mercoledì 7 dicembre 2016

UNA VISA COMPLICATA


Anche questa volta la concessione della visa familiar, la A2, consente qualche riflessione a tutto tondo sull'attuale situazione cubana.
Appena arrivato, come sempre, mi sono recato al solito banco di fronte al Partido, vicinissimo a casa, per cambiare euro e acquistare la marca da bollo da 40 cuc per il cambio di visa.
Con la moglie del Boss siamo poi andati all'inmigration alla linea.
Quegli uffici, fino a poco tempo fa succursali della sede centrale a Los Pinos, sono rimasti i soli ad occuparsi di tutte le menate di noi stranieri, dei cubani che hanno in prospettiva di lasciare il paese o comunque di viaggiare e delle centinaia di case de renta in citta'.
Ricordo che se hai una renta ti devi recare in quegli uffici, il giorno dopo l'arrivo del cliente, ogni volta che si punta una fanciulla e quando il cliente se ne va.
Ore e ore di attesa...una follia...ma tant'e'.
Comunque, per fortuna, quella mattina abbiamo solo un paio di persone davanti, e' mercoledi' e iniziano ad arrivare le duenas delle case de renta.
Quando tocca a noi, nell'ufficio mi ritrovo una negrona enorme in borghese....anche se sicuramente, come tutti in quegli uffici, si tratta di un militare.
Appena entrati ci chiede se ci sono duenas di case de renta in attesa, rispondiamo che ce ne sono 3-4...”que esperan!” afferma la negra scoppiando in una sonora risata.
Cominciamo bene.....
Quando entro in quegli uffici cerco sempre, con le dovute cautele, di creare empatia, e' il mio mestiere e mi ha sempre, nella vita, facilitato le cose.
La negra ci chiede, a me e la moglie del boss, se stiamo insieme.
Scoppiamo a ridere spiegando la situazione.
La realta' e' che il fatto di richiedere la visa in assenza, da anni, di una relazione stabile invece che essere una debolezza, vista l'attuale contingenza, e' diventato un punto di forza.
Uno straniero che parla un buon spagnolo, non sbava, non ha il pannolone addosso e si presenta con una quasi cinquantenne viene ritenuto piu' affidabile rispetto all'avere una fanciulla accanto.
Una volta ascoltata la spiegazione la negra, alzando la voce, afferma testuale; “ah bene....perche' con le A2 ho ormai la mano calda a dire NO! NO!NO!NO!NO!”
Cercando di non fare il maestrino, le racconto che la visa familiar non e' la visa della novia, ma che si tratta di una famiglia che bla bla bla.
Le dico anche di guardare lo storico in modo che possa notare come, nelle 6 volte precedenti, la visa era stata concessa senza problemi.
Lei ci spiega che negli ultimi anni la visa era stata data troppo facilmente, con troppa leggerezza e a persone che non avevano i diritti ne' per chiederla ne', tantomeno, per ottenerla.
Lo stesso discorso, continua, per la residenza permanente.
Si e' tornati a tempi di attesa intorno ad otto mesi, viene negata piu' che concessa ed 'e probabile che se, dopo la concessione, cambia lo stato civile e subentra un divorzio, la residenza venga revocata senza attendere i 5 anni canonici di scadenza prima dell'eventuale rinnovo.
Intanto entra un'altra impiegata per un'altra pratica.
Iniziano a parlare, un quarto d'ora, dei cazzi loro mentre intanto fuori la coda si ingrossa.
Si lamentano del fatto che ci sia gente che entra continuamente per chiedere informazioni, mentre loro si stanno occupando di altre pratiche.
Provo a suggerire, magari, di mettere qualcuno fuori dietro ad una scrivania a dare informazioni ed a scremare la coda indirizzando la gente negli uffici giusti.
Aggiungo che magari non sarebbe male se le case de renta avessero una location dedicata, in modo da non perdere una mattinata ogni volta per una pratica da 20 secondi.
Mi rispondono che non hanno neanche personale per garantire i servizi attuali, ed e' impensabile che possano fare di piu' di quello che gia' fanno.
Questa e' la situazione attuale amici miei.
Quindi occhio alla penna e viaggiare molto rasenti.

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA

16 commenti:

  1. Donald Trump annuncia l’intenzione di bloccare l’acquisto del nuovo aereo presidenziale, per ragioni di costi troppo elevati: «Boeing sta costruendo un nuovo 747 Air Force One per i futuri presidenti, ma i costi sono fuori controllo, oltre 4 miliardi di dollari. Cancellare l’ordine!». Ecco il tweet dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che ormai usa il social network per le sue proposte e le critiche. Air Force One è il nominativo radio di qualunque aereo dell’Aeronautica militare Usa con a bordo il presidente degli Stati Uniti. Attualmente, la flotta di aerei presidenziali è composta da due 747-200 ampiamente modificati.
    Boeing ha replicato a Trump precisando che al momento ha solo un contratto da 170 milioni di dollari per determinare le capacità del nuovo velivolo presidenziale. «Non vediamo l’ora di lavorare con l’aviazione militare Usa sulle fasi successive del programma per poter consegnare il miglior aereo per il presidente al miglior prezzo per il contribuente americano», ha detto il portavoce Todd Blecher. I costi previsti dal budget del programma di sostituzione dell’Air Force One per gli anni fiscali dal 2015 al 2021 sono di 2,87 mld dlr, secondo i documenti.

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  2. DA TORO NEWS
    “Che squadra tifi?” era la domanda più difficile mai ascoltata in cinque anni di elementari. Mica era poi così tanto semplice rispondere: provate voi a tifare Toro nel fiore degli anni di Franco Ramallo, Magallanes e il piccolo Conticchio. Ricordo ancora il primo derby che seguii con quella che Cimminelli chiamava “filosofia zen”: 0-4, Del Piero che ci segna di tacco, il bambino che ero in lacrime e già a letto dopo lo 0-2. E lo sguardo sconsolato di mio padre, che avendo già preso la medicina, si lasciò andare ad un consiglio spassionato che allora mi suonava di tradimento: “Dammi retta, cambia squadra”. Eh no, troppo facile. Impossibile non amare un’Idea: l’idea che stai sotto e tornerai sopra, l’idea che si è scarsi, ma dal cuore grande. L’idea che è sempre meglio essere a pezzi, che a strisce.
    Dura, la legge dei giardinetti. Pur di dare un calcio ad un pallone, all’uscita di scuola alla mamma raccontavo le migliori frottole. Ne ricordo una, che a distanza di anni mi chiedo non sia ancora stata utilizzata per qualche sceneggiatura almeno di un film dei Vanzina. Ero un bimbetto vivace, simpatico, (già) polemico. Stimavo i coetanei vivaci come me ma furbetti, odiavo le coetanee leccaculo dai voti altissimi, ma la maestra Mussetto era nell’Olimpo delle persone più odiose del 2002 o del 2003, adesso dovrò dare un’occhiata. La Mussetto incarnava il “moggismo” bello e buono, quello del “a Torino sono troppe due squadre” salvo poi veder la propria sparire giù nei bassi ranghi della B. Insomma, anche se non voleva ammetterlo, una juventina bella e buona: strizzava l’occhio ai salotti buoni dei genitori, ammiccava i bimbetti tutti silenziosi e scansanti la sua severità. E a me riempiva di bigliettini. Tutti uguali, tutti con quel “gentile signora, dovremmo parlare con Lei per il comportamento di suo figl…”, che altro non erano la dimostrazione di un complotto fatto e finito. Mia madre un pomeriggio si accorse di questo bigliettino, ma la mia maglia di Lucarelli (ebbene si) doveva sfrecciare nel campetto di cemento insieme ai miei amichetti. E quante volte quel: “Stefano, cos’è che questo fogliettino?” finivano con: “Oh mamma, scusami, non te l’ho detto. Eh niente, vogliono parlarti perché sono il più bravo della classe, fidati”. Magari non ero il più bravo, ma sapevo riconoscere cosa fosse giusto da cosa fosse sbagliato. D’altronde, c’è poco da fare: del Toro si diventa così.

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  3. Quindi a oggi l unico modo per avere la residenza permanente è avere figli più che matrimonio?paolino.

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    1. Il matrimonio resta la migliore opzione a patto di risiedere con la moglie.
      Ne hanno negate un paio che vivevano in altre case e non in quella con la consorte.

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    2. Capito ,allora per molti la pacchia è finita perché era un giochino usato da molti stranieri.paolino.

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    3. Non solo.
      Anche il discorso universitario per ottenere la residenza temporanea e' finito.
      Molti paisa' pagavano cifre variabili dai 250 ai 600 cuc per iscriversi ad un corso universitario per non dover uscire dopo i 3 mesi.
      Il problema e' che non frequentavano cosi' la seconda volta che lo hanno richiesto li hanno allegramente sfanculati.
      Gente che passa la giornata buttata sulle panchine del parco e che avrebbe dovuto frequentare 2 mezze giornate a settimana.
      Fra l'altro ci sono corsi interessanti e l'Universita' Lenin di Las Tunas, credimi ha il suo bel ma proprio bel perche'...

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  4. hola! probabilmente stanno stringendo anche per cambiare il tipo di yuma che soprattutto nelle province orientali deve essere di infimo livello sotto ogni punto di vista, diciamo uno step prima di haiti che sarà la prossima tappa della migrazione da la capital iniziata più di 10 anni fa. Se ci pensiamo vogliono evitare che l'isola diventi un facile rifugio stile RD. chao Enrico

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    1. Un esempio.
      Un'Italiano che fra l'altro ho visto in giro a novembre, lo scorso anno si mise daccordo con la proprietaria di una normale casa per la visa familiar, lei lo ospitava e lui le dava 5 cuc al giorno.
      Non so come ma riuscirono ad ottenerla, lui dopo un mese e' sparito senza pagare la signora che, ovviamente, non ha potuto denunciarlo...
      Giusto per capirci.

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  5. Sbaglio o le cose si stanno complicando? Giuseppe

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    1. Diciamo che ora sono piu' rigorosi in funzione del rispetto delle regole.
      Se vuoi la residenza devi risiedere, se chiedi la A2 ci devono essere solide motivazioni ed uno storico che racconti le cose come stanno.

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    2. E se uno la chiede per la prima volta come fa senza lo storico? Deve andare a culo penso...Milco ma alla fine la A2 quali vantaggi porta oltre al fatto di non dover rinnovare la visa normale dopo 30 giorni?

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    3. Valter uno storico a Cuba c'e' sempre.
      Se vai con una fanciulla verificano quante volte si e' puntata con te e se nel frattempo si e' puntata anche con tutti gli abitanti della provincia di Como...
      I vantaggi...e' soggettivo.
      Io in una cuarto de renta non ci vivro' piu', ho una grande casa in cui vivere con una famiglia; cani, patio, a volte maiali nel corral.
      Si mangia tutti insieme, la spesa...., i vicini e i conoscenti con cui chiacchierare.
      Certo c'e' anche un bel discorso economico ma se non ci fossero tutti questi (per me) benefit me ne farei poco.
      Valter te l'ho gia' detto altre volte, la A2 tolta la possibilita' di vivere fuori dai circuiti turistici non offre altri vantaggi.
      Quindi dopo 30 giorni vai a rinnovare la visa.

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    4. No no questo lo sò...intendevo dello storico A2...se la chiedi per la prima volta la A2 non hai uno storico di concessioni pregresse...questo intendevo....

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    5. Certo hai una carta in meno da giocarti...

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  6. Che nessuno si faccia ingannare. Sono appena ritornato da Cuba e sono testimone oculare di quello che è una nazione in lutto per la morte di chi era in vita anima e guida di una Rivoluzione, che attraversò i mari per fecondare disubbidienza nella coscienza di tutto il continente americano, dall’isola e più in là, in ogni angolo lontano ed oppresso del pianeta.
    La morte di Fidel non cambierà il destino di Cuba–già libero da ogni potere straniero – facendo realtà il sogno martiano di una patria sovrana, i cui figli sapranno difenderla come loro proprietà.
    E` morto Fidel ed ora nasce la leggenda. Morì Julio Antonio Mella, un altro precursore della Cuba ribelle, l’uomo che disse: “Perfino dopo morti siamo utili, perché serviamo da bandiera.”
    Io ho sentito là, nella Cuba profonda, il dolore di un popolo ferito, gridare con clamore di anima rattristata: “Io sono Fidel”, “Io sono Fidel”, “Io sono Fidel”. Era la voce infiammata del viso fresco combattente della Giovane Cuba, in risposta a quelli che odiano e maledicono, prima di entrare, maledetti miserabili, nell’immondezzaio della storia.
    Io sono stato lì nella Cuba dei miei sogni. E` stato il mio viaggio al futuro. Ripeto: Che nessuno si faccia ingannare.
    di Max Lesnik
    traduzione di Ida Garberi

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  7. Secondo cliente Airbnb a Grande Torino....

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