mercoledì 14 dicembre 2016

UE-CUBA


Si e' firmato a Bruxelles, in questi giorni, un'accordo di portata storica fra l'Unione Europea e Cuba.
Presenti e protagonisti la nostra Mogherini, per la Ue, e il buon Bruno Rodriguez per Cuba.
Questo accordo che tocca un po' tutti i campi umani, sociali e sopratutto commerciali e' davvero importante.
In un momento in cui Trump imbarca nella sua scalcinata amministrazione chiunque abbia fatto 3 giorni di servizio militare minacciando l'isola di chissa' quale iniziativa, l'Europa, chiaramente decide di smarcarsi dalla posizione del tyccon.
La situazione dei rapporti diplomatici fra l'Europa e Cuba era, ufficialmente, in stallo dal 1996, quando quel leccaculo americano di Aznar impose la politica comune nei confronti dell'isola.
Oggi da un lato l'Europa riconosce che Cuba e' in cammino e ricomincia a trattarla come un partner commerciale importante e dall'altro permette ad ogni paese dell'unione la possibilita' di intraprendere iniziative politiche e commerciali con l'isola al di fuori di un'atteggiamento comune che, di fatto, non esiste piu'.
Fra le righe, ma neanche tanto, l'Europa riprende a commerciare con Cuba, alla luce del sole (sottobanco lo ha sempre fatto) infischiandosene allegramente della politica Usa nei confronti della maggiore delle Antille.
La Mogherini, dopo aver fatto le doverose condoglianze, a nome dell'Unione per la morte del Comandante en Jefe, ha affermato; «una nuova era che genera nuovi spazi, politici, economici e finanziari. I legami sono profondi e forti ed è dunque naturale essere vicini a Cuba, mentre sono in corso nell’isola profondi cambiamenti e l’Ue accompagna questo processo. Con l’accordo, abbiamo l’opportunità di elevare la relazione a un nuovo livello».
Bruno ha affermato; «Abbiamo passato momenti di disaccordo.
Ma le relazioni con l’Unione europea sono forti e profonde, di carattere storico». Come pure «storico è l’accordo raggiunto dopo lunghi anni. E che apre nuove possibilità e opportunità».
Rodriguez in realta' gongolava come una nutria nella stagione dell'accoppiamento, il riconoscimento europeo, in questo preciso contesto storico vale tanto oro quanto pesa, e pesa molto.
«I venti di Washington non comprometteranno in nessuna maniera le relazioni tra Ue e Cuba – ha detto Mogherini – Voglio mettere in risalto un punto: l’Ue è preoccupata per gli effetti extraterritoriali delle sanzioni imposte dagli Usa a Cuba».
Ovviamente c'e' stato il consueto scassamento di uallera sui diritti umani e l'immancabile lettera di quei 4 gatti prezzolati della dissidenza che si e' detta; «a favore di un accordo con l’Ue che benefici la nostra popolazione, ma contrari a questo accodo» perché non è «condizionato al rispetto delle libertà individuali e collettive dei cubani». In piena consonanza con le posizioni di Washington.
Rispondendo alla domanda di un giornalista, il ministro Rodríguez ha ribadito che sulla questione dell’esercizio dei diritti umani e democratici permangono ancora punti di disaccordo: per Cuba l’esercizio di tali diritti implica una serie di temi sociali come il diritto all’istruzione e alla sanità gratuiti, la protezione dei minori, uguale salario per donne e uomini.
Insomma da un lato l'Europa torna a riconoscere sinergie culturali, storiche ed economiche con Cuba, mentre dall'altra parte 4 gusani prezzolati vogliono che tutto rimanga com'e', alla faccia del popolo che avra' sicuramente benefici da questa storica firma.
Ora, le parole di Giovanni Paolo II, dette a Fidel durante il loro primo incontro all'Avana, iniziano ad avere un valore storico.
Cuba si apra al mondo e il mondo si apra a Cuba.
Abbiamo a lungo sperato in un giorno simile, anche nei bui momenti di Aznar, Berlusca, Sarko, la culona teutonica, la lady di ferro, l'attore americano fallito e tanti altri.
Ancora una volta Cuba porta a casa la sua Vittoria.

16 commenti:

  1. Perche' uscire dall'aula o non essere presenti nel momento in cui si vota per un governo sbagliato?
    La democrazia tanto sbasndierata vuol dire anche esserci e combattere, nelle sedi istituzionali, quando si ritiene che si stia perpetuando un'ingiustizia.
    Che paese....

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  2. Smettiamo una volta per tutte di essere pusillanimi e pecoroni leccaculo .

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  3. Altro passo avanti. Giuseppe

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  4. massimo gramellini

    Il bene non si commenta, si racconta. C’è questa giovane operaia di Marostica con una bimba di sei anni colpita da una malattia degenerativa. Per accudirla servono tanti soldi e tanto tempo. L’operaia esaurisce prima i soldi e poi il tempo: tutto il monte ferie accumulato. Ricorre al congedo previsto dalla legge 104, ma domani scadrebbe anche quello e non le resta che rinunciare allo stipendio, mettendosi in aspettativa. Si trascina dal capo del personale a comunicargli la sua scelta obbligata, ma si sente rispondere che può tornare tranquillamente al capezzale della figlia. I colleghi hanno raccolto 198 giorni di ferie e li hanno infiocchettati per lei. Sotto l’albero le faranno trovare quanto possiedono di più prezioso: il loro tempo. Quand’ero piccolo mia nonna diceva che gli unici regali che valgono sono quelli in cui il donatore rinuncia a qualcosa di suo. Mi sembrava una predica da vecchi. Ora non più, forse sto diventando vecchio anch’io.



    Ciascuno ha contribuito alla colletta in base alle proprie possibilità: i neoassunti regalando qualche ora, i più anziani addirittura una settimana. L’aspetto più straordinario di una storia già così poco ordinaria di suo è che l’azienda in cui lavora quell’operaia è piuttosto grande e molti di coloro che hanno rinunciato alle ferie conoscevano la beneficiata soltanto di sfuggita. Alcuni non la conoscevano proprio. Perché lo hanno fatto, allora? Il bene non si commenta, si racconta. Almeno ogni tanto, per ricordarsi che c’è.

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  5. Cuba y la Unión Europea (UE) firmaron hoy en La Habana el documento de su nuevo acuerdo de diálogo político y cooperación, que culmina dos años de negociaciones para normalizar su relación bilateral, marcada desde 1996 por la restrictiva "Posición Común".
    Este acuerdo es visto como un nuevo logro para Cuba en el escenario internacional, luego de la distensión de las relaciones con Estados Unidos hace 15 meses y la renegociación de su deuda con los acreedores del Club de París en diciembre.
    Los jefes de los equipos negociadores, Christian Leffler, secretario general adjunto para Asuntos Económicos y Globales del Servicio Europeo de Acción Exterior, y el vicecanciller cubano Abelardo Moreno, rubricaron el texto consensuado, que ahora se someterá a un proceso de consultas para su completa ratificación por ambas partes.
    El ministro de Relaciones Exterior de Cuba, Bruno García, y la alta representante de Asuntos Exteriores de la Unión Europea (UE), Federica Mogherini, fueron testigos de la firma del "Acuerdo de diálogo político y cooperación".
    "Esto es un día histórico para las relaciones bilaterales entre las dos partes, después de llevar a cabo un excelente trabajo", dijo Mogherini luego de un encuentro con Rodríguez.
    En abril de 2014 el bloque comunitario inició las negociaciones con Cuba, con el ánimo de dejar atrás la "Posición Común" europea de 1996, que condiciona la cooperación a avances en Derechos Humanos en la isla comunista.
    "Este acuerdo marca el final de la Posición Común", declaró Mogherini, quien anticipó que la UE dará los pasos para "derogar" esa normativa. En 2003 el bloque europeo suspendió temporalmente la cooperación con la isla comunista tras el encarcelamiento de 75 disidentes cubanos (ya liberados).
    Con el acuerdo suscrito este viernes, que deberá ser sometido a revisión del Parlamento de la UE antes de entrar en vigor, Cuba cierra sus diferencias con Europa antes de recibir la visita de Obama, la primera de un presidente estadounidense en 88 años.
    10 millones de euros
    Por otra parte, la Unión Europea (UE) destinará una partida adicional de 10 millones de euros para el desarrollo de Cuba, que forma parte de un presupuesto de 50 millones de euros destinados para el país en el periodo 2014-2020, según anunció hoy el comisario europeo de Desarrollo, Neven Mimica.
    Mimica, que está de visita en La Habana, declaró que este nuevo apoyo "contribuirá a desarrollar las capacidades de la Administración pública cubana y la producción sostenible de alimentos", según recogió un comunicado de la Comisión Europea (CE).
    El comisario garantizó que la UE "continuará fortaleciendo su cooperación con Cuba para apoyar el proceso de modernización que el Gobierno cubano inició en 2008".
    De los 10 millones anunciados hoy, 7.7 millones irán a apoyar la modernización económica del país mediante la colaboración con la Administración pública y la mejora de la recaudación de impuestos, explicó el Ejecutivo comunitario en la nota.
    La UE también destinará 1.3 millones de esta partida al proyecto europeo de "bases ambientales para la sostenibilidad alimentaria local", que busca "reducir la vulnerabilidad del sector agrícola" por el cambio climático a través de la provisión de herramientas y conocimiento a los productores y autoridades.
    Esta iniciativa permitirá que la producción de alimentos "sea sostenible a medio y largo plazo a pesar de los efectos del cambio climático", explicó la CE en el comunicado.
    Por otra parte, la UE financiará con 500.000 euros estudios y seminarios en los sectores considerados por la UE prioritarios en su cooperación con Cuba, principalmente la agricultura, la seguridad alimentaria, el medioambiente y el apoyo a la economía sostenible y la modernización social.

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  6. La capital cubana tiene sus carnavales, Bejucal sus charangas y Remedios sus parrandas. Las fiestas populares cubanas han vivido altos y bajos en las últimas décadas, pero este diciembre están suspendidas todas las celebraciones públicas de finales de año. La muerte de Fidel Castro ha apagado las luces y los altavoces de estas festividades.
    Tras nueve días de duelo nacional, con ley seca y prohibición de música incluidas, el Gobierno ha decretado también las suspensión de los carnavales locales planificados para las próximas semanas. En el centro de la Isla, las parrandas de Remedios están entre los festejos más afectados por la prohibición.
    Consideradas como las festividades más antiguas de la Isla, las parrandas remedianas mezclan el atractivo de sus ingeniosas carrozas con una impresionante variedad de fuegos artificiales. Además, la antigua rivalidad entre dos barrios que se enfrentan en una mezcla de luces, música e ingenio refuerza el interés por el evento.
    Tras un año de preparativos, los 'remedianos' han tenido que aparcar su entusiasmo y guardar la amplia gama de pirotecnia creada para la ocasión, como voladores, palenques, palomas, discos volantes, morteros, velas romanas o luces de Bengala. "No son tiempos para mostrar alegría en las calles", les han comunicado las autoridades del Partido Comunista a los principales organizadores de la festividad.
    Aunque públicamente el duelo nacional concluyó el 4 de diciembre, con la colocación de las cenizas de Fidel Castro en un mausoleo del cementerio de Santa Ifigenia, el oficialismo intenta prolongar la austeridad y llama a tener un fin de año marcado "por el homenaje al líder indiscutible de la Revolución".
    Las carrozas remedianas han sido detenidas cuando estaban a punto de ser estrenadas. Con sus diseños basados en temas históricos, literarios, mitológicos o con juegos abstractos, las composiciones deberán esperar doce meses más para mostrarse públicamente. La tarea de los "agentes encubiertos" que buscaban revelar el secreto de cada bando, esta vez ha sido absolutamente infructuoso.
    En el poblado de Zulueta la tradición también se interrumpirá este diciembre. Sus parrandas son consideradas como las últimas que se celebran en el país, pues arrancan el 31 de diciembre. Los dos bandos enfrentados, los Chivos de La Loma y los Sapos del Guanijibes tendrán que guardar silencio este día de San Silvestre, a la espera de que el tiempo y el olvido sepulten el duelo y la sobriedad.
    En las escuelas primarias de La Habana las administraciones han sido avisadas de que este 22 de diciembre no deben hacerse fiestas con música para conmemorar el día del maestro. "Habrá un matutino, la lectura de algunos compromisos pero nada de cake ni baile", explicó a este diario Rosa, auxiliar pedagógica en una escuela del Cerro.
    Los días del maestro son jornadas tradicionalmente alegres en las escuelas cubanas, en las que se suspenden las clases, se realizan fiestas y los maestros reciben numerosos regalos. "Es nuestro día", lamenta la educadora, para quien la cancelación de la fiesta es una mala noticia. "Nos quitan algo que nos merecemos", protesta.
    Con la suspensión de las parrandas remedianas y de las fiestas del día del maestro, los cubanos se preparan para un fin de año discreto y con festividades a puertas cerradas. "La fiesta la llevamos por dentro", apunta Rosa.

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  7. hola! penso che l'essenza di questo accordo sia legata ai futuri negocios che ci aspetta di fare su la isla che però dipenderanno in gran parte da cosa faranno los ee.uu. ( è solo una questione di tempo) certo per la disastrosa ue meglio arrivare tardi che mai. chao Enrico

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  8. Credo che la menata sia stata la stupidissima "politica comune europea",altrimenti molti stati si sarebbero mossi ben prima.
    Comunque meglio tardi che mai.

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  9. Le aziende europee a cuba hanno sempre operato , incluso quelle italiane. L'accordo mi sembra abbia più valore simbolico-politico. Mat

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  10. Sicuramente un conto è aumma aumma, un altro nero su bianco.

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    1. che ci siano aziende import export connazionali "aumma aumma" che operano a cuba ... si sa... e non entro in ulteriori dettagli (ne cito uno per esemplificare il tutto: azienda italiana che ha come estremi bancari per ricevere pagamenti un conto tipo a Grenada o Trinadad e Tobago...). Al tempo stesso, ci son fior di aziende serissime italiane ed europee che da molti anni vendono a prezzi assolutamente di mercato ad aziende cubane con regolari contratti commerciali domiciliati su banche italiane senza alcun problema. Da qui la mia considerazione sul fatto che questo accordo, non ha alcun carattere commerciale concreto. Lo poteva avere la nuova ley de inversion straniera, ma di fatto non ha portato grosse migliorie. Mat.

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  11. Esattamente, il bloqueo in qualche modo si e' sempre aggirato, a Tunas ci sono 2 tiendas Adidas con tanto di marchio e tutto il resto.
    Agnesi, Barilla ecc....mi risulta che siano vendute ed apprezzate anche negli Usa...giusto per fare degli esempi.

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  12. LA LETTERA DEI 30 RAPPRESENTANTI ANTICOMUNISTI CUBANI CHIEDE ALL' UNIONE EUROPEA DI SUBORDINARE LA RATIFICA DELL' ACCORDO A SEI PUNTI:

    1) IL LIBERO ESERCIZIO DEL DIRITTO DI POTER SCEGLIERE UN SISTEMA PLURALE E DEMOCRATICO.
    2) LA LIBERTA' DI POTER INDIRE LIBERE ELEZIONI.
    3) LA LIBERTA' DI ACCESSO ALL' INFORMAZIONE DI STAMPA E DI TUTTI I SISTEMI MEDIATICI.
    4) IL RICONOSCIMENTO ISTITUZIONALE DA PARTE DEL GOVERNO CUBANO DEI PATTI INTERNAZIONALI DEI DIRITTI UMANI.
    5) LA FINE DELLA REPRESSIONE POLITICA.
    6) LA POSSIBILITA' DEI CITTADINI CUBANI DI PARTECIPARE ALLA PROPRIETA' DI IMPRESE PRIVATE E DI AZIENDE INDIVIDUALI.

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    1. La risposta dell'Europa...come direbbe Cetto La Qualunque.....MINNI FUTTU!!!!!

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