y cultura entre ambos países, pues el mundo del comercio se beneficiará también, y que ya está programado más o menos en tres meses, un viaje a La Habana de hombres de negocios de su país.
    Por la parte cubana, Xonia Beltrán la delegada del Ministerio de Turismo en La Habana, dio la bienvenida a la delegación turca y acotó que existe un 8,7 por ciento de incremento de visitantes turcos a este país. Informó que se trata de un mercado que prefiere productos combinados y circuitos, sin abandonar los viajes de sol y playa.
    La embajadora de Turquía en Cuba, Berris Ekinci, dijo estar satisfecha por este viaje inaugural, que unirá aún más los vínculos entre Ankara y La Habana y facilitará además, los traslados desde Europa, Medio Oriente y Asia.
    La Excelentísima Sra. Ekinci, advirtió que ocupa esta responsabilidad como Embajadora desde el primero de diciembre de este año y que su llegada a La Habana coincidió con el fallecimiento de Fidel Castro, por lo que subrayó que Turquía comparte el dolor de esta pérdida con el pueblo cubano.
    “Cómo lo hizo mi antecesor, afirmó, trabajaré para que haya un armonioso intercambio entre nuestros pueblos, y ayudaré para podamos conocernos mejor”, aseguró la Embajadora.

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  6. massimo gramellini

    Il Secolo XIX racconta che un’intraprendente signora genovese, Lisa Barsotti, si è inventata un mestiere: decoratrice di alberi di Natale. Si presenta a domicilio munita di regolare abete, lo sistema in salotto, lo agghinda di palle e luminarie, presiede alle complesse cerimonie di accensione e ripassa dopo la Befana per disfare e ritirare il tutto, compreso un assegno che varia tra i 50 e i 200 euro. Un lavoro stagionale, ma di grande soddisfazione: le famiglie alberizzabili cominciano a chiamarla dai primi di novembre.



    Ecco la classica notizia che si presta a una duplice interpretazione. Da un lato non si può che elogiare lo spirito di iniziativa della signora, che da vera imprenditrice ha individuato un bisogno, quindi un mercato, e si è organizzata per soddisfarlo a costi contenuti (addobba in proprio) e ricavi garantiti. Dall’altro un rito come l’allestimento dell’albero, pensato apposta per riunire la famiglia intorno a un progetto comune, si è trasformato in un fastidio da delegare ai professionisti. Galleggia nella memoria il ricordo infantile di palline rotte sotto lo sguardo colpevolizzante della nonna; di strategie architettoniche maschili mortificate dal buon senso femminile; di cortocircuiti al momento dell’accensione dell’albero di cui veniva immancabilmente accusata la lavatrice della mamma. Molte famiglie non resistevano alla prova-addobbo. Ma quelle che la superavano indenni riuscivano a durare almeno fino al Natale successivo. Un traguardo che oggi neppure 200 euro possono garantire.

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    1. Cose assurde della nostra società moderna,ma che sicuramente lo farà qualche milionario,la gente del popolo non c'è dubbio,compra addobbi dai cinesi economici e procede.paolino.

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    2. Certo pero' c'e' da apprezzare la capacita' della signora di....inventarsi un lavoro.

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  7. Già da anni qui da noi non conviene più aggiustare molte cose,a Cuba conviene,tutto qua.paolino.

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    1. Mah....aggiustare molte cose conviene ancora, a volte buttiamo via una caffettiera quando basterebbe cambiare la guarnizione...e via discorrendo.

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    2. Gli elettrodomestici, le tv led, gli smartphone. Gran business.
      Un amico lavora con la moglie in casa a cambiare gli schermi dei cellulari andati in frantumi. Molto professionale. Camice bianco. Pagamento con pos. Tutto fatturato. 6 ore al giorno senza ammazzarsi. Materiali che arrivano dalla Cina (sono originali) al costo delle patate. Si fa pagare bene. Zero spese. 3/4 vacanze l'anno (attualmente in Giappone per le feste natalizie).

      Simone M&S

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  8. Farti mettere a posto il movil per poterti connettere con la loro wi fi, qualora ci fosse il problema, sono 10 cucchini....

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  9. Dalla sala stampa dello stadio Grande Torino, Sinisa Mihajlovic parla prima dell’ultimo match del 2016, Torino-Genoa. Al suo fianco il capitano granata Marco Benassi e l’esterno spagnolo Iago Falque.
    Il mister del Torino sta per arrivare in conferenza stampa, da lui i tifosi si aspettano qualche rassicurazione sul miglioramento nella fase difensiva dopo l’imbarcata del San Paolo.
    “I ragazzi stanno bene, non hanno perso entusiasmo nonostante le tre sconfitte consecutive. Penso che nell’arco di un campionato possa capitare una striscia negativa, anche se sarebbe meglio non capitasse. Domani dobbiamo dare tutto per riprendere il nostro cammino e prendere tre punti. Sarà dura perché anche il Genoa arriva da una sconfitta anche se diversa dalla nostra. Loro hanno vinto con Juve, Fiorentina e Milan per cui sono una grande squadra. Hanno giocatori importanti come il Cholito, che spero domani si ricordi che io e suo papà siamo molto amici. Mette in campo la grinta del padre. Spero che domani i tifosi ci aiutino e capiscano il momento, perché è in questi momenti che il Toro deve dimostrare di essere qualcosa di diverso dagli altri”.
    A loro mancheranno giocatori importanti come Perin, Veloso, non so se recuperano Rincon. Non hanno una rosa ampia come le big, come succede a noi se manca qualcuno andiamo in difficoltà. Ma hanno il carattere del loro allenatore per cui non sarà facile. Sappiamo che in casa giochiamo meglio che in trasferta. Se giochiamo come sappiamo possiamo batterli”.
    “Non ho modificato nulla in fase difensiva. I nostri primi difensori sono gli attaccanti, poi i centrocampisti. Teniamo conto che abbiamo giocato con Juve e Napoli che mettono in difficoltà chiunque. Poi noi ci abbiamo messo del nostro con errori banali. Gol ne facciamo, ma ne subiamo troppi. Ci sono tante cose da correggere, ma iniziamo dalla solidità difensiva. I ragazzi forse hanno perso quella cattiveria nel recuperare palla, la fame. Forse ci siamo un po’ imborghesiti e questo non deve succedere. Ho fatto errori anch’io e dobbiamo migliorare tutti insieme”.
    “Le mie squadre non hanno mai preso tanti gol e questo mi dispiace perché sono sempre state squadre organizzate. Purtroppo o su palle altre, inattive o cross prendiamo gol sempre alla stessa maniera. Stiamo lavorando per essere meno vulnerabili da quel punto di vista. Serve lavoro, concentrazione e convinzione. I dati sulla forma fisica ci dicono che non è quello il problema, siamo in media con le altre squadre se non superiori a livello di corsa e rapidità. Ci sono i periodi in cui una squadra trova più difficoltà, giocare con la stessa intensità per tutto il campionato diventa dura. Cercheremo di fare qualche cambio per modificare qualcosa”.
    “Ci sono squadre che ti costringono a giocare di conseguenza, ma noi sappiamo che la nostra forza è aggredire e rubare palla, anche sulla trequarti avversaria perché i nostri giocatori hanno le caratteristiche per ripartire e fare male. Questo tipo di gioco richiede molto fatica, tanta concentrazione e ci sta che ci siano dei cali ogni tanto”.

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    1. “Adem lo conosco bene e lui sa che io le cose le dico in faccia e qualche volta sui giornali se serve. Gli anni passano e lui deve capire cosa vuole diventare, deve dare più continuità, rendersi più decisivo, diventare un leader. Sono sicuro che lo farà già da domani”.
      “Castan sta bene. Non ha giocato per due anni e qualche passaggio a vuoto ci sta, ma a parte il derby ha sempre fatto bene”.
      “Se domani dovessimo vincere la nostra classifica sarebbe abbastanza buona. Onestamente ci sono squadre più attrezzate e lo sappiamo, ma vincendo le prossime due partite andremmo a 31 punti e con un girone intero da giocare potremmo toglierci qualche soddisfazione. Ero fiducioso in estate e lo sono adesso. Questa squadra, con qualche rinforzo, può lottare per l’Europa League”.
      “Babbo Natale esiste, è una delle cose più belle al mondo. La società sa cosa servirebbe al Torino e speriamo che riesca a prendere i giocatori che ho chiesto. Se un giocatore arriva a inizio gennaio o allo scadere della sessione cambia molto perché il tempo per lavorare è importante. A gennaio non è facile fare acquisti, speriamo di riuscirci”.

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    2. Liajc classico mezzo giocatore,una partita ottima e due penose,qualità ci sono ma discontinuo,ormai si conosce.paolino.

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    3. Fiorentina, Roma, Inter, fosse stato un fenomeno non sarebbe arrivato qua'...

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  10. hola! molti ancora in itaglia non capendo il cambio radicale di situazione ed il futuro non fanno certi lavori perchè non credono diano il giusto profitto quando invece si dovrebbe cominciare a rendere i prezzi alla portata del potere d'acquisto dei consumatori. chao Enrico

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  11. Sono sempre stato terrorizzato dall'idea di....puntare su un solo cavallo.
    Quando ho avuto altre palestre, fuori orario insegnavo in altri club, ora oltre la fly Gym, c'e' M&S (con i proventi di meno di un mese, mi e' testimone Simone,nei prossimi giorni acquistero' il volo di primavera)la prossima estate probabilmente tornero' a fare stagione, Grande Torino ecc...
    Se ci sono periodi in cui una cosa gira moscia c'e' l'altra che ti para il culo e via discorrendo.
    Se i giovani (ma non solo) non capiscono questo sono fottuti, col mondo del lavoro attuale

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  12. Sulla loma del Capri - Guinera -Arrojo Naranjo, chiaramente L'Avana ho vista quelli che tu citi che ti ricaricano gli accendini, ma anche altri improbabili commercianti da chi vende qulche rocchetto di filo a chi cose molto semplici che i nostri vu cumprà a confronto sembrano una tienda Caracol. P68

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  13. Quando arriva la necessita'....tutto fa brodo...

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