martedì 10 gennaio 2017

BEGHE CONDOMINIALI




Molti di voi, sicuramente, abiteranno in un condominio con tutti gli annessi e connessi che questo comporta. Vivo, in Piemonte, in un piccolo complesso residenziale a 34 km da Torino, due palazzine di 6 abitazioni ciascuna e attorno un piccolo parco. Attualmente sono il solo che ci vive in pianta stabile, tutte seconde case, la meta' in vendita perche' la seconda casa e' diventata un lusso. Riunione di condominio una all'anno, il primo sabato di agosto, ovviamente io non ci sono mai, ma mi dicono che gli altri proprietari passano il tempo a litigare. Amici che, a Torino, vivono in grandi stabili mi raccontano di riunioni di condominio finite quasi all'arma bianca, per definire le spese e i lavori da fare. A Cuba e' tutto un'altro discorso. Vivo al piano terra di una triplanta, anche in questo caso 6 abitazioni, abbiamo un grande patio che regala respiro alla casa, anche lei piuttosto voluminosa e piena di stanze. Non mi risulta ci siano riunioni di condominio, quando c'e' un problema, si vedono un attimo i capi famiglia e si risolve. Accanto a noi ci sono altre 3 situazioni abitative simili. Mentre ero giu', c'e' stato un problema con le acque nere e i tubi. Pare che, nel passaggio del miasma da dove viviamo noi allo stabile successivo ci sia stato un intoppo sotterraneo, lo schifo e' venuto, in un lato del patio, in superficie. Il boss ha chiamato l'impresa statale che si occupa del problema. Funziona cosi'; ogni stabile e' responsabile del suo tratto di rete fognaria. Dove siamo noi, ad esempio, lo scorso anno hanno cambiato la tubatura mettendone una di diametro maggiore, in modo che problemi simili a quelli di cui vi sto' raccontando non debbano piu' accadere. Uguale hanno fatto quelli dello stabile da una parte, mentre quelli dall'altra hanno mantenuto la tubatura piccola che e' stata proprio la ragione dell'intoppo. Da noi, quando hanno fatto i lavori, hanno acquistato la tubatura piu' grande dallo stato a prezzo basso e poi loro, i condomini, hanno fatto il lavoro di posizionamento dei tubi durante un fine settimana. Una mattina bussa alla nostra porta il rettore della scuola dello sport confinante alla nostra casa, dicendo alla moglie del boss che anche dalla sua parte si stava manifestando il problema. La sciura va dalla presidentessa del CDR ad esporre il problema, facendo notare che l'impresa statale non era ancora venuta a stappare la tubatura. A quel tipo di impresa tocca questo lavoro, il resto, come dicevo, e' a carico di chi ci vive. La presidentessa del CDR prima telefona anche lei all'impresa e poi al rettore per dirgli che in futuro, qualora ci fossero stati problemi di qualunque natura, era con lei che doveva parlare e non andare a bussare alle porte. Il giorno dopo sono venuti a risolvere il problema, quando me ne sono andarto si stava discutendo con gli inquilini della tubatura piu' piccola sul fatto che avrebbero duvuto, anche loro, allargare il tutto per non incorrere in altre menate simili. Da noi o si sarebbe venuti alle mani o sarebbero intervenuti gli avvocati, o tutte due le cose. A Cuba una chiacchierata, un caffe', un traco, qualche “hermano” sparso e la cosa si risolve. Una sera, mentre ceniamo, sentiamo un casino al piano di sopra, gente che gridava, altri cantavano, musica a palla ecc....la classica fiesta cubana. Una dottora aveva organizzato la seratina in modo giusto. Da noi dopo 2 minuti sarebbe gia' scoppiata una rissa, poi sarebbero arrivati i vigili, quindi alla fine, i Carabinieri. Noi ci siamo limitati a sorridere, (altre volte il casino, anche se con minori decibel, lo avevamo fatto noi) commentando sul fatto che la borrachera stava raggiungendo livelli interessanti. Ovviamente per tutta la sera e' stato un viavai di gente di ogni tipo. Questo per dire che una certa tolleranza, di cui noi oramai abbiamo perso ogni traccia, e' parte dell'essere e del vivere cubano. Forse il fatto che grandi disparita' sociali non ci sono, ha fatto si che tutti si sia piu' disponibili nei confronti di tutti. La musica a palla ad ogni ora non mi piace, ma un po' di fiesta, ogni tanto, e' sempre la benvenuta.

 

20 commenti:

  1. CAPITOLO :BEGHE CONDOMINIALI.
    Come c'e' scritto nello stesso articolo , " a Cuba non ci sono
    grandi disparita' sociali " , per uqesto vanno tutti d'accordo.
    Tra itaiani invece c'e' molta diffidenza tra uno e l'altro ;
    la gente e' diventata molto piu' chiusa. Nei treni prima si giocava anche a carte tra sconosciuti, adesso non ci si parla
    piu' , al Sud come al Nord.

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    1. Al sud , forse certi rapporti interpersonali sono piu' facili, qua' al nord oramai a nessuno fotte un cazzo di nessuno.
      Non anonimo grazie.

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  2. Da noi neanche si conoscono i vicini, vita da schifo. Giuseppe

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    1. Lo credo non siamo mai in casa, ognuno vive nel suo guscio personale.

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  3. Alla voce schizofrenia di cui parlavo ieri...al rientro anche una bella sorpresa di inizio anno da parte della nostra amministratrice...

    Non se ne può più di questo gioco alľ incularella...

    Uuueeé non è che per caso quelľ aquila di Simone accede al nostro server come quei due di cui parlano tutti i TG...jajaja...???
    Sorridiamo...giusto per sdrammatizzare...

    Freccia

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  4. Simone accede...ovunque....

    In una giornata come ieri con gelo e neve la voglia di trasferire il 50% di M&S a Cuba e' aumentata in modo esponenziale

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  5. massimo gramellini

    Pedalando in bicicletta lungo le rive torinesi del Po, un professore universitario e sua moglie assistono domenica pomeriggio a una scena che li incuriosisce. Un uomo e una donna, muniti di pala e vanga, stanno disseppellendo una panchina di corso Casale, l’ultima prima del ponte Sassi, sommersa dalle sabbie portate dall’ultima piena del fiume. Il professore e la moglie chiedono alla coppia le ragioni del gesto. Si sentono rispondere che quello è un luogo speciale, la panchina delle tenerezze. Una panchina dove da sempre vengono ad appartarsi gli innamorati. Vederla cancellata dal fango era sembrato loro un oltraggio e avevano sentito il bisogno impellente di rimediare.
    La moglie del professore si commuove per l’asciuttezza piena di senso che emana da quelle parole. Chiede il permesso di fotografarli e di spedire la foto al giornale. Accettano, a condizione di restare senza nome. Gente così. Capace di compiere atti di altruismo per puro senso civico e afflato sentimentale, forse sullo slancio di un ricordo d’amore che affettuosamente li perseguita. Testimoniarne l’esistenza non è buonismo, ma dovere di cronaca: non fa tutto schifo, là fuori.

    HO POSTATO LA FOTO....

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  6. “Riconosco a Saviano –dice il sacerdote- il merito di aver raccontato in modo sistematico e chiaro le attività criminali che infestano la Campania, ma ha sempre ignorato il bene che comunque esiste nelle nostre terre. L’opinione pubblica preferisce le storie che aumentano l’adrenalina, le trame violente e criminali. E lo scrittore preferisce ignorare gli uomini le donne che rischiano ogni giorno per contrastare la cultura mafiosa e il degrado del territorio napoletano”.
    “Caro Saviano – continua il sacerdote- a Scampia ci sono stato come parroco e so di cosa parlo. Ti dico che non basta scrivere libri, fare antimafia a tavolino, ma occorre lottare per creare nuove condizioni di vita. Caro Saviano, siamo stanchi dei tuoi romanzi, delle produzioni cinematografiche e televisive. Siamo stanchi di Gomorra, vogliamo un’anticamorra delle opere. Anch’io sono stato minacciato di morte dai Lo Russo e ho rifiutato la scorta per stare in mezzo alla mia gente. Non chiedo altrettanto a Saviano, ma abbiamo bisogno di testimoni e non di maestri”.

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  7. Io credo che ci sia bisogno sia di testimoni, come dice il padre, che di maestri, o testimoni-maestri. ciascuno deve dare cio che puo' e cio' che sa' in questa lotta senza quartiere al serpente mafioso, a seconda delle proprie possibilita' e delle proprie capacita'. Credo che prendersela con chi, anche se ti ha stancato, sta comunque lottando contro il nemico comune, coi mezzi di cui e' dotato, facendo quel che sa meglio fare, e costretto a girare con la scorta (qualche motivo ci sara', o no?), sia deleterio per tutti. Caro sacerdote, invece di prendertela con chi e' dalla tua parte (ma dubito che tu sia dalla stessa parte, visto con chi te la prendi), invece di seminar zizzania nel tuo campo, raccontaci cosa stai facendo concretamente tu in questa lotta, divulga a tutti noi gli esempi del tuo operare che noi tutti ne faremo tesoro, questa e' la tua missione, o sbaglio? - emilio

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  8. Beh....parliamo di chi a Scampia e' stato sacerdote sul serio....
    La scorta a Saviano la stiamo pagando tutti noi con le nostre tasse mentre i proventi di libri e film vanno solo a lui.
    Dopo le infelici uscite su Cuba, quelle su Napoli a cui ha ben risposto De Magistris mi pare che siamo di fronte ad un altro autogol di Saviano.
    Iniziano ad essere un po' troppi.

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  9. hola! el fieston es parte de la cubania, non si può rinunciare è una bella esperienza. Nella località dove vado di solito sono amico di un dueño de casa negro ( cosa molto rara ) e lo aiuto $ ad organizzare pachangas de madre, un casino tra musica, tipe, borrachera ma sono cose tipiche e divertenti. A lui nel barrio non rompono le palle perchè fu lottatore de lucha grecorromana y ganò una medella en la guerra de angola ma se non fosse in amicizia con los cabecillas del cdr della zona pioverebbero multe salate ( e visto che sanno che riceve divisa da yumas non passarebbe in cavalleria ). Insomma anche questo è un lato de la cubania da vivere. Quando invece sono in una casa con molta più libertà de las particulares ( ovvero villa los pinos) ed invito più di un amica mi porto uno stereo da mettere in piscina ma non esagerando per non farmi notare troppo, invece i cubano-americani anche nella bulla devono especular. chao Enrico

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    1. Non rompono le palle perche' lui non le rompe quando altri fanno casino....funziona cosi'.
      Infatti noi dobbiamo sempre viaggiare....sottotraccia.

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  10. Sono d'accordo, un altro autogol. Ma non e' lui il vero nemico. Non e' meglio lasciar perderé e lottare contro il nemico vero anziche' disperdere le energie positive attaccando chi e' comunque dalla tua parte? inoltre, sara' ma ci vedo anche un pizzico di invidia verso chi sta traendo un certo beneficio dal suo difficile operato. Non mi sembra un dlitto paragonabile a quelli che compiono quotidianamente gli "uomini d'onore". emilio

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    1. Emilio non stiamo parlando di un magistrato o di un poliziotto che rischia la vita nell'adempimento del proprio dovere ma di uno scrittore che ha tratto enorme beneficio da questa situazione.
      Tu pensi davvero che Saviano dia fastidio alla mafia e che se la cupola volesse farlo fuori basterebbero 4 polizotti a salvarlo?
      Dalla Chiesa...Falcone...Borsellino....questi e altri davano fastidio e guarda che fine hanno fatto.
      Peppino Impastato lottava seriamente contro la mafia, infatti non c'e' piu'.
      Perche' io devo pagare la scorta a Saviano o il riscatto di qualche giornalista o operatrice di ONG che in Siria o altrove viene rapita?
      Se vai in certi paesi lo sai che rischi...perche' lo stato si deve fare carico di questi costi figli di scelte personali?

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  11. ok, perfettamente d'accordo sulla seconda parte, per quanto riguarda Saviano ritengo invece utile l'opera di uno scrittore che contribuisce non poco, e comunque sia, anche rischiando la vita, a tenere desta quantomeno l'attenzione dellla gente su un enorme problema che questo stato NON VUOLE risolvere. emilio

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  12. Bravo....non vuole risolvere perche', purtroppo in molte zone del paese e' la mafia che si occupa di procurare lavoro, mantenere famiglie ecc....

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  13. Si Milco, e' cosi', e tutto sommato da questo punto di vista, noi siamo fortunati a vivere nel fredde brume nordiche dove, almeno finora, la piovra non ha l'assoluto controllo del territorio, come nel ridente sud. emilio

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  14. Giusto per capire bene come funzionano le cose in certi ambiti....
    Abbiamo, per dei nostri clienti italiani che vivono e operano in Svizzera, richiesto una casa di qualita',La Habana, 5 camere a 70 cuc AL GIORNO A CAMERA PIU' LA NOSTRA COMMISSIONE.
    Parliamo maomeno di 400 cuc al giorno per 7/10 giorni.

    Risposta di una duena....IN ITALIANO "In questo momento sono in Messico, ritorno a Cuba domani e vedrò come posso fare pero ti anticipo, con 70.00 cuc al giorno il livello è medio, assolutamente non alto.
    Ti faccio sapere, saluti"

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  15. E poi dicono che il cubano vive di salario. Giuseppe

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