lunedì 30 gennaio 2017

CUBANI CON PLATA



La scorsa settimana parlavamo del budget che, oggi, anno di grazia 2017, occorre a una famiglia cubana per vivere decentemente.
Esiste pero' un sempre piu' grande numero di cubani che, questo problema, non devono affrontarlo.
Tempo fa vi postai quella mail che mi aveva inviato, dal Messico, dove si trovava per una breve vacanza, la duena di una casa de renta di lusso de La Habana, vi dico anche quale; Al Canal.
Andate sul sito M&S per vedere di cosa parlo.
Le avevo chiesto la casa per clienti di alto livello, le avevo segnalato che anche pagare 70/80 cuc al giorno a cuarto, rentando tutte le camere anche quelle eventualmente non utilizzate, per questi clienti non sarebbe stato un problema.
La risposta fu che era occupata per quel periodo e che, comunque, 70/80 al giorno non e' alto livello ma appena sopra il livello medio.
Questa casa renta sempre un minimo di 2 cuarti, uno non lo prende neanche in considerazione, a 110/120 cuc al giorno...a cuarto.
Come lei ce ne sono altre che incassano dai 300 ai 600 cuc AL GIORNO per la renta delle camere.
Poi mettiamoci i transfert, desajuno, comida, cena, gite ecc.....
Quindi parliamo di gente che economicamente ci caga tranquillamente in testa.
Un discorso simile lo si puo' fare per chi ha un'auto, quelle storiche decappottabili americane con cui porta in giro i turisti a oltre un centone al giorno.
Non so, percentualmente, quante siano queste persone che si sono staccate dal “uniformita' Socialista”, so solo che quando in una tienda, a Las Tunas non al Vedado, arrivano i frigoriferi che costano dai 2000 cuc in su, in un paio d'ore volano via letteralmente, quelli da 800 invece bivaccano per settimane.
Certo sto' parlando di gente che in qualche maniera opera col turismo, gli stranieri, in linea teorica sono i soli ad avere, in alcuni casi, le saccocce piene di pikiklini.
Poi pero' quando sono nella mia citta', mi capita di fare un salto al Cornito, una sorta di villaggio turistico appena fuori Tunas, dove fra le altre cose ti affittano anche un bungalow a ore...senza fare troppe domande.
Ebbene mentre percorro la strada che mi porta laggiu', vedo delle case letteralmente da paura.
Sono degli Jefes statali delle piu' importanti aziende cittadine, gente con un salario appena superiore ai 50 cuc al mese ma che ha case che ne valgono 30/40 mila.
Se le fanno costruire un po' fuori mano per non dare troppo nell'occhio e non alimentare un chisme che potrebbe diventare incontrollabile.
Quel grano da dove arriva?
Alla sera vado al Cache' a bere, una cerveza 2 dollari, e sono spesso il solo straniero, tutti cubani che cenano a 20 cuc con novia, puteria, moglie, madre o chi volete voi.
Certo le rimesse sono un fattore importante ma, se conosco un po' i cubani, non credo che si parli di cifre cosi' alte da mettere in piedi meccanismi come questi.
Passo di fronte a case coi garage aperti, dentro vedo auto moderne, moto di grossa cilindrata....magari sono medici che hanno guadagnato bene nelle missioni....oppure chissa'.
Se vogliamo, possiamo continuare a raccontarci la storia del povero cubano che vive con 15 cuc al mese di salario, ma sappiamo bene di mentire sapendo di mentina.
Sicuramente c'e' gente che non naviga in buone acque, spesso e volentieri perche' vuole vivere al di sopra delle proprie possibilita', ci sono i pensionati che, senza un aiuto da parte di qualcuno, non ho idea sul come facciano a campare.
Diciamo in linea generale che quella middle class di cui abbiamo spesso parlato e' gia' presente nei fatti e nella quotidianita'.
Questa settimana tocca a Eugenio Finardi.

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA.

29 commenti:

  1. Quando ti trascini dietro il tifo di chi non ti segue ma semplicemente sogna, esci dallo sport ed entri nell’epica. Serve un ottimo rivale e Federer ne ha avuto uno perfetto nel momento ideale: a fine carriera, dopo una fase di ombra si è ritrovato davanti la sua nemesi e pure il suo tennis. Ne è uscita una partita che resta, esempio per i posteri, soprattutto riferimento per chi magari non è così appassionato di slam ma ha incrociato la storia. E si è fermato a guardarla.
    Sono prove emotive, funzionano come se le avesse progettati qualcuno, come fossero state sceneggiate in anticipo: hanno contesto, sfondo, forza, partecipazione. Solo che poi hanno anche l’istante di verità assoluta, quella che ti stravolge.
    Ali contro Frazier è il caso più noto e anche il più vivo. Ci sono generazioni che non hanno mai visto gli incontri, ma Thrilla in Manilla lo conoscono lo stesso, è puro romanzo e non uno di quelli che puoi leggere senza soffrire. Anche lì c’è il culmine di una sfida, anche lì si parte da una rivincita, ma quella è la competizione e non basta a trasformare un pugno in un ricordo. Ali e Frazier si sono picchiati, tanto, hanno resistito, troppo, non erano più in grado di stare in piedi, hanno spremuto tutta l’energia che avevano e costretto i loro corpi a muoversi per inerzia. Hanno regolato i conti: Ali, che in quel periodo non somigliava più alla leggenda che era stato, ha dato fondo a tutto quel che possedeva per vincere un incontro diventato massacro e questa carica, la determinazione disperata, la resistenza a ogni costo, è andata ben oltre i 700 milioni di persone che hanno visto il combattimento in tv. È arrivata fino a oggi come la prova di quel che un essere mano può fare, non è solo osare, ma spingersi dove nessuno è mai stato prima. Suona come una pubblicità, se non fosse che i colpi sono lì da vedere, il sangue, la paura, la voglia di arrendersi e la decisione di insistere persino contro la propria volontà sono ancora su quel ring. Basta far partire un qualsiasi filmato.
    Italia-Germania 4-3 si muove su un altro copione, più facile da intercettare, è pallone, più sottile da tramandare nonostante la presenza dell’immancabile etichetta: la partita del secolo, quando lo sport modifica il Dna un titolo ci vuole. Non serve ricordare la semifinale del Mondiale di Messico 1970: Boninsegna, Schnellinger, i supplementari che si fanno di ansia con Muller, Burgnich, Riva, Muller e Rivera a braccia alzate che cade all’indietro tra i compagni e consegna ai posteri la definizione di delirio.
    Certe volte è la politica che contribuisce alla memoria, la finale del Mondiale di rugby del 1995 tra Sudafrica e Nuova Zelanda, Mandela che passa il trofeo a Pienaar e concretizza una speranza o l’Unione Sovietica che umilia gli Stati Uniti del basket ai Giochi del 1972. Gli americani, imbattuti da un’eternità, vanno a sbattere in piena Guerra Fredda. C’è una scritta pure sopra questa scheggia di mito: «The last 3 seconds», 50 a 49 a 3 secondi dalla sirena e il contestato canestro di Belov che ribalta il punteggio e fa sussultare gli schieramenti del mondo. Attimi di eternità che aprono orizzonti impensabili e rimangono in circolo. Per sempre. Come l’urlo bagnato di lacrime che Federer ci ha lasciato in eredità.

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    1. Vista in diretta ieri mattina...quasi 4 ore di spettacolo....come il rispetto e la stima tra i due durante la premiazione...campioni!

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    2. Ho adorato Connors quindi mi sento piu' affine a Nadal...pero' semplicemente Federer e' il tennis.

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  2. Confermo. Parliamo di un piccola percentuale (ricchi) e di una più ampia (benestanti) entrambe in crescita. Il suegro, pur continuando a vivere nel campo in una casa discreta, in quest'ultimo anno ha rifatto i bagni, comprato il frigo e la TV LCD nuovi. È da un anno che per vari problemi di lavoro e salute non andiamo a Cuba. L'altro giorno, scazzato, mi ha detto che i soldi del biglietto per su hija y su nieta, li può pagare lui... Sarebbe il massimo :)

    Simone M&S

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  3. Il caos del bando per gli immigrati di sette Paesi islamici si è trasformato in una battaglia legale, e quattro giudici donne guidano lo scontro. Prima Ann Donnelly a Brooklyn, poi Leonie Brinkema in Virginia, e infine Allison Burroughs e Judith Gail Dein in Massachusetts, hanno sfidato il presidente Trump, bloccando il suo ordine esecutivo. Successivamente sedici attorney general, cioè ministri della giustizia di 16 Stati hanno condannato il decreto impegnandosi a usare i loro poteri per contrastarlo. Mentre le proteste continuano in tutta l’America, saranno dunque i tribunali a decidere il futuro della svolta della Casa Bianca, che infatti sta organizzando l’operazione per riprendere il controllo della Corte Suprema, dove finiranno tutte queste cause.
    Sabato sono state arrestate 109 persone negli aeroporti americani, tra cui professori in viaggio verso congressi, famiglie di rifugiati, e anche un ottantenne cieco. Provenivano dai sette Paesi banditi, Siria, Iran, Iraq, Libia, Yemen, Sudan e Somalia, da cui in realtà non veniva alcuno dei terroristi che hanno colpito gli Usa dall’11 settembre 2001 in poi. L’American Civil Liberties Union si è mobilitata per liberarli, sostenendo che il decreto viola la Costituzione. Hanno trovato ascolto in Ann Donnelly, giudice dell’Eastern District of New York, che ha motivato così la sua decisione: «Esiste il pericolo imminente che, assente la sospensione della rimozione, ci sia un sostanziale e irreparabile danno ai rifugiati, i possessori di visti, e gli altri individui dalle nazioni soggette all’executive order del 27 gennaio 2017», intitolato «Protection of the Nation from Foreign Terrorist Entry Into The United States». Quindi Ann ha bloccato l’espulsione dei fermati, in attesa che i tribunali si pronuncino, perché «hanno una forte probabilità di successo, basata sul fatto che il decreto viola il loro diritto al giusto processo e all’eguaglianza della protezione garantito dalla Costituzione». In breve è diventata l’idolo dell’America liberal, ma anche di quella conservatrice che non approva i metodi di Trump, fra cui almeno 10 parlamentari repubblicani guidati dai senatori McCain e Graham. I democratici presenteranno ora una legge per annullare l’ordine, che secondo Rudy Giuliani era nato come un bando dei musulmani.
    Ann ha 57 anni e due figlie. È nata a Royal Oak, in Michigan, dove ha preso la laurea. Ha lavorato per anni nell’ufficio del procuratore di Manhattan Robert Morgenthau, da dove era partita la carriera di Rudy Giuliani, e poi nel tribunale per le violenze famigliari. Aveva incastrato il ceo di Tyco, Dennis Kozlowski, uno dei casi di corruzione più gravi negli Usa, e nell’ottobre del 2015 Obama l’aveva proposta come giudice federale, su suggerimento del senatore democratico di New York Schumer. A distanza di poche ore la sua leadership è stata seguita dalle colleghe Leonie Brinkema, Allison Burroughs e Judith Dein. «Nasty women», avrà pensato Trump, come aveva detto di Hillary durante un dibattito.
    Stephen Miller, consigliere del presidente e coautore del decreto con Steve Bannon, ha ordinato al dipartimento dell’Homeland Security di continuare ad applicarlo, senza ascoltare le «voci isteriche in tv. Il presidente ha il diritto e il dovere di fare tutto nei suoi poteri legali e costituzionale per proteggere il popolo americano. La sentenza di sabato non annulla il decreto. Tutti i visti bloccati restano bloccati. Le ammissioni fermate restano fermate. I viaggi ristretti restano proibiti. Il decreto è un’azione vitale per rafforzare i confini dell’america, e perciò la sovranità. L’ordine resta in vigore». Trump ha aggiunto via Twitter: «Al nostro Paese servono confini forti ed extreme vetting, ora. Guardate cosa succede in Europa e nel mondo, un macello orribile». La Casa Bianca intende escludere le carte verdi dalle espulsioni, ma studia anche di costringere chiunque arrivi alla frontiera di rivelare quali siti e social media frequenta, e i contatti sul cellulare. Una battaglia per lo spirito dell’America, appena agli inizi.

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  4. Ogni volta che vado a Cuba vedo sempre piu'cubani che spendono allegramente. Giuseppe

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    1. Come dicevo la middle class e' oramai presente nei fatti.

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  5. Soldi c' erano anche prima. Avevano più paura a tirarli fuori dal materasso.

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    1. Condivido con lo tio,ci sono sempre stati quelli che hanno mestieri si privilegio,ma la faccenda è che saranno 1 su mille e gli altri sono veramente poveretti,si passa dal riccone(pochissimi)al povero a bestia( la maggioranza)insomma.paolino.

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    2. No Paolino non sono uno su mille.
      Vado a Cuba da 17 anni, Tunas non Miramar...e ti posso assicurare che di poveracci o gente che pasa hambre ne vedo sempre di meno....a differenza di cio' che sta' accadendo da noi.

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  6. Certo ma case a 120 cuc a camera....no.

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  7. Io più che cubani ricchi li chiamerei cubani che possono permettersi uno stile di vita occidentale.

    incassare 100 cuc al giorno vuol dire entrate per 30000 annui ad esempio, una bella somma ma lontano dalla definizione di ricco.

    Già la cosa si fa interessante se parliamo di 400-500 cuc giornalieri, ma quante case ci sono in tutta cuba che incassano con frequenza queste cifre? mat.

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    1. Secondo me dipende dal contesto.
      In Italia con 2500 euro al mese vivi decorosamente, a Cuba con 2500 cuc sei "ricco" per quel contesto.
      Fra le case da 100 e quelle da 500 ce ne sono molte fra Habana vieja, centro e vedado che tranquillamente ne portano a casa sui 200 al giorno.

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    2. sono sempre dell'idea che tra vicinanza usa, storia coloniale, potenzialità varie se non fosse stato per la revolucion molto pochi europei sarebbero potuti andare a Cuba fuori da un todo incluido. Comunque lo sviluppo è appena cominciato. Al contrario in un paese con redditi balcanici e costo vita americano la cosa è destinata solo a peggiorare, oggi stiamo bene rispetto al futuro . 2500 e devo essere a testa senza debiti e stare tranquilli ma quanti sono in questa situazione ? qui anche fare una vacanza vera è un lusso. chao Enrico

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    3. Beh....una famiglia di 4 se non ha un mutuo potente da pagare, da noi, con quella cifra vive decorosamente.

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  8. hola! le case di lusso sono direttamente legate al regime visto che provengono da espropri e quindi sono gestite da loro. Il resto dei nuovi benestanti è sempre legato a buone posizioni a livello di imprese statali con furti, corruzione etc oppura da rimesse ee.uu. e poi chi lavora con un certo tipo di turismo. Questi fenonemi però mi sembrano ancora in gran parte en la habana così come la movida di un certo tipo. In ogni caso le differenze sociali si continuano ad ampliare a livelli di paese capitalista, basta guardare chi guadagna cup e cuc. chao Enrico

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    1. Non e' detto che vengano da espropri, c'e' gente che quella casa l'ha ereditata dagli abuelos e l'ha ristrutturata....non si sa con quale denaro.
      Nei paesi Socialisti le differenze sociali sono sempre esistite.
      Ero in DDR e in Ungheria a meta' degli anni 80'....

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  9. Io lo dico ormai da anni. Qualcuno non li ha mai notati oppure vede e racconta quello che gli pare
    Di certo i cubani bene$tanti sono sempre piu numerosi ed anche sempre meno discreti nell'esibire le loro di$ponibilità
    COCOLOCO SU CUBA PRATICA

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  10. DA GRANDE TORINO....
    Hola, ya llego el cliente, se mantiene el viejito jajaja....todo bien, empesamos super el año.
    Ayer estuvo un Italiano en la casa preguntando por el cartel que porque ese nombre Grande Torino, yo le explique y dice que cuando regrese viene para la casa...funsiona jajaja....que bueno que carlos regresa.
    .....SEGUIMO EN COMBATE....

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  11. Il Torino Football Club è lieto di comunicare di aver acquisito a titolo definitivo dallo Standard Liegi il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Martin Christophe Jannick Remacle. Il centrocampista, nato a Verviers il 16 maggio 1997, è cresciuto calcisticamente nelle giovanili della squadra belga.

    BOCCACCIA MIA STATTI ZITTA....

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  12. Quoto al 100% il Gigi...

    Quando anni fa scrivevo queste cose su blog e forum piovevano solo insulti...

    Ora apprezzo lo spirito di questo gruppo e del suo "buttafuori"...

    Ci crederete se vi dicessi che ho visto con i miei occhi piazzare sul tavolo 14.000cuc ed in un' altra occasione 9.000cuc per una vacanza in quel di Varadero...??? Opppsss dimenticavo...da cubani de La Habana con familion al seguito...

    Boccaccia mia statti zitta...

    Freccia

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  13. Freccia se i forum oramai sono ridotti a chat mentre noi abbiamo circa 2000 visite al giorno qualche ragione ci deve essere...

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  14. Freccia se i forum oramai sono ridotti a chat mentre noi abbiamo circa 2000 visite al giorno qualche ragione ci deve essere...

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  15. Condivido tutto il post Milco, e all'Havana che frequento intensamente ne ho viste di tutti i colori, cubani coi pikklini ce ne sono eccome, vedi case molto belle, che a primo pensiero pensi siano di yuma casati con cubana, poi quando domandi e ti dicono che quelle case sono di proprietà di cubani doc, resti a bocca aperta...è anche vero però che sono una minoranza, rispetto a tutti gli abitanti della capital, il 90% sappiamo tutti come se la passa, purtroppo.

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    1. Poi c'e' chi sostiene che i cubani vivono con un cuc al giorno.....ognuno frequenta chi puo' permettersi di frequentare....

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  16. In una delle mie prime vacanze a Cuba ebbi modo di fermarmi una settimana a Miramar, nella strada delle ambasciate. Era una casa con stanze molto ampie, a pochi passi dal teatro Karl Marx. Ricordo che rimasi sorpreso dal fatto che nell'ampio salone si trovava un pianoforte a coda Steinway, chi si intende di strumenti musicali capisce di cosa stò parlando. Però non mi sembrava che la famiglia intestaria dell'immobile, se non capii male mi dissero che lo avevano avuto in eredità e che il governo poteva requisirglielo a suo piacimento, vivesse negli agi tanto è vero che avevano una vecchia macchina, simile ad una 128 e non si atteggiavano a miliardari.P68

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    1. Beh....il quartiere da te citato non e' esattamente Boyero....

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