lunedì 23 gennaio 2017

COSTI MENSILI



In questi giorni ha iniziato ad allenarsi da noi un pallavolista cubano.
Un pennellone di 2 metri, ultratrentacinquenne che sta' spendendo gli utlimi scampoli di carriera in B, a Cirie', il fratello gioca invece in A2.
Oltre a giocare allena le giovanili della societa', visto che hanno 4 attrezzi messi in croce, approfitta dei nostri 800 metri di palestra attrezzata par mantene alto il tono muscolare.
Ha subito capito che la Fly Gym ha un'anima latina, iniziando dalla grande bandera cubana appesa al muro senza trascurare che non e' raro che....si parli in spagnolo.
Ovviamente, manco a dirlo, siamo finiti a parlare di Cuba e dell'ultima inziativa di Obama che ha posto fine ai privilegi di cui i cubani godevano in terre unioniste e confederate.
Abbiamo parlato della necessita' che hanno i cubani, per poter vivere ad un livello acettabile, di doversene andare oppure di avere qualcuno che dall'exterior manda dinero.
Sul cuanto serva oggi ad una famiglia cubana per poter vivere decorosamente, quando non sopravvivere, abbiamo iniziato una piacevole discussione.
Discussione gia' fatta ampiamente qua' sopra ma che, periodicamente, merita un'aggiornamento.
Lui sosteneva che per poter vivere in modo appena appena decente occorrano non meno di 100 cuc al mese.
Ovviamente dipende da quante persone vivono nel nucleo famigliare, dal fatto che ci siano o meno figli in eta' scolare, se la casa e' in condizioni decenti o richiede manutenzioni continue ecc...
Io credo che, oggi, 2017, cento cuc al mese siano pochi, con quella cifra si sopravvive, non si vive.
Lasciamo, per cortesia, da parte cazzate sul fatto di vivere del salario e cose simili, ognuno a Cuba arrotonda come puo'.
Vivendo in una famiglia cubana credo di poter dire, senza possibilita' di errore che 100 cuc al mese sono pochi, forse a malapena servono per mangiare.
Sono maomeno 3 cuc al giorno, 75/80 pesos, se siete ultimamente andati in un mercato cubano a fare la spesa sapete di cosa parlo.
In casa si rompe sempre qualcosa, serve sempre qualcosa, una volta una pentola, un'altra un rubinetto, oppure si stacca un pezzo di vernice dal muro ecc...
Se si hanno figli che vanno a scuola, ogni giorno occorre dar loro qualcosa per la merenda, visto che il mangiare a scuola non e' esattamente appetibile.
5 pesos per una pizza, 2 per un refresco, ogni giorno.
Poi bisogna vestirsi, vestire i figli, un paio di scarpe que no sirve costa 10/15 cuc, non parlo di cose carine da uscire la sera, ma di rumenta che si rompe dopo un mese.
Poi ci sono sempre le emergenze, il televisore che si rompe, qualcuno da portare in ospedale, cio' che serve quando quel qualcuno e' in ospedale.
Bisogna muoversi, i trasporti che siano guagua, coche, bicitaxi o quello che volete voi, la bicicletta che si rompe, la gomma da cambiare.
I figli poi hanno bisogno anche di qualche soldo per svagarsi, uscire, oggi senza un telefonino non sei nessuno, quindi c'e' una o piu' di una linea da mantenere.
Mettere via qualcosa per il carnevale, che e' il solo momento in cui ci si puo' lasciare andare dimenticandosi le preoccupazioni quotidiane.
Nelle tiendas todo sale caro, per ogni cazzata ci vogliono soldi che da qualche parte devono pure entrare.
Quindi quale cifra ci vuole per vivere con un minimo di dignita'?
Io propenderei per una cifra attorno ai 150 cuc senza volare ne permettersi nulla di particolare,
Oggi un paio di jeans decenti valgono 30/40 cuc, lo stesso un paio di scarpe degne di questo nome.
A La Habana tutto e' ancora piu' caro.
In base alla vostra esperienza quale ritenete sia la cifra esatta con cui una famiglia cubana puo' vivere decorosamente?
P.S. Ricordo che un frigorifero costa almeno 800 cuc, un televisore 400, un letto artigianale 120, un colchon 100, un armadio 200, una lavatrice 250 ecc....
Questa settimana Polo.

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA

46 commenti:

  1. massimo gramellini

    Come si salutano i lettori con cui hai trascorso ventotto anni della tua vita, gli ultimi diciotto dentro questo rettangolo di parole che minacciava di chiamarsi l’Aiuola e invece - non per merito mio, ma del direttore di allora Marcello Sorgi - divenne il Buongiorno? Sul giornale di domani ci sarà spazio per i ricordi e i passaggi di consegne. Ma oggi voglio dirvi soltanto grazie. Grazie per gli applausi e per le pernacchie, per le segnalazioni e per i rimbrotti. Grazie soprattutto per avere trasformato la lettura dei miei deliri quotidiani in un’abitudine, al punto che quando mi ammalavo o andavo in vacanza venivo inseguito dalle vostre rimostranze: «Ma si può sapere che fine ha fatto?».
    Ringrazio i personaggi pubblici per avermi fornito la materia prima. Un ringraziamento speciale va a Silvio Berlusconi, che per molti anni è stato il jolly a cui attingere nelle giornate di magra. Una sera di Ferragosto ero in catalessi davanti al computer, non sapendo cosa accidenti scrivere. Allora lui fece eruttare un finto vulcano in Sardegna e mi salvò. Grazie di cuore a tutte le persone comuni, le cui storie ho portato in prima pagina. Gli addetti ai lavori, e ai livori, le hanno talvolta bollate come buoniste, ma so che sono le preferite dei lettori, specialmente delle lettrici. Satira di costume, invettiva, esercizio di stile (ne ho fatti un paio anche in rima), racconto sentimentale. Il Buongiorno è stato un po’ di tutto questo. Ora porto altrove il mio tavolino di parole, ma non ci si dimette dai propri lettori. È una promessa. O una minaccia, fate voi.

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  2. Il paradosso economico è questo: Ronald Reagan, idolo dei conservatori repubblicani, aveva accusato il governo di essere il problema, non la soluzione; Bill Clinton, idolo dei liberal, aveva dichiarato la fine dell’era del «big government», riformando il welfare insieme al Gop; Donald Trump, idolo dei populisti, sta puntando invece sulla spesa pubblica e sul protezionismo, per rilanciare l’economia Usa. «Tutto questo - commenta il professore della Johns Hopkins University, Steve Hanke, che lavorava proprio nel consiglio economico di Reagan - mi preoccupa molto, perché dalla nuova amministrazione sento un linguaggio assai simile a quello usato da Hoover prima della Grande Depressione».
    BIG GOVERNMENT
    L’allarme per il ruolo dello stato nel programma economico di Trump, e quindi della spesa pubblica, è stato lanciato da Fred Barnes sul Weekly Standard: «Il nuovo presidente punta sul big government conservativism». È la linea promossa dal suo consigliere Steve Bannon, che ha avuto l’abilità di togliere ai democratici il monopolio politico del tema della disuguaglianza economica. Nel discorso inaugurale si è concretizzata in particolare con la promessa di lanciare un piano per la ricostruzione delle infrastrutture.
    Quasi una riedizione dei programmi keynesiani di Roosevelt, che secondo Bannon stimoleranno crescita e lavoro, guadagnando consensi anche tra chi oggi protesta: «Toglieremo le persone dall’assistenza sociale - ha detto Donald -, per ricostruire strade e ponti con mani americane». Hanke nel consiglio economico di Reagan aveva proprio il portafoglio delle infrastrutture, ed è scettico: «Trump parla come faceva Mussolini. Il suo programma si finanzia soprattutto con i crediti fiscali, che sono molto pericolosi, perché nessuno sa quanto valgono davvero. Noi puntammo sulla privatizzazione delle opere, ma la linea Trump rischia di gonfiare la spesa statale e quindi il debito. Non credo che riuscirà a realizzarla, perché il Congresso a maggioranza repubblicana cambierà i suoi piani».
    PROTEZIONISMO
    Il nuovo presidente ha detto con chiarezza che l’era della globalizzazione secondo lui è finita, e su questo punto Hanke vede rischi che vanno oltre l’economia: «Reagan usava un linguaggio molto favorevole ai liberi commerci, eppure perse la sua stessa battaglia, finendo per prendere molti provvedimenti protezionistici, come quello contro l’importazione delle auto giapponesi. L’amministrazione Trump invece è apertamente favorevole al protezionismo, e quindi dobbiamo aspettarci una valanga in questo settore, a partire dalla revisione dei trattati per il libero commercio. Gli uomini chiave qui sono Peter Navarro, Wilbur Ross, e soprattutto Robert Lighthizer, il Trade representative che lavorava con me nel consiglio economico di Reagan, e spingeva sempre per le posizioni più estreme. Allora facemmo pressioni sul Giappone, che alla fine si piegò. La Cina però non farà altrettanto, quindi rischiamo una guerra commerciale che potrebbe sfociare in uno scontro geopolitico. L’Europa poi avrebbe bisogno di promuovere una politica di crescita, basata sulla riduzione dei regolamenti e delle tasse, ma invece ora è confusa e distratta dalle critiche di Trump. Il rischio quindi non è solo il danno economico del protezionismo, ma anche l’instabilità geopolitica che prospetta».
    DEREGULATION
    Il primo provvedimento firmato da Trump limita il peso di Obamacare, in attesa di cancellare e rimpiazzare la riforma sanitaria. Questo è forse l’unico punto su cui gli economisti conservatori e repubblicani concordano. Il resto è visto come linea non ortodossa, ma secondo Bannon rilancerà economia e lavoro, garantendo il successo della presidenza.

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  3. Credo che, almeno all'Avana, occorrano non meno di 200 cuc al mese. Giuseppe

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    1. Giusto giusto per il minimo indispensabile e poco piu'.

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  4. Papà, mamma, 1 bimbo ad una scuola decente. Stile di vita europeo (pasta, carne di vitello, vino, vestiti di marca, 1 uscita settimanale...), carro e 1 volo per tutti in Italia ogni 6 mesi.
    Ci vanno 2000 cuc al mese.

    Fidatevi. Se si vuol fare la stessa vita che facciamo qui, conviene rimanere qui e andare a Cuba solo in vacanza.

    Se ci si accontenta allora ne possono bastare 400.

    Simone M&S

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    1. Simon...diciamo che il giusto per un possibile trasferimento sta nel mezzo...forse meno...ammettendo di avere una casa di proprietà e trovando il giusto compromesso nello stile di vita...

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    2. ....e una connessione decente.....

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    3. Ad oggi di decente come direbbe Enriquez rimane solo il bollo...forse....

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    4. Diciamo che ha un suo bel perché....

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  5. Certo ma io parlavo di cubani che vivono a standard cubani.
    Noi siamo un altro discorso.

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  6. Mia moglie manda intorno ai 150 e poi se c'è qualche emergenza si provvede con una carica poste pay supplementare,la casa la stiamo finendo di mettere a posto la tele è nuova portata da qui ed ogni tanto mandiamo qualche pacco con globestar,ora noi andiamo a stgo il 10 vediamo come ha lavorato il muratore mi hanno detto bene ma voglio vedere coi miei occhi.
    Dado

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  7. Se nei 150 ci sono i lavori per la casa....è tosta caro Dado...se non ci sono altre entrate.

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    1. No no i lavori sono una cuenta a parte.
      L'unica cosa che mi resta da vedere è il risultato speruma ben.
      Dado

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    2. A distanza....e' complicato ma se hai l'albanil giusto...chissa'...

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  8. Io credo che per una famiglia cubana che abita a l'Avana in una sua propia casa siano necessari, per vivere dignitosamente, cento cuc per casa e spese generali, piu' altri 50 cuc per ogni componente della familia. Per esempio se si trata di una copia con due figli direi 100 cuc piu' altri 200, in totale 300 cuc al mese, soldi di cui pochissime famiglie possono disporre. Nel resto del Paese si puo' vivere decentemente con meno. Ciao. Emilio

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  9. a santiago io la novia davo 150 cuc adesso 200 ha un figlio per me è la cifra giusta ciccio simone il romagnolo

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    1. Dopo el ciclon il costo della vita a Santiago e' salito parecchio.

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  10. hola! veramente dura mandara avanti una famiglia nella Cuba de hoy en dia. Ormai anche la canasta basica è diventata un quasi lusso poi fenomeni come il ricarico del 300% del regime per ogni bene, mercado negro, acaparamiento, corrupcion sono macigni e se non si è in posti statali di buon livello o esercito non ci sono cazzi i soldi devono arrivare dalla yuma direttamente o indirettamente. La cifra non la posso dare ma per una vita decente budget più alto che in itaglia e servizi ancora più inferiori. No es facil. Ed anche fare il turista è un riflesso della situazione. chao Enrico

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    1. Enrico anche fare il turista oggi non è facile, soprattutto all'Havana...o vai col portafoglio pieno oppure meglio restare a casa, e questa cosa la trovo assurda, perchè ci sono molti di noi che hanno mogli, figli, famiglia, ecc all'Havana....e immagino chi si approccia per le prime volte a Cuba (e soprattutto all'Havana) e non ha riferimenti/conoscenze per risparmiare o non farsi fregare coi prezzi, come ne esce a fine vacanza....con le ossa rotte.

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    2. Beh...Enrico budget piu' alto che in Italia non direi, parlo di una vita normale non di pranzare ogni giono alla Bodeguita del medio.

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    3. Valter io parlavo dei cubani e della loro vita.
      Per noi e' chiaro....dipende dal tipo di vacanza che vogliamo.
      Alla fine il tutto e' figlio di cosa ci gira nel borsillo.

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  11. Dipende da molti fattori la cifra...se i soldi servono solo per mangiare e mandare figli a scuola 200 cuc possono bastare, ma se si rompe il frigo, si deve rimettere a posto il tetto, ecc, con 200 cuc non fai nulla...e non trascuriamo i giovani...che vogliono sempre avere soldi in saccoccia, il telefonino ultima moda, e non farsi mancare niente...l'Havana è carissima...io in 40 giorni a dicembre e gennaio (sono tornato 7 gg fa) ho speso 6000 euro, senza rentare carro, e senza strafare, ho solo fatto le classiche cose che fa ognuno di noi, pagare la casa de renta, andare alla playa, pranzo e cena al ristorante (20-25 cuc in totale a pasto per due persone), taxi (a volte i particular a 10 cuc a tratta purtroppo, mentre con gli almendrones spendo 1 cuc per fare 10 km), piscina, acquisto di ron, cerveza, sigarette, regalino ai nipotini ecc...se ero a oriente avrei speso la metà o al max 3/4 di quei soldi...e in questa cifra non è incluso il volo...a fine vacanza quando ho fatto i conti per poco non svengo, e la cosa che fa più incazzare è che con quello che paghi non ti torna indietro pari cifra in qualità o servizi...è tutto sopravalutato...ammetto anche che se non avessi compagna e famiglia a Cuba non penso ci andrei più così frequentemente, soprattutto l'Havana è diventata una capitale per ricchi, e con gli stessi soldi che ho speso per 40 giorni sono sicuro mi sarei fatto vacanze migliori (qualitativamente intendo) in altri paesi...chi continua a dire che a Cuba si spende poco perchè " è povera" o parla in malafede o non ci è mai andato, soprattutto all'Havana...adesso sto facendo affittare una casa indipendente alla novia (60 cuc al mese) in centro città, 2 cuarti, salone, cucina, 2 bagni, portal, ecc...ai cubani affittano a questi prezzi, così quando vado, visto che mi fermo sempre per molti giorni ammortizzo un po le spese, soprattutto per la renta della casa.

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    1. 'soprattutto l'Havana è diventata una capitale per ricchi, e con gli stessi soldi che ho speso per 40 giorni sono sicuro mi sarei fatto vacanze migliori (qualitativamente intendo) in altri paesi...chi continua a dire che a Cuba si spende poco perchè " è povera" o parla in malafede o non ci è mai andato, soprattutto all'Havana...'
      Parole Sante Valter, da scolpire nella pietra
      Andrea M.

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    2. Valter, santas palabras e la qualità dei servizi è pessima. Ma ricordiamoci una cosa importante stiamo parlando di un paese caraibico in area dollaro ovvero i turisti classe media nord america spendono in media sui 300 $ al g ed è questa la fascia a cui Cuba fa riferimento. Quando parlo che l'apertura del turismo massivo made in usa farà si che almeno la metà degli europei abituali non andrà più o almeno non tenteranno più di fare i turisti. Morale ricordiamoci anche che siamo in itaglia con stipendi balcanici e che fare una vacanza da turista è diventato un lusso. Vamos a ver que pasa. chao Enrico

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    3. Valter 150 cuc al giorno senza rentare un carro....dai hai fatto una bella vita, in fondo e' pur sempre una vacanza.

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    4. Bravo Walter. Parole sante. Rapporto qualità prezzo pessimo, ma molti cubani (quelli che sono usciti e rientrati da Cuba e hanno capito che i soldi non crescono sugli alberi) si stanno attrezzando e offrono servizi di qualità. Considerando le condizioni in cui sono costretti a muoversi, sono dei veri e propri pionieri.

      Simone M&S

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    5. Ragazzi non facciamo mai comparazioni con altri paesi, se guardiamo le nude cifre non avrebbe senso.
      Ma Cuba e' Cuba...e anche questo ha un costo.

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    6. Si Milco 150 euro al giorno (il cambio è 1:1), ma se mi chiedi come li ho spesi non saprei farti un elenco dettagliato perchè non ho fatto cose eccezionali che ti risaltano nella mente dal poter dire "cazzo però ho speso 70 cuc per stare due ore con una fanciulla, oppure ho rentato tutti i giorni un carro che ti porta via solo questo 60-70 cuc...ho fatto cose normalissime che fate tutti voi...andavo in galeria paseo a fare la spesa ( a volte mi cucinavo un piatto di pasta con tonno,aceitunas e capperi per astinenza da cucina italiana, sono gli unici ingredienti che si trovano), uscivo dalla tienda con mezza busta di spesa (pomodori, pasta, tonno, gallettiga, refresco, aceitunas) e con un conto di 30-40 cuc...ovviamente la volta dopo stessa cifra per cucinare un piatto di pasta per 3 persone...con quei soldi in Italia portavo a casa due buste di spesa...non serve che ve lo dico io, sapete benissimo come sono i prezzi, all'Havana soprattutto...purtroppo si trova solo pasta barilla (almeno al Vedado) ed ero costretto a comprare questa pasta alla "modica" cifra di 3 cuc per 500 gr...3 cuc...ci rendiamo conto? Poi è logico che i soldi mettono le ali...però non mi lamento, ho fatto una bellissima vacanza.

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    7. Torniamo, caro Valter, sul discorso fatto tempo fa.
      Se hai la donna devi moltiplicare tutto per due, e spesso non basta....

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    8. Si Milco verissimo...ma il problema è che i prezzi sono alti, e hai prodotti imposti (o mangi barilla a 3 cuc per 500 gr o mangi un hamburghesa a 1 cuc..)che non ti danno scelta di comprare magari sottomarche che costano meno...secondo me più che essere in due è questo il vero problema...prezzi alti in generale, rispetto al loro reale valore.

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    9. Questo e' vero ma se eri solo, magari non sempre, ma ci sarebbero state sere che mangiavi in casa, accordandoti con la duena per 7/8 cuc.....e non 40.

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    10. Si claro...ma andare a Cuba e stare solo è difficile e tu lo sai meglio di me :-) Per fortuna che ogni volta che parto sò a cosa vado incontro in tema di spese, e non mi faccio problemi, non sono il tipo che sta attento a risparmiare il cuc, altrimenti starei in Italia, non partirei...nel limite del mio budget non ho i coccodrilli nelle tasche, però è assodato che ricevere servizi e qualità al pari di quello che paghi a Cuba, e soprattutto all'Havana, resta un miraggio.

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    11. Vero come e' vero che avere la "novia" fissa costi decisamente di piu' che fare il picaflor.
      Poi come sempre, sono scelte.

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  12. Buona settimana a tutti, a mio avviso in provincia un nucleo familiare di 4persone con due figli in età scolare vive discretamente con 250/300cuc , con questa cifra oltre a mettere insieme pranzo e cena puoi anche affrontare piccole emergenze tipo propina al medico per una cura odontoiatrica o un esame etc. etc., fermo restando ovviamente che dovrebbe trattarsi di gente con la testa sulle spalle che non spende tutto per una borrachera el fin de semana, la capitale ovviamente altra storia davvero non so come faccia a sopravvivere gente che non ha rimesse dall'estero o non abbia un lavoro che ti permette di 'arrotondare', infatti nella capitale in aumento oltre che Micro criminalità pure accattonaggio, ciao a tutti
    Andrea M.

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    1. In provincia, al campo anche meno perche' molti generi alimentari li hai a prezzi barati o te li coltivi.
      Vedo anche a Tunas che finalmente nei vari patios iniziano a venire fuori piccoli orti.
      Era ora.

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  13. Mamma , papà , 2 figli adolescenti a L' Avana non bastano 200 CUC ... a stare schisci e senza allargarsi.

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  14. O.T.
    Ero a L'Avana quando Polo , borracho como una uva , si schiantò nella carretera per Pinar.
    Mi ricordo le lacrime versate dai cubani per un cantante popolare che era nei cuori di tanta gente.

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    1. Sono felice di dedicargli questa settimana musicale.
      Polo e' Cuba.
      Le canzoni sopravvivono sempre ai loro autori.

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  15. havana è da una vita che costa è vero havana va la gente che ha i dindi l' oriente ancora accettabile per me opinione personale ciccio simone il roamgnolo

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  16. Dolci ricordi la canzone di oggi...

    Discorso budget mensile molto relativo...da grandezza familion...località...abitudini...stile di vita...ecc...nella media concordo con voi...4 persone 250-300 cuc...per la dignità.

    Rapporto prezzi/qualità grande problema...ne parlavo anche nei giorni scorsi legato ad un possibile trasferimento...
    Ritengo che questo problema sia sempre esistito...forse si é accentuato per noi NON turisti della vacanza esotica...

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    1. 250-200 cuc iniziano gia' ad essere bei soldini amici miei...

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    2. Vero...molte famiglie infatti, forse la maggior parte, sopravvivono con meno...molto meno.

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  17. Ho conosciuto l'hermano di Polo Montanez nella sua abitazione a las Terrazas, nella provincia di Pinar del Rio. Passai un mezzo pomeriggio in sua compagnia, mi regalò un poster e me lo firmò anche. Credo che si mantenga grazie alle mance dei fans del fratello che passano a salutarlo in quel posto nel monte adentro.P68

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    1. Come spesso avviene a fratelli e figli di gente che ha avuto successo, tocca loro vivere di luce riflessa.

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  18. E viene il giorno in cui tutto quel “granatismo” esibito da Mihajlovic suona un po’ bastardo. Perché, forse c’è bisogno di qualcuno che glielo dica, essere granata non vuol dire chiacchierare di grinta ma mostrarla in campo, non far la voce grossa con Maxi Lopez ma con gli avversari, non sputtanare i propri giocatori ma semmai quelli dell’altra squadra. Non basta spaccare un tabellone della pubblicità per passare alla storia come un allenatore da Toro, gli occhi iniettati di sangue vanno bene se trasformano la squadra. Altrimenti sono solo un’esibizione a favore di flash.
    Alle volte ho l’impressione che, furbo com’è, Mihajlovic ci abbia presi un po’ tutti per il culo. E’ arrivato, e ci ha subito strizzato l’occhio. Le bandiere, il cuore, l’orgoglio, la grinta, le parole dure, le tribune aperte, il pubblico ai bordi del campo, i tifosi e i magazzinieri in conferenza stampa, tutte le parole che noi volevamo sentirci. Ah come le ho amate, le sue parole. Come mi sono piaciute. E come mi continuano a piacere, a dirla tutta. Ma ecco: se uno è granata davvero lo si deve vedere in campo. Mica solo in conferenza stampa. Sono sincero: temo di essermi illuso. Dopo la lunga stagione venturiana, avevo così bisogno di respirare aria diversa che mi sono entusiasmato alle parole d’ordine di Sinisa, abilissimo a solleticare tutte le mie parti granatamente deboli. Il problema è che poi si è fermato lì. Al granatismo tutto chiacchiere e distintivo.
    In effetti: non c’era nulla di veramente granata nella squadra che abbiamo visto in campo nelle ultime domeniche, a parte il solito grande eroico Belotti, che a Bologna non c’era e se va avanti così rischieremo che non ci sia più per sempre… Però, ecco, siccome Miha ha la grinta, siccome butta dentro 5 attaccanti, siccome apre l’allenamento ai tifosi, siccome usa parole taglienti, alla fine gli perdoniamo tutto. Gli perdoniamo una squadra a tratti inguardabile, la scommessa persa di fare di Lijaic un giocatore, i cambi sconclusionati, gli errori più elementari. Dice che a Bologna è mancata intensità. D’accordo. Ma chi gliela doveva dare l’intensità? Si compra anche quella al calciomercato come l’amalgama, Iturbe o il misterioso Carlao? E l’allenatore che fa? Si dedica alla conferenza stampa e al rapporto con i tifosi? Mi scusi, mister, ma visto che lei ama parlar chiaro, ci provo anch’io: tutti noi, qui amiamo alla follia il cuore granata. Ma io sinceramente vorrei sentirne parlare un po’ di meno. E vederne in campo un po’ di più.
    Mario Giordano

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