Mi ricollego al discorso di
venerdì sulla Residenza Permanente a Cuba e sulle sue caratteristiche.
Capita di leggere una marea di
minchiate, dette spesso da chi manca dall'isola da anni.
Le cazzate riguardano
sopratutto la proprieta' di una casa e cio' che potrebbe accadere nel caso di
sanguinoso divorzio.
Ricordiamoci sempre che lo
stato cubano, RP o non RP, puo' espropriare la casa in qualunque momento a
seguito di giusta causa.
Quanto sia giusta....e' lo
stato cubano a deciderlo.
Avevo gia' raccontato dell'ex
paladar Moncloa a Las Tunas, oggi sede di uffici del ministero della salute.
Come sempre parlo citando casi
e fatti concreti.
Se si acquista casa e non si
vive a Cuba, esserne o meno possessore, in toto o al 50%, non ha alcuna
importanza visto che non ce la si gode.
Se invece viviamo a Cuba, fino
a quando le cose funzionano tutto ha un senso, i problemi nascono quando le
cose smettono di funzionare.
In caso di divorzio le opzioni
sono poche, tutte quante rendono il
fatto di essere in possesso del 50% dell'immobile una specie di barzelletta.
Il figlio di una mia duena
storica, cubano, anni fa divorzio' dalla moglie con cui viveva sopra la renta,
ricordo bene tutto perche' in quel periodo ero ospite della casa.
Quando divorzi, anche a Cuba,
un opzione e' quella di vendere la casa e dividere il denaro.
Una casa sopra una renta,
anche in quegli anni, non la voleva nessuno, cosi' il giudice stabili' che
dovevano dividerla a meta'.
Oggi, con cento che vendono e
uno che compera, la cosa e' decisamente piu' complicata.
Quando devi dividere la casa
non e' che uno si prende la camera da letto e l'altro il bagno....non funziona
cosi'.
Il giudice stabilisce che
entrambe le mezze case devono essere in possesso del...minimo sindacale; bagno,
camera da letto, cucina.
Quindi il figlio della duena,
in possesso dei mezzi per farlo, dovette tirare su i muri per dividere la
casa, fare un bagno e una cucina nella meta' casa che toccava all'ex moglie, in
quanto queste parti della casa erano finite nella sua meta'.
Un bel bagno di sangue....se
poi parliamo di casa in stile Yuma....fatevi voi i conti.
Se ci sono figli
piccoli.....c'e' da ridere.
C'e' passato l'italiano da cui
ho comperato casa, poi diventata Grande Torino.
La casa precedente in cui
viveva con moglie e 2 figli, avrebbe potuto essere divisa a meta', ma le cose
non sono andate in questo modo.
A parte il fatto che lui non
avrebbe mai accettato una soluzione simile, comunque il giudice stabili' che
nella meta' casa che toccava a moglie e figli non esistevano gli spazi
necessari per tutti e....destino' tutta la casa alla moglie.
Quindi, grazie ai figli,
conservo' la RP e si compro' una seconda casa intestata solo a lui.
Quindi la prima casa volo' via
esattamente come se non avesse avuto nessuna RP.
Quindi in assenza di figli
occorre garantire alla moglie o meta' casa o un tetto sopra la testa, visto che
vendere e' difficilissimo.
In presenza di figli minorenni
occorre un'adeguata location sia per la ex moglie che per i pargoli...e ci deve
pensare il marito.
Se poi ci sono i culi bianchi
nel mezzo...beh...anche il giudice e' cubano e anche lui e' convinto che lo
yuma..in quanto tale...tiene dinero e si comportera' di conseguenza.
Se il mantenimento per i figli
per i cubani e' di 50 pesos cubani mensili, se ci sono stranieri di mezzo la
situazione raramente resta al di sotto del centone (Cuc)
Sono cazzate rispetto alle
cifre che ballano da noi, ma e' comunque sempre 50 volte piu' di quello che
tocca al ex cubano.
Sulla carte la RP dovrebbe
equiparare il culo bianco al cubano in pratica le cose vanno in modo molto
differente.
M&S CASA PARTICULAR HA
AGGIUNTO UNA CASA
Il giudice e la bambina
RispondiEliminamattia feltri
Nell’aprile del 2010 una coppia di Casale Monferrato rincasa con la bimbetta. È una coppia particolare: Luigi Deambrosis ha 68 anni, Gabriella ne ha 56. La figlia Viola ha venti giorni. I due salgono in casa a portare la spesa e lasciano la bimba in macchina qualche minuto. È sufficiente perché un vicino allerti la polizia. Viola finisce in istituto, e i genitori sono accusati di abbandono di minore. Saranno poi assolti, ma intanto le procedure per l’affido sono partite: il tribunale dei minori dichiara Viola adottabile in primo, secondo a terzo grado. Partita persa. Ma il nuovo avvocato della coppia riesce nel miracolo di ottenere un nuovo pronunciamento della Cassazione, che cassa la Cassazione precedente. Vi state perdendo? Abbiate pazienza, il bello (il brutto) deve venire. Il caso torna in Appello.
Ai giudici si chiede di tenere conto dell’assoluzione per l’abbandono, diventata definitiva, e di trascurare pregiudizi sull’età dei genitori. Ora è arrivata la nuova sentenza. Viola deve rimanere nella famiglia cui nel frattempo è stata affidata e nella quale è cresciuta perché ha sette anni, e dopo tanto tempo è giusto che resti lì. Conclusione: la piccola fu sottratta a padre e madre per un reato mai commesso, e non gli viene restituita perché la giustizia ci ha messo sette anni per rendersene conto. Ormai è troppo tardi. Oppure è troppo, e basta.
...per dirla alla Gramellini...un "Reato ď anzianità".
EliminaFreccia
Io direi una vergogna
EliminaE’ ricoverato al San Giovanni Bosco Gianluca Cigna, il capitano della squadra del Villaretto, che milita nel campionato di 3ª categoria: domenica pomeriggio è stato aggredito da alcune persone dopo la partita contro la Mappanese. Tutto ha avuto origine durante il match, quando alcuni giocatori della Mappanese avrebbero insultato un giocatore africano del Villaretto. Il condizionale è al momento doveroso, perché si sta cercando di ricostruire con esattezza che cosa abbia davvero portato a questo gesto di violenza fuori dal campo. Cigna avrebbe difeso il ragazzo di colore dagli insulti, e per questo sarebbe stato poi aggredito nel parcheggio esterno dell’impianto sportivo in via Petrella, a Torino, dove il Villaretto gioca le partite casalinghe.
RispondiEliminaRacconta Moundiaye Mbaie, senegalese di 28 anni, attaccante da quattro stagioni nel Villaretto, in tandem con Cigna: «Quando ho sentito quelle parole “ma vaff.. negro di m...”, ci sono rimasto molto male. Ma mi ha colpito soprattutto il fatto che l'arbitro ha sentito tutto e non ha fatto nulla; oltrettutto è una persona di colore come me. È un insulto pesante e razzista, chi lo ha pronunciato doveva essere espulso». E la reazione di Cigna? «Lui è il mio capitano, quando ha sentito quegli insulti mi ha difeso – prosegue Mbaie -. Io avevo commesso un fallo, sono saltato insieme a un mio avversario con i gomiti larghi e l'arbitro mi ha rifilato il secondo giallo». Moundiaje Mbaie è in Italia da una decina di anni e lavora come operaio metalmeccanico. «Non è la prima volta che succede, ogni tanto sento qualcuno che mi insulta per il colore della pelle: stai male, ti senti uno schifo, ma che ci posso fare?».
Anche il presidente della Mappanese, Bruno Morando, offre la propria versione dei fatti: «Durante la partita c’è stata tensione, in seguito all’espulsione del loro giocatore anche con diverse minacce. Poi gli animi si sono calmati, e alla fine tutto sembrava essere tornato nella normalità. Dopo la partita, quando non c’erano più motivi di tensione, il nostro atleta si trovava nel posteggio quando gli è stato lanciato in faccia il contenuto di un bicchiere di birra. Solo a questo punto ha reagito dando un pugno, e il giocatore del Villaretto è caduto a terra battendo la testa».
Non pare differente rispetto all'Italia. Giuseppe
RispondiEliminaPer quanto riguarda le case in effetti la cosa e' abbastanza simile.
EliminaIl concetto e' che la RP alla fine, concede vantaggi tutto sommato limitati.
Se vivi a Cuba puoi accedere alla sanita', volendolo....oppure volare con 4 centavos, o viaggiare in Astro.
Certo puoi intestarti un'attivita', se decidi di prendere questa strada allora la cosa ha un senso.
Per il resto non ci vedo grandissimi vantaggi specialmente per quanto rigurda case e proprieta'.
Se ti devono fottere, ti fottono comunque.
hola! è vero alla fine non cambia nulla, il nostro apparente status di yuma "privilegiato con dinero" ci frega sempre. Non saremo mai equiparati ad un cubano nemmeno legalmente. Ma è una cosa che traspare in ogni ambito della vita cubana di ogni giorno, lo straniero sarà sempre visto come quello que puede. Ma questa è la isla e va presa per i suoi lati positivi. chao Enrico
RispondiEliminaFino a un paio di anni fa, anche se avevi la RP eventuali costi di controversie legali e di avvocati te li dovevi pagare in cuc.
EliminaOra questo almeno e' cambiato.
La isla va presa...da turista.
Se ci metti dei soldi devi considerarli come grano che giochi in borsa o come un vizio.
Chi fuma spende in media 2000/2500 euro ogni anno per mantenersi il vizio.
Sono soldi equiparati a queste situazioni che possono andare bene come male.
Mai farsi sangue marcio.
Non avevamo approfondito l'aspetto "proprietà di una casa" in relazione alla Residenza Permanente... il post di Milco é un buono spunto per farlo
RispondiEliminaE' vero che in caso di divorzio moglie e figli non verranno lasciati senza tetto ma, oltre a dividere la casa, quando é possibile farlo in modo comodo e soddisfacente, se non già previsto in tempi non sospetti, ci possono essere altri accordi e soluzioni
Si puó ad esempio, come fatto da altri nostri connazionali residenti a Cuba, vendere la casa prima o dopo il divorzio... o magari si piú comprare ed intestare alla moglie un'altra casita
E' certo che un divorzio complica le cose... ma a Cuba si possono trovare delle soluzioni meno $anguinose che dalle nostre parti
Per quanto riguarda i rischi di esproprio della casa da parte dello stato direi che i casi noti non sono moltissimi e tutti legati a delle precise leggi ed il mancato rispetto delle stesse.
Non é esattamente uguale a tanti espropri eseguiti da novias ai danni del yuma di turno.
Quindi, secondo me, anche per quanto riguarda la proprietà di una casa, la Residenza Permanente é sicuramente utile (nonché giuridicamente indispensabile)
COCO
Allora....
RispondiEliminaPer vendere casa prima o dopo il divorzio occorre essere daccordo in 2.
Un conto e' parlarne noi da tranquilli, un altro quando magari uno dei due coniugi e' stato beccato dall'altro col...sorcio in bocca.
I rapporti si incarogniscono un filino.
Sugli espropri statali ne ho viste di tutti i colori, dal pelotero di grido che passa davanti a una bella casa e riesce in qualche modo (grazie a....chi dire grazie...)e diventarne proprietario al funzionario del Partido che....la stessa cosa.
Non la farei cosi' semplice, purtroppo.
Proprio ieri parlavo via messenger con un amico che sta a Baracoa da gennaio, sentite che fenomeno....è partito per andare a sposarsi di comodo per ottenere la RP per poi iniziare a fare qualcosa a Cuba per mantenersi, in pratica l'immigracion ha controllato e ha verificato che non si era registrato nemmeno una volta in case de renta con la "moglie", e che a suo carico risultavano altre 24 ragazze diverse registrate con lui nel tempo...morale della favola, sgamato, e RP presa sui denti...Si può essere così idioti? Anche i muri lo sanno che all'immigracion risulta tutto dai computer, soprattutto quando ti registri nelle case con rispettive fanciulle...e loro aspettavano il furbo di turno italiano per farsi fregare? Poi come si fa a fare certe cose a Baracoa, dove se scoreggi nella piazza sentono il rumore a 10 quadre?
RispondiEliminaMah....magari se avesse avuto un minimo di storico con la tipa...qualche visa familiar...ma cosi' proprio no.
EliminaSi legge che ora ne stanno negando molte. Giuseppe
RispondiEliminaDiscorso lungo...
EliminaPer anni sono stati di manica relativamente larga senza andare troppo sul sottile nei riguardi del matrimonio e di dove il richiedente realmente viveva.
Ovviamente molti ci hanno marciato con matrimoni di comodo e 50 cuc al mese di mantenimento alla "moglie".
Ora devi effettivamente vivere con la moglie e devono esistere i presupposti per una convivenza seria.
Un tempo guardavano da quanto andavi a Cuba e quanto ci rimanevi ora guardano se effettivamente hai tutti i requisiti per poterla richiedere.
Finita la cuccagna.